Impact of the multi-gene ThyroSeq next-generation sequencing assay on cancer diagnosis in thyroid nodules with atypia of undeterminedsignificance/follicular lesion of undetermined significance cytology. Nikiforov YE, Carty SE, Chiosea SI, Coyne C, Duvvuri U, Ferris RL, Gooding WE, LeBeau SO, Ohori NP, Seethala RR, Tublin ME, Yip L, Nikiforova MN. RIASSUNTO Background: Fine-needle aspiration (FNA) cytology is a common approach to evaluate thyroid nodules. It offers definitive diagnosis of a benign or malignant nodule in the majority of cases. However, 10–25% of nodules yield one of three indeterminate cytologic diagnoses, leading to suboptimal management of these patients. Atypia of undetermined significance/follicular lesion of undermined significance (AUS/FLUS) is a common indeterminate diagnosis, with the cancer risk ranging from 6% to 48%. This study assessed whether a multi-gene next-generation sequencing (NGS) assay can offer significant improvement in diagnosis in AUS/FLUS nodules. Methods: From May 2014 to March 2015, 465 consecutive FNA samples with the cytologic diagnosis of AUS/FLUS underwent prospective molecular testing using the ThyroSeq v2.1 panel. The panel included 14 genes analyzed for point mutations and 42 types of gene fusions occurring in thyroid cancer. In addition, eight genes were assessed for expression in order to evaluate the cell composition of FNA samples. Ninety-eight (21%) of these nodules had definitive surgical (n = 96) or nonsurgical (n = 2) follow-up and were used to determine the assay performance. Results: Among 465 AUS/FLUS nodules, three were found to be composed of parathyroid cells and 462 of thyroid follicular cells. Of the latter, 31 (6.7%) were positive for mutations. The most frequently mutated genes were NRAS and HRAS, and overall point mutations in seven different genes and five types of gene fusions were identified in these nodules. Among 98 nodules with known outcome, histologic analysis revealed 22 (22.5%) cancers. ThyroSeq v2.1 was able to classify 20/22 cancers correctly, showing a sensitivity of 90.9% [confidence interval (CI) 78.8– 100], specificity of 92.1% [CI 86.0–98.2], positive predictive value of 76.9% [CI 60.7–93.1], and negative predictive value of 97.2% [CI 78.8–100], with an overall accuracy of 91.8% [CI 86.4– 97.3]. Conclusions: The results of the study demonstrate that the ThyroSeq v2.1 multi-gene NGS panel of molecular markers provides both high sensitivity and high specificity for cancer detection in thyroid nodules with AUS/FLUS cytology, which should allow improved management for these patients. COMMENTO I noduli tiroidei classificati come atypia of undetermined significance/follicular lesion of undetermined significance (AUS/FLUS), secondo il sistema Bethesda, o TIR 3A, secondo la SIAPEC-AIT2013, costituiscono circa il 10% delle diagnosi citologiche. Il rischio di malignità in questa categoria è circa il 15 % ma varia dal 6 % al 48 % nelle diverse casistiche. Il presente studio analizza la performance di un pannello multigenico, denominato ThyroSeq v2, nel determinare se un nodulo classificato come AUS/FLUS è benigno o maligno. Questo metodo ricerca le mutazioni puntiformi in 14 geni (AKT1, BRAF, NRAS, HRAS, KRAS, PTEN, TP53, TSHR, GNAS, CTNNB1, RET, PIK3CA, TERT, EIF1AX) e 42 tipi di fusioni geniche. Quattrocentoquarantuno pazienti, con un totale di 465 noduli classificati come AUS/FLUS, sono stati arruolati in questo studio prospettico presso il Medical Center della University of Pittsburgh. Quattocentotrentuno/465 noduli (93%) sono risultati negativi per la presenza di mutazioni e 31/465 (7%) positivi; successivamente 70 noduli negativi per mutazioni e 26 positivi sono stati trattati chirugicamente. L’analisi molecolare ha identificato correttamente 88 noduli come benigni (=68) o maligni (=20) con 6 casi falsi positivi e 2 falsi negativi. Il valore predittivo negativo (VPN) risultava, pertanto, pari a 97.2% e il valore predittivo positivo (VPP) pari a 76.9%. Tre/6 noduli falsi positivi erano mutati per il gene RAS (2 HRAS e 1 NRAS), 2 noduli presentavano una mutazione nel gene EIF1AX o PTEN ed infine uno una fusione genica di THADA. All’esame microscopico i noduli con mutazione di RAS mostravano caratteristiche nucleari sospette per carcinoma papillare (PTC) e aree focali di espressione di un marcatore caratteristico del PTC, suggerendo una iniziale trasformazione delle lesioni. Questi aspetti insieme alle evidenze sperimentali che RAS sia un oncogene coinvolto nella progressione dei tumori da benigni a maligni suggeriscono di considerare questi noduli come lesioni precancerose, aumentando in tal modo il VPP di questo metodo che approssimandosi al 100% elimina virtualmente l’occorrenza di chirurgia a scopo diagnostico in questa categoria citologica. Per quanto riguarda i noduli negativi per mutazioni, il rischio residuo di cancro e’ risultato pari al 3%. E’ stato suggerito che se il rischio di cancro in un nodulo è ≤5 %, cioe’ simile a quello di una lesione con citologia benigna, puo’ essere consigliato il monitoraggio della lesione anziche’ la terapia chirurgica. Pertanto i pazienti con noduli a citologia AUS/FLUS e negativi al test ThyroSeq possono essere gestiti con il follow-up. La performance di questo metodo e’ simile al pannello a 7 geni (BRAF, NRAS, HRAS, KRAS, RET/PTC e PPARγ/PAX8) e presenta un VPN sovrapponibile a quello del gene expression classifier Afirma, tuttavia quest’ultimo presenta un limite importante rappresentato dall’elevato numero di falsi positivi quando il risultato e’ sospetto obbligando dunque ad aumentare le lobectomie diagnostiche. In conclusione, il pannello multigenico ThyroSeq v2.1 ha dimostrato un’elevata performance sia come metodo ‘‘rule in’’ sia‘‘rule out’’ nei noduli con citologia AUS/FLUS. Tania Pilli U.O.C. Endocrinologia Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Viale Bracci 1, Siena, 53100 E-mail: [email protected]