Diapositiva 1 - ODCEC Torino

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OIC 26
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Le poste monetarie in valuta e le norme di riferimento
Novità Codice Civile
8-bis) le attività e passività monetarie in valuta sono iscritte al cambio
a pronti alla data di chiusura dell’esercizio; i conseguenti utili o
perdite su cambi devono essere imputati al conto economico e
l’eventuale utile netto è accantonato in apposita riserva non
distribuibile fino al realizzo. Le attività e passività in valuta non
monetarie devono essere iscritte al cambio vigente al momento del
loro acquisto
OIC 26
Per attività e passività in valuta devono intendersi
le attività e le passività i cui valori espressi in
bilancio sono riferiti ad importi da
incassare/pagare, o comunque sono commisurati
a futuri flussi finanziari, in valuta.
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Rilevazione iniziale
Rilevazione iniziale
Devono essere iscritte in contabilità utilizzando il
tasso di cambio del giorno in cui l’operazione è
compiuta
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Le poste monetarie in valuta e le norme di riferimento
Valutazione alla data di riferimento del bilancio
Attività circolanti
Crediti immobilizzati
Passività
Immobilizzazioni materiali,
Immobilizzazioni immateriali
Titoli immobilizzati
Partecipazioni immobilizzate
Tasso di cambio a pronti alla data di
chiusura dell’esercizio
Tasso di cambio al momento della loro
acquisizione (tasso di cambio storico)
O, se inferiore, a quello della data di
chiusura dell’esercizio, se la riduzione è
giudicata durevole
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Norme civilistiche
Iscrizione in CE degli utili e delle
perdite su cambi
Voce C.17-bis
Il tasso di cambio di riferimento per
le imprese con l’esercizio coincidente
con l’anno solare, è quello al 31.12
In nota è opportuno separare, la parte
di utili/perdite realizzate dagli
utili/perdite da valutazione
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CONTO ECONOMICO
Differenze di cambio realizzate
Utile su cambi
Perdite su cambi
Differenze di cambio non realizzate
Utile su cambi
Utile su Perdite su
cambi > cambi
Riserva non distribuibile
C.17.bis) Utili (Perdite) su cambi
Perdite su cambi
Utile su Perdite su
cambi < cambi
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Voci di bilancio in valuta estera
Poste monetarie
e assimilate
MONETARIE
•Crediti e Debiti
Cambio da utilizzare
NON MONETARIE
•Disponibilità liquide
•Lavori in corso su ordinazione
valutati a «SAL»
•Titoli di debito
•Fondi rischi e oneri
•Ratei attivi e passivi
Cambio a pronti a fine esercizio
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Voci di bilancio in valuta estera
Cambio da utilizzare
Poste non monetarie
•Lavori in corso su ordinazione valutati a
MONETARIE
«commessa completata»
•Anticipi per l’acquisto e la vendita di beni e
servizi
•Partecipazioni iscritte nell’attivo circolante
Cambio storico
NON MONETARIE
Del cambio a pronti a fine esercizio si tiene
conto per la conversione di eventuali flussi
finanziari futuri espressi in valuta al fine di
determinare il valore
recuperabile e
l’eventuale perdita di valore
•Risconti attivi e passivi
Immobilizzazioni immateriali e materiali
Partecipazioni iscritte nell’attivo
immobilizzato e valutate con il metodo del
costo
Partecipazioni iscritte nell’attivo
immobilizzato e valutate con il metodo del
patrimonio netto
Cambio storico
Del cambio a pronti a fine esercizio si tiene
conto quando si giudica durevole la riduzione
al fine di determinare il valore recuperabile e
l’eventuale perdita durevole dell’attività
Criteri di traduzione del bilancio in valuta
(OIC 17)
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Esistenza di una riserva
UTILE CAPIENTE  ADEGUAMENTO TOTALE
UTILE SU CAMBI
>
RISERVA
PREGRESSA
UTILE PARZIALMENTE CAPIENTE
 ADEGUAMENTO PARZIALE
PERDITA  NESSUN ADEGUAMENTO
ESISTENZA DI
UNA RISERVA
PREGRESSA
UTILE SU CAMBI
<
RISERVA
PREGRESSA
PERDITA SU
CAMBI
RIDUZIONE RISERVA PREGRESSA
ANNULLAMENTO RISERVA PREGRESSA
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Assenza di una riserva
UTILE
D’ESERCIZIO
>
UTILE SU CAMBI
ASSENZA DI
UNA RISERVA
PREGRESSA
UTILE
D’ESERCIZIO
<
UTILE SU CAMBI
PERDITA
D’ESERCIZIO
COSTITUZIONE RISERVA
PER IMPORTO TOTALE
COSTITUZIONE PARZIALE RISERVA
NO COSTITUZIONE RISERVA
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Le disponibilità liquide in valuta estera, oppure i crediti e i debiti in valuta
estera, possono essere designati come strumenti di copertura del rischio di
cambio, nella loro interezza o per una parte del loro valore nominale (ad
esempio 20% o 60% del valore nominale di un credito), se tutte le seguenti
condizioni sono soddisfatte:
(a) oggetto della copertura è una o più operazioni programmate altamente
probabili o impegni irrevocabili denominati nella stessa valuta estera dello
strumento di copertura così come definiti dal principio contabile OIC 32 “Strumenti
finanziari derivati”;
(b) all’inizio della relazione di copertura vi è una designazione e una
documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società
nella gestione del rischio di cambio e della strategia nell’effettuare la copertura. La
documentazione deve includere l’individuazione dello strumento di copertura,
dell’elemento coperto, della natura del rischio coperto (ossia rischio cambio) e di
come la società valuterà se la relazione di copertura soddisfi i requisiti di efficacia
della copertura;
(c) la relazione di copertura si considera efficace verificando che gli elementi
portanti: importo nominale, scadenza, variabile sottostante e data regolamento dei
flussi finanziari corrispondano o siano strettamente allineati e il rischio di credito
della controparte non sia tale da incidere significativamente sul valore dello
strumento di copertura sia dello elemento coperto.
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