Noduli alla tiroide: no ad allarmismi, sì al controllo nel tempo

SPECIALITÀ A-Z
ENDOCRINOLOGIA
Noduli alla tiroide: no ad allarmismi,
sì al controllo nel tempo
a cura di Roberto Manfrini
S
coprire di avere un nodulo alla tiroide genera
sempre un po' di ansia
e di timore. In realtà nella maggior parte dei casi (circa il 95%)
si tratta di forme benigne che
devono essere monitorate nel
tempo, con attenzione ma senza allarmismi. Patologia molto
diffusa al punto che colpisce
circa il 20% della popolazione
(con maggiore incidenza nel
genere femminile e in aree cosiddette iodio carenti come ad
esempio la nostra provincia), si
manifesta con la formazione, in
una o più zone della tiroide di
un piccolo ammasso di cellule
di consistenza, compattezza e
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contenuto diverso dal tessuto
circostante e in parte separato
da quest'ultimo.
Una scoperta
spesso occasionale
I noduli tiroidei in genere non
danno sintomi evidenti e spesso
vengono diagnosticati in modo
casuale durante una semplice
ecografia del collo oppure dei
vasi carotidei. In questo caso
è importante un controllo nel
tempo sia ripetendo l'ecografia (che consente di valutare
forma, numero, dimensioni e vascolarizzazione dei noduli) sia
eseguendo il dosaggio degli ormoni tiroidei, T3 e T4, e del loro
Il termine gozzo indica l'aumento di volume e peso della
tiroide. Si manifesta con un rigonfiamento più o meno evidente e simmetrico del collo, e può
avere diverse ripercussioni sulla
salute dell'individuo, dal metabolismo alla frequenza cardiaca.
controllore, il TSH, l'ormone
prodotto dall'ipofisi, la piccola
ghiandola all'interno del cervello che controlla il funzionamento di tutto il sistema endocrino.
Gli ormoni della tiroide T3 e
T4 contengono iodio e sono
essenziali per il buon funzionamento di tutti gli organi. Tra i
parametri da tenere in considerazione, in particolare, ci sono i
margini (se sono regolari o no),
la vascolarizzazione (i noduli
non vascolarizzati sono quelli
a minor rischio, mentre quelli
vascolarizzati vanno osservati
con maggiore attenzione) e le
dimensioni. In generale, in base
anche a quanto suggeriscono le
principali società scientifiche,
se le dimensioni sono inferiori al centimetro è ragionevole
effettuare semplicemente un
follow up nel tempo. Nel caso
siano superiori al centimetro e
in presenza di noduli sospetti è
consigliabile invece uno studio
citologico, effettuato attraverso
l'ago aspirato. In questo modo
si identifica nella maggior parte dei casi la natura, benigna,
intermedia o maligna, del nodulo. Fortunatamente le forme
UNA GHIANDOLA A FORMA
DI FARFALLA
La tiroide è una ghiandola endocrina, a forma di farfalla con le
due ali poste ai lati della laringe.
Anche se di dimensioni piuttosto piccole, è molto importante
perché regola lo sviluppo, i processi metabolici e il consumo di
energia dell'intero organismo,
con una forte influenza su molteplici funzioni corporee (peso,
colesterolo, battito cardiaco,
vista, massa muscolare, ciclo
mestruale, stato mentale, cute
e capelli). E lo fa attraverso la
produzione di due ormoni: la
tiroxina (T4) e la triiodotironina
(T3). La sintesi di questi ormoni, per la quale è indispensabile
lo iodio, a sua volta è stimolata
dal rilascio di un altro ormone,
il TSH (ormone tireostimolante)
che viene prodotto dalla ipofisi,
posta alla base del cranio, e ha
il compito di regolare il livello di
funzione della tiroide.
maligne, ovvero tumorali, sono
molto rare, circa il 5% dei casi.
La prevenzione? Assumere
iodio a sufficienza
chio e spinaci). Poiché la nostra
Dott. Roberto Manfrini
alimentazione tende a esserne
Specialista in
povera può essere indicato conEndocrinologia
sumare sale iodato, naturalmenpresso il Centro
Diagnostico di
te sempre con la necessaria moTreviglio e il
derazione. Da quando questo
Policlinico San
Marco di Zingonia
tipo di sale ha preso un po' più
piede, l'incidenza della patologia, pur restando molto diffusa, tiroideo T­
4). Il ricorso all'interè calata significativamente.
vento chirurgico (tiroidectomia,
cioè asportazione della tiroide,
La cura:
totale o parziale) invece è limitadalla terapia sostitutiva
to solo ad alcuni casi selezionati
alla chirurgia
e in particolare quando la tiroiOggi, grazie a terapie sempre de contenente uno o più noduli
più personalizzate, è possibile è significativamente ingrossata,
convivere con patologie tiroi- al punto da dare problemi mecdee come i noduli senza grossi canici e/o spostamento della traproblemi. E anche nel caso del chea, o quando l'esame con agotumore, le percentuali di gua- aspirato ha mostrato la presenza
rigione e sopravvivenza sono di cellule anomale o tumorali. Il
molto alte. La terapia può essere tipo di intervento andrà deciso
ormonale o chirurgica, a secon- di volta in volta sulla base delle
da dei casi. La terapia ormonale caratteristiche dei noduli e in recosiddetta sostitutiva, ben tolle- lazione al volume della ghiandorata dal paziente, ha l'obbiettivo la. L'eventuale deficit ormonale
di ripristinare una quantità di or- successivo all'intervento potrà
moni tiroidei nella norma, som- essere risolto con un'adeguata
ministrando tiroxina (ormone terapia sostitutiva.
L'unica forma di prevenzione
riconosciuta come valida è garantirsi una quantità adeguata
di iodio, che come abbiamo visto svolge un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento della ghiandola. Senza lo
iodio, infatti, si mette la tiroide in
una condizione di eccessivo impegno funzionale che favorisce
la comparsa di noduli. La sua
carenza, che in passato era endemica in diverse aree italiane
tra cui anche la bergamasca, era
causa del tipico "gozzo" (vedi
box). Lo iodio si assume con
gli alimenti (pesci e crostacei,
uova, carne rossa, legumi, funghi freschi, verdure tipo radicBergamo Salute
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