capitolo 11 - 1 ECONOMIA APERTA IN UN’ECONOMIA APERTA AGLI SCAMBI CON L’ESTERO (ALTRA VALUTA) SI FORMA IL MERCATO DEI CAMBI: DOMANDA, OFFERTA DI VALUTA ESTERA, TASSI DI CAMBIO. CON RIFERIMENTO A DUE PAESI NEL MERCATO DEI CAMBI SI DETERMINA IL TASSO DI CAMBIO NOMINALE BILATERALE DUE MODI PER ESPRIMERE IL CAMBIO NOMINALE BILATERALE INCERTO PER CERTO QUANTITA’ VARIABILE DI MONETA NAZIONALE PER UNITA’ DI MONETA ESTERA (PRIMA DELL’EURO: LIRE PER DOLLARO) CERTO PER INCERTO QUANTITA’ VARIABILE DI VALUTA ESTERA PER UNITA’ DI VALUTA NAZIONALE (EURO) APPREZZAMENTO/DEPREZZAMENTO DEL CAMBIO CON CERTO PER INCERTO (EURO) IL CAMBIO SI APPREZZA (DEPREZZA) QUANDO AUMENTA (DIMINUISCE). ESEMPIO DI APPREZZAMENTO: DA 1$ PER 1 € A 1,1 $ PER 1 €. VICEVERSA CON INCERTO PER CERTO. CON N PAESI SI CALCOLA PER OGNI VALUTA IL TASSO DI CAMBIO NOMINALE EFFETTIVO CHE E’ LA MEDIA DEGLI N-1 TASSI DI CAMBIO BILATERALI IN GENERE PONDERATA CON PESI DATI DALLE TRANSAZIONI COMMERCIALI TRA PAESI. CAUSE DELLA VARIAZIONE DEL CAMBIO (BILATERALE) COME OGNI PREZZO RISENTE DI DOMANDA E OFFERTA (IN QUESTO CASO DI VALUTA ESTERA). SE AUMENTA LA DOMANDA DI VALUTA ESTERA (PER QUALSIASI CAUSA DI PEGGIORAMENTO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI) IL CAMBIO SI DEPREZZA E VICEVERSA. capitolo 11 - 2 EFFETTI DELLA VARIAZIONE DEL CAMBIO SUL SALDO COMMERCIALE SE L’EURO SI SVALUTA RISPETTO AL DOLLARO OCCORRONO MENO DOLLARI PER UN EURO. QUINDI: DATO IL PREZZO IN EURO DEI BENI, DIMINUISCE IL LORO PREZZO IN DOLLARI (ESPORTAZIONI EUROPEE IN USA PIU’ COMPETITIVE); DATO IL PREZZO IN DOLLARI DEI BENI, AUMENTA IL LORO PREZZO IN EURO (IMPORTAZIONI EUROPEE DAGLI USA MENO COMPETITIVE) INDICATORE DI COMPETITIVITA’ DIPENDE DAI PREZZI INTERNI NEI DUE PAESI E DAL TASSO DI CAMBIO. SI CHIAMA TASSO DI CAMBIO REALE BILATERALE: er = p ⋅e pw ove pw rappresenta i prezzi esteri ed e il tasso di cambio nominale. UN AUMENTO DEL TASSO DI CAMBIO REALE (APPREZZAMENTO) INDICA UNA PERDITA DI COMPETITIVITA’. CON RIFERIMENTO A N PAESI SI PARLA DI TASSO DI CAMBIO REALE EFFETTIVO. VARIAZIONE DEL TASSO DI CAMBIO REALE . . . . e = p+ e− pw r VI SARA’ PERDITA DI COMPETITIVITA’ SE LA SOMMA DELLA CRESCITA DEI PREZZI INTERNI E DEL TASSO DI CAMBIO NOMINALE ECCEDE LA CRESCITA DEI PREZZI ESTERI. € capitolo 11 - 3 CAMBI FISSI E FLESSIBILI (O FLUTTUANTI) CON CAMBI FLESSIBILI NON VI SONO LIMITI ALL’OSCILLAZIONE DEI CAMBI (ESEMPIO: DOLLARO-EURO-YEN) CON CAMBI FISSI VI SONO LIMITI DI OSCILLAZIONE ATTORNO ALLA PARITA’ (PER INTERVENTO PUBBLICO O PER MECCANISMI AUTOMATICI) (ESEMPIO: SME IN PASSATO) FLUTTUAZIONE SPORCA O AMMINISTRATA: CAMBI FLESSIBILI CON AUTORITA’ CHE DISCREZIONALMENTE INTERVENGONO. CON CAMBI FISSI LA MODIFICA DELLA PARITA’ DA’ LUOGO A RIVALUTAZIONE O SVALUTAZIONE (DEFINITE IN MODO COERENTE CON CERTO PER INCERTO O INCERTO PER CERTO) SVALUTAZIONE/DEPREZZAMENTO; RIVALUTAZIONE/APPREZZAMENTO SONO COSE DIVERSE. MA IN GENERALE IL DEPREZZAMENTO DETERMINA SVALUTAZIONE (E L’APPREZZAMENTO DETERMINA RIVALUTAZIONE) TEORIA DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI IL SALDO DEI MOVIMENTI DEI BENI TENDE A PEGGIORARE SE: SI RIVALUTA IL CAMBIO REALE (X CADE, M CRESCE) AUMENTA LA DOMANDA INTERNA (M CRESCE) DIMINUISCE LA DOMANDA MONDIALE (X CADE) IN GENERALE TALE SALDO DIPENDE POSITIVAMENTE DA: PREZZI ESTERI E DOMANDA ESTERA NEGATIVAMENTE DA: PREZZI INTERNI, CAMBIO NOMINALE, DOMANDA INTERNA capitolo 11 - 4 IL SALDO DEL CONTO FINANZIARIO (MOVIMENTI DI CAPITALE) DIPENDE DAI TASSI DI INTERESSE INTERNI E ESTERNI (A BREVE E A LUNGO TERMINE) DALLE ASPETTATIVE SUL TASSO DI CAMBIO PIU’ COMPLESSE LE DETERMINANTI DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI (NON FINANZIARI) IN GENERALE TALE SALDO DIPENDE POSITIVAMENTE DAI TASSI DI INTERESSE INTERNI E DALLE ASPETTATIVE DI APPREZZAMENTO DEL CAMBIO NEGATIVAMENTE DAI TASSI DI INTERESSE ESTERI SE L’ATTESA E’ CHE L’EURO SI APPREZZERA’ RISPETTO AL DOLLARO SARA’ CONVENIENTE INVESTIRE IN EURO (SI AVRANNO PIU’ DOLLARI AL MOMENTO DEL DISINVESTIMENTO) IL SALDO DELLA COMPLESSIVA BP (VARIAZIONE DELLE RISERVE UFFICIALI) DIPENDE DA TUTTE LE VARIABILI PRIMA INDICATE. SE SONO DATI: LE VARIABILI ESTERE (PREZZI, DOMANDA E TASSI DI INTERESSE), I PREZZI INTERNI E LE ATTESE SUL CAMBIO, LA BP DIPENDE DA: TASSO DI CAMBIO NOMINALE, DOMANDA INTERNA E TASSI DI INTERESSE INTERNI. MODELLO MUNDELL-FLEMING IN UN’ECONOMIA APERTA OCCORRE CONSIDERARE ANCHE IL MERCATO DEI CAMBI E L’EQUILIBRIO DELLA BP. QUINDI: 3 MERCATI (DEI BENI, IS; DELLA MONETA, LM; ESTERO, BP) I RAPPORTI CON L’ESTERO INCIDONO ANCHE SUL MERCATO DEI BENI E SU QUELLO DELLA MONETA (MODIFICHE NELLA IS E NELLA LM). capitolo 11 - 5 Y =C + I +G+ X − M C = cY I = I (i ) _ G =G _ X=X M = mY PER SOSTITUZIONE SI OTTIENE: Y= _ _ 1 I (i ) + G + X 1− c + m ESPLICITANDO€ LA FUNZIONE DEGLI INVESTIMENTI SI OTTIENE LA RELAZIONE TRA i e Y CHE RAPPRESENTA LA IS. RISPETTO A UN’ECONOMIA CHIUSA LA IS E’ SPOSTATA A DESTRA PER LA PRESENZA DI X E’ P I U ’ I N C L I N A T A PER LA PRESENZA MOLTIPLICATORE DI m NEL IN UN CONTESTO PIU’ GENERALE LA IS RISENTE DEI PREZZI INTERNI (SE CRESCONO SI SPOSTA A SINISTRA E AUMENTA LA SUA PENDENZA), DEL CAMBIO E DEI PREZZI ESTERI (EFFETTI OPPOSTI) LA CURVA BP INDICA LE COMBINAZIONI DI i e Y CHE PORTANO IN EQUILIBRIO LA BILANCIA DEI PAGAMENTI. HA INCLINAZIONE CRESCENTE: SE CRESCE Y, CRESCE M, SI CREA DISAVANZO, OCCORRE CHE i CRESCA PER ATTIRARE CAPITALI E ELIMINARE IL DISAVANZO. LA SUA INCLINAZIONE DIPENDE DA m (POSITIVAMENTE) E DALLA REATTIVITA’ DEI MOVIMENTI DEI CAPITALI AL TASSO DI INTERESSE (NEGATIVAMENTE) capitolo 11 - 6 i Avanzo Disavanzo Y CON PERFETTA MOBILITA’ DEI CAPITALI LA BP SARA’ UNA RETTA ORIZZONTALE IN CORRISPONDENZA DEL TASSO DI INTERESSE INTERNAZIONALE (PER UN TASSO DIVERSO AVANZI O DISAVANZI INDETERMINATAMENTE GRANDI, NON ELIMINABILI CON VARIAZIONI FINITE IN Y. ANALOGO A CONCORRENZA PERFETTA) SENZA MOVIMENTI DI CAPITALE: RETTA VERTICALE. A SINISTRA DELLA BP: AVANZI (TASSI DI INTERESSE TROPPO ALTI, DATO IL REDDITO); A DESTRA, DISAVANZI. SE IL TASSO DI CAMBIO CERTO PER INCERTO FOSSE MINORE: BP VERSO IL BASSO (AUMENTO X) E MENO INCLINATA (RIDUZIONE DI m). i BP”(e”>e°) i’’ BP(e°) io BP’(e’<e°) i’ Y0 Y capitolo 11 - 7 EQUILIBRIO SIMULTANEO DEI TRE MERCATI LM i BP IS’ IS Y SE L’EQUILIBRIO VIENE DISTURBATO LE CONSEGUENZE DIPENDONO DA MOLTI FATTORI IN PARTICOLARE: REGIME DEI CAMBI (FISSI O FLESSIBILI) E DALLA NATURA DEL DISTURBO . RINVIO . NELLA FIG. IL DISTURBO E’ PROVOCATO DA UN AUMENTO DI G. DISTURBO DA SVALUTAZIONE DEL CAMBIO X CRESCE: BP IN BASSO (TRASCURO EFFETTI SU PENDENZA) E IS A DESTRA Y CRESCE. CON MONETA DATA i AUMENTA. ANCHE PER QUESTO LA BP E’ IN AVANZO. SEGUIRA’ UN AUMENTO DI BASE MONETARIA (IN ASSENZA DI STERILIZZAZIONE, RINVIO) E DI OFFERTA DI MONETA: LM A DESTRA. NUOVO EQUILIBRIO CON Y E i PIU’ ELEVATI. LM i BP B A BP’ C IS Y IS’ capitolo 11 - 8 RELAZIONI FONDAMENTALI: RIEPILOGO LE IMPORTAZIONI: + + − + ' M = m p, pw ,eY = m er Y LE ESPORTAZIONI − + − + ' X = M W = m w p, pw ,eYw = m w er Yw € SALDO DEI MOVIMENTI DEI BENI ' PC = X − M = f er ,Y ,Yw € − − + MOVIMENTI DEI CAPITALI (SALDO) € + − +e MK = g i,iw ,e IL SALDO COMPLESSIVO DELLA BP DIPENDE DA TUTTE QUESTE VARIABILI. € TENENDO FERMI: PREZZI INTERNI, PREZZI INTERNAZIONALI, REDDITO MONDIALE, TASSO DI INTERESSE INTERNAZIONALE E ASPETTATIVE SUL TASSO DI CAMBIO, LE VARIABILI RILEVANTI DIVENTANO SOLO 3: TASSO DI CAMBIO NOMINALE, REDDITO INTERNO E TASSO DI INTERESSE INTERNO (QUELLE USATE NELL’ESAME DELLA BP). capitolo 11 - 9 LIMITI DEL MODELLO MUNDELL-FLEMING ASSUNZIONI SEMPLIFICATRICI DATI I PREZZI INTERNI E INTERNAZIONALI o QUESTA IPOTESI SEMPLIFICATRICE PERMETTE ANCHE DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA POSSIBILE DIVERGENZA TRA TASSO NOMINALE E TASSO REALE DI INTERESSE (DAL PRIMO DIPENDE LA LM DAL SECONDO LA IS) NEI RAPPORTI CON L’ESTERO CONSIDERATI I FLUSSI NON GLI STOCK DI DEBITO E CREDITO o DIFFERENZA TRA AGGIUSTAMENTO DEGLI STOCK E FLUSSO PERMANENTE DI EQUILIBRIO o EFFETTI PERMANENTI O TEMPORANEI DELLE VARIAZIONI DI i o DEBITO ESTERO E INTERESSI (REDDITI DA CAPITALE) L’EQUILIBRIO DELLA BDP è QUELLO COMPLESSIVO NON QUELLO PIENO o EQUILIBRIO COMPLESSIVO COMPATIBILE CON AVANZO NEI MOVIMENTI DEI CAPITALI E DISAVANZO NEI MOVIMENTI DEI BENI (O VICEVERSA) - CONSEGUENZE DIVERSE NEL LUNGO PERIODO DEI VARI CASI NON SI CONSIDERANO LE ASPETTATIVE DI VARIAZIONE DEL TASSO DI CAMBIO o IN PARTICOLARE: LE POLITICHE ADOTTATE POSSONO MODIFICARE QUESTE ASPETTATIVE LE OPERAZIONI SUI MERCATI VALUTARI IN QUESTI MERCATI OPERANO IMPRESE CONSUMATORI BANCHE E ALTRI INTERMEDIARI FINANZIARI BANCHE CENTRALI ARBITRAGGIO: IMPEDISCE TASSI DI CAMBIO DIVERSI TRA LE STESSE VALUTE IN “PIAZZE” DIVERSE capitolo 11 - 10 CAMBIO INDIRETTO O CROSS RATE: DATO IL TASSO DI CAMBIO TRA LA VALUTA A E LA VALUTA B; E IL TASSO DI CAMBIO TRA LA VALUTA B E LA VALUTA C, E’ DATO IL CROSS RATE TRA A E C. SI DISTINGUONO MERCATI VALUTARI A PRONTI (SPOT) E A TERMINE (FORWARD) OPERAZIONI A TERMINE PER COPERTURA DAI RISCHI DI CAMBIO SWAP: AVENDO DISPONIBILITA’ DI DOLLARI ACQUISTO YEN SPOT E LI INVESTO PER 6 MESI INTITOLI GIAPPONESI; CONTEMPORANEAMENTE VENDO YEN A 6 MESI CONTRO DOLLARI. RIDUCO COSI’ L’INCERTEZZA SUL CAMBIO FUTURO. INTEREST RATE SWAP: SCAMBIO DI FLUSSI DI INTERESSI. CONTRATTI FUTURE: SONO CONTRATTI A TERMINE STANDARDIZZATI CHE POSSONO ESSERE VENDUTI PRIMA DELLA SCADENZA. SI FORMA UN FUTURE PRICE DIVERSO DAL PREZZO ALLA SCADENZA OPZIONI SUI CAMBI: CONTRATTI A TERMINE IN CUI UNA DELLE PARTI DIETRO PAGAMENTO DI UN PREMIO (PREZZO DELL’OPZIONE) SI RISERVA DI ACQUISTARE – CALL - O VENDERE - PUT - A UN PREZZO PREDETERMINATO UNA CERTA QUANTITA’ DI VALUTA A UNA DATA (O PERIODO) PREFISSATO. USATE SOPRATTUTTO A FINI SPECULATIVI (COMPRARE E VENDERE PER LUCRARE LA DIFFERENZA DI PREZZO) POICHE’ NON OCCORRE ACQUISTARE EFFETTIVAMENTE LA VALUTA SI PUO’ OPERARE CON POCO CAPITALE: LA DIFFERENZA TRA IL CAMBIO CONCORDATO E QUELLO ALLA SCADENZA A PRONTI RAPPORTI COMPLESSI TRA PREZZI A PRONTI DEL CAMBIO E PREZZO DELLE OPZIONI E DEI FUTURES (INFLUENZA DI QUESTI ULTIMI, QUINDI DELLA SPECULAZIONE, SUI PRIMI).