ANTIPROTOZOARI Antielmintici numero relativamente ristretto di gruppi chimici con un ampio spettro d’efficacia Antiprotozoari numerosi composti dotati di attività verso un ristretta gamma di specie parassitarie Antiprotozoari divisi in otto principali gruppi ognuno dei quali può essere ulteriormente suddiviso sulla base della struttura chimica 1. ANTIMONIALI E ARSENICALI Antimoniali utilizzati soprattutto per il trattamento della leishmaniosi inibiscono selettivamente gli enzimi necessari per l’ossidazione glicolitica e degli acidi grassi negli amastigoti fagocitati dai macrofagi Il tartrato emetico (antimonio potassio tartrato) il primo usato per la leishmaniosi umana. trattamento delle infezioni da Trypanoma congolense congolense e T. vivax vivax nel bovino e contro T. evansi nel cammello. composti antimoniali pentavalenti l’antimoniato di meglumina (N-metilglucamina antimoniato, Glucantim), l’antimonio sodio-gluconato il sodio stibogluconato (Pentostam) ampiamente utilizzati per la terapia delle leishmaniosi umana attualmente utilizzati per la leishmaniosi del cane. La precisa struttura di questi farmaci è difficile da individuare spesso segnalati fenomeni di tolleranza del parassita al trattamento piuttosto numerosi casi di fallimento terapeutico e di recidive marcati effetti tossici quali artralgia, nefrosi e miocardiosi raramente fatali. somministrati per infiltrazione nelle lesioni cutanee o per via intramuscolare nei casi di infezioni sistemiche. escreti rapidamente dall’organismo e il trattamento deve essere ripetuto giornalmente nel corso delle terapia OLTRE ALL’ANTIMONIATO DI MEGLUMINA MILTEFOSINA (ESADECILFOSFOCOLINA, MILTEFORAN). LA MILTEFOSINA ANALOGO DEI FOSFOLIPIDI. AGISCE INTERFERENDO CON IL METABOLISMO DEI FOSFOLIPIDI DEL PARASSITA, INIBISCE LA BIOSINTESI DEI RECETTORI GLICOSILFOSFATIDILINOSITOLO DISTURBA IL SEGNALE DI TRADUZIONE AGENDO SULLE FOSFOLIPASI C E PROTEINCHINASI C PARASSITA SPECIFICHE INDUCE L’APOPTOSI DELLA CELLULA PARASSITARIA. SOMMINISTRATA PER VIA ORALE PER ENTRAMBI I FARMACI IL TRATTAMENTO ASSOCIATO CON ALLOPURINOLO, DERIVATO DELLA PIRIMIDINA CON ATTIVITÀ PARASSITOSTATICA Gli arsenicali sono benzene sostituti di sali o esteri dell’acido arsenico utilizzati • nel trattamento della tripanosomiosi (tryparsamide) • melarsomina attualmente utilizzata per il trattamento della FCP del cane • attiva contro i tripansomi del gruppo T. brucei • della coccidiosi (acido arsenilico, roxarsone). Il Roxarsone è stato inizialmente impiegato quale promotore di crescita in parte attivo contro Eimeria tenella e E. brunetti nel pollo quando utilizzato associato con nitromide o dinitolmide. Questi arsenicali hanno un basso indice di sicurezza e sono stati sostituiti da composti meno tossici SOSTITUTI AROMATICI Amidine e diamidine La pentamidina usata soprattutto in medicina umana, ha il più ampio spettro nell’ambito i questo gruppo di farmaci ed è attiva contro Leishmania, Trypanosoma, Babesia e Pneumocystis. La stilbamidina amicarbilide è attivo contro Babesia diminazene aceturato è attivo contro Babesia e Trypanosoma l’attività antiparassitaria sembrerebbe dovuta all’interferenza con la glicolisi aerobica e con la sintesi del DNA da parte del parassita La fenamidina è usata per trattare la babesiosi del cane e del cavallo Babesia bigemina nel bovino. Arilamidi e derivati dell’urea I farmaci di questo gruppo hanno un meccanismo d’azione simile e agiscono dissociando la fosforilazione ossidativa tramite l’inibizione della glicerolfosfato ossidasi e del glicerol-fosfato deidrogenasi che previene la riossidazione del NADH e deprime la sintesi dell’adenosin-trifosfato (ATP). Il nitolmide e il dinitolmide sono arilamidi (nitrobenzamidi) usati quali coccidiostatici nel pollame Agiscono contro la prima generazione di meronti e sono attivi contro Eimeria tenella e E. necatrix ma hanno efficacia limitata contro E. acervulina Entrambi i farmaci sono utilizzati nell’alimento in associazione con il roxarsone La nicarbazina è una fenilurea utilizzata per il controllo delle coccidiosi del pollame e del tacchino per lo più nella fase iniziale di allevamento e in programmi di alternanza con altri farmaci Per queste ragioni la resistenza dei coccidi alla nicarbazina non è ancora frequente E’ utilizzata anche in associazione con il narasin per l’azione sinergizzante dimostrata da questo composto nei confronti degli ionofori. Il farmaco è efficace sulla seconda generazione di meronti, impedendo la formazione delle oocisti e consentendo agli animali trattati di sviluppare una risposta immunitaria contro i parassiti. Il suo impiego non è scevro da effetti collaterali dovuti a una maggior sensibilità allo stress da calore nei mesi estivi, con cali di crescita e mortalità nei broilers Il farmaco non deve essere somministrato alle ovaiole in posa in quanto può causare riduzione della ovodeposizione e della schiusa. L’IMIDOCARB DIPROPRIONATO È UNA FENIL UREA FARMACO DI SCELTA NEL TRATTAMENTO DELLA BABESIOSI NEL BOVINO, CAVALLO E CANE AGISCE DIRETTAMENTE SUL PARASSITA, CAUSANDONE MODIFICAZIONI DI FORMA PUÒ ESSERE UTILIZZATO NELLA TERAPIA E NELLA PREVENZIONE NON INTERFERISCE SULLO SVILUPPO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA. L’etopabato è un arilamide è ha un meccanismo d’azione simile a quello dei sulfonamidi agendo come un agonista dell’acido paraminobenzolo (PABA). L’effetto è dovuto al blocco dell’utilizzo del PABA nella sintesi degli aminoacidi e del DNA. E’ somministrato in associazione con l’amprolium per un più ampio spettro d’azione nella profilassi e controllo della coccidiosi nei polli e nel tacchino. MOLTO EFFICACE CONTRO EIMERA ACERVULINA, MENO EFFICACE CONTRO E. MAXIMA E E. BURNETTI NON È ATTIVO CONTRO E. TENELLA Acidi sulfonici La suramina e il tripan bleu sono tra le prime sostanze ad essere state utilizzate quali antiprotozoari. La suramina altamente efficace contro i tripanosomi del sottogenere Trypanozoon (T. b. brucei, T. b. evansi e T. equipedum) ed è il farmaco di scelta nelle infezioni da T. b. evansi (surra) nel cavallo e nei cammelli. Il farmaco inibisce gli enzimi che presiedono al metabolismo del glucosio impedendo la riossidazione del NADH e deprimendo la sintesi dell’ATP. Il tripan bleu è un colorante azo-naftalene usato un tempo per il trattamento delle babesiosi. E’ stato il primo farmaco specifico per le infezioni da Babesia bigemina nel bovino. Il farmaco colora le carni e il latte e il suo impiego è stato abbandonato a favore delle diamidine. Naftochinoni Il menoctone, il parvaquone e il buparvaquone sono naftochinoni con una elevata attività contro Theileria. Agiscono bloccando il trasporto degli elettroni a livello dell’ubiquinone. La tossicità selettiva del farmaco sembra dovuta alla differenza dell’ubiquinone nei parassiti e nei mammiferi. Il menoctone Theileria p. parva del bovino non più utilizzato. Il parvaquone è molto efficace contro la theileriosi del bovino (Theileria p. parva e T. annulata) quando somministrato nelle prime fasi della infezione, consentendo lo sviluppo di una immunità protettiva senza sintomi di malattia. Il buparvaquone è un analogo del parvaquone con sostituzione di un gruppo alchile. E’ caratterizzato da una più lenta degradazione metabolica dei composti parenti aumentandone l’efficacia. Difenili La robenidina e un derivato della guanidina e agisce sugli stadi tardivi di prima generazione e sulla seconda generazione di meronti di Eimeria. Il meccanismo d’azione sembra da ricondurre all’interferenza sul metabolismo energetico e all’inibizione della catena respiratoria fosforilativa e sull’attività dell’ATPasi. Agisce da coccidiostatico e coccidicida ed è usato per il trattamento del pollame, tacchini e dei conigli Il farmaco presenta un ampio spettro, ma nel coniglio è attivo solo contro le specie intestinali di Eimeria. DERIVATI DELLA PIRIDINA Il decochinato e il metilbenzochiato sono 4-idrossi-chinoloni che agiscono sui sporozoiti e i meronti di prima generazione di Eimeria interferendo sul trasporto di elettroni a livello del citocromo B e sul metabolismo mitocondriale. Gli idrossichinoloni sono quasi tutti coccidiostatici con attività contro gli sporozoiti e i trofozoiti di Eimeria spp. IL DECOCHINATO USATO PER IL CONTROLLO DELLA COCCIDIOSI DEL POLLAME E PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELLA COCCIDIOSI NEL BOVINO E NELLA PECORA. IL METILBENZOQUATO GENERALMENTE SOMMINISTRATO IN ASSOCIAZIONE CON IL CLOPIDOLO O IL METILCOPLIDOLO, SOPRATTUTTO IN PROGRAMMI DI ROTAZIONE PER RAGGIUNGERE UN PIÙ AMPIO SPETTRO D’ AZIONE NEL TRATTAMENTO E NELLA PROFILASSI DELLE COCCIDIOSI DEL POLLO E DEL TACCHINO La primachina difosfato attiva contro Babesia felis. Il clopidolo e il metilclorpindolo sono piridinoidi attivi contro la prima generazione di meronti, arrestando lo sviluppo degli sporozoiti e dei tachizoiti. efficaci contro le infezioni da Eimeria nel pollame sebbene problemi di resistenza limitino il loro impiego a programmi di rotazione. Entrambi devono essere somministrati prima o poco dopo l’esposizione all’infezione e sono utilizzati quali coccidiostatici. Il clopidolo ha un buon margine di sicurezza ed è usato nella prevenzione della coccidiosi nei polli, faraone, fagiani, pernici e conigli . L’amprolium strutturalmente simile alla tiamina (vitamina B1) è un antagonista competitivo della tiamina. ampio margine di sicurezza a causa della più elevata richiesta di tiamina da parte delle cellule coccidiche in divisione rispetto alla maggior parte delle cellule dell’organismo ospite. L’amprolium agisce sulle prima generazione di meronti prevenendo la differenziazione dei merozoiti, poco attivo contro alcune specie di Eimeria. L’amprolium e l’associazione amprolium/etopabato utilizzato quale additivo alimentare in polli, faraone, e tacchini per la prevenzione della coccidiosi abbandonato in alcuni paesi per ragioni di sicurezza nei prodotti di origine animale destinati alla alimentazione umana. L’attività buona contro E. tenella e E. necatrix, meno contro E. maxima del pollo e alcune specie patogene di Eimeria del tacchino. Amprolium+sulfachinossalina+piretamina ampliano lo spettro d’efficacia e migliorare l’attività contro i ceppi di Eimeria amproliumresistenti, L’amprolium e l’amprolium/etopabato utilizzati anche negli agnelli e nei vitelli, nelle scrofe per il controllo della malattia nei suinetti prima e dopo lo svezzamento e nel coniglio contro l’eimeriosi intestinali, ma non quelle epatiche. La pirimidina e il trimetoprim sono antagonisti del falato Trattamento infezioni da coccidi (Eimeria, Toxoplasma, Sarcocystis) Neospora nel cane e contro le infezioni batteriche I farmaci agiscono contro la deidrofolato redattasi, inibiscono la biosintesi della pirimidina e il metabolismo del DNA e sono generalmente usati in associazione con sulfonamidi long-acting. In qualità di antifolati, sinergizzano l’attività dei sulfonamidi bloccando alcune vie della biosintesi. L’alofuginone è una chinazolina che agisce sulla prima e seconda generazione di meronti di Eimeria e Cryptosporidium. usato soprattutto per il la prevenzione e il controllo delle infezioni da Cryptosporidium del vitello. attivo anche contro la sarcocistosi acuta nelle pecore e nelle capre (Sarcocystis capracanis e S. ovicanis) L’alofuginone ha un basso indice terapeutico e sovradosaggi possono indurre diarrea e cachessia. L’allopurinolo è una pirazolpirimidina inibitore della ossidasi della xantina. usato da solo o in associazione con l’antimoniato di meglumina e la miltefosina per il trattamento della leishmaniosi canina. L’aprinocid non è più utilizzato a causa della rapida insorgenza di ceppi farmaco-resistenti ma è stato impiegato come additivo alimentare con ampio spettro di efficacia contro Eimeria (eccetto E. tenella) per la prevenzione della coccidiosi nei broiler TRIAZONI Il toltrazuril è un triazone sintetico ed è attivo contro gli stadi intracellulari dei coccidi dei polli, oche, anatre, bovini, ovi-caprini e suini. Il toltrazuril utilizzato nel controllo e nella terapia delle infezioni da coccidi. Può essere somministrato nell’acqua di abbeverata grazie alla sua lunga attività residuale, può essere somministrato in modo intermittente permettendo la formazione di una risposta immunitaria protettiva. Il diclazuril e il clazuril sono triazinoni asimmetrici con un ampio spettro contro vari coccidi negli uccelli e i mammiferi quando somministrati nell’alimento a basso dosaggio (0.5-2 ppm). Il diclazuril ha una elevata attività contro i coccidi ed è stato formulato quale additivo alimentare per i polli e i tacchini. E’ attivo contro la prima e la seconda generazione di schizonti e gamonti di Eimeria tenella e contro solo la seconda generazione di gamonti in E. maxima. Per rallentare la formazione di ceppi resistenti, è spesso utilizzato in trattamenti di breve durata in combinazione con altri farmaci. Il diclazuiril è utilizzato anche nella coccidiosi intestinali ed epatiche del coniglio e nel trattamento e controllo delle coccidiosi negli ovini. Il clazuril ha un’azione limitata contro alcuni coccidi dei polli ed è molto attivo contro le coccidiosi del piccione. BENZIMIDAZOLI Alcuni benzimidazoli quali il mebendazolo, il fenbendazolo e l’albendazolo sono attivi contro le infezioni da Giardia nell’uomo, animali da reddito, nel cane e nel gatto. Per eliminare il parassita, possono essere necessari trattamenti ripetuti. ANTIBATTERICI Sulfonamidi La sulfadimidina, il sulfametossipirizidina, la sulfaguanidina, la sulfachinossalina e la sulfaclorpirazina antagonisti strutturali dell’acido para-aminobenzoico (PABA) che è incorporato nell’acido folico. Le elevate dosi utilizzate per la terapia sono spesso tossiche e causano sindromi emorragiche, danni renali e rallentamenti di crescita. tra i primi farmaci utilizzati quali anticoccidici e sono attivi contro i meronti di primo e il secondo stadio: dotati di attività coccidiostatica a basso dosaggio e coccidicida a dosaggi più elevati Nitroimidazoli dimetridazolo, l’ornidazolo, il ronidazolo, il tinadazolo, il carnidazolo e il metronidazolo interferiscono sulla sintesi del RNA, e il nifursol, che agisce danneggiando i lipidi e il DNA cellulari . Questi composti hanno una potente attività contro Trichomonas, Histomonas, Spironucleous e Giardia e sono i farmaci di scelta contro queste infezioni nel tacchino e negli uccelli da voliera. il metronidazolo, l’ornidazolo e il tinadazolo sono impiegati nella terapia della giardiosi e della amebosi umane. Nitrofurani I nitrofurani (furazolidone, nitrofurazone e nitrofurantoina) farmaci antibatterici dotati da uno spettro d’azione relativamente ampio e hanno attività coccidiostatica. Il loro uso è proibito in numerosi paesi a causa della loro tossicità e mutagenicità. Il furazolidone è stato usato per il controllo e il trattamento della coccidiosi nel pollo, tacchino e maiale e per il trattamento delle infezioni batteriche intestinali e della giardiosi. nitrofurazone è attivo contro i meronti di seconda generazione di Eimeria tenella ed E. necatrix del pollo e è stato usato per il controllo delle coccidiosi degli agnelli e dei capretti. Ionofori Gli ionofori poliesteri sono prodotti di fermentazione di Streptomyces o Actinomadura. Sono tra gli anticoccidici più ampiamente utilizzati per il controllo della coccidiosi dei polli. monensin, narasin, salinomicin, maduramicin, semduramicin sono ionofori “monovalenti” che si legano di preferenza agli ioni sodio e potassio (Na+, K+) anche se possono legare cationi bivalenti. Il lasalocid si lega a cationi bivalenti (Ca2+, Mg2+) e sono indicati come ionofori “bivalenti”. L’effetto è quello di distruggere i gradienti ionici transmembrana. Possono inoltre bloccare il trasporto dei carboidrati e quindi deprivare i parassiti intracellulari dell’apporto di carboidrati. . Il narasin è somministrato in associazione con la nicarbazina per migliorare il controllo della coccidiosi e l’associazione può essere utilizzata nelle fasi iniziali, sostituendola con altri ionofori nella fase di fine crescita. Il solinomicin ha un ampio spettro di attività, migliore degli altri ionofori nei confronti di Eimeria tenella e E. acervulina, compresi i ceppi farmacotolleranti di Eimeria spp. Nel tacchino, possono verificarsi gravi effetti tossici con perdita di incremento ponderale, eccitazione, paralisi della testa e degli arti e morte in caso di trattamenti prolungati nel mangime alla dose raccomandata o a dosi inferiori. Il lasalocid può alterare l’escrezione dell’acqua negli uccelli trattati fino ad essere, alle concentrazioni più elevate, fonte di problemi in allevamento per eccessiva umidità della lettiera. Macrolidi e antibiotici licosamidici Questo gruppo di composti è utilizzato soprattutto per il trattamento delle infezioni batteriche e fungine e agiscono quali inibitori della sintesi proteica. La spiramicina blocca la sintesi proteica inibendo del peptil-t-RNA ed è usato per il trattamento delle infezioni da Toxoplasma. La clindamicina è un lincosamide con un meccanismo d’azione simile ed è stata usata per il trattamento delle infezioni da Plasmodium, Babesia e Toxoplasma. L’amfotericina B è un macrolide poliene usato soprattutto quale antimicotico e, secondariamente, nelle infezioni umane da Leishmania. Il farmaco è estremamente nefrotossico, anche se la tossicità è meno accentuata nelle formulazioni liposomiali. Antibiotici aminoglicosidici Gli antibiotici aminoglicosidici sono farmaci antibattericidi ampiamente utilizzati per il trattamento delle infezioni da Gram-negativi. non sono assorbiti nel tratto gastrointestinale e il trattamento per os è indicato solo per le infezioni causate da microrganismi di questo apparato parmomicina attiva contro Entamoeba, Giardia, Balantidium e Leishmania. tetracicline antibiotici ad ampio spettro attivi contro numerosi betteri Gram-negativi e Gram-positivi, oltre che contro Rickettsia, Ehrlichia, Anaplasma, Mycoplasma e Chlamydia. Il meccanismo d’azione sembra ricollegarsi alla inibizione della sintesi proteica. L’ossitetraciclina, la tetraciclina e la clortetraciclina hanno proprietà simili e possono essere somministrate per via orale o intramuscolare. La dossiciclina è più lipofila delle altre tetracicline ed è meglio assorbita per via orale e penetra più facilmente a livello polmonare e dei fluidi cerebrospinali. efficaci contro Plasmodium, Balantidium, Theileria e Entamoeba. L’ossitetraciclina è attiva nel controllo delle infezioni da Babesia divergens. USO DEI FARMACI ANTIPROTOZOARI METODI DI SOMMINISTRAZIONE Gli anticoccidici utilizzati soprattutto per il controllo delle infezioni da Eimeria sono somministrati nell’alimento. Nell’industria del pollame, l’utilizzo è continuo fino a poco prima della macellazione pollastre da rimonta trattate in modo continuo fino all’inizio della ovodeposizion. l’uso continuo di questi farmaci può portare alla selezione di resistenza, sviluppati vari programmi di rotazione per rallentare il fenomeno. Gli antiprotozoari sono utilizzati per la terapia di infezioni conclamate o per prevenire l’insorgenza di malattia. In questo ultimo caso, il trattamento deve basarsi sul comportamento epidemiologico dell’infezione. I trattamenti profilattici sono preferibili e sono somministrati a intervalli prestabiliti o per un determinato periodo per prevenire il manifestarsi della malattia. La maggior parte degli altri antiprotozoari, soprattutto quelli attivi contro gli emoprotozoi, sono somministrati per via parenterale, sottocutanea o intramuscolare.