Anno V – Numero 1031 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita; 3. Sussidio di solidarietà 4. Convenzioni Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Appendice “inutile”? no, sarebbe una riserva di batteri intestinali buoni 6. Quando la bilirubina è alta: cause e soluzioni Martedì 17 Gennaio 2017, S. Antonio Abate Proverbio di oggi….…….. Vérola, vìrela e ffùie. La vedova, guardala e scappa. “SCI, UN PO’ DI CIOCCOLATO RITARDA L’AFFATICAMENTO MUSCOLARE”? Alcuni tra coloro che amano lo sci, spesso non rinunciano a tenere del cioccolato nello zaino con cui recuperare le energie spese nelle lunghe giornate sulle piste da sci, ritenendo che proprio il cioccolato aiuti a ritardare l’affaticamento muscolare dovuto all’intensità dello sci. VERO O FALSO? Risponde la dott.ssa Manuela Pastore, dietista clinico della dell’Istituto Clinico Humanitas. Prevenzione e Salute 7. “Sci, un po’ di cioccolato ritarda l’affaticamento muscolare”? 8. Patiti della corsa? non è vero che le articolazioni sono a rischio Meteo Napoli Martedì 17 Gennaio Pioggia Minima: 2° C Massima: 9 °C Umidità: Mattina = 62% Pomeriggio = 85% Direzione Sanitaria “VERO. Mangiare un paio di quadratini di cioccolato fondente durante una giornata sugli sci migliora la resistenza e apporta le giuste energie per sostenere il lavoro muscolare: il cioccolato infatti sarebbe in grado di ritardare l’affaticamento muscolare e di migliorare la performance sportiva. – È infatti buona abitudine portarsi una piccola scorta di cioccolato, meglio se fondente e di qualità, da assumere come spuntino durante l’attività sportiva sugli sci, oltre a iniziare la giornata con una colazione completa che preveda sia carboidrati semplici che complessi e proteine: ottima la colazione con yogurt, pane integrale con marmellata, se si gradisce anche con del burro, con l’aggiunta di qualche noce o mandorla, mentre chi preferisce la colazione salata può optare per un toast. A pranzo meglio un pasto caldo di facile digestione: perfetto uno dei piatti che si possono trovare nelle baite in montagna come un piatto di pasta al ragù di carne, polenta con spezzatino o una zuppa, mentre è meglio evitare cibi ricchi di grassi come quelli che spesso compaiono nei piatti tipici come salsicce, fonduta di formaggi, polenta concia per non allungare i tempi di digestione. A cena infine è necessario ripristinare le scorte di glicogeno muscolare assicurandosi una buona dose di carboidrati e anche di proteine, oltre a una buona porzione di verdura: un primo piatto semplice e della carne bianca con contorno sono delle buone scelte.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 SCIENZA E SALUTE APPENDICE “INUTILE”? NO, SAREBBE UNA RISERVA DI BATTERI INTESTINALI BUONI Dell’appendice ci si ricorda, spesso, solo quando s’infiamma, ma la sua presenza potrebbe essere ben più importante. L’APPENDICE – suggerisce un gruppo di ricercatori della Midwestern University (Usa) – sarebbe una riserva di batteri intestinali amici della salute. Lo scrivono in uno studio pubblicato su Comptes Rendus Palevol, rivista dell’Accademia delle Scienze francese. I ricercatori hanno studiato l’evoluzione dell’appendice in 533 specie di mammiferi per carpire qualche indicazione utile sulla sua funzione nel corpo umano. Hanno visto che questo organo si è evoluto indipendentemente in diverse famiglie di mammiferi e, una volta comparso, non è più sparito. Hanno visto, inoltre, come le specie animali con l’appendice avessero una maggiore quantità di tessuto linfoide nell’intestino cieco, ovvero un tessuto connettivo formato prevalentemente da linfociti, globuli bianchi deputati all’immunità acquisita. L’APPENDICE È PIÙ LUNGA NEL BAMBINO Per questo motivo, ipotizzano i ricercatori, l’appendice potrebbe giocare un ruolo come organo di immunità secondaria e che il tessuto linfoide potrebbe anche stimolare la crescita di alcuni tipi di batteri intestinali, accreditando l’appendice come serbatoio di batteri “buoni”. «L’appendice è un prolungamento del ceco (la prima porzione dell’intestino crasso) ed è in comunicazione con il lume intestinale. Ha forma cilindrica, è lunga 5-9 cm (tendenzialmente più lunga nel bambino) e larga circa 7 mm. La sua struttura è simile a quella dell’intestino, dal quale si differenzia però (soprattutto nella giovane età) per l’abbondanza di globuli bianchi, cellule che fanno parte dei meccanismi di difesa dell’organismo», spiega il dottor Stefano Bona, responsabile della sezione di Chirurgia generale e day surgery di Humanitas. SE L’APPENDICE VIENE ASPORTATA NON CI SONO CONSEGUENZE SULLA SALUTE «Effettivamente la funzione dell’appendice non è del tutto chiara e al riguardo sono state formulate diverse ipotesi: secondo alcuni si tratterebbe di un residuo dell’evoluzione privo di qualsiasi funzione; secondo altri avrebbe invece un ruolo nelle difese immunitarie grazie alla presenza delle cellule che producono anticorpi. Alcuni ipotizzano addirittura che il tessuto linfatico dell’appendice regoli la “compatibilità” e cioè la convivenza fra madre e feto, permettendo in definitiva la procreazione e quindi la continuazione della specie». «La teoria secondo la quale l’appendice fungerebbe da serbatoio di batteri “buoni” pronti a ripopolare l’intestino in seguito ad infezioni o trattamenti antibiotici prolungati – dice il dottor Bona – è senz’altro affascinante. È noto tuttavia che il tessuto linfatico dell’appendice, gonfiandosi, può causarne l’ostruzione e quindi la sua infiammazione. In ogni caso è importante sapere che, qualora fosse necessario asportare l’appendice perché malata, ciò non comporta alcuna conseguenza ne sulla qualità ne sull’aspettativa di vita del paziente», conclude l’esperto. (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 SCIENZA E SALUTE QUANDO LA BILIRUBINA È ALTA: CAUSE E SOLUZIONI La bilirubina è una sostanza giallo-arancione che viene prodotta durante la naturale degradazione dei globuli rossi. In genere il fegato riesce a renderla solubile in acqua, promuovendone così l'eliminazione. A VOLTE, PERÒ, LA BILIRUBINA È ALTA. COSA SIGNIFICA? E COME PORVI RIMEDIO? 1. La bilirubina può essere alta anche negli adulti, ma a ritrovarsi alle prese con questo problema sono soprattutto i neonati. Infatti avendo meno batteri intestinali i bimbi possono avere difficoltà a sbarazzarsi di questa sostanza, il cui accumulo può portare al cosiddetto ittero infantile. 2. In altri casi la bilirubina è alta a causa dell'assenza di un enzima necessario per la sua modificazione da parte del fegato. Questa condizione, detta sindrome di Gilbert, è una forma di iperbilirubinemia lieve 3. Il fegato può non riuscire a modificare la bilirubina anche per altri motivi e, di conseguenza, accumularla al suo interno. Fra le possibili cause di questo problema sono inclusi alcuni virus (come quello dell'epatite A), l'alcol, alcuni medicinali (come l'ibuprofene) e reazioni autoimmuni. 4. Altre volte la bilirubina è alta a causa di problemi a monte del fegato. Alla base dell'iperbilirubinemia può ad esempio esserci l'anemia emolitica, una condizione caratterizzata da un eccesso di degradazione dei globuli rossi. 5. Infine, l'iperbilirubinemia può essere associata a problemi nell'eliminazione della bilirubina modificata dal fegato. Ad entrare in gioco possono ad esempio essere calcoli, infiammazioni o tumori alla cistifellea, oppure una pancreatite. 6. L'iperbilirubinemia può essere scoperta attraverso un esame del sangue o delle urine. Nel caso, il medico potrebbe prescrivere esami di approfondimento, come ulteriori esami del sangue per valutare lo stato di salute del fegato, ecografie, Tac o risonanze magnetiche al fegato. 7. La terapia più adatta dipende dalle cause della bilirubina alta. L'ittero infantile, ad esempio, tende a risolversi da solo, ma non è da escludere la necessità di sottoporre il piccolo a una fototerapia; inoltre potrebbe essere consigliato di interrompere l'allattamento al seno. Agli adulti potrebbe invece essere suggerito di intervenire sullo stile di vita, ad esempio evitando il consumo di alcolici. (salute, Sole 24 ore) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 PREVENZIONE E SALUTE PATITI DELLA CORSA? NON È VERO CHE LE ARTICOLAZIONI SONO A RISCHIO Correre, specie in giovane età, sembra avere un effetto protettivo contro l’artrosi al ginocchio perché muoversi fa diminuire i processi di infiammazione Non solo palestra per rimettersi in forma dopo gli stravizi di pranzi e cenoni di fine anno. La corsa in città, ovviamente quando l’inquinamento atmosferico molla la presa, può essere davvero utile per controllare meglio il peso e soprattutto potrebbe avere un effetto collaterale davvero positivo: contrariamente a quanto si pensa, infatti, non è sempre vero che i passi pesanti del “runner” rendano più sensibili agli acciacchi le articolazioni esposte al carico, come quella del ginocchio. Diminuisce l’Infiammazione : A dimostrare che comportarsi come Forrest Gump potrebbe aiutarci a preservare le articolazioni dall’artrosi è una ricerca condotta alla Brigham Young University nello Utah, apparsa su European Journal of Applied Physiology. Lo studio ha preso in esame il fluido presente nell’articolazione del ginocchio in una popolazione di persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, dimostrando non solo che dopo la classica mezz’ora di corsa si osserva una diminuzione dei parametri dell’infiammazione all’interno dei liquidi che bagnano l’articolazione, ma anche che questo effetto sarebbe legato alla diffusione di sostanze antinfiammatorie. LO STUDIO E LE CONCLUSIONI Ovviamente non si può giungere ad una conclusione definitiva sull’effettiva azione protettiva sulla degenerazione articolare della corsa regolare, ma gli stessi esperti americani ipotizzano che l’abitudine alla corsa di resistenza potrebbe rappresentare un fattore in grado di ritardare l’insorgenza dell’artrosi del ginocchio. «Quello che sappiamo è che per le persone giovani e in buona salute l’esercizio crea una sorta di ambiente antinfiammatorio, che può risultare protettivo per sa salute a lungo termine dell’articolazione». IL «MITO» DEL CARICO CHE PESA SUL GINOCCHIO Lo studio americano sembra negare il mito che il carico possa pesare sulle articolazioni, facilitando col tempo la comparsa dell’artrosi. Certo è che nel tempo gli sforzi eccessivi su un’articolazione come quella del ginocchio possono risultare nocivi, come d’altro canto pare confermare anche la ricerca: se per i giovani la corsa è sicuramente indicata, per chi ha già qualche problema sono maggiormente consigliabili le attività che impongono meno carico sull’articolazione del ginocchio, come il nuoto che consente di muovere le articolazioni nell’acqua senza il peso dell’organismo. Nell’individuo sano infatti la cartilagine articolare espelle acqua quando viene sottoposta a carico, per poi richiamarla quando il carico non è più presente. In caso di artrosi, invece, la cartilagine non ha più questa capacità: la matrice extracellulare, che contribuisce a governare il fenomeno, non è più così attiva e subisce maggiormente lo stress meccanico. Lo stesso stress può favorire anche lo sviluppo del processo infiammatorio: a spiegarlo è la reazione stessa della cellule come i condrociti (le cellule cartilaginee) che porta alla produzione di citochine (elementi che favoriscono l’infiammazione) e di una serie di fattori che favoriscono la perdita di tessuto cartilagineo. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 A questo si associa una riduzione dei processi di crescita della cartilagine articolare, per carenza di stimoli anabolici, con conseguente aggravamento del processo. Infine, l’insieme di questi fenomeni si associa anche ad un aumento dell’apoptosi (cioè del processo di morte cellulare programmata) dei condrociti stessi. Questo porta ad uno sbilanciamento tra produzione di cartilagine e sua eliminazione, con evidente carenza progressiva del tessuto cartilagineo disponibile. La scelta delle scarpe La scelta delle calzature più idonee per limitare i possibili carichi sulle ginocchia è fondamentale per la prevenzione della degenerazione articolare. Sono state studiate addirittura scarpe particolari, con scanalature costruite su misura nei punti in cui il piede si contrae durante la camminata. In pratica, con queste scarpe, si cammina come se si fosse scalzi, con il risultato che il piede assorbe le forze e le sollecitazioni che invece si scaricherebbero sul ginocchio, preservandolo dai piccoli, continui traumi che mettono a dura prova la cartilagine dell’articolazione. A dimostrare l’utilità di queste speciali calzature, è una ricerca apparsa su Arthritis & Rheumatis. Lo studio, condotto su 16 individui sofferenti di artrosi al ginocchio, è partito da una valutazione delle abitudini: in tutti i partecipanti alla ricerca sono stati eseguiti test per chiarire come appoggiavano i piedi scalzi e con le scarpe, per valutare il carico dei passi sulle ginocchia. Poi, sono state proposte queste scarpe speciali per almeno sei ore al giorno, sei giorni la settimana. Dopo sei settimane, tre e sei mesi sono stati osservati i risultati dell’impiego delle calzature: mediamente il carico sulle ginocchia si era ridotto del 18%. Le calzature su misura hanno consentito di migliorare la postura e l’andatura, consentendo movimenti più armonici e meno pesanti per il ginocchio. Insomma: se l’attività fisica è consigliabile, cerchiamo di fare in modo che non si trasformi in un boomerang per le articolazioni. L’impiego di calzature idonee, che evitino anche il “consumo” laterale dei tacchi, diventa un’ottima arma per chi vuole tenersi in forma correndo nei parchi cittadini. Clicca il seguente link per sapere “Perché il ginocchio è un’articolazione così fragile?” http://video.corriere.it/perche-ginocchio-unarticolazione-cosi-fragile/c930dbdc-c046-11e5-a781c1871777b86c PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected] ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento) PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1031 CONVENZIONI: SERVIZI e AGEVOLAZIONI per gli ISCRITTI all’Ordine Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine. Il consiglio dell’Ordine, nella seduta di Consiglio del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico). La Convenzione realizza simultaneamente la seguente finalità: Attribuisce immediatamente dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine; L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni. PER VISIONARE LE IMPRESE CONVENZIONATE BASTA CLICCARE IL SEGUENTE LINK: http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_content&view=article &layout=edit&id=1493 AZIENDA E SITO http://tufano.euronics.it/ ACCORDO DI CONVENZIONE http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/CONV ENZIONE-GRUPPO-TUFANO.pdf e-mail: [email protected] http://www.otofarma.it/ http://www.centroathenanapoli. it/ http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/Tariffa rio_Centro_ATHENA.pdf http://www.centroflegreo.net/ http://www.centrofutura.net/ http://www.centromanzoni.com/ http://www.therapiccenter.it/ http://www.dinastar.it/ http://www.ordinefarmacistinapoli.it/o rdineNuovo/images/convenzioni/TARIF FARIO_CENTRO_Flegreo_2016_1.pdf