PROVA SCRITTA DI ELETTROTECNICA DEL 16 SETTEMBRE 2016 Prof. Luigi Verolino Cognome: Nome: Matricola: ο‘ è l’ultima cifra non nulla della matricola: Esercizio 1 Facendo riferimento alla figura che segue, si determini la resistenza totale fra i punti π΄ e π΅, sapendo che ciascuna resistenza in figura vale π = 1 πβπ, e le linee continue indicano fili senza resistenza apprezzabile. Esercizio 2 Per la rete mostrata in figura, alimentata da un generatore in continua π½ = 1 e dal generatore variabile nel tempo π(π‘) = πΈ sin(ππ‘) u(π‘) con πΈ = πΌ, π = 1000 , πΌ si determini l’andamento della corrente che attraversa l’induttore in ogni istante di tempo. Si assuma che π = πΌ, πΏ = πΌ 2 ππ» , πΆ = 1 ππΉ . Valutazione della prova scritta Esercizio 1 Esercizio 2 Complessivo Valutazione della prova orale Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Voto finale Esercizio 1 La difficoltà del circuito è visiva: esso va ridisegnato, considerando coincidenti quei punti che sono collegati da un cortocircuito. Così π΄ viene collegato da una parte a πΆ, attraverso il parallelo di due resistori, dall’altra a π΅ attraverso un resistore. La stessa cosa si può dire per il nodo π΅. Si osserva poi che i nodi π΄ ed πΈ sono equipotenziali, essendo collegati da un cortocircuito, e quindi coincidono; la stessa cosa si può dire per i nodi π΅ e πΉ. Ciò comporta che i resistori dei rami π΄πΆ e πΆπΈ, come pure quelli dei rami πΉπ· e π·π΅, sono in parallelo. D’altra parte, anche i nodi πΆ e π· coincidono. Le precedenti considerazioni consentono di trasformare la rete come mostrato nella figura che segue, da cui si evince che sui rami πΈπΆ e π·π΅ vi sono due resistori uguali di valore π /2: essi sono in serie, che poi è in parallelo con il resistore πΈπΉ. Per ottenere il valore della resistenza equivalente π π΄π΅ vista dai morsetti π΄ e π΅, basta allora scrivere che π π΄π΅ = π πΈπΉ β₯ (π πΈπΆ + π π·π΅ ) = π β₯ π = π = 0.5 πβπ . 2 Esercizio 2 Si osserva preliminarmente che, applicando la sovrapposizione degli effetti in un qualsiasi istante di tempo, si può scrivere che la corrente che fluisce nell’induttore è pari alla somma di due termini ππΏ (π‘) = π½ + π(π‘) , in cui si è indicato con π(π‘) la componente alternata della corrente. Operando in questa maniera, si può eliminare dalla rete il generatore di corrente continua, ottenendo una netta semplificazione dello studio della dinamica del circuito. La rete in cui circola la corrente π(π‘) è dunque priva del generatore di corrente ed è a riposo prima che il generatore inizi a funzionare, sicché π£πΆ (π‘) = 0 , π(π‘) = 0 per π‘ < 0 . Pertanto, le condizioni di raccordo sono π£πΆ (0) = 0 , π(0) = 0 . Per π‘ > 0, la rete è descritta dalle tre equazioni π =π+πΆ ππ£πΆ ππ , π£πΆ = π π + πΏ , π = π π + π£πΆ . ππ‘ ππ‘ Eliminando la corrente π(π‘) che attraversa il generatore di tensione, la quiale d’altronde non è una variabile di stato, si ottengono due sole equazioni π£πΆ = π π + πΏ ππ ππ£πΆ , π = π πΆ + π π + π£πΆ , ππ‘ ππ‘ che, nel limite per π‘ → 0+ , forniscono i valori delle derivate ππ(0+ ) ππ£πΆ (0+ ) =0, =0. ππ‘ ππ‘ Eliminando la tensione sul condensatore, non è difficile ottenere l’equazione differenziale π2π 1 π ππ 2π πΈ sin(ππ‘) + + + = , ( ) ππ‘ 2 π πΆ πΏ ππ‘ πΏπΆ π πΏπΆ che deve essere risolta con le due condizioni iniziali ππ(0+ ) π(0) = 0 , =0. ππ‘ L’equazione caratteristica 1 π 2 2000 2 β 106 2 π + ( + )π + =0 → π + π+ =0 π πΆ πΏ πΏπΆ πΌ πΌ2 2 ammette due soluzioni complesse e coniugate π1,2 = − 1000 1000 ± π = −π ± ππ . πΌ πΌ Pertanto, l’integrale dell’omogenea vale π0 (π‘) = e−ππ‘ [πΎ1 cos(ππ‘) + πΎ2 sin(ππ‘)] . L’integrale particolare, poi, va cercato con il metodo dei fasori, per cui πΈ = πΜ πΌ con πΜ = π + (π + πππΏ ) β₯ (−πππΆ ) = 2πΌ − ππΌ , in cui si è posto πΈ = πΈ = πΌ , ππΏ = ππΏ = πΌ , ππΆ = 1 =πΌ. ππΆ Segue che la corrente nell’induttore vale π΄π = πΌ −πππΆ 1 − 2π = . π + πππΏ − πππΆ 5 Discende da quanto scritto che, nel dominio del tempo, risulta 1 2 ππ (π‘) = sin(ππ‘) − cos(ππ‘) 5 5 e, quindi, l’integrale generale π(π‘) = π0 (π‘) + ππ (π‘) si può scrivere come 1 2 π(π‘) = e−ππ‘ [πΎ1 cos(ππ‘) + πΎ2 sin(ππ‘)] + sin(ππ‘) − cos(ππ‘) . 5 5 Se si impone la prima condizione iniziale, si ottiene immediatamente π(0) = 0 → πΎ1 = 2 . 5 Forzando poi la seconda condizione iniziale, risulta ππ(0+ ) π 1 =0 → − ππΎ1 + ππΎ2 = 0 → πΎ2 = . ππ‘ 5 5 In definitiva, la corrente nell’induttore è descritta dall’equazione 1 2 ππΏ (π‘) = 1 + sin(ππ‘) (1 − e−ππ‘ ) − cos(ππ‘) (1 + e−ππ‘ ) per π‘ ≥ 0 . 5 5 La figura precedente riporta, in rosso, l’andamento della corrente che fluisce attraverso l’induttore in funzione della variabile adimensionale ππ‘, in verde, quello del solo integrale particolare. Si nota che, dopo un transitorio della durata di circa 5/π, le due curve coincidono.