6-ANTIPROTOZOARI 16-17 [Sola lettura] [modalità compatibilità]

ANTIPROTOZOARI
Antielmintici numero relativamente ristretto di gruppi chimici con
un ampio spettro d’efficacia
Antiprotozoari numerosi composti dotati di attività verso un ristretta
gamma di specie parassitarie
Antiprotozoari divisi in otto principali gruppi
ognuno dei quali può essere ulteriormente suddiviso sulla base
della struttura chimica
1. ANTIMONIALI E ARSENICALI
Antimoniali utilizzati soprattutto per il trattamento della leishmaniosi
inibiscono selettivamente gli enzimi necessari per l’ossidazione
glicolitica e degli acidi grassi negli amastigoti fagocitati dai
macrofagi
Il tartrato emetico (antimonio potassio tartrato) il primo usato per la
leishmaniosi umana.
trattamento delle infezioni da Trypanoma congolense congolense e T.
vivax vivax nel bovino e contro T. evansi nel cammello.
composti antimoniali pentavalenti
l’antimoniato di meglumina (N-metilglucamina antimoniato, Glucantim),
l’antimonio sodio-gluconato
il sodio stibogluconato (Pentostam)
ampiamente utilizzati per la terapia delle leishmaniosi umana
attualmente utilizzati per la leishmaniosi del cane.
La precisa struttura di questi farmaci è difficile da individuare
spesso segnalati fenomeni di tolleranza del parassita al trattamento
piuttosto numerosi casi di fallimento terapeutico e di recidive
marcati effetti tossici quali artralgia, nefrosi e miocardiosi raramente
fatali.
somministrati per infiltrazione nelle lesioni cutanee o per via
intramuscolare nei casi di infezioni sistemiche.
escreti rapidamente dall’organismo e il trattamento deve essere
ripetuto giornalmente nel corso delle terapia
OLTRE ALL’ANTIMONIATO DI MEGLUMINA
MILTEFOSINA (ESADECILFOSFOCOLINA, MILTEFORAN).
LA MILTEFOSINA ANALOGO DEI FOSFOLIPIDI.
AGISCE INTERFERENDO CON IL METABOLISMO DEI FOSFOLIPIDI DEL
PARASSITA,
INIBISCE LA BIOSINTESI DEI RECETTORI GLICOSILFOSFATIDILINOSITOLO
DISTURBA IL SEGNALE DI TRADUZIONE AGENDO SULLE
FOSFOLIPASI C E PROTEINCHINASI C PARASSITA SPECIFICHE
INDUCE L’APOPTOSI DELLA CELLULA PARASSITARIA.
SOMMINISTRATA PER VIA ORALE
PER ENTRAMBI I FARMACI IL TRATTAMENTO ASSOCIATO CON
ALLOPURINOLO, DERIVATO DELLA PIRIMIDINA CON ATTIVITÀ
PARASSITOSTATICA
Gli arsenicali
sono benzene sostituti di sali o esteri dell’acido arsenico utilizzati
• nel trattamento della tripanosomiosi (tryparsamide)
• melarsomina attualmente utilizzata per il trattamento della FCP del
cane
• attiva contro i tripansomi del gruppo T. brucei
• della coccidiosi (acido arsenilico, roxarsone).
Il Roxarsone è stato inizialmente impiegato quale promotore di crescita
in parte attivo contro Eimeria tenella e E. brunetti nel pollo quando
utilizzato associato con nitromide o dinitolmide.
Questi arsenicali hanno un basso indice di sicurezza e sono stati sostituiti
da composti meno tossici
SOSTITUTI AROMATICI
Amidine e diamidine
La pentamidina usata soprattutto in medicina umana, ha il più ampio
spettro nell’ambito i questo gruppo di farmaci ed è attiva contro
Leishmania, Trypanosoma, Babesia e Pneumocystis.
La stilbamidina
amicarbilide è attivo contro Babesia
diminazene aceturato è attivo contro Babesia e Trypanosoma
l’attività antiparassitaria sembrerebbe dovuta all’interferenza con la glicolisi
aerobica e con la sintesi del DNA da parte del parassita
La fenamidina è usata per trattare la
babesiosi del cane e del cavallo
Babesia bigemina nel bovino.
Arilamidi e derivati dell’urea
I farmaci di questo gruppo hanno un meccanismo d’azione simile e agiscono
dissociando la fosforilazione ossidativa tramite l’inibizione della glicerolfosfato ossidasi e del glicerol-fosfato deidrogenasi che previene la
riossidazione del NADH e deprime la sintesi dell’adenosin-trifosfato (ATP).
Il nitolmide e il dinitolmide sono arilamidi (nitrobenzamidi) usati quali
coccidiostatici nel pollame
Agiscono contro la prima generazione di meronti e sono attivi contro
Eimeria tenella e E. necatrix ma hanno efficacia limitata contro E.
acervulina
Entrambi i farmaci sono utilizzati nell’alimento in associazione con il
roxarsone
La nicarbazina è una fenilurea utilizzata per il controllo delle coccidiosi del
pollame e del tacchino per lo più nella fase iniziale di allevamento e in
programmi di alternanza con altri farmaci
Per queste ragioni la resistenza dei coccidi alla nicarbazina non è ancora frequente
E’ utilizzata anche in associazione con il narasin per l’azione sinergizzante
dimostrata da questo composto nei confronti degli ionofori.
Il farmaco è efficace sulla seconda generazione di meronti, impedendo la
formazione delle oocisti e consentendo agli animali trattati di sviluppare una
risposta immunitaria contro i parassiti.
Il suo impiego non è scevro da effetti collaterali dovuti a una maggior sensibilità
allo stress da calore nei mesi estivi, con cali di crescita e mortalità nei broilers
Il farmaco non deve essere somministrato alle ovaiole in posa in quanto può
causare riduzione della ovodeposizione e della schiusa.
L’IMIDOCARB DIPROPRIONATO È UNA FENIL UREA
FARMACO DI SCELTA NEL TRATTAMENTO DELLA BABESIOSI NEL BOVINO,
CAVALLO E CANE
AGISCE DIRETTAMENTE SUL PARASSITA, CAUSANDONE MODIFICAZIONI DI
FORMA
PUÒ ESSERE UTILIZZATO NELLA TERAPIA E NELLA PREVENZIONE
NON INTERFERISCE SULLO SVILUPPO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA.
L’etopabato è un arilamide è ha un meccanismo d’azione simile a quello dei
sulfonamidi agendo come un agonista dell’acido paraminobenzolo (PABA). L’effetto
è dovuto al blocco dell’utilizzo del PABA nella sintesi degli aminoacidi e del DNA.
E’ somministrato in associazione con l’amprolium per un più ampio spettro
d’azione nella profilassi e controllo della coccidiosi nei polli e nel tacchino.
MOLTO EFFICACE CONTRO EIMERA ACERVULINA, MENO EFFICACE
CONTRO E. MAXIMA E E. BURNETTI NON È ATTIVO CONTRO E. TENELLA
Acidi sulfonici
La suramina e il tripan bleu sono tra le prime sostanze ad essere
state utilizzate quali antiprotozoari.
La suramina altamente efficace contro i tripanosomi del sottogenere
Trypanozoon (T. b. brucei, T. b. evansi e T. equipedum) ed è il
farmaco di scelta nelle infezioni da T. b. evansi (surra) nel cavallo e
nei cammelli. Il farmaco inibisce gli enzimi che presiedono al
metabolismo del glucosio impedendo la riossidazione del NADH e
deprimendo la sintesi dell’ATP.
Il tripan bleu è un colorante azo-naftalene usato un tempo per il
trattamento delle babesiosi. E’ stato il primo farmaco specifico per le
infezioni da Babesia bigemina nel bovino.
Il farmaco colora le carni e il latte e il suo impiego è stato
abbandonato a favore delle diamidine.
Naftochinoni
Il menoctone, il parvaquone e il buparvaquone sono naftochinoni con una
elevata attività contro Theileria.
Agiscono bloccando il trasporto degli elettroni a livello dell’ubiquinone. La
tossicità selettiva del farmaco sembra dovuta alla differenza dell’ubiquinone
nei parassiti e nei mammiferi.
Il menoctone Theileria p. parva del bovino non più utilizzato.
Il parvaquone è molto efficace contro la theileriosi del bovino (Theileria p.
parva e T. annulata) quando somministrato nelle prime fasi della infezione,
consentendo lo sviluppo di una immunità protettiva senza sintomi di malattia.
Il buparvaquone è un analogo del parvaquone con sostituzione di un gruppo
alchile. E’ caratterizzato da una più lenta degradazione metabolica dei
composti parenti aumentandone l’efficacia.
Difenili
La robenidina e un derivato della guanidina e agisce sugli stadi tardivi di
prima generazione e sulla seconda generazione di meronti di Eimeria.
Il meccanismo d’azione sembra da ricondurre all’interferenza sul
metabolismo energetico e all’inibizione della catena respiratoria
fosforilativa e sull’attività dell’ATPasi.
Agisce da coccidiostatico e coccidicida ed è usato per il
trattamento del pollame, tacchini e dei conigli
Il farmaco presenta un ampio spettro, ma nel coniglio è attivo solo contro
le specie intestinali di Eimeria.
DERIVATI DELLA PIRIDINA
Il decochinato e il metilbenzochiato sono 4-idrossi-chinoloni che agiscono sui
sporozoiti e i meronti di prima generazione di Eimeria interferendo sul trasporto di
elettroni a livello del citocromo B e sul metabolismo mitocondriale.
Gli idrossichinoloni sono quasi tutti coccidiostatici con attività contro gli sporozoiti
e i trofozoiti di Eimeria spp.
IL DECOCHINATO USATO PER IL CONTROLLO DELLA COCCIDIOSI DEL
POLLAME E PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELLA COCCIDIOSI NEL
BOVINO E NELLA PECORA.
IL METILBENZOQUATO GENERALMENTE SOMMINISTRATO IN
ASSOCIAZIONE CON IL CLOPIDOLO O IL METILCOPLIDOLO,
SOPRATTUTTO IN PROGRAMMI DI ROTAZIONE PER RAGGIUNGERE UN
PIÙ AMPIO SPETTRO D’ AZIONE NEL TRATTAMENTO E NELLA
PROFILASSI DELLE COCCIDIOSI DEL POLLO E DEL TACCHINO
La primachina difosfato attiva contro Babesia felis.
Il clopidolo e il metilclorpindolo sono piridinoidi attivi contro la prima
generazione di meronti, arrestando lo sviluppo degli sporozoiti e dei
tachizoiti.
efficaci contro le infezioni da Eimeria nel pollame sebbene problemi di
resistenza limitino il loro impiego a programmi di rotazione.
Entrambi devono essere somministrati prima o poco dopo
l’esposizione all’infezione e sono utilizzati quali coccidiostatici.
Il clopidolo ha un buon margine di sicurezza ed è usato nella prevenzione
della coccidiosi nei polli, faraone, fagiani, pernici e conigli
.
L’amprolium strutturalmente simile alla tiamina (vitamina B1) è un
antagonista competitivo della tiamina.
ampio margine di sicurezza a causa della più elevata richiesta di tiamina
da parte delle cellule coccidiche in divisione rispetto alla maggior parte
delle cellule dell’organismo ospite.
L’amprolium agisce sulle prima generazione di meronti prevenendo la
differenziazione dei merozoiti, poco attivo contro alcune specie di
Eimeria.
L’amprolium e l’associazione amprolium/etopabato utilizzato quale additivo
alimentare in polli, faraone, e tacchini per la prevenzione della coccidiosi
abbandonato in alcuni paesi per ragioni di sicurezza nei prodotti di origine
animale destinati alla alimentazione umana.
L’attività buona contro E. tenella e E. necatrix, meno contro E. maxima del
pollo e alcune specie patogene di Eimeria del tacchino.
Amprolium+sulfachinossalina+piretamina
ampliano
lo
spettro
d’efficacia e migliorare l’attività contro i ceppi di Eimeria amproliumresistenti,
L’amprolium e l’amprolium/etopabato utilizzati anche negli agnelli e
nei vitelli, nelle scrofe per il controllo della malattia nei suinetti prima e
dopo lo svezzamento e nel coniglio contro l’eimeriosi intestinali, ma
non quelle epatiche.
La pirimidina e il trimetoprim sono antagonisti del falato
Trattamento infezioni da coccidi (Eimeria, Toxoplasma, Sarcocystis)
Neospora nel cane e contro le infezioni batteriche
I farmaci agiscono contro la deidrofolato redattasi, inibiscono la biosintesi della
pirimidina e il metabolismo del DNA e sono generalmente usati in associazione con
sulfonamidi long-acting. In qualità di antifolati, sinergizzano l’attività dei sulfonamidi
bloccando alcune vie della biosintesi.
L’alofuginone è una chinazolina che agisce sulla prima e seconda generazione di
meronti di Eimeria e Cryptosporidium.
usato soprattutto per il la prevenzione e il controllo delle infezioni da
Cryptosporidium del vitello.
attivo anche contro la sarcocistosi acuta nelle pecore e nelle capre
(Sarcocystis capracanis e S. ovicanis)
L’alofuginone ha un basso indice terapeutico e sovradosaggi possono indurre diarrea
e cachessia.
L’allopurinolo è una pirazolpirimidina
inibitore della ossidasi della xantina.
usato da solo o in associazione con l’antimoniato di meglumina e
la miltefosina per il trattamento della leishmaniosi canina.
L’aprinocid non è più utilizzato a causa della rapida insorgenza di ceppi
farmaco-resistenti ma è stato impiegato come additivo alimentare con
ampio spettro di efficacia contro Eimeria (eccetto E. tenella) per la
prevenzione della coccidiosi nei broiler
TRIAZONI
Il toltrazuril è un triazone sintetico ed è attivo contro gli stadi intracellulari dei coccidi
dei polli, oche, anatre, bovini, ovi-caprini e suini.
Il toltrazuril utilizzato nel controllo e nella terapia delle infezioni da coccidi.
Può essere somministrato nell’acqua di abbeverata
grazie alla sua lunga attività residuale, può essere somministrato in modo
intermittente permettendo la formazione di una risposta immunitaria protettiva.
Il diclazuril e il clazuril sono triazinoni asimmetrici con un ampio spettro contro vari
coccidi negli uccelli e i mammiferi quando somministrati nell’alimento a basso
dosaggio (0.5-2 ppm).
Il diclazuril ha una elevata attività contro i coccidi ed è stato formulato quale additivo
alimentare per i polli e i tacchini.
E’ attivo contro la prima e la seconda generazione di schizonti e gamonti di Eimeria
tenella e contro solo la seconda generazione di gamonti in E. maxima. Per rallentare
la formazione di ceppi resistenti, è spesso utilizzato in trattamenti di breve durata in
combinazione con altri farmaci.
Il diclazuiril è utilizzato anche nella coccidiosi intestinali ed epatiche del coniglio e nel
trattamento e controllo delle coccidiosi negli ovini.
Il clazuril ha un’azione limitata contro alcuni coccidi dei polli ed è molto attivo contro
le coccidiosi del piccione.
BENZIMIDAZOLI
Alcuni benzimidazoli quali il mebendazolo, il
fenbendazolo e l’albendazolo sono attivi contro le
infezioni da Giardia nell’uomo, animali da reddito, nel
cane e nel gatto.
Per eliminare il parassita, possono essere necessari
trattamenti ripetuti.
ANTIBATTERICI
Sulfonamidi
La sulfadimidina, il sulfametossipirizidina, la sulfaguanidina, la
sulfachinossalina e la sulfaclorpirazina
antagonisti strutturali dell’acido para-aminobenzoico (PABA) che è
incorporato nell’acido folico.
Le elevate dosi utilizzate per la terapia sono spesso tossiche e causano
sindromi emorragiche, danni renali e rallentamenti di crescita.
tra i primi farmaci utilizzati quali anticoccidici e sono attivi contro i meronti
di primo e il secondo stadio:
dotati di attività coccidiostatica a basso dosaggio e coccidicida a
dosaggi più elevati
Nitroimidazoli
dimetridazolo, l’ornidazolo, il ronidazolo, il tinadazolo, il carnidazolo
e il metronidazolo
interferiscono sulla sintesi del RNA, e il nifursol, che agisce
danneggiando i lipidi e il DNA cellulari
.
Questi composti hanno una potente attività contro Trichomonas,
Histomonas, Spironucleous e Giardia e sono i farmaci di scelta
contro queste infezioni nel tacchino e negli uccelli da voliera.
il metronidazolo, l’ornidazolo e il tinadazolo sono impiegati nella terapia
della giardiosi e della amebosi umane.
Nitrofurani
I nitrofurani (furazolidone, nitrofurazone e nitrofurantoina)
farmaci antibatterici dotati da uno spettro d’azione relativamente
ampio e hanno attività coccidiostatica.
Il loro uso è proibito in numerosi paesi a causa della loro tossicità e
mutagenicità.
Il furazolidone è stato usato per il controllo e il trattamento della
coccidiosi nel pollo, tacchino e maiale e per il trattamento delle infezioni
batteriche intestinali e della giardiosi.
nitrofurazone è attivo contro i meronti di seconda generazione di
Eimeria tenella ed E. necatrix del pollo e è stato usato per il controllo
delle coccidiosi degli agnelli e dei capretti.
Ionofori
Gli ionofori poliesteri sono prodotti di fermentazione di Streptomyces o
Actinomadura.
Sono tra gli anticoccidici più ampiamente utilizzati per il controllo
della coccidiosi dei polli.
monensin, narasin, salinomicin, maduramicin, semduramicin sono
ionofori “monovalenti” che si legano di preferenza agli ioni sodio e
potassio (Na+, K+) anche se possono legare cationi bivalenti.
Il lasalocid si lega a cationi bivalenti (Ca2+, Mg2+) e sono indicati come
ionofori “bivalenti”.
L’effetto è quello di distruggere i gradienti ionici transmembrana.
Possono inoltre bloccare il trasporto dei carboidrati e quindi deprivare i
parassiti intracellulari dell’apporto di carboidrati.
.
Il narasin è somministrato in associazione con la nicarbazina per
migliorare il controllo della coccidiosi e l’associazione può essere
utilizzata nelle fasi iniziali, sostituendola con altri ionofori nella fase di fine
crescita.
Il solinomicin ha un ampio spettro di attività, migliore degli altri ionofori
nei confronti di Eimeria tenella e E. acervulina, compresi i ceppi farmacotolleranti di Eimeria spp.
Nel tacchino, possono verificarsi gravi effetti tossici con perdita di
incremento ponderale, eccitazione, paralisi della testa e degli arti e morte
in caso di trattamenti prolungati nel mangime alla dose raccomandata o a
dosi inferiori.
Il lasalocid può alterare l’escrezione dell’acqua negli uccelli trattati fino
ad essere, alle concentrazioni più elevate, fonte di problemi in
allevamento per eccessiva umidità della lettiera.
Macrolidi e antibiotici licosamidici
Questo gruppo di composti è utilizzato soprattutto per il trattamento delle
infezioni batteriche e fungine e agiscono quali inibitori della sintesi
proteica.
La spiramicina blocca la sintesi proteica inibendo del peptil-t-RNA ed è
usato per il trattamento delle infezioni da Toxoplasma.
La clindamicina è un lincosamide con un meccanismo d’azione simile
ed è stata usata per il trattamento delle infezioni da Plasmodium, Babesia
e Toxoplasma.
L’amfotericina B è un macrolide poliene usato soprattutto quale
antimicotico e, secondariamente, nelle infezioni umane da Leishmania.
Il farmaco è estremamente nefrotossico, anche se la tossicità è meno
accentuata nelle formulazioni liposomiali.
Antibiotici aminoglicosidici
Gli antibiotici aminoglicosidici sono farmaci antibattericidi ampiamente utilizzati per il
trattamento delle infezioni da Gram-negativi.
non sono assorbiti nel tratto gastrointestinale e il trattamento per os è indicato solo per
le infezioni causate da microrganismi di questo apparato
parmomicina attiva contro Entamoeba, Giardia, Balantidium e Leishmania.
tetracicline antibiotici ad ampio spettro attivi contro numerosi betteri Gram-negativi e
Gram-positivi, oltre che contro Rickettsia, Ehrlichia, Anaplasma, Mycoplasma e
Chlamydia.
Il meccanismo d’azione sembra ricollegarsi alla inibizione della sintesi proteica.
L’ossitetraciclina, la tetraciclina e la clortetraciclina hanno proprietà simili e possono
essere somministrate per via orale o intramuscolare.
La dossiciclina è più lipofila delle altre tetracicline ed è meglio assorbita per via orale e
penetra più facilmente a livello polmonare e dei fluidi cerebrospinali.
efficaci contro Plasmodium, Balantidium, Theileria e Entamoeba.
L’ossitetraciclina è attiva nel controllo delle infezioni da Babesia divergens.
USO DEI FARMACI ANTIPROTOZOARI METODI DI SOMMINISTRAZIONE
Gli anticoccidici utilizzati soprattutto per il controllo delle infezioni da Eimeria sono
somministrati nell’alimento.
Nell’industria del pollame, l’utilizzo è continuo fino a poco prima della macellazione
pollastre da rimonta trattate in modo continuo fino all’inizio della ovodeposizion.
l’uso continuo di questi farmaci può portare alla selezione di resistenza, sviluppati vari
programmi di rotazione per rallentare il fenomeno.
Gli antiprotozoari sono utilizzati per la terapia di infezioni conclamate o per prevenire
l’insorgenza di malattia.
In questo ultimo caso, il trattamento deve basarsi sul comportamento epidemiologico
dell’infezione.
I trattamenti profilattici sono preferibili e sono somministrati a intervalli prestabiliti o
per un determinato periodo per prevenire il manifestarsi della malattia.
La maggior parte degli altri antiprotozoari, soprattutto quelli attivi contro gli
emoprotozoi, sono somministrati per via parenterale, sottocutanea o intramuscolare.