Possiedono un COMPLESSO APICALE, sono caratterizzati dal compiere alcune fasi del ciclo vitale in sede intracellulare. Si muovono per scorrimento, presentano sia riproduzione sessuata Apparato intestinale dei vertebrati EIMERIOSI – ISOSPOROSI Phylum APICOMPLEXA Ciclo biologico (di norma) - un solo ospite Tre fasi riproduttive, delle quali due avvengono all’interno dell’organismo ospite: La coccidiosi intestinale (eimeriosi, isosporosi) è una malattia parassitaria tipica dei soggetti giovani, anche nei primi mesi di vita (gli adulti sono generalmente resistenti) sia asessuata Fase schizogonica (asessuata) CLASSE SPOROZOASIDA Parassiti delle cellule epiteliali, presentano sia riproduzione sessuata sia asessuata ORDINE EUCOCCIDIDA EIMERIA; ISOSPORA; CRYPTOSPORIDIUM; SARCOCYSTIS; TOXOPLASMA; NEOSPORA I coccidi, una volta ingeriti (trasmissione oro-fecale tramite alimenti, acqua e ambiente) infettano l’intestino, dove si sviluppano provocando una diarrea spesso emorragica in grado anche di causare grave deperimento organico, ottundimento del sensorio, depressione e disidratazione la coccidiosi è importante perché lo stato di grave compromissione di salute in un animale giovane ne pregiudica notevolmente lo sviluppo Rappresenta la fase di moltiplicazione nelle cellule ospiti Fase gametogonica (sessuata) porta alla formazione dell’oocisti e una all’esterno dell’ospite Fase sporogonica Quest’ultima porta alla formazione dell’oocisti sporulata che costituisce l’elemento infettante OOCISTI SPORULATE DEI COCCIDI Parassiti intracellulari (epitelio intestinale)* Ospite - specifici EIMERIA Eimeria ISOSPORA COCCIDIOSI di erbivori - Schizogonia e gametogonia nell’ospite - Sporogonia nell’ambiente esterno Isospora COCCIDIOSI di carnivori (Eimeria canis rara) * Fanno eccezione: - Eimeria truncata (rene di oche e anatre) - Eimeria stiedae (fegato di conigli) Nel suino: Eimeria e Isospora 2 SPOROZOITI IN OGNUNA DI 4 SPOROCISTI 4 SPOROZOITI IN OGNUNA DI 2 SPOROCISTI 1 OOCISTI SPORULATA DEL GENERE EIMERIA Micropilo Granulo polare Sporocisti Corpo residuo sporocistico Sporozoita Corpo residuo oocistico L’ospite si infetta ingerendo l’oocisti sporulata. Le sporocisti vengono liberate e gli sporozoiti, attivati dalla tripsina e dalla bile, fuoriescono dalle sporocisti Quando la divisione è completa e lo schizonte è maturo, la cellula ospite e lo schizonte si rompono e i merozoiti invadono le cellule circostanti Nella maggior parte delle specie ogni sporozoita penetra in una cellula epiteliale e diventa trofozoita Il numero di generazioni schizogoniche dipende dalla specie di coccidi La schizogonia termina quando i merozoiti danno origine a gametociti maschili e femminili, microgametociti e macrogametociti Ciascun trofozoita, a seguito di numerose divisioni, forma uno schizonte, costituito da numerosi organismi nucleati di forma allungata detti merozoiti Parassiti “autolimitanti” Patogenicità legata alla specie Gli sporozoiti si liberano dopo l’ingestione dell’oocisti e invadono le cellule epiteliali dell’intestino Importante il numero di oocisti infettanti ingerite La prima riproduzione schizogonica porta alla formazione di merozoiti In ambiente esterno, l’oocisti va incontro al processo sporogonico Azione patogena Dopo diversi cicli schizogonici i merozoiti prodotti dall’ultimo ciclo si differenziano in Microgameti e Macrogameti La velocità di riproduzione, legata alla specie di coccidio e alla carica infettante, condiziona la patogenicità dei coccidi I Microgameti fecondano il Macrogamete La distruzione delle cellule intestinali causa diarrea, emorragie capillari e inibisce l’assorbimento di sostanze alimentari e acqua INVASIONE CELLULE EPITELIALI INFIAMMAZIONE E ALTERAZIONE DELLA MUCOSA INTESTINALE ALTERAZIONE PROCESSI ASSORBIMENTO INTESTINALE Il Macrogamete fecondato dà origine all’oocisti che viene espulsa con le feci 2 LE COCCIDIOSI DEL CANE E DEL SINTOMATOLOGIA Giovani animali GATTO Diarrea acquosa profusa a volte emorragica Isospora canis Isospora felis • abbattimento del sensorio Isospora hiedorni • sete • pelo/penne arruffate Isospora ohioensis • diminuita capacità di utilizzo degli alimenti • scarso accrescimento Isospora rivolta Eimeria canis Isospora/Cystoisospora Ciclo diretto Maggiore gravità – animali di 2/4 settimane di età Coccidi del cane e del gatto-epidemiologia Coinvolgimento ospiti paratenici oocisti sporulano in pochi giorni oocisti (sporulate e non) molto resistenti, anche diversi anni Soggetti defedati, in precarie condizioni igienico-sanitarie, sovraffollamento elevata specie-specificità no immunità crociata DISTRUZIONE Mucosa intestinale il ciclo può coinvolgere roditori o piccoli carnivori, nei quali il protozoo infetta molteplici sedi extraintestinali (fegato, milza, linfonodi, cervello, polmoni) con forme simil-cistiche ad un solo zoite Flogosi catarrale o emorragica con eliminazione di feci diarroiche (“diarrea rossa”) possibilità di forme extraintestinali anche nell’ospite definitivo 3 Fase di resistenza o sporogonia PATOGENICITÀ Nell’ambiente Resistenza oocisti in ambiente esterno Patogenicità della specie e del ceppo Fase asessuata o schizogonia Velocità di riproduzione nella mucosa intestinale Nell’ospite DISTRUZIONE Mucosa intestinale cuccioli e gattini (<6 mesi) condizioni stressanti Portatori sani Diffusione dell’infezione Numero di oocisti sporulate ingerite Fase sessuata o gametogonia Stato nutrizionale dell’ospite DIAGNOSI ANAMNESI DIAGNOSI COPROMICROSCOPICA Qualitativa = Flottazione (soluzioni a peso specifico 1.2/1.35) Età degli animali Concause (dieta scorretta) differenziabili chiaramente solo Isospora canis e Isospora felis Ambiente altre specie di Isospora, Toxoplasma, Hammondia, Besnoitia sono difficilmente differenziabili fra loro, anche se Isospora CLINICA Non sempre supportata copromicroscopica da positività Quantitativa = Mc Master hoiohensis/rivolta sono più grandi prepatenza > incubazione 4 Presenza di coccidi in - controllo di routine Controllo della coccidiosi nelle comunità COCCIDIOSI dei bovini - animali senza segni clinici evidenti L’eimeriosi intestinale dei bovini è causata da numerose specie di Eimeria Due specie sono particolarmente patogene e diffuse in Europa: Eimeria bovis e Eimeria zuernii Trattamento consigliabile Evitare che l’animale diffonda i coccidi nell’ambiente Evitare che eventuali eventi stressanti causino lo scoppio della sintomatologia COCCIDIOSI del bovino Entrambe le specie si localizzano nella parte distale dell’intestino tenue ma talora anche nel colon e nel cieco Ciclo biologico: 1-4 settimane Incenerimento delle feci Lavaggio dei materiali con acqua bollente / vapore / Ammoniaca 10% COCCIDIOSI dei piccoli ruminanti COCCIDIOSI dei piccoli ruminanti La maggior parte dei bovini si infetta durante il corso della vita con una o più specie di Eimeria e, in genere, l’animale convive con il parassita subendo danni minimi. Il contatto con i coccidi può addirittura essere considerato favorevole poiché è in grado di stimolare la risposta immunitaria dell’ospite L’infezione diviene patente quando la carica parassitaria è elevata o quando lo stato sanitario immunitario dell’ospite viene compromesso da fattori stressanti Principalmente sono interessati agnelli e capretti Principalmente sono interessati agnelli e capretti Due specie sono notevolmente patogene: Eimeria crandallis ed Eimeria ovinoidalis Due specie sono notevolmente patogene: Eimeria crandallis ed Eimeria ovinoidalis La coccidiosi è frequente negli animali giovani, in genere fra le 3 settimane ed i 6 mesi di età Raramente viene descritta nei bovini di età superiore a un anno 5 COCCIDIOSI del suino COCCIDIOSI del suino COCCIDIOSI del cavallo Eimeria deblieki è stata segnalata come causa di grave patologia Altre specie possono indurre una modesta diarrea nei suinetti La coccidiosi si manifesta con la presenza di oocisti prodotte dalla scrofa durante il periparto Queste oocisti rappresentano la fonte di infezione per i suinetti, i quali si infettano per coprofagia Isospora suis è responsabile di gravi enteriti nei suinetti di 1-2 settimane Eimeria leukarti, è considerata causa di diarree intermittenti nel cavallo. Il ciclo biologico non è ben noto e le fasi di schizogonia non sono mai state descritte di vita COCCIDIOSI del coniglio EIMERIOSI dei volatili Si conoscono 3 specie patogene per il coniglio Segni clinici acuti di malattia generica abbattimento, anoressia, sete molto intensa Eimeria stiedae raggiunge il fegato attraverso la vena porta e si localizza nell’epitelio dei dotti biliari Segni clinici specifici grave anemia, diarrea, impallidimento di cresta, bargigli, radice del becco, parte distale delle zampe, diarrea Eimeria flavescens e Eimeria intestinalis Hanno localizzazione intestinale e hanno notevole importanza negli allevamenti intensivi in quanto causano la distruzione delle cripte dell’intestino cieco 6 Rapporto con le condizioni di allevamento Allevamento a terra: elevato livello di fecalizzazione dell’ambiente Eimeriosi dei tacchini Eimeria adenoides I coccidi sono perpetuamente presenti in qualsiasi allevamento Lunghezza del ciclo produttivo: E. tenella agisce anche nelle fasi iniziali dei cicli di produzione. Successivamente intervengono E. brunetti e E. acervulina, pericolose soprattutto per i cicli produttivi lunghi delle ovaiole avicolo. Il problema è quindi rappresentato dai numerosi fattori che portano il livello di sono più sensibili i soggetti di 4-6 settimane; stessi sintomi che si osservano nella eimeriosi dei polli Eimeriosi intestinale e renale delle oche e delle anatre Grado di affollamento: l’eccesso di affollamento richiama soggetti verso le aree più gradevoli Numerose specie a livello intestinale (E. anseris ed E. nocens) contaminazione al di sopra di quello tollerato dalla soglia di resistenza degli animali ovvero ne abbassano la soglia Eimeria truncata causa la coccidiosi renale (distrugge l’epitelio dei Fonti di contaminazione dall’esterno: Le oocisti possono essere trasportati da volatili o piccoli mammiferi domestici impropriamente lasciati accedere ai capannoni, calzature, etc.. tubuli renali) I reni si presentano ingrossati e decolorati con formazioni puntiformi Diagnosi parassitologica Si basa sull’identificazione e quantificazione delle specie patogene, prende in considerazione soprattutto l’età dell’animale e le condizioni di allevamento Esame copro-microscopico Può essere qualitativo o anche volto a determinare la quantità di oocisti presenti per grammi di feci (opg). Tramite la coprocoltura è invece possibile favorire la sporulazione delle oocisti che vengono tipizzate attraverso l’adozione di chiavi morfometriche presenti in letteratura biancastre sulla superficie; i tubuli sono infarciti di urati e cellule in disfacimento Profilassi L’attività di profilassi deve basarsi sulla considerazione che la coccidiosi per sue peculiaretà biologiche è una malattia autolimitante. L’eliminazione delle oocisti rappresenta la fine di un ciclo e in assenza di reinfezione, l’animale tende spontaneamente alla guarigione. L’intervento consiste nel prevenire il verificarsi di tutte quelle circostanze che possono favorire l’introduzione o la moltiplicazione incontrollata dei protozoi e in maniera particolare la sporulazione Isolamento e trattamento degli animali infetti, insieme all’implementazione di un efficace piano igienico-sanitario 7