martedì 29 marzo 2016
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media, web & digital, pubblicità, design
AD TECH
AGENZIE
PAG. 5
USA
AD TECH, PROGRAMMATIC
IAB crea uno strumento per calcolare in modo trasparente
i costi dell’ad tech nell’acquisto di programmatic adv
Volto ad aumentare la trasparenza nel settore, vuole trasmettere il concetto che le diverse tecnologie hanno
un’utilità, un valore e un costo, da molti percepito come fosse una generica (e iniqua) 'tassa sull'ad tech'
IAB ha lanciato uno strumento per calcolatore i costi dei servizi e delle tecnologie che entrano in gioco quando si acquista pubblicità in modalità programmatica. Costi che sono
tutt'altro che marginali e, secondo l'ultimo Programmatic Revenue Report realizzato da IAB e PwC, arrivano a oltre la
metà della spesa del cliente. Chamato IAB Programmatic
Fee Transparency Calculator è stato creato perché aziende,
agenzie ed editori possano vedere i costi applicati da ogni
parte in causa, in modo da aumentare la trasparenza che
molti ad oggi ritengono insufficiente. Basta inserire i dati della
pianificazione, il budget per ogni canale, selezionare la tecnologia utilizzata. Una volta inseriti tutti i dati lo strumento calcola i costi per ogni passaggio e quanto ognuno impatta in
percentuale sul CPM effettivo. Tra i livelli presi compaiono ad
serving, campaign management, data/targeting, DMP e DSP,
valutazioni pre-bid e post-bid, piattaforme di validazione, con
l'opzione di poter aggiungere eventuali altre tecnologie utilizzate da chi compra o chi vende.
Jason White di CBS Interactive e Co-Chair IAB Programmatic Council, spiega «C'è una pletora di servizi tecnologici
che supportano la vendita e l'acquisto programmatico. Alcuni definiscono le fee che non comprendono come una
sorta di 'tassa sull'ad tech'. E' ora di eliminare questo temine
improprio aiutando gli operatori dell'una e dell'altra parte a
gestire e apprezzare queste risorse di valore. Aumentando
la fiducia crescerà la liquidità del mercato, creando un ecosistema più sano sia per chi vende che per chi compra».
UK
AGENZIE
Trailer Park apre a Londra per sostenere l’espansione internazionale
È stata affidata a Simon Peck la sede di Londra che Trailer Park, agenzia di contenuti
creativi ed entertainment marketing, ha aperto a fine febbraio per sostenere l’espansione internazionale. Ospitata negli stessi uffici della società madre Engine, di cui Peck
è managing director. “La nostra prima espansione internazionale di permette di fornire
soluzioni di content marketing ai nostri clienti in Europa, dove la domanda di contenuti
è in crescita”, ha detto Rich Eiserman, CEO di Engine North America e Trailer Park.
Fondata nel 1994, quest’ultima ha lavorato per Apple, Unilever, PepsiCo, YouTube e
Intel ed è il quarto netwotk che Engine ha deciso di sviluppare all’internazionale dopo
la sua acquisizione da parte del fondo di investimenti Lake Capital nell’estate del 2014.
Un paio di anni fa Trailer Park e Armando Testa hanno creato Testa and Partners, jointventure specializzata in branded entertainment che facilita l’incontro tra brand e major
cinematografiche, tra product placement e spot come quelli realizzati per FCA con
‘Hunger Games: Mockingjay Part 2’, ‘Zoolander 2’ e ‘Kung Fu Panda 3’.
Simon Peck