Storia della Filosofia II [FT0277] Hegel, Scienza della logica 31 March 2017 l’esposizione del sapere assoluto, termine della Fenomenologia, pertiene alla Scienza della logica (1814) l’esposizione del sapere assume una forma logica; questo sapere è già un’unità di soggetto e oggetto [antologia, p.305] la logica è al di là dell’opposizione di soggettivo e oggettivo è significativo che la realtà soggettivo-oggettiva (sapere puro) è concepita non in termini ontologici o metafisici, ma in termini logici [p.306] continuità Hegel-Kant: la risoluzione dell’ontologia in logica è già un’operazione kantiana le categorie espongono la verità, non gli enti la logica kantiana e idealista-trascendentale tuttavia rimane una struttura puramente soggettiva logica struttura ultima del mondo, senza alcun residuo all’infuori di essa (la cosa in sé diviene una categoria logica) assolutizzazione della logica la scienza della logica è l’esposizione delle categorie [p.309] la scienza della logica prende il posto dell’ontologia e della metafisica (=ontologia speciale) - ontologia generale: scienza dell’essere in quanto essere - ontologia speciale: metafisica dell’anima, del mondo e di Dio le categorie costituivano in origine l’essenziale delle strutture metafisiche dell’anima, del mondo e di Dio critica dell’ontologizzazione dei concetti in Hegel permane la visione di una verità oggettiva, di una verità in sé continuità kantiana: le categorie sono soggettive ma danno un sapere oggettivo dove oggettività è "qualcosa che vale di per sé”, "ciò che è in sé e per sé” [p.331] senso oggettivo dell’idealismo hegeliano idealismo significa che alla base delle realtà del mondo esterno (economia, politica, storia, etc.) c’è l’oggettività logica del sapere e la Natura sarà l’esposizione oggettiva del pensiero logico (das Logische) esiste anche una dimensione soggettiva del pensiero, ma anche questo dipende dalla struttura logica di base Andamento circolare: Pensare oggettivo –> oggettivo (Natura) –> che si scopre soggettivo (Spirito soggettivo) –> il quale si riconosce come pensiero oggettivo l'oggettività della logica di dimostra solo alla fine dell’opera attraversando le categorie logiche, dall’astratto al concreto, arriviamo all’idea, ovvero alla consapevolezza che le categorie logiche non sono una forma, ma sono oggettive (dal pensiero all’esistenza, struttura dell’argomento ontologico) [p.328] il passaggio non è dal concetto all’essere (vecchio argomento ontologico), ma dal concetto all’oggettività 1. il logico non è una forma ma un in sé 2. il logico è l’unico in sé 3. il fondamento di ciò sta nella tesi della Fenomenologia secondo la quale il concetto ha carattere riflessivo (unica vera dipendenza) l’idea hegeliana non è oggetto di conoscenza (Platone), ma è autoriflessiva [p.305, terzo capoverso] dimostrazione: in "Logica dell’essenza" [Struttura della Scienza della logica (dalla logica soggettiva alla logica oggettiva) - Logica dell’essere - Logica dell'essenza - Logica del concetto] il passaggio dall’essere all’essenza è uno sprofondarsi nell’essere, “ciò che consente all’essere di essere” sembra che questa cosa stia nella categoria della sostanza; antagonista intellettuale: Spinoza la sostanza spinoziana è causa di se stessa, e in quanto incausata è fondamento la condizione necessaria della sostanza è quindi la causa, poiché senza di essa la sostanza sarebbe “mero presupposto" dobbiamo passare alla categoria casuale kantiana; la sostanza non è più tale: è causa, pura attività la causa non è tale senza effetto, e pertanto rinvia alla sostanza – categoria dell’azione reciproca sostanza –> causa –> effetto (sostanza) questa azione reciproca deve essere realmente indipendente condizione di questa totale indipendenza: che questo rapporto sia cosciente di sé se fosse cieco, dipenderebbe da qualcosa che non vede per essere tale, la sostanza deve essere dunque soggetto (–> passaggio al concetto autoriflessivo) [p.321] e il pensiero è condizione dell’essere è possible dedurre l’oggettività dal concetto, poiché il concetto è fondamento dell’essere qui il concetto "vale più" dell’essere, dove per la teologia medievale l’essere (Dio) sovrastava il concetto inversione rispetto ad Aristotele: poiché il pensiero è "pensiero di pensiero", esso conduce all'essere la logica espone Dio come Egli è, l’articolarsi categoriale del concetto liberazione filosofica della rappresentazione della religione by Alessandro Veneri www.kumarproject.com