(Seminario di Filosofia del 6 maggio 2015) Il pensiero sul mondo e sul modo d’essere dell’uomo nel mondo Breve presentazione di Carlo Di Legge a) L’ontologia (seconda) Ci sono molte e diverse maniere di domandare intorno al mondo. Ne scelgo due. La prima: cos’è il mondo? (esempi: Democrito/Platone/ ... la scienza contemporanea); La seconda: quale significato ha per me il mondo? (esempi: l’etica; la politica … ma anche la dottrina dell’eros, la concezione della religione … ) Questa è l’ontologia, la domanda intorno all’essere, o almeno ne è una versione. La domanda fondamentale: che cos’è l’essere? Qui si presenta secondo queste due modalità. Domanda che nasce con la filosofia, viene enunciata implicitamente con Parmenide di Elea, viene riformulata e articolata con Platone e Aristotele. Poi si ripete, formulata in altro modo oppure no, in ogni pensiero filosofico. Ontologia è: i fondamenti del pensiero, i fondamenti del “mondo” in quanto esso non sia un caos. La seconda domanda, sui significati che per me fanno il mondo, costituisce una specie di ontologia seconda. Difatti non verte immediatamente su cos’è mondo, o, meglio, non sembra così. Domandando e rispondendo su questi temi, quali posizioni raggiungiamo? Ricominciando: in che senso il mondo è per me significativo, ovvero ha senso? In che modo la vita è vita nel senso più pregnante? 1) La risposta non riguarda senz’altro la mia mente ma l’unità corpo-mente; mente è anche corpo, è tutto insieme; 2) Il mondo è per me significativo, cioè ricco di significati, perché di continuo io formulo o mi pervengono immagini e tali immagini sono sempre accompagnate da un significato che è dato dal colore: cioè dal sentimento che accompagna l’immagine. b) Cenni su l’etica delle passioni. Emozioni/ragione, inconscio: l’importanza delle immagini per la nostra direzione (per una vita significativa). La questione della libertà. Aristotele. Il libero arbitrio. Come la filosofia può oggi dialogare con le scienze. La questione della libertà e della volontà. Come i filosofi fraintendono gli scienziati, pretendendo che solo i risultati del pensiero filosofico siano degni di attenzione. Come gli scienziati fraintendono su questioni importanti, perché le riducono. È possibile collaborare se si ascolta: il pensiero-emozione ascolta il pensiero-emozione.