Per Igiene degli alimenti si intende quell’insieme di precauzioni adottate durante la produzione, manipolazione e distribuzione degli alimenti, affinché il prodotto destinato al consumo umano sia soddisfacente, innocuo e salutare. La sicurezza igienica di un alimento è di primaria importanza ed è il primo requisito a cui deve rispondere la qualità dei prodotti agro-alimentari. Le contaminazioni si dividono in 1) Contaminazioni fisiche; 2) contaminazioni chimiche; 3) Contaminazioni biologiche. MODALITÀ DI CONTAMINAZIONE BIOLOGICA La trasmissione dei microrganismi patogeni, responsabili della malattia può avvenire con modalità diverse: 1) contaminazione diretta, causata dal contatto diretto dell’alimento con l’uomo o l’animale malato; 2) contaminazione indiretta, causata dalla trasmissione all’alimento dei germi patogeni per mezzo di veicoli, ossia mezzi inanimati quali alimenti, acqua, aria, suolo, oppure vettori come insetti, roditori, animali. 3) contaminazione crociata si verifica quando i contaminanti vengono trasferiti da un alimento all’altro attraverso una matrice diversa da quella alimentare (mani, stoviglie, utensili, ecc.). • Dose minima infettante = quantità minima di microrganismi in grado di sviluppare la malattia. • Portatore sano = individuo che non presenta sintomi di malattia ma è in grado di trasmettere ad altri o contaminare gli alimenti. COS’E’ UN MICRORGANISMO? Per microrganismo si intende un organismo vivente non visibile ad occhio nudo. Oltre a batteri, protozoi, lieviti, funghi e muffe a questo gruppo appartengono anche virus e prioni che non sono considerati organismi viventi. Le famiglie di microrganismi Batteri – Muffe e Lieviti – Virus - Prioni (questi ultimi due non sono organismi) I PRIONI I prioni sono proteine “difettose” in grado di trasmettere tale difetto alle proteine contigue producendo una reazione a catena. Le proteine alterate si accumulano e distruggono le cellula del sistema nervoso, creando dei “buchi” che danno l’aspetto spugnoso al tessuto nervoso. Sono responsabili delle Encefalopatie spongiformi, come quella bovina (Morbo della mucca pazza). VIRUS I virus presentano una dimensione dell’ordine di grandezza dei nanometri (generalmente 20 -300 nm), pertanto si possono osservare solo al microscopio elettronico. Sono costituiti da: 1) acido nucleico: DNA o RNA (non entrambi); 2) Capside: di natura proteica, protegge l’acido nucleico. La forma può essere regolare (geometrica) oppure avere una struttura più complessa. Riproduzione dei virus: I virus, sono parassiti intracellulari obbligati e una volta all’interno della cellula infettata, la “obbligano” a costruire tutte le componenti virali che vengono poi assemblate a formare i nuovi virus maturi e pronti a trasferirsi su altre cellule vicine. BATTERI I batteri sono microrganismi unicellulari che presentano una dimensione dell’ordine dei micron (in genere 0,5-20 μm), pertanto si possono osservare sia al microscopio ottico che elettronico. La cellula è procariota (nucleo primitivo). I batteri patogeni sono in grado di produrre tossine, che possono essere: Esotossine (es. Botulino); Endotossine Struttura della cellula batterica : Le cellule batteriche sono formate da: 1) strutture obbligatorie, presenti in tutti i tipi di batteri, filamento di DNA, citoplasma membrana cellulare, parete cellulare. 2) strutture facoltative, presenti solo in determinate specie batteriche: flagelli, capsula, spora Classificazione dei batteri : In base alla loro forma, osservabile al microscopio ottico, si possono distinguere in: cocchi (sferici); bacilli (a bastoncino); vibrioni (a virgola); spirilli (a spirale). I cocchi si distinguono in diplococchi (a due a due), streptococchi (a catenella), stafilococchi (a grappolo). Riproduzione dei batteri: Per scissione binaria ( da una cellula madre, due cellule figlie uguali). Le spore sono la forma di resistenza dei batteri alle condizioni avverse. I lieviti I lieviti, come le muffe, sono formate da cellule eucariote, causano la fermentazione alcolica per la produzione di vino, birra, pane. In particolare è utilizzato il Saccharomyces caerevisiae (lievito di birra). Si riproducono per gemmazione ( da una cellula madre si produce una figlia che si accresce ed infine si stacca). MUFFE Le muffe sono dei funghi microscopici pluricellulari. Il loro “corpo” è costituito da un intreccio di sottili filamenti chiamati ife. Le muffe possono alterare vari tipi di alimenti (pane, farine, burro, yogurt, latte, carne, frutta e verdure). I Protozoi I protozoi sono microrganismi unicellulari dotati di una struttura cellulare eucariota, più complessa rispetto a quella della cellula batterica e più simile a quella delle cellule animali. Molte specie sono dotate di motilità autonoma per la presenza di ciglia o flagelli, oppure per la presenza di movimenti ameboidi ; altre specie sono invece immobili. SVILUPPO DEI MICRORGANISMI 1. Ossigeno Se si considera il processo respiratorio vi sono microrganismi che necessitano di ossigeno (O2), oppure possono farne a meno. In base al criterio respiratorio si distinguono in: • aerobi, che hanno bisogno di ossigeno per la loro crescita; • anaerobi, che crescono solo in assenza di ossigeno; • aerobi-facoltativi, possono vivere sia in assenza che in presenza di ossigeno. 2. Temperatura La temperatura influisce particolarmente nella riproduzione e sviluppo dei microrganismi. Sulla base di questo parametro si distinguono tre gruppi: • psicrofili, crescono bene a temperature basse, tra i 0-25 °C; • mesofili, prediligono temperature intermedie, intervalli di crescita tra i 20-45 °C; • termofili, si sviluppano a temperature calde, intervalli tra i 45-70 °C. Sono temperature letali per i microrganismi quelle sopra i 70-100° C. Però le spore possono resistere fino a 120°per 20 minuti. 3. Tempo I microrganismi sono in grado di svilupparsi molto velocemente quando trovano le condizioni adatte per la loro crescita. Se si considera una riproduzione batterica ogni 20 minuti, in 4 ore si possono originare circa 4 mila individui batterici, in 12 ore 69 miliardi. 4. pH Se si considera il pH, si osserva che la maggior parte dei batteri si sviluppa meglio intorno alla neutralità (pH 6,6 - pH 7,5). I lieviti e le muffe invece prediligono un ambiente leggermente alcalino. Il pH è una grandezza che esprime il grado di acidità o basicità di una soluzione. 5. Umidità L’acqua è un elemento necessario per la vita dei microrganismi, tuttavia, essa non può essere utilizzata se combinata con altre sostanze solide come sale e zucchero. In genere i batteri richiedono una quantità d’acqua piuttosto elevata, mentre lieviti e muffe possono svilupparsi con tasso di umidità inferiore.