The New Programmatic and Data Fusion

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2015
THE
NEW
PROGRAMMATIC
AND
DATA
FUSION
la guida
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sui dispositivi mobili.
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Millennial Media Exchange collega a livello globale
su larga scala i marchi leader e i migliori publisher di
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©2015 Millennial Media, Inc. Tutti i diritti riservati.
sommario
iab seminar, in
Marzan: automatizzare
e analisi:
04 Noseda:
08 numeri
scena il programmatic 06 sì, ma con passione
lo scenario di mercato
protagonisti
18-51 e case history
14
52
comscore
dataxu
dentsu
digilant
improve digital
millennial media
programmatic & comunicazione data driven: i grandi prime real time
temi visti dal comitato scientifico di iab italia
public ideas
radiumone
rocket fuel
sky italia
teads
tg|adv
tradelab
vivaki
weborama
webranking
il glossario: le nuove
iab italia: il profilo
parole dell’ad-tech
e i vantaggi per i soci zodiak
56
realizzazione e contenuti a cura di
grafica e impaginazione
contributi
scenario
aziende
iab seminar 2015 Va in scena il
programmatic
Il 2015 è stato un anno intenso per la collaudata formula degli eventi di approfondimento
che l’Associazione organizza per fornire agli Associati un’informazione costante sugli
argomenti più interessanti e innovativi dell’industria italiana dell’advertising digitale
A
bbiamo iniziato con
un tema innovativo come il Native per
proseguire con la novità di quest’anno, ovvero i Seminar verticali e il mondo del Pharma. Il successo di questi due primi
appuntamenti ha dimostrato la
voglia della nostra Industry di approfondire contenuti e di essere
costantemente informati e al passo con i tempi.
Chiudiamo quest’anno con un
trend che continua a essere protagonista nel nostro settore, il Programmatic, l’insieme di quei processi tecnologici che permettono
di vendere e acquistare spazi pubblicitari online in maniera totalmente automatizzata.
Punto di forza del Programmatic
è la targetizzazione dell’audience,
che ci permette di offrire agli utenti un’esperienza pubblicitaria su
misura. Sappiamo infatti che per
continuare a crescere, l’elemento
della targetizzazione è prioritario
e strategico.
Il Programmatic è un argomento
di grande interesse anche a livello internazionale e come Associazione siamo molto attivi in diversi
paesi, con Tavoli di Lavoro focalizzati, per permettere ai protagonisti
della nostra Industry di essere co-
Il Seminar di oggi dimostra quindi la forte sinergia di IAB a livello mondiale. Sono presenti infatti importanti rappresentanti dei
mercati statunitense ed europei,
per condividere le loro esperienze
e aiutare il nostro Paese a cogliere tutte le opportunità che questo trend offre.
Ci auguriamo anche
che l’appuntamento di oggi sia occasione di riflessione sulle competenze che
i protagonisti della
pubblicità online devono possedere. La formazione è uno dei temi
su cui stiamo lavorando con più
attenzione, perché sappiamo che
solo in questo modo la nostra Industry potrà continuare nel cammino di crescita che la contraddistingue.
occasione di riflessione
sulle competenze per
i protagonisti del digital
stantemente informati sulle diverse opportunità offerte da questo
strumento, analizzare i vantaggi, i
campi di applicazione, gli obiettivi perseguibili, gli strumenti disponibili e la misurazione dei risultati.
E anche in Italia stiamo portando
avanti un Tavolo di Lavoro rappresentativo delle varie anime della
industry, con ben tredici protagonisti del settore.
4
Carlo Noseda
Presidente IAB Italia
Carlo
noseda
CEO e Co Founder
di MC& Saatchi,
Noseda
è il Presidente
di Iab Italia
è un tema di grande
interesse, inoltre
sappiamo che per
continuare a crescere,
l’elemento della
targetizzazione è
prioritario e strategico
5
contributi
scenario
aziende
LA PAROLA D’ORDINE È AUTOMATIZZARE
con passione
Circa l’80% degli investimenti pubblicitari in Italia avviene ancora in maniera tradizionale: non c’è
da stupirsene perché il cambiamento è un processo e questa percentuale è destinata a diminuire
a favore della crescita di approcci programmatici. Vale per il digital e, in prospettiva, non solo
A
utomatizzare
con
passione significa affermare la competenza umana nell’utilizzo
di tecnologie e dati che stanno rivoluzionando i processi di gestione della pubblicità. È il programmatic, il grande protagonista degli
ultimi anni del mondo della comunicazione digitale. Questo insieme
di tecnologie, essenzialmente software, è entrato nei processi di gestione della pubblicità principalmente online sia per la display che
per il video ed infine per i formati
più native. Queste tecnologie rendono possibile l’automatizzazione di vendita, acquisto e ottimizzazione degli spazi pubblicitari in
un’evoluzione moderna dei mercati pubblicitari che si contraddistinguono per una maggior liquidità degli spazi pubblicitari, un
approccio alla pianificazione di
tipo audience-base.
L’impiego di piattaforme programmatiche e degli operatori che ne
sovraintendono le logiche aggiunge efficienza e maggiore scalabilità dei volumi ai processi di vendita
degli spazi pubblicitari, perché ne
accorcia i tempi di gestione. E, soprattutto, la sua chiave di volta e il
reale valore aggiunto del suo successo è la targetizzazione, andando a mostrare il messaggio pubblicitario a quelle persone o profili di
utenti – sempre anonimi - che pen-
laborazione con gli Osservatori del
Politecnico di Milano, IAB Italia ha
stimato nel 2014 circa 110 milioni di euro di investimenti in spazi
media gestiti tramite piattaforme
di programmatic. Un comparto
che è cresciuto del 120% sull’anno precedente e che ha raggiunto
una quota pari al 10% del display
advertising.
Nel 2015 il programmatic si presenta ancora più da
protagonista e IAB
Italia stima che i suoi
numeri siano destinati a raddoppiare.
Sono interessanti anche le ricadute sui nuovi posti di
lavoro in ambito digitale in generale ma, soprattutto, di specialisti del programmatic: esperti che
sappiano far convivere le due anime del marketing e delle tecnologie, “scienziati” della comunicazione, ma anche di gestione dei dati
e dell’integrazione di sistemi, che
sempre più si realizzano in nuove
Efficienza e scalabilità:
due caratteristiche del
programmatic
siamo più vicini al servizio o al prodotto che stiamo promuovendo.
Sebbene non ancora forte come
l’esperienza degli Stati Uniti, dove
il programmatic è nato nel 2010
ed ha raggiunto oggi una quota
di oltre il 50% del mercato del display e video, il mercato italiano è
molto promettente e sta vivendo
un periodo di forte crescita. In col6
Michele
marzan
Vice Presidente
IAB Italia
e CEO
di Teads Italy
professioni come i Programmatic
Specialist, i Data Scientist o i Chief
Data Officer.
C’è un mito da sfatare: non esiste una soluzione di programmatic “all-inclusive”, ma un insieme di
soluzioni che devono essere integrate e possono essere adottate in modo specifico. Sicuramente
un buyer utilizzerà una o più DSP
(demand side platfom), un publisher una o più SSP (supply side
platform), una agenzia un Trading
Desk (un insieme di DSP con l’aggiunta di una DMP, data management platform), rimanendo valida
la centralità del “dato” come elemento di ottimizzazione.
L’utilizzo di nuove soluzioni porta anche un progressivo rinnovamento in quegli approcci che, fino
a poco tempo fa, consideravamo
consolidati: gli investitori possono dar vita a pianificazioni estremamente più in linea con il ritorno sull’investimento auspicato,
evitando dispersioni perché possono contare su molte informazioni che consentono l’individuazione
del consumatore ideale; gli editori,
invece, valorizzano gli utenti di siti
e di app per offrire audience in target, attraverso i marketplace privati o gli open exchange; le agenzie
media sono l’anello di congiunzione per aggiungere strategia ed efficacia nel contesto del cliente.
È innegabile che il mercato italiano stia attraversando un’evoluzione simile, con molte opportunità
ma anche temi importanti da affrontare quali la formazione, l’evoluzione delle professionalità e l’attenzione alla trasparenza.
L’evoluzione del mercato
verso la tecnologia offre
molte opportunità ma
anche temi da affrontare
quali la formazione,
la professionalità,
la trasparenza
7
contributi
scenario
aziende
numeri
e
scenario
di un mercato da scoprire
Le opportunità, gli investimenti e le strategie per il programmatic in Italia e nel mondo.
L’esperienza statunitense e quella europea si confrontano e indicano un percorso destinato
a ottenere risultati più che positivi per i marketer, le agenzie media e le case editrici
Il
programmatic è sicuramente il mercato più
interessante e promettente dell’advertising
digitale, non solo nei Paesi anglosassoni dove ha già un vissuto
consolidato, ma anche in Italia e in
tutte le altre nazioni europee.
Se al suo esordio ha generato un
po’ di diffidenza in molti, adesso
tutti sono concordi nell’affermare
che rappresenta un grande potenziale per l’intera filiera della pubblicità digitale e non solo.
IAB Europe, recentemente, ha presentato uno studio continentale
sul programmatic realizzato con
IHS che, per la prima volta, fornisce
dati dettagliati sul segmento video (che mette a segno un +240%
in un anno) e su quello mobile (in
progresso del 176%).
Riferito al 2014, “il report analizza
un mercato in forte crescita: si ritiene che i ricavi netti da programmatic in Europa lo scorso anno abbiano toccato i 3,66 miliardi di euro,
mettendo a segno una crescita del
70,5% rispetto all’anno precedente”, specifica Daniel Knapp, Senior
Director Advertising Research IHS.
Sebbene nell’ambito del Programmatic la desktop display rivesta ancora la quota più ampia di mercato, video e mobile sono le due voci
che mostrano la maggiore potenzialità di sviluppo futuro, forti del
fatto che partono da una base
meno ampia. Nell’ambito del-
segno gli andamenti più dinamici
con tassi che superano il 240% per
il programmatic mobile, che arriva
a un valore di 552 milioni di euro e
per il 176% per il video che arriva a
un valore di 205 milioni di euro.
La rilevanza per l’industry del digitale si legge anche nel white paper “Road to programmatic” messo
a punto quest’anno da IAB Europe, che si focalizza sulla definizione del programmatic e si presenta come
un’analisi rivolta a investitori, agenzie media ed editori impegnati a individuare
modelli per capitalizzare le opportunità offerte dal programmatic,
oltre che affiancarli in questa importante sfida.
Rischi, successi, opportunità, modelli operativi, tecnologia e dati,
il white paper traccia un modello
per aiutare i protagonisti del mercato a comprendere maggiormente il fenomeno del programmatic
e affiancare marketer, publisher e
un fenomeno da imparare
a conoscere bene per
trarne molti benefici
la pubblicità su desktop display,
sempre nel corso del 2014, il programmatic ha prodotto una quota di ricavi pari quasi al 40% del totale, nel mobile la parte generata
dalle piattaforme automatizzate si
ferma al 27%, nel video appena al
12,1% (ma nell’anno precedente
valeva quasi la metà, pari al 6,1%).
In un contesto di veloce crescita, mobile e video hanno messo a
8
40% 27% 12,1% 70,5%
è la quota del
programmatic sul totale
dell’adv desktop display
è la componente mobile
generata da piattaforme
automatizzate
fonte: DATI EUROPEI - IAB Europe/IHS
fetta di video
programmatic. un anno
prima era la metà
9
la crescita 2014 del
programmatic in europa
sull’anno precedente
contributi
scenario
aziende
10
media agency nella loro evoluzione verso il programmatic.
“Quest’anno il programmatic advertising è stato sotto i riflettori degli eventi simbolo del mondo della pubblicità internazionale,
pensiamo all’Advertising Week di
Londra o all’Interact di Berlino, o
ancora al Festival della Pubblicità di Cannes, dove è sempre stato
presentato come un
protagonista. Di conseguenza è di fondamentale importanza
capire il motivo della
tanta enfasi che ulti-
presenta l’industria digitale europea-. Il nostro obiettivo, al di là di
comprendere e di individuare perché e come il programmatic sia diventato l’argomento principe del
nostro settore, è analizzare e comprendere quali siano le decisioni che gli inserzionisti, le agenzie
media e le case editrici devono affrontare in questi giorni, quando
il programmatic è il
protagonista assoluto
della industry dell’adv
Melissa gallo di iab usa, ionel Naftanaila di IAB Europe e daniel knapp di IHS presentano
lo spaccato internazionale del programmatic: un settore in crescita in tutto il mondo
mamente il settore della pubblicità ha posto su questo argomento.
IAB Europe stessa ha sentito su di
sé il peso della crescente importanza del programmatic, trasformando quella che nel 2014 era
una piccola task force composta
di pochi membri, in un Comitato
vero e proprio, che ha un’adesione significativa di esperti – così il
Training and Programmatic Manager di IAB Europe, Ionel Naftanaila,
descrive l’evoluzione che sta attraversando l’Associazione che rap11
prendono in considerazione come
sfruttare le opportunità offerte dal
programmatic per indirizzare al
meglio le loro strategie. Gli stakeholder del mondo della pubblicità,
infatti, sono interessati a ottenere
una comprensione più approfondita della strategia programmatic,
nonché del programmatic nel suo
complesso”.
In Italia il valore del mercato del
programmatic, stimato da IAB Italia in collaborazione con gli Osservatori del Politecnico di Milano, nel
contributi
scenario
aziende
il mercato europeo del Programmatic 2014
fonte: IAB Europe & IHS
IAB Europe, Settembre 2015
il programmatic su desktop banner
display Un mercato da €3miliardi
Europe: Programmatic Desktop Display NAR* (€m)
il Mobile programmatic esplode
Progammatic Mobile Display NAR (€m)
2.900
552
+57,6%
+240.2%
1.841
230
NAR = net advertising revenue; display data excl. Video
NAR = net advertising revenue; display data excl. video
2014 era sui 110 milioni di euro. Si
parla di un avanzamento anno su
anno del 120% che ha portato gli
investimenti in spazi media gestiti tramite piattaforme di programmatic a raggiungere la quota del 10% del display advertising.
Quest’anno i numeri dovrebbero essere ancora più promettenti data l’effervescenza e l’interesse
che marketer, publisher e agenzie
media rivestono nei suoi confronti.
Come sottolinea Melissa Gallo, Director of Product – Programmatic
Automation and Data IAB Techno-
logy Lab di IAB US, l’industria pubblicitaria si è resa conto che la tecnologia può apportare dei benefici
rilevanti grazie all’automazione.
Protagonista di un mercato forte
e brillante come quello statunitense, Melissa Gallo stressa i benefici
fondamentali introdotti dal programmatic : “l’acquisto e la vendita
di spazi pubblicitari in modo automatico e supportata dai dati permette di raggiungere il target giusto con il messaggio più indicato
e nel momento migliore. Soprattutto è scalabile. Il programmatic
12
è molto più del concetto RTB sia
per la tipologia di inventory sia per
i prezzi in gioco”.
Punti di forza che si riverberano
sul fatturato del programmatic.
Infatti, secondo la ricerca IAB Programmatic Advertising Study di
IAB e PWC Internet Ad Revenue
Report, negli Stati Uniti nel 2014 si
è raggiunto un giro d’affari di 10,1
miliardi di dollari, cifra strabiliante che ha raggiunto una quota di
circa il 52% del totale della display
adv (che ha un valore di 19,6 miliardi di dollari) e di circa il 20% del
2013
2014
il mercato del Programmatic video
raddoppia
Progammatic Video Display NAR (€m)*
l’europa occidentale guida, il Centro &
l’est europeo registrano un’impennata
Total programmatic NAR: regional trends
+112,6%
205
Centro
& Est
Europa
+176.6%
+68,2%
Europa
occidentale
74
NAR = net advertising revenue; desktop and mobile video
totale del fatturato della pubblicità internet del 2014, che è stata
pari a 49,5 miliardi di dollari. “Nel
primo anno di analisi del mercato
del programmatic abbiamo rilevato che il fatturato dell’advertising
programmatic ha superato il giro
d’affari della display adv non programmatic – afferma Gallo -. Prevediamo che nel 2016 la spesa in
programmatic adv digitale peserà per il 40-45% del totale del digital mix”.
Le tendenze principali del mercato programmatico statunitense
guardano verso un cambiamento strategico dall’open auction
all’invetation only auction, all’unreserved fixed rate e all’automated guaranted: “dal lato domanda,
questo spostamento sarà dovuto
principalmente a una richiesta di
maggiore trasparenza, oltre che
di garanzia di inventari di qualità
che possano sposarsi con la tutela dei brand. Sul fronte offerta, invece il cambiamento sarà guidato
da vendite a prezzi più vantaggiosi per i publisher, al controllo degli accessi e degli spazi pubblici13
tari disponibili”. Ai mercati meno
consolidati, dove il programmatic sta mostrando la sua forte e repentina evoluzione, Melissa Gallo
consiglia di lavorare sulla cultura,
sull’aumento della fiducia degli
inserzionisti, sull’accrescimento
della quantità di inventario premium. “Sarebbe interessante anticipare anche l’adozione di funzionalità cross device targeting e
incrementare l’adozione di standard e certificazioni che possano
aumentare la diffusione del programmatic”.
contributi
scenario
aziende
programmatic
in IAB il TAVOLO è al LAVORO
Un gruppo di tredici Soci esperti della Industry si confronta sui temi più caldi che riguardano
il comparto. Nasce così un Comitato che porta la propria esperienza sul programmatic
e si fa promotore di iniziative per lo sviluppo del settore e per diffonderne la cultura
I
n collaborazione con gli associati, IAB Italia ha costituito una
serie di Tavoli di Lavoro: gruppi di esperti e di specialisti nel
proprio ambito, il cui obiettivo è promuovere iniziative che aiutino lo sviluppo del settore. A seguito della
prima riunione del Tavolo di Lavoro
sul Programmatic sono stati raccolti temi che qui riportiamo sinteticamente.
Adv online: quali sono
i benefici derivanti
dall’automazione?
Il Programmatic abilita la domanda (media agency/advertiser) ad acquistare prevalentemente i contatti
in target di cui ha bisogno, in contrapposizione al modello tradizionale molto basato su una politica
commerciale legata solo ai volumi
di investimento. La decisione ora è
nelle mani di chi compra, garantendo la possibilità di massimizzare l’efficacia delle campagne, riducendo la
dispersione e aumentando l’impatto
della comunicazione pubblicitaria.
Lato utente, abilita una comunicazione più pertinente, rilevante e utile. Senza dimenticare la misurazione
chiara dei KPI e la possibilità di avere
dei benchmark condivisi per industry e tipologia di adv.
Il programmatic può
essere un acceleratore di
video e mobile adv?
dressable TV vs video, desktop vs
mobile).
I publisher su cosa
devono lavorare per
integrare in modo
proficuo il programmatic
nelle strategie e non
rischiare una svalutazione
dell’inventory?
Dibattito aperto sui temi
di una industry che si
affaccia al cambiamento
Può essere un acceleratore per questi due canali. Il tema vero è riuscire
a misurare correttamente l’impatto
dell’attività display sul mobile: tema
annoso e di difficile soluzione. Complessivamente lo potrà essere in termini di volumi di traffico, ma non di
budget.
In parte lo è stato già nell’ultimo
anno, la sfida ulteriore sarà far evolvere i modelli di attribuzione in ottica cross mediale (linear TV vs ad14
L’integrazione
nella
strategia commerciale passa, da una parte, dalla capacità di far
propri i meccanismi
di funzionamento del
programmatic scegliendo la configurazione di tecnologia e di modalità di offerta, per ogni formato, più
adatta al proprio posizionamento.
Dall’altra, dal coraggio di immaginare nuovi prodotti e modalità di comunicazione da proporre ai propri
clienti diretti. Intanto, però, i publisher devono finire il lavoro di conoscenza del loro inventory, in modo
da sapere con assoluta precisione
cosa vendono, quali target raggiun-
Il TAVOLO DI LAVORO
Roberto Baldassarre
Media and Sponsorship
Director Fastweb
Sara Buluggiu
Country Manager and
Sales Director Southern
Europe Rubicon Project
Giordano Buttazzo
Senior Account Manager
Dataxu
Marco Caradonna
CEO & Founder Simple
Agency
Roberto Carnazza
Country Manager
Weborama
Enrico Ciampini
Country Director Nugg.ad
Giovanna Loi
Managing Director Xaxis
Il Programmatic abilita
brand e media agency
ad acquistare solo i
contatti di cui hanno
bisogno. Ai publisher il
compito di conoscere bene
il proprio inventory
15
Paolo Mardegan
CEO Digitouch
Alfonso Mariniello
Commercial Director
Adform
Michele Marzan
CEO Teads italy
Enrico Quaroni
Country Manager
Rocket Fuel
Cristina Ughes
Director vos italia
Bruno Schirò
Account Manager Appnexus
contributi
scenario
aziende
gono, quali formati possono permettersi e altro ancora. Quando un
publisher ha organizzato nella maniera migliore il proprio bacino, può
applicare tutte le regole necessarie
in modo da ottenere il massimo delle revenue dal programmatico senza
entrare in competizione con se stesso nel caso abbia canali di vendita
diretta. Inoltre, valorizzare i dati mettendoli a servizio delle campagne in
programmatic può aggiungere un
valore anche superiore alle campagne in reservation.
è necessario superare
la diffidenza verso ciò
che è innovativo
Advertiser e media
agency sono pronti a
usare il programmatic
come driver di efficienza,
ed efficacia?
È un discorso lungo e complesso, legato alla resistenza al cambiamento e alla diffidenza verso ciò che è
nuovo e innovativo. L’acquisto degli spazi premium in programmatic è stato attivato solo nell’ultimo
anno e mezzo e il percepito iniziale del programmatic è stato confuso dal mercato con l’acquisto in RTB
degli spazi, utile ai fini delle campa-
Piano piano si sta arrivando a un giusto equilibrio tra le due componenti. Le agenzie devono certamente
cogliere tutte le opportunità, e l’efficacia è ormai imprescindibile. Vice-
versa, i grandi advertiser cercheranno di internalizzare sempre di più
alcuni dei processi che il programmatic supporta.
Quali barriere “culturali”
o strutturali hanno
frenato lo sviluppo del
Programmatic in Italia?
16
gne direct response.
Nuovo mezzo, nuova
forma di investimento, nuovi attori e regole. Tutto da studiare e
capire. Lato investitori questo ha sicuramente reso più
difficile la diffusione del programmatic nel nostro mercato ma, al
contempo, ha dato la possibilità a
figure professionali di sviluppare un
know-how specifico oggi di forte
interesse. Sono le figure professionali che hanno saputo coinvolgere
gli investitori, condividendo informazioni e know-how fino al superamento della barriera innalzata e
che oggi per molti non è più tale.
Anche tra gli editori la stessa diffidenza ha innalzato una prima barriera derivante probabilmente dalla preoccupazione di un business
model non chiaro e dalla necessità
di riorganizzare strutture consolidate da tempo, come la forza vendita.
attenzione per la gestione
dei dati in combinazione
con il programmatic adv?
Una corretta strategia sui dati parte
sempre dall’analisi delle esigenze di
business cui è necessario dare risposta. Quindi è importante chiedersi
quali sono gli obiettivi e di conseguenza gli indicatori e le metriche
per misurare il successo o meno di
una campagna. La privacy poi è un
tema centrale che non si riduce al
diritto di raccogliere e utilizzare informazioni, bensì riguarda un insieme di tutele e responsabilità che
l’azienda deve sempre avere ben
chiare quando opera scelte, come
dal tipo di dato raccolto, al suo utilizzo, al partner delegato per gestire
queste informazioni...
Perché in Italia, con
poche eccezioni, non
si sviluppano player
specializzati nell’ambito
dell’ad-tech?
In Italia, al contrario di altri paesi, manca la possibilità e la capacità di creare network e condividere
la conoscenza. Solo dall’incontro tra
chi ha una visione sana del mondo
dell’advertising (ossia i marketer) e
gli sviluppatori, è possibile generare
valore nell’ad-tech.
Inoltre, non si possono sviluppare
player specializzati in Italia perché
mancano fondi, competenze e infrastrutture adeguate e in scala, sufficienti per competere a livello globale. Tuttavia, in Italia sono presenti
professionisti in grado di comprendere e utilizzare correttamente e profittevolmente le nuove tecnologie.
Un investitore su
cosa dovrebbe porre
17
Quanto “costa” integrare
figure professionali
specializzate per
essere competitivi in
un mercato sempre più
programmatico?
Un elevato costo è commisurato al
fatto che attualmente le risorse sono
scarse, inferiori a quelle richieste, ma
si stanno formando sempre più velocemente nuove figure professionali.
È chiaro che l’integrazione fra marketing e information technology è cruciale quando si parla di programmatic advertising.
La grande trasformazione che le
aziende devono afforntare è quella del “data-driven” in tutti i sensi. Ed
è prima di tutto una trasformazione
culturale.
contributi
scenario
aziende
comscore
la potenza della digital media analysis
Fondata nel 1999 e con sede a Reston (Virginia - USA), comScore è un leader della digital media analytics: con metriche indipendenti e affidabili, valorizza le audience e l’advertising, fornisce
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di navigazione. L’unicità delle metriche di comScore si arricchisce
con le misurazioni legate al comportamento cross-device dell’audience e all’analisi delle perfomance dell’adv online, garantendo
informazioni più accurate possibili. La sua expertise si traduce in
analisi esclusive di big data su scala globale e in una vista esaustiva sul consumatore, potenziale e latente. comScore aiuta oltre
2.500 clienti nel mondo a comprendere l’audience multipiattaforma, a capire se la loro pubblicità funziona e ad accedere ai dati
dove vogliono e quando ne hanno bisogno.
servizi Programmatic
Disponibilità e integrazione in piattaforme programmatic selezionate (MediaMath, Turn, The Trade Desk, Rubicon Project, Adform,
DataXu e Eyereturn Marketing) di metriche fondamentali per la
pubblicità online:
= certificazioni di traffico non umano (NHT),
= ranking degli editori,
= viewability,
= statistiche demografiche.
L’editore cliente di comScore, invece, può visualizzare il proprio
Trust Profile, acquisendo informazioni sulle modalità di rappresentazione dei propri siti nelle piattaforme di programmatic.
18
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TRAFFICO
NON UMANO
PERCHÉ È IMPORTANTE
E PERCHÉ NON LO SI
PUÒ IGNORARE
PROBABILMENTE SARAI GIÀ A CONOSCENZA delle problematiche introdotte da fenomeni quali frode
digitale e traffico non umano (NHT). Se una campagna non riesce a raggiungere persone fisiche, siamo
di fronte a un serio problema.
FORSE PERÒ NON SAI che il traffico non umano ha il potenziale di danneggiare l’integrità di tutte le altre
metriche finalizzate a misurare performance ed efficacia. Se non si provvede a eliminare il traffico non umano
dalle proprie misurazioni, i KPI risulteranno compromessi e, con ogni probabilità, ci si ritroverà ad avere a che
fare con risultati errati.
CHE COSA BISOGNA SAPERE Esistono svariate modalità per la rimozione del traffico non umano,
ma non tutte le soluzioni offrono gli stessi benefici. Talvolta si rischia addirittura di peggiorare la situazione.
Sapere che una campagna è visualizzabile da utenti reali appartenenti al target designato accresce il valore
delle audience e della pubblicità stessa.
I VANTAGGI OFFERTI DA COMSCORE
comScore unisce audience, viewability e NHT all’interno di un’unica misurazione non duplicata delle impression
visualizzabili da utenti reali nel target designato. Ciò vuol dire poter beneficiare di un numero chiaro di
impression che hanno l’opportunità di generare un impatto. Una volta raggiunto tale traguardo, sarà possibile
misurare l’efficacia della campagna con assoluta precisione.
Abbiamo provveduto a integrare soluzioni anti-NHT all’interno di tutti i nostri prodotti, e continuiamo a dotarci di
strumenti sempre migliori al fine di introdurre standard più elevati per l’intero settore. La nostra sofisticata tecnologia
di rilevazione del traffico non umano fornisce a compratori, network e venditori una metodologia affidabile finalizzata
a salvaguardare con più efficacia il traffico e le campagne dalle minacce del traffico non umano.
RICORDA, IL TRAFFICO NON UMANO CONTAMINA QUALSIASI MISURAZIONE, motivo per cui
diventa essenziale disporre di un’accurata misurazione di impression a persone fisiche per ottenere
il massimo dai tuoi investimenti digitali.
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contributi
scenario
aziende
dataxu
la TRASPARENZA scatena il roi dEI MEDIA BUDGET
Il Programmatic Marketing e le media e ad-tech company che lo
propongono, offrono diverse proposte ai marketer, come la maggiore efficienza dei costi, i migliori livelli di operatività, la visione
più chiara dei punti di contatto con la clientela e l’aumento della trasparenza. Quest’ultima promessa è quella su cui noi vorremmo porre l’attenzione in questa sede, in quanto a differenza delle
altre proposte che potremmo definire più ovvie, la “trasparenza”
è diventata un termine malleabile che le media e ad-tech company usano per veicolare una serie relativamente ampia di promesse. Questa ambiguità rende le discussioni sulla trasparenza
più complicate di quanto non ci si aspetti.
Noi di DataXu crediamo che i brand e le agenzie che richiedono
trasparenza riguardo 4 punti (prezzo, tattiche, gestione e media)
possano ottenere rendimenti migliori dai propri budget media
ed estrarre informazioni più precise riguardo i clienti migliori.
“È importante la trasparenza perché c’è del ROI nascosto nel media budget dei clienti. Infatti, suggeriamo ai marketer di chiedere
piena trasparenza da parte di tutti i loro partner”, sottolinea Mohamed Laaouissi, Country Manager France & Italy, DataXu.
Troppo spesso i marketer si sentono dire dai propri partner per
l’acquisto media che la trasparenza non è necessaria purché essi
rispettino i KPI della campagna. Noi suggeriamo vivamente a tutti invece di richiedere piena trasparenza ai propri partner!
contatti
Country Manager France & Italy
Mohamed Laaouissi
Tel. +39 02 49528655
[email protected]
www.dataxu.com
CHI È DATAXU
Il software per il Programmatic Marketing di DataXu consente
ai marketer di meglio comprendere e catturare i clienti su tutti i
formati media, i dispositivi, i canali e le modalità di acquisto disponibili.
Fondata sulla propria tecnologia brevettata Active Analytics®, prima in classifica, la piattaforma DataXu sfrutta la scienza dei big
data e degli analytics per restituire un ROI più elevato. Grazie al
contributo di quindici uffici in undici Paesi e ai suoi servizi di marketing cloud su scala petabyte, DataXu sta alimentando la trasformazione digitale dei brand più prestigiosi al mondo.
20
Mohamed Laaouissi
Country manager France & Italy
Vodafone
uk
misurare il ritorno degli investimenti
Vodafone UK, come molte altre aziende oggi, dispone di un grande patrimonio di dati sui clienti. Purtroppo non sempre tanti dati significano abbondanza di
insight. La sfida principale per Vodafone UK partiva dal fatto che, mentre l’utilizzo del metodo econometrico portava a individuare delle correlazioni tra
investimenti di marketing e vendite, lo stesso metodo non dimostrava una relazione causale e, di conseguanza, non dava vera prova del reale ritorno sull’investimento di marketing.
Senza questa visibilità non vi era garanzia che delle
eventuali variazioni sull’investimento di marketing si
sarebbero tradotte in una crescita nelle vendite. Vodafone UK aveva bisogno di una soluzione per dimostrare quale effetto avrebbero avuto le modifiche
degli investimenti di marketing (tra cui TV, search e
display) sulle vendite sia online sia offline.
Soluzione
Per risolvere questa sfida, Vodafone ha stretto una
partnership con DataXu, usandone la piattaforma come aiuto per individuare la relazione causale
fra l’investimento di marketing e le vendite. I risultati di migliaia di esperimenti in simultanea, gestiti dalla piattaforma DataXu, combinati all’integrazione di
dati proprietari e alla codifica di un rigoroso approccio analitico, formano la base della marketing intelligence platform.
Risultati
= Ottimizzazione di un budget di svariati milioni
di sterline per l’acquisto media, migliorando del
10% l’efficienza dell’investimento di marketing.
= Crescita significativa delle vendite senza aumento del budget destinato al marketing.
Vodafone UK ora è in grado di individuare i livelli d’investimento ottimali per canale e regione geografica,
allocare il budget di conseguenza e ridurre le spese
in eccesso o in difetto. Da quando lavora con DataXu, Vodafone ha migliorato di oltre il 10% l’efficienza
dell’investimento nel marketing, una cifra significativa se applicata a un media budget di svariati milioni di sterline.
Il team adesso basa tutte le decisioni di marketing su
delle prove, che consentono di riallocare il budget di
marketing in base agli investimenti che stanno effettivamente spingendo le vendite.
L’applicazione della scienza all’arte del marketing ha
reso possibile aumentare significativamente le vendite senza aumentare il budget complessivo destinato al marketing.
“Adesso siamo in grado di dimostrare, senza ombra
di dubbio, il ROI prodotto dalla nostra attività di marketing”, ha sottolineato David Still, Head of Brand Strategy Insight and Operations Vodafone UK.
contributi
scenario
aziende
dentsu
aegis
network
QUANDO LA PAROLA D’ORDINE È INNOVARE
contatti
Sede di Milano:
Via Roberto Bracco, 6 - 20159 Milano
Tel. 02 87334100
Sede di Roma:
Viale dell’Arte, 68 - 00144 Roma
Tel. 06 4522361
Parte di Dentsu Inc., Dentsu Aegis Network è formato da otto network brand globali: Carat, Dentsu, Dentsu media, iProspect, Isobar,
mcgarrybowen, Posterscope, Vizeum. È supportato dalle sue specialist e multi-market brand che includono: Amnet, Amplifi, Data2Decisions, Mitchell Communications (PR), psLIVE e 360i.
La vision di Dentsu Aegis Network è “Innovating the Way Brands Are
Built” per offrire ai propri clienti l’eccellenza nel media e nella comunicazione digitale. Dentsu Aegis Network offre una innovativa e distintiva serie di prodotti e servizi. La sua sede centrale si trova a Londra e
opera in 123 Paesi con oltre 27.000 specialisti dedicati.
In Italia, è presente con le brand: Carat, iProspect, Isobar, Posterscope,
Vizeum, Amplifi, Amnet, psLIVE, Carat Luxury e Simple Agency. Sigle
che realizzano per i propri clienti efficaci strategie di comunicazione
integrata partendo da un elemento chiave: la profonda conoscenza
del consumatore e del suo purchase funnel.
[email protected]
www.dentsuaegisnetwork.it
Le STRATEGIE DI GRUPPO
Dentsu Aegis Network supporta i propri clienti nella costruzione, attraverso attività di comunicazione, di relazioni durature tra consumatori, prodotti e brand, perché i consumatori, multi-device e sempre
più connessi come mai prima d’ora, rendono la convergenza digitale e l’ecosistema media un’opportunità concreta e di valore in questo nuovo scenario.
22
giulio malegori
President and CEO Dentsu Aegis Network
Italia & CEO Dentsu Aegis Network
Southern Europe
DIGITAL
INTELLIGENCE
L’INTELLIGENZA DEI DATI CHE ABILITA IL BUYING
iProspect è l’agenzia leader nel Digital Performance Marketing in Italia. È partner di oltre 200 clienti per i quali si
occupa di trovare soluzioni digitali che impattano direttamente sul loro business. Oggi i suoi punti di forza abbracciano l’intero spettro del marketing digitale includendo servizi quali Digital Advisory, Digital Strategy, Ebusiness & Ecommerce Consultancy, Data Driven Advertising, Dynamic Advertising, Search and Social, Marketing,
Funnel & Content Optimization, Business Intelligence, Segment Analysis, Pretargeting, Data Mining, Data Visualization, Predictive and Attribution Modelling, Mobile Marketing. iProspect sviluppa soluzioni in grado di trasformare le intenzioni dei Consumatori in azioni concrete e misurabili che diventano reali opportunità di business
atte a generare profitto.
Simple Agency è il provider di servizi di marketing di nuova generazione che aspira a semplificare l’approccio
al marketing e all’advertising in ambito digitale. Basato su un innovativo modello di business, Simple Agency è
specializzata in Digital Strategy, Display Advertising, Programmatic Display, Video Advertising, Performance marketing, Search e Mobile marketing.
Per il tramite della business unit Optimize offre inoltre servizi di in-bound marketing che includono SEO (Search
Engine Optimization), Conversion Rate Optimisation, Web Analytics e attribution modelling; mentre la unit Simple Advisory si concentra sui Social Media Services, UX Design & Optimization ed eBusiness consulting. Completa l’offerta il reparto di produzione creativa e di web design, funzionale alle iniziative di marketing digitale.
Amnet è la divisione dedicata al Programmatic Advertising del Gruppo Dentsu Aegis Network, leader in Italia e
nel mondo per le attività di Data Management e Automated Buying.
Lanciata a fine 2012, oggi serve i clienti del Gruppo attivi nell’advertising digitale, spaziando dalla gestione della
tecnologia di media buying alle attività di data management e fusion.
L’approccio “agnostico” di Amnet alla tecnologia rappresenta un particolare punto di forza: un team di specialisti
è in grado di utilizzare le migliori tecnologie buying e di gestione del dato, scegliendole in funzione degli obiettivi del cliente. Il data management rappresenta il fulcro delle attività di Amnet: la raccolta, il mining e la gestione
dei dati di prima parte dei propri clienti, oltre a specifiche data partnership con media owner, rappresentano un
punto imprescindibile per l’identificazione e l’efficace raggiungimento del target del cliente.
23
contributi
scenario
aziende
digilant
la forza dell’indipendenza e della tecnologia
L’azienda e la sua storia
Digilant è un’azienda indipendente e pioniera nello sviluppo tecnologico relativo al programmatic advertising, che unisce esperienza e innovazione per spostare le frontiere del media buying
automatizzato.
Digilant nasce nel 2009 a Boston, dove tuttora risiede la casa madre, e fa parte, assieme alle sigle Accesso e Antevenio, del gruppo
fondato dalla famiglia Rodés con il nome di Inversiones y Servicios Publicitarios (ISP). La famiglia Rodés vanta una lunga esperienza nel mercato dell’advertising digitale: Digilant è stato infatti
il primo Trading Desk al mondo. I fondatori originali, Don Epperson e Fernando Rodés, fanno ancora parte del management Digilant, che oggi si posiziona come una delle maggiori realtà innovatrici nel mercato del programmatic buying per le principali
agenzie e brand a livello mondiale.
contatti
Country Manager
Florence Malaud
Business Development Manager
Simone Fortunato
Viale Francesco Restelli 3/7
20124 Milano
+39 344 2035942
[email protected]
www.digilant.com
servizi programmatic
Digilant fornisce ai brand soluzioni uniche per le pianificazioni
media digitali, totalmente inserite all’interno dell’ecosistema programmatico, che si caratterizzano per l’alto livello di personalizzazione e scalabilità. Le piattaforme end-to-end proprietarie di Digilant, DMP (Data Management Platform) e DSP (Demand Side
Platform), sviluppate in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT), consentono un’integrazione fluida ed
efficace dei dati di prima parte (brand) con i dati di seconda parte (Digilant proprietary) e di terza, tanto granulare e dettagliata da
rendere la tecnologia a disposizione dei brand unica sul mercato. A supporto dell’unicità di prodotto, un team di esperti in Data
Science e Data Management consente la definizione di progetti
di comunicazione rilevanti ed efficaci.
Oltre alla sede principale (Boston), Digilant è presente con uffici
in 9 nazioni di tutto il mondo (USA, Messico, Cile, Colombia, Perù,
Brasile, Spagna, GB e Italia), conta oltre 200 dipendenti globali
IN SINTESI
= È un’azienda indipendente leader nel programmatic media a
livello mondiale.
24
Florence Malaud
Country Manager
Digilant’s Data Management Platform (DMP)
L’intreccio unico dei dati di prima parte derivanti
dai CRM clienti con le altre fonti dati consente alla
tecnologia proprietaria Digilant non solo di identificare segmenti personalizzabili di audience ma,
grazie alle suddette customer base analysis, di aiutare i brand, sia a livello strategico sia operativo, a
individuare quali aree/audience clienti non siano
state correttamente ed efficacemente stimolate, e
quali elementi significativi possano essere rilevanti in tal senso, arricchendo dinamicamente la profondità di dettaglio del CRM di origine.
Oggi i brand hanno accesso in maniera più evoluta e significativa ai dati dei propri consumatori
diretti. Le analisi di tali dati proprietari attraverso
tecnologie DMP hanno reso ogni attività di comunicazione eccezionalmente più efficace.
Digilant DMP – The Human Behind The Data
Digilant propone al mercato una soluzione DMP
completamente personalizzabile per i brand, in
grado di definire e gestire attività di comunicazione digitale integrata con uno dei
più alti livelli di targettizzazione a
oggi raggiungibili; questo da
un lato consentendo di veicolare con estrema granularità messaggi rilevanti a ogni singolo
consumatore o prospect, dall’altro garantendo la totale residenza dei dati, estratti
ed elaborati, al’interno
dell’ambiente cliente,
senza alcuna data degradation o data loss (DSP proprietaria Digilant direttamente
integrata alla DMP).
Big Data = Big Returns
Campagne che combinano programmatic buying e data rich
segmentation stanno di fatto registrando ottimi risultati.
Una delle maggiori società di telecomunicazioni a livello europeo
ha già rilevato quanto
segue:
= Conversion rate superiore del 17% per i
clienti con Digilant Custom
DMP Segmentation.
= Diminuzione del 13% del CPA
per i nuovi clienti.
25
contributi
scenario
aziende
improve
digital
per DIMINUIRE I COSTI E MASSIMIZZARE LE REVENUE
L’AZIENDA E LA SUA OFFERTA
Improve Digital è la piattaforma di monetizzazione per i publisher
leader in Europa. La sua mission è fornire gli strumenti e i servizi necessari per garantire il successo ai media owner, in un panorama tecnologico in continuo cambiamento. L’obiettivo è dimunire i costi e massimizzare la revenue, il tutto mediante un’unica
piattaforma.
Attraverso la 360 Platform di Improve Digital, i publisher hanno a
disposizione una piattaforma unificata per ottimizzare in maniera
olistica le revenue, automatizzare le vendite e ridurre i costi operazionali. La 360 Platform opera attraverso tutti i device e i formati
– video, mobile, native e rich media. L’approccio olistico connette
l’inventory pubblicitaria a tutti i tipi di buyer mettendoli in competizione in un’unica asta, in real time, massimizzando il valore di
ogni impression. Grazie a uno strumento granulare di pricing e un
estensivo sistema reportistico, la piattaforma offre trasparenza e
controllo per amministrare le complesse strategie di monetizzazione odierne; che avvenga via Open Auction, dealID, PMP, Ad Exchange o campagne dirette.
Amsterdam ospita la sede pricipale dell’azienda, che ha uffici in
Inghilterra, Germania, Spagna e Belgio. Con la rapida espansione del programmatico attraverso tutta Europa, sta rinforzando la
propria presenza in Paesi come l’Italia, con un occhio attento alle
realtá locali.
Insieme con la casa madre Swisscom, investe continuamente
nell’innovazione per permettere ai clienti di estendere la loro forza vendita e attrarre nuove revenue.
“Quest’anno abbiamo lanciato la Programmatic Video Solution,
con In-page e VAST/Vpaid video adserving - sottolinea Daan Onland, VP International Business Developmente di Improve Digital -. Stiamo passando al next level sulle campagne guaranteed
dando modo ai nostri clienti di vendere premium inventory e garantire la delivery su base programmatic; inoltre, stiamo testando
con Swisscom nuove tecnologie per monetizzare programmaticamente contenuti e audiance nel settore dell’ipTV”.
26
IMPROVE DIGITAL
contatti
Van Diemenstraat 192,
1013 CP Amsterdam (NL)
Tel. +31 020 262 0277
www.improvedigital.com
100%
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RM
PLATFO
FOCUS PER EDITORI E
TECNOLOGIA PROPRIETARIA
GESTIAMO RTB CON
DISPLAY
Fondata
nel 2008
+80.000
Adverstisers
RICH MEDIA
+250
Editori
+100
Impiegati
MOBILE
Uffici in
NL, UK, ES & DE
www.improvedigital.com | Follow us on
Daan Onland
VP International Business
Development
VIDEO
CloudBased
Data
Driven
+3.500
Demand Partner
IMPROVE DIGITAL
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FOCUS PER EDITORI E
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nel 2008
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Driven
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Demand Partner
contributi
scenario
aziende
millennial
media
obiettivo: STRATEGIE MOBILE MIRATE
l’azienda e la sua storia
Millennial Media, che AOL di recente ha annunciato di voler acquisire, è l’azienda leader del mercato pubblicitario mobile indipendente, specializzata nel semplificare l’universo mobile per i
principali centri media e brand internazionali, gli sviluppatori di
app e i web publisher del settore mobile. I dati unici e la tecnologia di Millennial Media consentono agli inserzionisti pubblicitari
di connettersi con i target di riferimento su larga scala. Millennial
Media inoltre incrementa la monetizzazione per i suoi publisher e
developer partner mettendo a loro disposizione altri network, inserzionisti e RTB exchange.
Marino Cipolletta, Head of International Sales, gestisce lo sviluppo
nell’area EMEA e collabora con aziende e centri media con l’obiettivo di aiutare a sviluppare strategie efficaci sul mobile, in grado
di raggiugere i consumatori in modo adeguato, su più schermi e
con risultati significativi.
Forte di un’esperienza più che decennale nel settore, Cipolletta ha
ricoperto ruoli commerciali Senior in Facebook e Apple prima di
approdare in Millennial Media nel 2014.
contatti
Marino Cipolletta
Head of International Mobile ADV, EMEA
www.millennialmedia.com
[email protected]
i servizi e la vision
Millennial Media Exchange è la piattaforma indipendente di
scambio pubblicitario mobile più grande al mondo, in grado di
collegare i brand leader con i migliori publisher di app mobili e
web globalmente su larga scala, tramite aste in tempo reale, private marketplace e trattative programmatiche dirette.
La piattaforma offre una vasta gamma di soluzioni programmatiche che si basano su dati completi di prima e terza parte, con aste
sia aperte sia private e acquisti garantiti su tutto il mercato globale dell’inventario in-app e web mobile.
L’esecuzione programmatica su mobile avviene tramite una semplice integrazione tecnica con il supporto di un account manager dedicato. I clienti possono gestire campagne in modalità self
service tramite la propria DSP o collaborare con Millennial Media per campagne full-service, in piena trasparenza e su miliardi di impression.
L’exchange di Millennial Media, inoltre, si basa su di un’offerta sca28
Marino cipolletta
Head of International Sales
labile di alta qualità, che consente ai clienti di sfruttare i dati di Millennial Media, i propri o di uno qualsiasi dei 28 partner dati di terza parte. Il SDK di Millennial Media fornisce i segnali mobili puri e
disponibili sul mercato, con oltre 15 dati su ciascuna impression.
Forte di quasi un decennio di esperienza nel mobile, sul mercato
Millennial Media vanta la rete di relazioni più solida e profonda con
publisher e developer, fornendo l’accesso a oltre mezzo miliardo di
consumatori al mese su oltre 65.000 app mobile e siti.
Alcuni dei nostri clienti
Partner accreditato nel mercato della pubblicità mobile sin dal
2006, Millennial Media si dedica con passione al successo dei
clienti. Infatti, Millennial Media collabora con un gran numero di
brand in tutto il mondo, tra cui spiccano Microsoft, McDonald’s,
The North Face e Phillips.
29
contributi
scenario
aziende
prime
real
time
Specialist nel rich media Programmatic adv
L’azienda e LA sua storia
Prime Real Time è il primo aggregatore interamente votato al programmatic advertising in Italia.
Nata nel 2013 e specializzata nel selling trading desk, Prime Real
Time è un private market place basato sull’aggregazione esclusiva
di inventory qualitativo offerto da editori premium e oggi l’unico
abilitatore dell’offerta e della domanda di rich media ad alto impatto in modalità programmatica.
La mission di Prime Real Time è rendere facili le cose difficili: avvalendosi di una soluzione tecnologica flessibile e basata su multipiattaforme sia SSP che DSP e grazie alla elevata competenza e
professionalità del proprio team, Prime Real Time è oggi un partner affidabile ed efficiente per i publisher che possono accogliere
formati rich media evoluti sui propri siti senza dover appesantire
la propria struttura e la propria dotazione tecnologica e al contempo è un supporto operativo di deal management essenziale per i buyer che possono così sviluppare il proprio private marketplace “on demand” in funzione delle specifiche esigenza del
loro piano media, senza più preoccuparsi della compatibilità con
le proprie dotazioni tecnologiche dell’offerta.
Con il proprio private marketplace, Prime Real Time opera nell’ambito di display, mobile, video e video rich media Ads offrendo opportunità e soluzioni sempre innovative. Il suo obiettivo è ottimizzare la monetizzazione dell’inventory gestito secondo criteri
personalizzati sulle esigenze del singolo publisher con il quale ha
stretto relazioni quotidiane e non standardizzate.
30
contatti
Italia: Via Andrea Doria, 8
20124 Milano
Olanda: Keizergracht 638,
1017 ES Amnsterdam
Contatto per publisher:
[email protected]
Contatti per buyer:
[email protected]
contributi
scenario
aziende
Public-ideas
programmatic & performance mktg platforms
l’azienda e la sua storia
Public-Ideas è un’affermata realtà attiva da 10 anni nel performance marketing e ideatrice di una nuova concezione di data-driven
performance-marketing. Posizionata al centro del flusso di dati tra
editori e inserzionisti, Public-Ideas offre servizi innovativi per l’acquisizione dei clienti, la generazione di fatturato, la riattivazione
degli utenti dormienti e l’engagement degli utenti online.
Public-Ideas interviene su tutta la catena del valore delle pianificazioni di digital advertising: dai servizi di consulenza strategica, al
supporto decisionale, al coordinamento della rete per l’attuazione di strategie multi-canale e la misurazione dei risultati.
I N N O V AT I V E
P E R F O R M A N C E
contatti
Via Savarè 1
20122 Milano
it.publicideas.com
Public-Ideas può supportare tutti gli inserzionisti anche per attività di branding e prospecting sfruttando i vantaggi del programmatic buying.
In che modo? Grazie a:
= Un trading desk indipendente.
= Intercettazione della giusta audience tramite segmentazioni
mirate.
= Media activation su profili di audience simili a quelli dell’inserzionista.
= Un approccio multi-channel: RTB display, social, mobile e video con una visione globale unificata.
= Trasparenza: supporto nella comprensione del funzionamento del programmatic.
= Accesso a premium inventory tramite acquisti garantiti e investimenti con partner tecnologici in grado di ottimizzare la
delivery;
= One-stop shopping: copertura dell’intera catena del valore (dal bidding, all’adserving, dalla gestione ed elaborazione dei
dati di prime e terze parti, ai banner intelligenti, al video, senza tralasciare naturalmente il prospecting & retargeting).
Un’offerta che permette all’azienda di coprire l’intero percorso digitale: dall’identificazione della giusta strategia, all’implementazione, dal monitoraggio all’ottimizzazione della campagna.
32
Francesca pinzone
Country Manager
I N N O V AT I V E
P E R F O R M A N C E
PROGRAMMATIC & PERFORMANCE
MARKETING PLATFORMS
I DATI AL CENTRO DELLA VOSTRA
STRATEGIA DI MARKETING
ORIGINE DEI DATI
INSERZIONISTI
EDITORI
RACCOLTA
INDIVIDUAZIONE
DEL TARGET
ATTIVAZIONE
MEDIA
Per informazioni: [email protected]
33
www.publicideas.com
contributi
scenario
aziende
radiumone
la connessione tra nuovi clienti e aziende
L’azienda e la sua storia
RadiumOne è la più performante piattaforma di programmatic ad
buying a livello globale. L’azienda realizza software che automatizzano
il media buying, rendendo i big data utilizzabili per i digital marketer.
Attraverso il programmatic advertising RadiumOne connette i brand
ai loro “next customer”, utilizzando dati proprietari di grande valore legati ai comportamenti, le azioni, le location e gli interessi dimostrati
dai consumatori su touch point web e mobile.
Il quartier generale di RadiumOne è a San Francisco, ma ha uffici nel
Nord America, in Europa e nell’Asia-Pacifica.
servizi e soluzioni programmatic
contatti
La Data Management Platform (DMP) di Radium One consente ai
marketer di controllare e utilizzare i big data per comprendere in tempo reale il comportamento delle proprie audience. Il modello combinato, Data + DMP + DSP fa in modo che tutti i componenti siano
integrati contemporaneamente, mentre il software ShareGraph si focalizza sull’espansione dell’audience.
Via Copernico,36
20125 Milano
[email protected]
www.radiumone.com
La Demand-side platform è concepita per distribuire messaggi, sulle
audience desiderate, in tempo reale e su tutti i canali. I marketer possono migliorare i propri tassi di risposta e amplificare l’audience raggiunta. La DMP e la DSP di Radiumone lavorano insieme per aggregare, prenotare e ottimizzare i media digitali attraverso tutti i canali.
ShareGraph è un software proprietario brevettato, che analizza i comportamenti online per identificare gli utenti correlati alla audience
principale e amplifica i nuovi segmenti identificati. Risiede nella DMP
e da lì valuta dati e comportamenti generati dal tool di sharing Po.st.
Po.st shortener, Po.st social sharing e la SDK Mobile utilizzano i dati per
consentire ai marketer di avere più insight, scalare l’audience e la monetizzazione attraverso piattaforme social, su web e mobile.
Sono tool proprietari che, attraverso un sofisticato sistema di tracking
dei social sharing, consentono di aumentare il traffico al sito, migliorare le performance delle campagne media e diminuire i costi di acquisizione del cliente.
34
Dario caiazzo
Managing director Italia
RadiumOne builds intelligent software that
programmatically automates media buying,
making big data actionnable for marketers
in real time.
139 million
10 billion
Real-Time Consumer Engagements
every day
social events distilled into audiences
that never stop growing
2
700 million
interactions become intentions and
generate transactions
2 milliseconds
transforms your new customers
into your next ones
35
contributi
scenario
aziende
ROCKET
FUEL
LA RISPOSTA È NEI BIG DATA
Rocket Fuel (NASDAQ: FUEL) è il
principale fornitore di una piattaforma di programmatic marketing
con tecnologia Moment Scoring™.
L’azienda offre servizi di gestione
dei dati per brand ed agenzie, oltre a Data Management Platform
(DMP) basata su SaaS e Demand
Side Platform (DSP) per ottimizzare performance, awareness, e per
aumentare gli obiettivi di marketing, i canali e i dispositivi.
Applicando l’Intelligenza Artificiale
senza precedenti su scala Big Data,
Moment Scoring™ di Rocket Fuel
effettua un calcolo in tempo reale, in base agli obiettivi di un marketer, su ogni possibile annuncio
per determinare la probabilità che
un consumatore esegua un’azione
definita. Moment Scoring™ va oltre il marketing 1:1, imparando a
prevedere quali azioni di marketing portare avanti con una campagna in un momento preciso nel
tempo, che si traduce in un uso
più efficiente degli investimenti di
marketing.
Con la sede a Redwood City, California, Rocket Fuel opera in più di
20 uffici in tutto il mondo. http://
rocketfuel.com/it/
IL VALORE DEL MOMENTO
Tradizionalmente nel marketing
digitale, gli utenti erano segmentati in gruppi percaratteristiche co-
contatti
Via Federico Confalonieri, 36
20124 Milano
Tel.
+39 02 8998 2328 [email protected] Enrico quaroni
Contry Manager
muni, come età o sesso, in grado di
influenzare il loro comportamento
d’acquisto. In seguito, tecnologie
come il Real Time Bidding (RTB)
hanno permesso agli inserzionisti di fare offerte automaticamente su ogni potenziale impression
in base al passato comportamento online di un singolo utente.
Nella “era della scelta del consumatore” gli utenti si aspettano
un’esperienza esclusiva e perso36
nalizzata in base alle loro preferenze ed esigenze, non importa dove
si trovano, quale dispositivo stanno utilizzando, ciò che stanno cercando e quando accedono ai contenuti.
Rivolgersi alle persone giuste in
base al loro profilo non basta più
agli inserzionisti. Ora conta anche il
momento. Il successo di un marketer dipenderà dalla sua capacità di
comprendere in quale momento
un individuo specifico ha maggiore probabilità di eseguire un’azione
definita per ottenere il miglior ROI
possibile. Per fare questo bisogna
analizzare molti più parametri relativi a come gli individui rispondono in diverse situazioni e decidere quali annunci mostrare, su quale
dispositivo e in quale momento.
“In Rocket Fuel ci riferiamo a questo come Moment Scoring® e abbiamo progettato una formula basata sull’Intelligenza Artificiale per
ottimizzare il processo di offerta, definendo esattamente il valore da attribuire a ogni individuo
in ogni momento della giornata commenta Enrico Quaroni, Country Manager di Rocket Fuel Italia -.
L’intelligenza artificiale su scala Big
Data ci permette di calcolare in
tempo reale il valore di ogni momento per un annuncio. In sostanza ogni occasione per mostrare un
annuncio è il momento cui stiamo
assegnando un valore. Avanzati algoritmi di apprendimento automatico migliorano continuamente il Moment Scoring, imparando
ciò che ha funzionato in passato per dare tutte le informazioni e
migliorare il successivo momento di influenza. Il Moment Scoring
apprende continuamente dai dati
anonimi generati sugli individui,
per determinare quanto è probabile che rispondano a un annuncio in base agli attributi di profilo
che si sono rivelati di maggior successo in una campagna”.
La quantità di dati e la velocità
del processo decisionale, fanno sì
che le macchine siano più adatte
per questo lavoro; tuttavia, questo
non significa che non è più necessario l’input umano.
Il processo di apprendimento
della macchina ha bisogno della comprensione umana, capace
di osservare quali fattori entrano
in gioco per influenzare una decisione di acquisto e adattare i parametri, i messaggi e la creatività per
la messa a punto e l’ottimizzazione
dei risultati.
Il problema è sapere quante probabilità ci sono che un utente risponda a un annuncio in un
momento particolare. La cosa migliore è che non c’è bisogno di tirare a indovinare, perché i big data
possono fornire la risposta.
37
contributi
scenario
aziende
sky
italia
Contenuti e tech a beneficio dei planning
Sky Italia è prima la media company in Italia. Fa parte del gruppo
Sky plc, leader dell’intrattenimento in Europa con 21 milioni di abbonati in cinque Paesi: Italia, Germania, Austria, Regno Unito e Irlanda. Nata nel 2003, Sky Italia opera su diverse piattaforme trasmissive con modelli di business differenti e ha una base abbonati
di 4,73 milioni famiglie (dato al 30 giugno 2015).
L’offerta pay, core business dell’azienda, è disponibile via satellite
e sulle reti broadband e ultrabroadband di Telecom Italia e propone in abbonamento la migliore esperienza di visione - grazie a My
Sky HD, a Sky On Demand e a Sky Go - e i contenuti più esclusivi:
dalle produzioni originali Sky, al meglio di cinema, sport, news, intrattenimento, serie tv e programmi per bambini. Ben 150 canali
tematici e pay per view, di cui oltre 60 in HD e uno interamente in
3D. Per chi non è abbonato a Sky, è disponibile il servizio Sky Online, che offre in streaming, su Sky Online Tv Box e sui principali device connessi a internet, una selezione di contenuti di cinema, intrattenimento e sport della piattaforma.
Sky è anche presente sul digitale terrestre free con tre canali.
Amministratore Delegato di Sky Italia è Andrea Zappia.
Sky Italia e il Programmatic
Da luglio 2014, Sky Italia è all’avanguardia nella pianificazione online incentrata sul programmatic. Questo importante cambiamento ha portato un enorme successo permettendo, grazie a
una maggiore targetizzazione, di sfruttare al meglio sia i contenuti televisivi di Sky Italia sia le feature tecnologiche a beneficio dei
prospect e dei clienti, rendendo la comunicazione molto più rilevante e, quindi, molto più performante.
38
contatti
www.sky.it
contributi
scenario
aziende
teads
l’outstream che aiuta a monetizzare gli spazi
Fondata nel 2011, Teads è leader nel mercato del video adv ed è la prima al
mondo a promuovere il concetto di Outstream. La sua piattaforma ha creato nuove opportunità di monetizzazione per i publisher online. Collabora
con Reuters, Forbes, The Washington Post, La Razón, Die Welt, II Messaggero, The Guardian, The Telegraph, O Globo e TF1, per creare nuove branded
inventory video, gestire l’esistente e monetizzare gli spazi con il programmatic buying. I formati delle sue soluzioni si inseriscono in articoli, slideshow e newsfeed. Con Teads i brand e le loro agenzie accedeno a inventory top–tier e premium, sia web sia mobile, distribuendo campagne locali
e mondiali. I clienti definiscono gli obiettivi sia in programmatic sia tramite
il managed service con il supporto del team Teads. Teads ha oltre 400 dipendenti, di cui 100 sviluppatori, in 26 uffici nel mondo.
contatti
per informazioni commerciali
[email protected]
SERVIZI PROGRAMMATIC
Con Teads si acquista inventory di qualità in programmatic con la garanzia che la campagna video parta solo quando perfettamente visibile. Tutto
questo cross screen. I formati outstream di Teads, inRead e inBoard offrono una reach enorme e di qualità, impression visibili e un’elevata scalabilità per le opportunità di awareness offerte.
La viewability è assicurata e il brand ha la certezza di essere visualizzato
sempre nel giusto contesto. Due sono le modalità di acquisto in programmatic con Teads: private marketplace e open exchange. Il primo garantisce accesso prioritario a inventory di qualità con prezzo fisso (DEAL-ID) e
può essere acquistato a CPM. Con l’open exchange si accede a un vasto
portfolio di inventory, aste RTB automatiche, in trasparenza e può essere
acquistato a CPM.
inRead
mobile
inBoard
desktop
mobile
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desktop
contributi
scenario
aziende
tg|adv
la consulenza strategica per l’innovazione
L’azienda e la sua storia
Tg|adv è tra le concessionarie leader del mercato digitale italiano. Società di proprietà del gruppo Trilud Spa ex Tuttogratis Italia, nasce nel 2006 con l’obiettivo di offrire un servizio di vendita
di spazi online e di progetti complessi di comunicazione digitale e
crossmediale. Tg|adv è accreditata presso le principali associazioni digitali di media digitali: è membro di IAB - Internet Advertising
Bureau, FCP Assointernet - Federazione Concessionarie di Pubblicità, e Audiweb. ”Sappiamo ascoltare gli inserzionisti che ci affidano il loro budget di comunicazione digitale e instauriamo con
loro un rapporto saldo e quotidiano, che ci permette di ottimizzare le campagne, favorendo il raggiungimento del target e del risultato finale - sottolinea il Chief executive officer di Tg|adv, Alberto Gugliada -. Da sempre fornisce una consulenza strategica nei
confronti dei partner editoriali, che ha permesso un miglioramento qualitativo dei prodotti, una crescita del traffico e una esplorazione costante delle soluzioni digitali più innovative”.
contatti
via Ripamonti 101
20141, Milano
Tel. 0257313102
[email protected]
www.tgadv.it
Alberto
gugliada
servizi e soluzioni PROGRAMMATIC
Continua in Italia la crescita del programmatic advertising che si
conferma uno strumento all’altezza delle aspettative nello scenario pubblicitario. Si presenta come una vera rivoluzione che permette di vendere e acquistare utenti altamente profilati.
“Tg|adv è da sempre pronta a raccogliere le nuove sfide e proporre la sperimentazione degli ultimi strumenti tecnologici per
la compravendita e la gestione degli spazi pubblicitari - dice Mattia Meduri, Display&Video ADV SAles Manager di Tg|adv -. Grazie all’esperienza acquisita nel corso degli anni, l’offerta attuale
della concessionaria prevede un team dedicato al programmatic in grado di gestire tutti i formati standard IAB, i maggiori formati RichMedia in commercio e i formati video instream/outstream pianificabili anche in modalità guaranteed su ogni tipologia di
device a seconda delle esigenze del cliente. In aggiunta, la recente attivazione della piattaforma DMP permette ai nostri partner di
poter utilizzare i dati a nostra disposizione per arricchire e ottimizzare la profilazione dell’audience di riferimento”.
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mattia
meduri
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contributi
scenario
aziende
tradelab
la capacità di unire i dati ai modelli di acquisto
contatti
Country manager
Gaetano Polignano
[email protected]
tel +39 3200355651
Contatti stampa
Martina Zavagna
[email protected]
tel +33185762952
www.tradelab.com/it
L’azienda e la sua storia
Realtà indipendente fondata in Francia nel 2011 da Charles Gros e
Yohann Dupasquier, Tradelab è attiva sul mercato internazionale
dal 2014 con uffici in Italia, Turchia, Spagna e Germania. Il mercato italiano è stato affidato a Gaetano Polignano che lo gestisce in
qualità di country manager.
Tradelab si posiziona sul mercato in qualità di Programmatic Platform, caratterizzata dalla capacità di unire il trattamento dei Data
di una Data Management Platform e i modelli di acquisto di una
DSP, specializzata in campagne pubblicitarie display, mobile e video in Real Time Bidding. Il 93% dell’attività è incentrato sull’acquisto media programmatico e il 7% è dedicato all’attività di raccolta di 2nd party data, che la piattaforma mette gratuitamente a
disposizione dei suoi clienti.
Tradelab si occupa delle campagne display (Desktop, Mobile, Social, Video, Performance e Rich Media) di agenzie e inserzionisti
acquistando per loro degli spazi pubblicitari in Real Time Bidding.
Per farlo, ha sviluppato un insieme di tecnologie proprietarie che
garantiscono non solo un aumento nelle performance, ma anche
maggiore visibilità e controllo sulla brand experience del cliente.
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Gaetano Polignano
Country manager
tutti imprecisi, una stessa conversione può essere
attribuita a più campagne. Questi sistemi, quindi,
non rispondono all’esigenza principale degli investitori, ossia la misurazione del reale impatto delle pubblicità sul comportamento dell’utente, che
trova una risposta in Smart Value. Grazie a tentativi
controllati in A/B testing, applicando cioè una differente pressione pubblicitaria su due parti della
popolazione, possiamo finalmente misurare il tipo
di target su cui la campagna ha avuto più effetto,
le piattaforme di acquisto più performanti, i momenti più propizi per comunicare, la pressione ottimale di diffusione delle campagne, il tipo di prodotti sui quali la campagna ha avuto più efficacia
e molto altro.
La misurazione delle performance delle campagne display tramite gli AB test è il sistema più affidabile per la stima del vero incremento della campagna. La domanda “se non avessi realizzato la
mia campagna, quante conversioni avrei perso?”
potrà ora trovare risposte scientifiche dalle quali
trarre indicazioni fondamentali per l’ottimizzazione delle future campagne.
Grazie a SmartValue, Tradelab si impegna a ridare
alla pubblicità il ruolo di servizio che avrebbe sempre dovuto avere: un ruolo di immagine, d’informazione, ma anche di istigatore ponendo
l’utente al centro dei suoi
interessi.
SmartValue, il nuovo modello
di attribuzione targato Tradelab
Constatate le basse performance dei modelli di
attribuzione esistenti, inadatti alla stima del rendimento effettivo di una campagna display, Tradelab ha ideato il programma ideale per
la misurazione del valore incrementale di una campagna pubblicitaria: Smart Value.
Dai modelli di attribuzione esistenti emerge il paradosso del mondo online: una grande ricchezza di
dati disponibili, ma un cattivo utilizzo degli stessi. Con il post-click,
infatti, il percorso di conversione
è considerato direttamente collegato all’ultima campagna su cui
si è cliccato (last click), o alla prima
(first click), senza considerare tutti i
passaggi intermedi che l’utente ha
fatto prima di convertire. Il post-view,
invece, tiene conto del tempo intercorso tra l’ultima esposizione e la conversione per l’attribuzione. Utilizzando differenti modelli di attribuzione,
45
contributi
scenario
aziende
VivaKi
Italia
NASCE voS, la nuova divisione programmatic
L’azienda e la sua storia
VivaKi, network di Publicis, è nato nel 2008 per accelerare la trasformazione delle agenzie media del Gruppo. Nel 2013 è stata costituita VivaKi Italia che, oggi, vanta in Italia uno staff di 40 talenti e presenta una struttura composta da tre divisioni: VIVAKI OPERATING
SYSTEM (VOS), dedicata alle attività programmatiche; VIVAKI EXCHANGE (VX), focalizzata sulle attività commerciali di buying, trading e sviluppo di partnership; VIVAKI RESEARCH & DATA, specializzata nel media & consumer research e nella gestione dei dati.
Servizi Programmatic
VOS integra al suo interno il team programmatico di VivaKi con
i campaign manager delle agenzie ZenithOptimedia, Blue449,
Fuel, Starcom e MediaVest. Composto da 10 specialisti oggi il
team è guidato da Cristina Ughes, responsabile VOS per l’Italia.
La nascita di VOS rientra nel piano di riorganizzazione avviato dal
Gruppo Publicis per integrare in profondità le attività di programmatic advertising nelle strategie di comunicazione dei clienti, offrendo un servizio qualitativo e completo. La sua missione è accelerare lo sviluppo del programmatic advertising creando soluzioni
in grado di soddisfare le richieste dei clienti di agenzia e di sviluppare un adeguato portafoglio prodotti. Tra le priorità della nuova
unit la più importante è supportare le agenzie del gruppo nell’introdurre il programmatic nelle strategie digitali, con l’ausilio dei
dati e delle infrastrutture tecnologiche (Data Strategy), e costruire relazioni con gli editori locali e i player tecnologici. All’interno
del portafoglio prodotti di VOS, il trading desk AOD (Audience on
Demand) è il prodotto principale ma presto sarà affiancato da altri
prodotti a performance e mobile. Il nuovo assetto da subito ha dimostrato di garantire una maggiore efficienza nella gestione delle
campagne. In un’unica struttura, VOS mette a disposizione le conoscenze e le tecnologie per operare nel mercato programmatico (DSP, DMP, data provider, strumenti di misurazione) e fornisce
una collaborazione costante ai clienti in ogni fase della pianificazione delle campagne pubblicitarie, dalla definizione della strategia alla gestione operativa. Questo permette di sfruttare appieno
le potenzialità offerte dal programmatic.
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contatti
Via Giosuè Borsi 9
20143, Milano
Tel 02 006 305 01
[email protected]
www.vivaki.com
Cristina Ughes
Director VOS Italia
luca montani
CEO Vivaki Italia
weborama
italia
quando dati e tecnologia diventano valore
contatti
Via Atto Vannucci 13
20135 Milano
www.weboramaitalia.it
[email protected]
l’azienda e la sua storia
Weborama è una Audience Driven Advertising Platform che offre
al mercato soluzioni di marketing digitale incentrate sulla raccolta, sull’elaborazione e sull’utilizzo dei dati; fornisce una piattaforma
tecnologica composta da una suite di gestione, tracciamento e
ottimizzazione delle campagne online (Weborama Campaign
Manager) e da una Data Management Platform (Weborama Audience Manager).
Con sede in 7 Paesi e operazioni in 17 mercati, Weborama da oltre 17 anni sviluppa soluzioni tecnologiche
innovative per offrire pubblicità all’avanguardia, in
combinazione con metodologie di targeting dinamiche e ottimizzazione continua.
servizi PROGRAMMATIC
Weborama offre un valore aggiunto che quasi nessun altro può dare nell’ambito dell’audience driven advertising: coniugare una base dati esclusiva con la tecnologia in grado di renderla rilevante.
Questo avviene fondendo una rilevazione dinamica dei profili degli utenti e delle loro caratteristiche
con logiche di acquisto automatizzate, guidate dalla scelta dei profili idonei al targeting, massimizzando così i risultati. Tutto ciò grazie a una tecnologia proprietaria e sempre nel massimo rispetto della privacy
dell’utente e dei valori del brand.
Un approccio integrato al programmatic, che unisce efficacemente dati, algoritmi e targeting è essenziale.
47
contributi
scenario
aziende
webranking
GLI SPECIALISTI DALL’ANIMA TECH E MARKETING
Webranking, la più grande agenzia indipendente di Search Marketing in Italia, è oggi anche uno dei player più interessanti per il
media planning data-driven su tutti i mezzi attraverso diverse DSP.
In azienda siamo più di 60 professionisti per circa 45 clienti, segno
di un’attenzione altissima ai progetti di comunicazione digitale
seguiti. Nati nel 1998, abbiamo maturato 17 anni di esperienza
seguendo con successo progetti per importanti brand nazionali e
internazionali, promuovendoli nei mercati di tutto il mondo attraverso i principali motori di ricerca, i network pubblicitari e i social.
Aiutiamo le aziende a raggiungere i propri obiettivi commerciali, di marketing e comunicazione attraverso Internet, sviluppando
strategie digitali che partono dalla componente pubblicitaria e
che sfociano nelle sinergie online2offline.
Abbiamo una doppia anima: marketing e tecnologica. Siamo in
contatti
42015 Correggio (RE)
Via Oratorio 12A
20124 Milano
Via Montegrappa,14
Tel. +39 0522 631642
[email protected]
www.webranking.it Infinity.tv
il media planning online data-driven
case STUDY
Il progetto Infinity ha rappresentato una sfida interessante con la
quale ci siamo misurati ai massimi livelli nel nuovo scenario.
Infinity, la piattaforma di streaming video on demand di Mediaset, fornisce contenuti a oltre 120.000 utenti a settimana. La sottoscrizione di nuovi free trial a un CPA ben definito rappresenta
l’obiettivo più importante da soddisfare nella gestione del digital planning.
La pianificazione tiene conto anche di una customer journey multimediale: intercettando ricerche e visite effettuate dagli utenti in
seguito alla visualizzazione dello spot televisivo.
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zi, ma seguendo obiettivi di performance secondo
un’ottica che per noi è data-driven.
I progetti digital dei nostri clienti rispecchiano questa
logica perché in un mondo sempre più interconnesso, la customer journey è più articolata comprendendo uno o più touchpoint e diversi strumenti.
grado di progettare soluzioni di sviluppo, intervenire
sulle piattaforme per abilitare i desiderata del marketing e parlare con gli IT più strutturati.
SERVIZI PROGRAMMATIC
Il programmatic advertising rappresenta per noi di
Webranking un approccio consolidato da anni.
Il lavoro sinergico di SEM e Web Analytics ci ha sempre
permesso di intercettare i bisogni individuali e di servire messaggi personalizzati, non più sui singoli mez-
In questo modo possiamo far raggiungere ai nostri
clienti risultati migliori in termini di lead o acquisti, a
parità di budget speso.
Gli utenti che non conoscono il servizio (untapped) visualizzano una pubblicità generica di Infinity; una volta entrati in contatto (aware) visualizzano un banner
promozionale.
Proseguendo lungo il funnel, gli utenti lead ricevono
un retargeting ad hoc per poi diventare utenti iscritti,
essere categorizzati nel remarketing inverso ed essere
esclusi dalla visualizzazione delle campagne.
Grazie a queste attività di digital planning siamo riusciti a far visualizzare la giusta creatività, al momento giusto per l’utente giusto portando a raddoppiare i
free trial target mantenendo il CPA obiettivo.
Efficacia ed efficienza hanno rappresentato la base
sulla quale costruire il piano media. La prima è stata raggiunta gestendo campagne in RTB e SEM insieme a diversi player di mercato utilizzati sinergicamente all’interno del funnel di conversione, mentre
il secondo risultato è stato centrato bilanciando i vari
budget sui mezzi in funzione delle conversioni realizzate o del contributo apportato in termini di assisted
conversion.
All’offerta di contenuti presenti abbiamo associato
una gamma di creatività, pensate per ciascun cluster
di utenti per ogni step del funnel.
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contributi
scenario
aziende
ZODIAK
ADVERTISING
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE PER L’EDITORIA
L’AZIENDA E LA SUA STORIA
Zodiak Advertising, parte del Gruppo De Agostini, è stata fondata nel
2011 per offrire servizi di Programmatic Buying, Private Market Place
e Real Time Bidding a editori italiani ed europei.
È il Premium Publisher Trading
Desk per la gestione di inventory
desktop, video e mobile, leader in
Italia e Spagna.
LE STRATEGIE E GLI OBIETTIVI
La maniera in cui il programmatic è
stato originato, i suoi sviluppi successivi, e le enormi risorse finanzia-
rie che, soprattutto negli Stati Uniti sono state investite, hanno fatto
sì che fosse la domanda a godere dei maggiori benefici apportati dal programmatic. Per esempio
le piattaforme per la raccolta e lo
sfruttamento dei dati (DMP) sono
più evolute e maggiormente utilizzate dagli advertiser piuttosto
che dai publisher.
Per questa ragione i publisher a
volte vedono con diffidenza la diffusione del programmatic e delle tecnologie accessorie, anche
perché sono consapevoli che i ricavi da programmatic non sono
50
contatti
Via Deruta, 20
20132 Milano
Tel. + 39 02455071
www.zodiakadvertising.com
[email protected] CHI È NICOLA DRAGO
aggiuntivi ma in sostanza cannibalizzano i ricavi da vendite dirette.
Zodiak Advertising lavora da oltre
quattro anni per ristabilire l’equilibrio domanda-offerta, offrendo
agli editori soluzioni tecnologiche performanti, nate e sviluppate nell’esclusivo interesse dei publisher.
La mission di Zodiak Advertising è
di supportare gli editori nell’esecuzione della loro strategia programmatica e di offrire strumenti che
ne tutelino gli interessi, per aggregare inventory di qualità in Europa, in modo che i buyer possano approvvigionarsi a condizioni
e prezzi adeguati, soprattutto per
gli editori.
Nicola Drago ha iniziato la sua carriera come investment banker in
Sonenshine Partners e poi come consulente in McKinsey per passare successivamente al gruppo Zodiak, dove ha ricoperto la carica di
M&A Manager e Group Business Controller.
Nel 2012, Nicola entra in Zodiak Active come SVP Strategy & New
Business per assumere due anni più tardi la carica di CEO di Zodiak
Active/Zodiak Advertising.
Sotto la guida di Nicola, Zodiak Advertising ha consolidato la strategia di sviluppo tecnologico e di crescita internazionale, che l’hanno portata a divenire un player di riferimento nello scenario del programmatic Europeo.
Nicola è anche co-fondatore di Connect Ventures LLP, un fondo di
venture capital con sede a Londra che investe in start-up europee in
ambito internet e mobile.
Ha conseguito una laurea all’Università Bocconi e un MBA alla Columbia University.
nicola drago
CEO Zodiak Advertising
L’OFFERTA ZODIAK
Il settore del programmatic è popolato da centinaia di aziende e
start-up (SSP, AdServer, DMP, yield
optimizer, motori semantici e altro ancora) le cui funzioni ed efficacia sono spesso da comprovare.
Zodiak Advertising supporta i publisher nella monetizzazione del
loro inventory in programmatic,
selezionando e testando le migliori tecnologie disponibili sul mercato e sviluppando funzionalità
proprietarie uniche. Una filosofia
tecnologicamente agnostica e indipendente che garantisce la massimizzazione dei ricavi dei publisher in ogni momento.
51
contributi
scenario
aziende
IAB ITALIA
PROTAGONISTA
DELL’INNOVAZIONE
Contribuire in maniera sempre più significativa alla diffusione della cultura digitale e di internet e
promuovere l’intera industry, oltre a diffondere la conoscenza delle potenzialità che l’online offre
al Sistema Paese a tutti i livelli: questa la mission dell’Associazione, che cresce anno dopo anno
I
AB Italia è l’Associazione italiana che rappresenta gli operatori del mercato della comunicazione digitale interattiva nel
nostro Paese ed è il charter italiano
dell’Interactive Advertising Bureau,
la più importante Associazione nel
campo della pubblicità digitale a livello mondiale.
Contribuire in maniera significativa
alla diffusione della cultura digitale
e di internet e promuovere l’intera
industry, oltre a diffondere la conoscenza delle potenzialità che l’online
offre al Sistema Paese a tutti i livelli,
rappresentano la mission dell’Associazione. Questo impegno si concretizza nello sviluppo e divulgazione di dati e informazioni sul settore
dell’advertising interattiva, nella misurazione e certificazione degli investimenti pubblicitari online oltre che
nella definizione e applicazione degli standard di riferimento. L’attività
di IAB Italia si completa con la formazione continua per gli operatori,
web agency, istituti di ricerca, aziende, società di consulenza e associazioni che operano o intendono operare su internet con professionalità e
consapevolezza.
Nel 2015 la base dei
Soci si è arricchita con
l’ingresso di società appartenenti sia al
mondo degli investitori sia alla industry digitale.
180 soci rappresentanO
L’INSIEME DEgli attori
della filiera digitale
i Comitati Scientifici e la promozione di momenti di incontro, confronto e networking tra tutti i protagonisti del mercato.
ASSOCIATI
IAB Italia conta 180 Soci, tra i principali operatori italiani e internazionali attivi in Italia nel mercato della comunicazione interattiva ed è aperta
all’adesione di editori, concessionarie, centri media, agenzie creative,
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COLLABORAZIONE CON IAB EUROPE
IAB Italia fa parte del network di IAB
Europe, la federazione nata per promuovere e tutelare gli interessi dei
player della comunicazione digitale interattiva in Europa, favorendo la
cultura dell’advertising online attraverso la divulgazione di dati, regole
e best practice.
La collaborazione attiva e costante
uno tra gli aspetti più
importanti nell’ambito
delle attività di iab italia
è la promozione di momenti
di incontro, confronto
e networking tra tutti i
protagonisti del mercato
53
contributi
con IAB Europe porta alla realizzazione di importanti strumenti di analisi
e informazione tra cui AdEx Benchmark, rapporto annuale realizzato
da IAB Europe sullo stato del mercato europeo dell’advertising in termini di investimenti, e Mediascope Europe, studio biennale sul consumo e
l’evoluzione dei modelli di fruizione
scenario
aziende
dei media online in Europa. IAB Italia è direttamente rappresentata oltre che nel Board, anche nell’Executive Committee di IAB Europe.
RICERCHE DI MERCATO
IAB Italia ha scelto gli Osservatori Digital Innovation della School of
Management del Politecnico di Mi54
lano per lavorare congiuntamente alla messa a punto di un sistema
di rilevazione quantitativo, periodico e continuativo degli investimenti pubblicitari del mercato italiano in
ambito digitale.
È volontà del Consiglio Direttivo in
carica fornire agli associati, agli operatori del settore e al mondo dei me-
Il Consiglio Direttivo
Presidente
Vicepresidente
Tesoriere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Segreteria IAB Italia
Marketing & Comunicazione
Carlo Noseda
Raffaele Cirullo
Michele Marzan
Paolo Mardegan
Virginia Pallavicini Paolo Portioli
Aldo Agostinelli
Gabriele Mirra
Stefano Portu
lo staff
Direttore Generale
Daniele Sesini
dia una lettura esaustiva del mercato pubblicitario digitale, capace di
monitorare i trend quantitativi e di
offrire una lettura qualitativa dell’intero comparto e dei fenomeni più rilevanti che ne sostengono la crescita. La collaborazione tra IAB Italia e
gli Osservatori Digital Innovation del
Politecnico di Milano prevede che
Licia Guastelluccia Federica Ravasi
Marketing Specialist Formazione
Giusy Zaccone
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mktg Specialist Dati e Ricerche di Mercato
Carlotta Pinto
contributi
saranno stimati sia i trend degli investimenti pubblicitari di Internet a livello complessivo sia il dettaglio dei
segmenti di mercato più rilevanti a
livello di formati (display classico, video, social, classified, search, email) e
di device (pc, smartphone, tablet).
Tavoli di lavoro
Saper anticipare le tendenze del
mercato e stimolarne l’evoluzione sono due tra i principali obiettivi
dei Tavoli di Lavoro di IAB Italia. Nel
corso del 2015, sono stati inaugurati i Tavoli sul Programmatic, sul Mobile, sul Performance e altri sono in
via di costituzione. Ciascun Tavolo è
supportato da un Comitato Scientico composto da Soci specializzati
nell’ambito tematico di riferimento.
Interpretano la voce
della Industry, sostengono lo sviluppo del
proprio comparto, ne
analizzano l’andamento, stimolando iniziative e confrontandosi costantemente con l’innovazione
e la ricerca. Infine, rapresentano un
punto di riferimento per i Soci stessi.
scenario
aziende
e a contenuti in grado di offrire reali spunti di ispirazione ai protagonisti del settore.
IAB Mixx, il premio speciale di IAB Italia dedicato a valorizzare le strategie
e le campagne di advertising digitale assegnato alla campagna che più
si è distinta per i risultati ottenuti.
Con gli IAB Seminar verticali e tematici si vogliono invece analizzare e approfondire argomenti specifici, discipline e “best practice” relative
a internet e al mondo della comunicazione interattiva.
RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI
In ambito di Public Affairs, i rapporti e le interazioni con le autorità
istituzionali, con le altre associazioni riconosciute del settore, nonché
Public Affairs: a contatto
con le istituzioni per
supportare il mercato
EVENTI
Nell’arco dell’anno IAB Italia organizza numerosi eventi attesi da tutto il
mercato, che combinano momenti
di confronto, dibattito, condivisione
e formazione.
IAB Forum è il più autorevole appuntamento dell’anno sulla comunicazione digitale e interattiva
in Italia, un luogo privilegiato di incontro e confronto grazie alla presenza di interlocutori di alto profilo
con la Pubblica Amministrazione,
rappresentano un importante ambito d’azione per l’Associazione, al
fine di individuare congiuntamente gli strumenti idonei e concreti
a garantire la tutela degli utenti e
permettere la crescita di un settore centrale per la competitività
e il rilancio dell’economia del nostro Sistema Paese. In quest’ottica, IAB Italia ha partecipato a tutti
i principali tavoli di confronto con
le Istituzioni sugli argomenti di interesse del comparto – dalla neutralità della Rete alla proprietà intellettuale fino all’agenda digitale
– concentrandosi negli ultimi anni
56
soprattutto sul tema estremamente attuale della privacy online, impegnandosi perché alcuni
provvedimenti di respiro europeo
fossero recepiti nel nostro Paese
in maniera più flessibile rispetto
ad altre realtà.
IAB ACADEMy e la formazione
La formazione e l’aggiornamento
costante degli operatori del digital advertising è un altro tema su
cui IAB Italia ha lavorato e investito. Uno sforzo che si riscontra nel
completo rinnovamento dell’offerta formativa della piattaforma
IAB Academy, oggi, sempre più in
linea con l’obiettivo di offrire formazione di qualità ai protagonisti
della Industry.
Accessibile dall’homepage del
nuovo sito www.iab.it, IAB Academy è organizzata su tre livelli:
Percorsi Formativi, Instant Courses
e l’archivio di SuperSummit, per
permettere agli utenti di accedere all’insieme dei componenti del
digital advertising, dalle decisioni strategiche alla progettazione,
fino all’execution delle campagne.
I Percorsi Formativi permettono
di approfondire in maniera chiara
ed esaustiva i molteplici aspetti legati alle varie discipline del digital
advertising, alle policy e agli standard di mercato, ai trend della fruizione online e degli investimenti pubblicitari. Ciascun percorso è
sviluppato da IAB in collaborazione con uno o più Soci. Gli Instant
Courses, invece, sono dedicati ai
temi affrontati nel corso di eventi
organizzati da IAB Italia.
la collabotrazione con gli atenei
Per contribuire in prima linea allo
sviluppo dei professionisti del futuro, IAB Italia è, infine, promotrice
di attività di formazione, mettendo a disposizione degli studenti i migliori contenuti, esperienze
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e competenze del mondo online. L’Associazione collabora attivamente con:
= Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano per il Master
Universitario di primo livello in
“Comunicazione, Marketing Digitale e Pubblicità Interattiva”
= Facoltà di Economia della Sapienza, Università di Roma per
il MUMM-Master Universitario
in Marketing Management
= Alma Graduate School di Bologna per il Master in Marketing
e Comunicazione.
Audience Buying (Internet) Automated Guaranteed
E’ l’insieme di tecniche
grazie alla quali è possibile
indirizzare campagne
pubblicitarie a una audience
specifica e in in modo
dinamico, senza dover essere
vincolati a singoli siti o
editori. Le impression sono
targettizzate e corrispondono
a caratteristiche,
comportamenti e interessi
espressi dagli utenti nella
fruizione della Rete.
Nell’ambito del
Programmatic, si tratta
di un tipo di transazione
nella quale l’inventory
è garantita e il pricing è
fisso, con negoziazione che
avviene direttamente tra
compratore e venditore.
I processi di transazione
sono automatizzati ma per
il resto l’operazione ricalca
una transazione di tipo
“tradizionale”.
Audience Buying
(Programmatic TV)
Ad Network
È il metodo con cui gli
annunci sono erogati
attraverso canali/programmi/
fasce orarie con la più alta
propensione a raggiungere
il target di riferimento di
una campagna. Utilizza
insieme tecnologia e dati di
audience per massimizzare la
copertura.
Organizzazioni che
rappresentano più siti web
e hanno rapporti con gli
inserzionisti e gli editori per
gestire la compravendita di
inventory pubblicitaria in
modo aggregato.
Ad Server
Piattaforma tecnologica, in
genere gestita da terzi, che
eroga e traccia pubblicità
indipendentemente dal
sito dove viene visualizzato
l’annuncio.
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Big Data
Enormi volumi di dati
strutturati o non strutturati,
non processabili utilizzando
le tecniche tradizionali dei
database. Se correttamente
interpretati, i Big Data
consentono alle aziende
di ottimizzare le proprie
strategie e decisioni,
generando un valore
aggiunto.
CRM
“Customer relationship
management”: sistema di
gestione delle relazioni
dell’azienda con i suoi clienti
attuali e futuri.
Cross-Platform Targeting
Processo di identificazione
e targettizzazione delle
audience effettuato
integrando diversi device
(desktop, tablet, smartphone,
tv, out of home, eccettera).
Generalmente, nel
programmatic si prendono in
considerazione canali digitali
o connessi alla rete internet.
GLOSSARIO PROGRAMMATIC
Deal ID
Identificativo unico che
associa una transazione
a dettagli su accordi
precedentemente
programmati. È usato in
particolare per migliorare
lo scambio di informazioni
durante la transazione in
programmatic.
Deterministic
Identification
Utilizzo di informazioni
di “login” per associare
differenti device
(smartphone, pc, tablet
eccetera) a un unico utente,
con lo scopo di identificarlo
in modo univoco su tutti
i device da cui effettua
l’accesso.
Display-Related
Sottoinsieme dei formati
pubblicitari che include
banner, video e social. In
altre parole, si tratta di tutti
i formati digitali eccetto la
search.
DMP
Data Management Platform:
piattaforma tecnologica
che raccoglie, processa e
organizza grandi quantità
di dati, sia proprietari sia
forniti da seconde e terze
parti. Nel Programmatic si
utilizza principalmente per
ottimizzare i processi di
compravendita di inventory
pubblicitaria.
DSP
“Demand Side Platform”:
piattaforma tecnologica
che permette a inserzionisti
e agenzie di accedere
all’inventory pubblicitaria
attraverso diversi exchange e
molteplici media owner.
Dynamic Insertion
L’abilità di far visualizzare
a uno specifico utente
uno specifico soggetto
pubblicitario, solitamente
in base alle caratteristiche
dell’utente stesso.
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eCpm
“Costo effettivo per mille
impression”: questa metrica
si calcola dividendo i ricavi
totali per il numero totale di
impression e moltiplicando
per mille. Consente di
rapportare le prestazioni di
diversi formati o modalità di
erogazione pubblicitaria.
Exchange
Piattaforma teclonolgica che
facilita la compravendita
di inventory pubblicitaria
utilizzando diversi metodi
di acquisto differenti dalla
transazione tradizionale.
First Look
Accordo per cui un
compratore ha la priorità
di accesso all’inventory
nell’ambito di un’asta.
Hash Linking
Associazione di un tag
identificativo a uno specifico
utente attraverso una
funzione crittografica; la
funzione non permette
di poter agire in senso
inverso partendo dal tag per
arrivare alle caratteristiche
dell’utente. Si tratta di una
soluzione di tracciamento
che protegge le informazioni
personali identificabili.
Household Addressable
(programmatic TV)
Nell’ambito del
Programmatic tv, è il metodo
con cui gli annunci sono
erogati direttamente sugli
apparecchi delle abitazioni
in cui risiede il target di
riferimento.
Inventory
La quantità di impression
pubblicitarie che un sito web
può realizzare, in funzione
del numero degli spazi a
disposizione e del traffico
generato.
Invitation-Only Auction
Tipologia d’asta paragonabile
all’open exchange, con
l’eccezione che può
parteciparvi solamente
un selezionato gruppo di
acquirenti potenziali inseriti
in una “white list” dai media
owner.
Open Auction
Nel programmatic, è una
tipologia di transazione in cui
ogni inserzionista o agenzia
può fare un’offerta per
l’inventory messa all’asta dal
media owner.
PMP
I/O
“Insertion Order” è l’ordine
d’acquisto nella vendita
diretta di spazi adv (tra
agenzia ed editore). La
sigla identifica il metodo
tradizionale di acquisto di
inventory pubblicitaria.
“Private Marketplace”:
ambiente di compravendita
in programmatic in cui un
singolo editore o un limitato
gruppo di media owner offre
inventory, limitando l’accesso
a uno specifico gruppo di
acquirenti, anche applicando
un pricing predeterminato.
Media Owner Cooperative
Private Transaction
Partnership tra editori
attraverso cui offrono
premium inventory durante
lo svolgimento di aste
controllate; solitamente sono
affiancati da una piattaforma
tecnologica di supporto.
60
Transazioni tra un
compratore e un venditore
dove l’identità di ognuno è
noto alla controparte.
GLOSSARIO PROGRAMMATIC
Probabilistic
Identification
Utilizza un algoritmo che
mette insieme informazioni
non personalmente
identificabili associando
diversi device a un utente
unico; lo scopo è quello di
rintracciare un singolo user
nel momento in cui accede ai
contenuti tramite differenti
device.
Programmatic Buying
Compravendita di inventory
in modo automatizzato. In
questo contesto include sia
metodi RTB sia metodi nonRTB.
Programmatic Direct
Termine generico per le
transazioni di programmatic
“non-RTB”, al cui interno si
possono identificare varie
tipologie più specifiche.
RTB
Real-Time Bidding.
Transazione in programmatic
in cui l’impression è resa
disponibile attraverso
un’asta nella quale il prezzo
di offerta è la caratteristica
più importante (non
necessariamente l’unica)
utilizzata per selezionare
l’acquirente vincitore.
SSP
Piattaforma tecnologica
che consente ai publisher
di vendere spazi – su base
singola impression – in
modalità automatizzata.
Può essere specializzata
per tipologia di inventory
(per esempio display, video,
mobile) o essere utilizzabile
per tutte le tipologie.
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UDID
Universal Device ID, utilizzato
per identificare specifici
device attraverso singole
sessioni di navigazione o
l’utilizzo di app.
Unreserved Fixed-Rate
Transazione in cui il prezzo
viene concordato in
anticipo, ma per cui non
viene garantita in anticipo
né l’esatta inventory né il
numero esatto di impression
erogate
Viewability
Serie di criteri circa la
permanenza di un’inserzione
nella parte visibile di uno
schermo affinché la stessa sia
considerata “visibile”. Per un
banner standard, negli USA,
il requisito è che il 50% dei
pixel rimanga sullo schermo
per almeno un secondo,
mentre per una campagna
video tale limite sale a due
secondi.
benefit package per i soci
Rassegna Stampa quotidiana
Occasioni di networking
e incontro
Gli Associati ricevono ogni mattina nella
propria mailbox la rassegna stampa inerente
i principali articoli riguardanti il mondo della
pubblicità interattiva.
Meeting/apertivi informali e momenti di confronto vengono organizzati per gli operatori
del mercato.
Partecipazione a eventi a
pagamento patrocinati da IAB
Tavoli di Lavoro/Comitati
Scientifici
Possibilità di partecipare attivamente ai Comitati
Scientifici che supportano i Tavoli di Lavoro volti
a diffondere cultura e bestpractice delle diverse
discipline e piattaforme del digital advertising.
Sconto medio del 20% sul costo dell’ingresso
o sul pacchetto espositivo.
Rilevazione degli investimenti
pubblicitari
Associazione non profit che ha l’obiettivo di
promuovere una cultura d’impresa seria e
adatta ai tempi attraverso incontri in grado
di fornire valore aggiunto. I Soci IAB hanno
l’opportunità di partecipare gratuitamente a
tre incontri a scelta nell’arco dell’anno.
Partecipazione gratuita agli
eventi di The Ruling Companies
= a livello italiano: trend degli investimenti
pubblicitari di ciascuno dei segmenti di
mercato più rilevanti in ambito internet,
analizzati per formati e per device.
= a livello europeo: dati AdEx IAB Europe.
Supporto Legale
L’avvocato Lapo Curini Galletti offre gratuitamente a ogni Socio assistenza legale, una
tantum, in materia di diritto dell’internet e in
particolare: contrattualistica, data protection,
e-commerce, concorsi e proprietà intellettuale.
Ricerche e white paper
Invio di ricerche, analisi e white paper sviluppati a livello internazionale (con la collaborazione di IAB US/IAB Europe) relativi agli argomenti di maggiore interesse per il mercato.
Servizio Head Hunting
Michael Page Digital & New Media si rende
disponibile a dare un parere rispetto all’inquadramento contrattuale ed economico di un
potenziale candidato all’assunzione. La consulenza sarà gratuita per la prima richiesta.
IAB Academy
La piattaforma messa a punto per rispondere
alle necessità di formazione e aggiornamento
degli operatori del digital advertising. Al suo
interno una ricca offerta di contenuti educational gratuiti per i Soci.
ADV Hunters
Servizio di intelligence e controllo della
display advertising volto ad analizzare continuativamente le campagne adv che girano sul
web e i relativi formati utilizzati.
I Soci IAB possono sottoscrivere l’abbonamento ad ADVHunters con uno sconto del 30%.
Master IAB
Possibilità di usufruire in via prioritaria di
eventuali stagisti e partecipare alle docenze
dei Master organizzati con l’Università Cattolica, La Sapienza, ALMA e IULM.
Settimana in Parlamento
IAB Forum
IAB Italia, in collaborazione con FB&Associati,
segue con attenzione i lavori che si svolgono
in Parlamento riguardanti la digital industry.
Ogni venerdì agli Associati vengono inviati i
relativi aggiornamenti.
Periodo di prelazione per le aree espositive
rispetto alle aziende non associate. Sconti sul
listino per l’acquisto di stand e workshop.
IAB Seminar (eventi annuali
verticali su tematiche specifiche)
Sito iab.it
IAB Mixx
Pamphlet
I Soci hanno un’area riservata con la possibilità
di personalizzare la propria presenza ed editare il profilo della società di appartenenza.
Sconto per la sponsorizzazione dell’evento
rispetto alle aziende non associate.
Possibilità di presentare proprie case history
per le pagine della pubblicazione ufficiale di
IAB Italia che viene distribuita agli eventi e
disponibile sul sito www.iab.it.
Il Premio di IAB dedicato a valorizzare le strategie e le campagne advertising digitali. Sconto
sull’iscrizione dei propri lavori.
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IABFORUM.IT
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2015
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