IL TEOREMA DI NORTON Il teorema di Norton si usa per trovare più agevolmente una grandezza (corrente o tensione) in una rete elettrica. Enunciato: una rete elettrica vista a una coppia qualsiasi di morsetti è equivalente ad un circuito composto da un generatore di corrente IN con in parallelo un resistore RN. Il valore IN corrisponde alla corrente di cortocircuito cioè alla corrente presente ai terminali considerati quando sono collegati tra di loro (cortocircuitati). La RN è la resistenza dell'intera rete ai morsetti considerati che si determina annullando gli effetti di tutti i generatori presenti nella rete: sostituendo un cortocircuito ad ogni generatore di tensione ed un circuito aperto ad ogni generatore di corrente. Esercizio 1 Dato il circuito di figura 1 trovare la corrente che scorre nel resistore R4. Figura 1 Dobbiamo determinare la corrente che scorre nel resistore R4. Scolleghiamo il resistore R4 e colleghiamo i morsetti AB (vedi figura 2). Figura 2 1/4 Determinazione della resistenza equivalente RN: Per determinare RN dobbiamo sostituire un cortocircuito ad ogni generatore di tensione ed un circuito aperto ad ogni generatore di corrente. Otteniamo il circuito di figura 3. Figura 3 Se collegassimo un ohmetro ai norsetti AB misureremmo una resistenza pari alla serie delle resistenze R1 ed R3, quindi: π π = π 2 + π 3 = (20 + 10)β¦ = 30β¦ Determinazione del generatore equivalente IN: La corrente erogata dal generatore equivalente è la corrente di cortocircuito che scorre nel cavo che collega i morsetti AB. (Vedi figura 4). Figura 4 Nel ciscuito dato sono presenti 3 generatori. Troviamo la corrente di cortocircuito con la sovrapposizione degli effetti. Contributo di E1: Facendo agire solo il generatore di tensione E1 troviamo lo schema di figura 5: Figura 5 2/4 Si vede che abbiamo una sola maglia: il resistore R2 è scollegato e gli altri due sono in serie quindi il circuito si riduce a quello di figura 6. Figura 6 La corrente di corticircuito è data da: ′ πΌππ = πΈ1 20 20 = π΄= π΄ = 0,66π΄ π 1 + π 3 20 + 10 30 Notare che il verso è concorde con la corrente di cortocircuito. Contributo di I2: Facciamo agire solo il generatore di corrente. Figura 7 La corrente del generatore si distribuisce nei due rami del circuito secondo i versi indicati in figura 7 (imposti dal generatore). Lo schema rappresenta un partitore di corrente. Notare che il verso della corrente di cortocircuito è discorde rispetto a quello della corrente sul resistore R3. ′′ πΌππ = −πΌπ 3 = −πΌ2 π 1 20 40 = −2 π΄ = − π΄ = −1,33π΄ π 1 + π 3 20 + 10 30 Contributo di E3: Troviamo, infine, il contributo del generatore E3. Figura 8 3/4 Anche in questo caso abbiamo una sola maglia. Il resistore R2 è scollegato e R1 e R3 sono in serie quindi: ′′′ πΌππ = πΈ3 30 30 = π΄= π΄ = 1π΄ π 1 + π 3 20 + 10 30 A questo punto possiamo trovare la corrente del circuito equivalente che è data da: ′ ′′ ′′′ πΌπ = πΌππ + πΌππ + πΌππ = (0,66 − 1,33 + 1)π΄ = 0,33π΄ Disegnamo il circuito equivalente: Figura 9 A questo punto possiamo calcolare la corente richiesta con il partitore di corrente. Facciamo attenzione ai segni: abbiamo sempre clcolato la corrente di cortocircuito verso il basso quindi il generatore equivalente di Norton va disegnato come in figura. La corrente che scorre nel resistore R4 è verso l’alto (rappresenta, infatti, una parte della corrente del generatore che si divide tra i due rami). Nell’esercizio ci viene richiesto di trovare la corrente I4 verso il basso pertanto le due correnti sono discordi. πΌ4 = −πΌπ π π 30 30 = −0,33 π΄ = −0,33 π΄ = 0,2π΄ π π + π 4 30 + 20 50 Questo file può essere scaricato gratuitamente. Se pubblicato citare la fonte. Matilde Consales 4/4