Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013 Eleonora Pierucci [email protected] Forme di mercato I produttori vogliono vendere al più alto prezzo possibile • Gli acquirenti cercano il più basso prezzo possibile • Lo scambio è volontario Osservando gli acquirenti e i venditori in azione • Vediamo che beni e servizi diversi sono commerciati in modi profondamente differenti Quando gli economisti rivolgono la loro attenzione alle differenze riscontrabili nel commercio pensano immediatamente alla struttura di mercato • Le caratteristiche di un mercato che influenzano il comportamento degli acquirenti e dei venditori quando si riuniscono per commerciare Forme di mercato • Per definire la struttura di un determinato mercato, poniamo delle domande – Quanti acquirenti e venditori sono presenti nel mercato? – I venditori offrono un prodotto standardizzato, pressoché indistinguibile da quello offerto da altri venditori • O ci sono differenze significative fra i prodotti di imprese diverse? – Vi sono barriere all’entrata o all’uscita, o si può facilmente accedere al mercato e poi abbandonarlo? • Le risposte a tali domande ci consentono di classificare i mercati nei quattro tipi fondamentali – La concorrenza perfetta – Il monopolio – La concorrenza monopolistica – L’oligopolio Un mercato di concorrenza perfetta: Le caratteristiche • Consumatori e produttori non hanno alcun potere sui prezzi • Le caratteristiche fondamentali del mercato in concorrenza perfetta: 1. Assenza di costi di transazione (i venditori possono comunicare facilmente i prezzi praticati. Gli acquirenti possono possono individuare senza sforzo i venditori ed i prezzi praticati. Quindi in presenza di molti venditori i compratori possono individuare con facilità colui che offre le condizioni migliori) 2. Prodotti omogenei: i prodotti sono identici agli occhi dei consumatori (es. gli acquirenti di grano non avranno di solito preferenze per il grano di un agricoltore piuttosto che per quello di un altro) Un mercato di concorrenza perfetta: Le caratteristiche 3. Presenza di un gran numero di venditori, ognuno dei quali detiene una quota ridotta del mercato. Un gran numero di acquirenti. Il numero deve essere così elevato che nessun soggetto può influenzare in maniera significativa il prezzo del prodotto modificando la quantità che acquista o vende • 4. I venditori possono facilmente entrare e uscire dal mercato. Un nuovo venditore deve sempre sostenere alcuni costi per avviare un’attività–iniziare la produzione e instaurare i contatti con i clienti – Un mercato perfettamente concorrenziale, però, non presenta delle barriere significative per scoraggiare i nuovi entranti • Ogni impresa che desideri entrare nel mercato può svolgere la sua attività alle stesse condizioni delle imprese già presenti Un mercato di concorrenza perfetta: Le caratteristiche • Molti mercati presentano notevoli barriere all’entrata – Barriere legali – I venditori già presenti nel mercato hanno un vantaggio notevole che i nuovi entranti non possono riprodurre – Delle considerevoli economie di scala possono garantire alle imprese esistenti un vantaggio di costo rispetto alle nuove • Nella realtà, pochi mercati risultano perfettamente concorrenziali Concorrenza perfetta: Le caratteristiche Le condizioni che un mercato deve soddisfare per essere perfettamente concorrenziale sono piuttosto restrittive Nella stragrande maggioranza dei casi i mercati non soddisferanno rigorosamente una o più delle condizioni della concorrenza perfetta Quando gli economisti considerano i mercati del mondo reale, utilizzano il modello della concorrenza perfetta più spesso di qualsiasi altra struttura di mercato Come mai questo? Il modello della concorrenza perfetta è potente Molti mercati–nonostante non siano perfettamente concorrenziali– si avvicinino parecchio a questa condizione È persino possibile–con un po’ di cautela–utilizzare questo modello per analizzare mercati che non soddisfino le tre condizioni La concorrenza perfetta può approssimare le condizioni e produrre delle previsioni sufficientemente precise in una gran varietà di mercati Domanda di Mercato • La domanda di mercato di un prodotto è la somma delle quantità domandate individualmente da tutti i consumatori • Somma orizzontale delle curve di domanda individuali • Ipotesi semplificatrice: la domanda viene unicamente dai consumatori e l’offerta esclusivamente dalle imprese Curve di domanda individuale e di mercato (a) Domanda individuale 3 2,5 1,5 DEmilia 1 3 4 6 10 Curve di domanda individuale e di mercato (a) Domanda individuale 3 2,5 1,5 DEmilia DGianni 1 3 4 6 10 Curve di domanda individuale e di mercato (a) Domanda individuale 3 2,5 1,5 DEmilia (b) Domanda di mercato 3 2,5 1,5 D DGianni 1 3 4 6 10 1 7 16 Curve di domanda individuale e di mercato (a) Domanda individuale 3 2,5 1,5 DEmilia (b) Domanda di mercato 3 2,5 1,5 D DGianni 1 3 4 6 10 1 7 10 16 Offerta di mercato • L’offerta di mercato di un prodotto è la somma di tutte le quantità offerte dai singoli produttori • Somma orizzontale delle curve di offerta individuali • Procedura simile a quella adottata per la domanda di mercato Curve di offerta individuale e di mercato (a) Offerta individuale SAnna 1,5 1 0,5 1 4 Curve di offerta individuale e di mercato (a) Offerta individuale SRoberto SAnna 1,5 1 0,5 1 3 4 Curve di offerta individuale e di mercato (a) Offerta individuale (b) Offerta di mercato SRoberto SAnna 1,5 1 0,5 1 3 4 1,5 1 0,5 S 1 Curve di offerta individuale e di mercato (a) Offerta individuale (b) Offerta di mercato SRoberto SAnna 1,5 1 0,5 1 3 4 1,5 1 0,5 S 1 7 Offerta di mercato di breve e di lungo periodo Nel tempo, cambia il numero delle imprese in grado di operare sul mercato (es. brevetti,...) • In generale: • NBP ≠ NLP • • La curva di offerta di breve periodo è uguale alla somma (orizzontale) delle curve di offerta di tutti i produttori attivi • La curva di offerta di lungo periodo si trova facendo la somma (orizzontale) delle curve di offerta di tutti i potenziali produttori La libertà di entrata • La libertà di entrata in un mercato significa che le imprese hanno accesso alla stessa tecnologia e l’ingresso sul mercato avviene senza restrizioni • Nel lungo periodo il numero delle imprese potenziali è illimitato Offerta di mercato di lungo periodo • Curva di offerta di breve e lungo periodo possono essere differenC ad esempio perchè l’insieme delle imprese nel tempo può variare. • Curva di offerta di mercato di breve periodo= somma delle curve di offerta individuali di breve periodo • Curva di offerta di mercato di lungo periodo=somma curve di offerta di lungo periodo di tuK i potenziali venditori Offerta di mercato di lungo periodo Ricordate? • Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) – Qs soddisfa P = MC • Per P=ACmin, l’impresa è indifferente fra l’ipotesi di chiudere la produzione e quella di produrre secondo la sua scala di produzione efficiente • Per P<ACmin, l’impresa non produce: – Qs=0 La curva di offerta di un’impresa price-taker MC AC P’ AC P’ ACmin ACmin Qe=0 S(P’) Qe S(P’) Equilibrio concorrenziale di breve e di lungo periodo • Determinate la domanda e l’offerta di mercato, si determina il prezzo concorrenziale e la quantità. Q domandata e Q offerta al prezzo di equilibro sono uguali. • In corrispondenza di tale prezzo, i compratori e i venditori effettuano gli acquisti e le vendite desiderate. Decisione di offerta di un’impresa price-taker: la regola della quantità + la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) MC ProfiWo AC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin Qe Q* Output Offerta di mercato di lungo periodo Equilibrio concorrenziale di lungo periodo • • – • Se R > wL + rK, il profitto economico è positivo le imprese entrano sul mercato Se R = wL + rK, il profitto economico è nullo le imprese sono indifferenti tra entrare e stare fuori dal mercato Se R < wL + rK, il profitto economico è negativo l’impresa deve uscire dal mercato Offerta di mercato di lungo periodo Equilibrio concorrenziale di lungo periodo • Libertà entrata e uscita • • • Profitti positivi attraggono altri produttori. L’offerta di mercato si sposta verso destra e il prezzo di equilibrio si riduce. Questo processo si arresta quando i profitti individuali delle imprese sono nulli Equilibrio concorrenziale di lungo periodo Tre proprietà 1) MRLP = MCLP Regola della quantità In concorrenza perfetta: P= MCLP 2) P = ACminLP Regola chiusura (profitti nulli) • Nessun incentivo a entrare o uscire 3) DLP=SLP Equilibrio di mercato L’equilibrio concorrenziale di lungo periodo • La curva di offerta di mercato di lungo periodo è una retta orizzontale in corrispondenza di ACmin • NB: Qe in corrispondenza di ACmin, quando MC=AC • Le imprese attive sul mercato devono produrre secondo la loro scala di produzione efficiente • Le imprese registrano profitti nulli Equilibrio concorrenziale di lungo periodo P Impresa MCLP ACLP P2 ACmin =100 2000 Output Equilibrio concorrenziale di lungo periodo P P1 120 Industria Impresa profiWo S1 P MCLP ACLP P1 P2 ACmin =100 P2 D 2000 Output Q1 Output Equilibrio concorrenziale di lungo periodo P P1 120 Industria Impresa S1 P MCLP ACLP P2 ACmin =100 P1 S2 P2 D 2000 Output Q1 Q2 Output Equilibrio concorrenziale di lungo periodo • I profi8 a9raggono le imprese • L’offerta aumenta fino a ridurre il profiWo a 0 P Industria Impresa S1 P MCLP P1 120 ACLP P1 S2 P2 ACmin =100 D 2000 Output Q1 Q2 Output Equilibrio di mercato di lungo periodo con libertà di entrata P Q Equilibrio di mercato di lungo periodo con libertà di entrata P P*=ACmin=100 S∞ 2000 Q Equilibrio di lungo periodo: Le risposte ai cambiamenti • Le risposte di breve periodo (quando il numero delle imprese è fisso) differiscono da quelle di lungo periodo (quando c’è libertà di ingresso) Equilibrio di lungo periodo: Le risposte ai cambiamenti • Le risposte di breve periodo (quando il numero delle imprese è fisso) differiscono da quelle di lungo periodo (quando c’è libertà di ingresso) • Analisi di tre casi: Equilibrio di lungo periodo: Le risposte ai cambiamenti • Le risposte di breve periodo (quando il numero delle imprese è fisso) differiscono da quelle di lungo periodo (quando c’è libertà di ingresso) • Analisi di tre casi: 1. Variazione della domanda Equilibrio di lungo periodo: Le risposte ai cambiamenti • Le risposte di breve periodo (quando il numero delle imprese è fisso) differiscono da quelle di lungo periodo (quando c’è libertà di ingresso) • Analisi di tre casi: 1. Variazione della domanda 2. Variazione dei costi fissi e variabili Equilibrio di lungo periodo: Le risposte ai cambiamenti • Le risposte di breve periodo (quando il numero delle imprese è fisso) differiscono da quelle di lungo periodo (quando c’è libertà di ingresso) • Analisi di tre casi: 1. Variazione della domanda 2. Variazione dei costi fissi e variabili 3. Variazione dei prezzi Effetti della variazione della domanda • • • • • La domanda si espande, da D a D^ Nel breve periodo: AC e MC sono invariati In EBP : prezzo e quantità aumentano Profitti positivi • Nel lungo periodo: • Le imprese entrano sul mercato • P si riduce ad ACmin e la quantità aumenta Equilibrio di lungo periodo: Espansione della domanda Prezzo (€ per panchina) P P* = ACmin = 100 S∞ A D 2000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Q Equilibrio di lungo periodo: Espansione della domanda Prezzo (€ per panchina) P P* = ACmin = 100 S∞ A ^ D D 2000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Q Equilibrio di lungo periodo: Espansione della domanda Prezzo (€ per panchina) P S10 B P* = ACmin = 100 S∞ A ^ D D 2000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Q Equilibrio di lungo periodo: Espansione della domanda Prezzo (€ per panchina) P S10 B P* = ACmin = 100 A S∞ C ^ D 2000 D 4000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Q Effetti della variazione dei costi fissi • • • • • I costi fissi si riducono, mentre i costi variabili rimangono invariati Nel breve periodo: AC si sposta verso il basso: ACmin e la scala minima di produzione efficiente si riducono MC non è cambiato e il numero delle imprese è fisso: EBP non si sposta Profitti positivi • Nel lungo periodo: • Le imprese entrano sul mercato • P cala al nuovo ACmin e la quantità aumenta Equilibrio di lungo periodo: Diminuzione dei costi fissi P MC AC ACmin=100 200 Q Equilibrio di lungo periodo: Diminuzione dei costi fissi P P MC AC A ACmin=100 200 Q 2000 Q S∞ Equilibrio di lungo periodo: Diminuzione dei costi fissi P P MC S10 AC A ACmin=100 200 Q 2000 Q S∞ Equilibrio di lungo periodo: Diminuzione dei costi fissi P P MC S10 AC AC^ ACmin=100 P A S∞ ACmin=70 ProfiWo BP 160 200 Q D 2000 2720 Q Equilibrio di lungo periodo: Diminuzione dei costi fissi P P MC S10 AC AC^ ACmin=100 P A S∞ B ACmin=70 Ŝ∞ D 160 200 Q 2000 2720 Q Equilibrio di lungo periodo: Diminuzione dei costi fissi P P MC S10 AC AC^ ACmin=100 P A S∞ B ACmin=70 Ŝ∞ D 160 200 Q 2000 2720 Q Effetti della variazione dei costi variabili • • • • • I costi fissi rimangono invariati, mentre i costi variabili si riducono Nel breve periodo: AC e MC si spostano verso il basso: ACmin e la scala minima di produzione efficiente si riducono Poiché MC è cambiato e il numero delle imprese è fisso: EBP si sposta: P uguale, q aumenta Profitti positivi • Nel lungo periodo: • Le imprese entrano sul mercato • P cala al nuovo ACmin e la quantità aumenta Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Nel primo esempio (aumento della domanda) abbiamo ipoCzzato che i prezzi dei faWori produKvi non cambiassero. • Il prezzo di lungo periodo non cambia. • In generale, l’aumento della domanda di un prodoWo fa variare i prezzi dei faWori produKvi. • Questo fenomeno è un effeWo legato all’Equilibrio Economico Generale: sia il mercato che studiamo che tu8 gli altri mercaI devono essere in equilibrio Equilibrio di lungo periodo: Espansione della domanda Prezzo (€ per panchina) P S10 B P* = ACmin = 100 A S∞ C ^ D 2000 D 4000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Q Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Sinora: Pinput è ipotizzato costante Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Sinora: Pinput è ipotizzato costante • Ipotesi ragionevole se: Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Sinora: Pinput è ipotizzato costante • Ipotesi ragionevole se: ü l’aumento nell’impiego dell’input è minimo rispetto al mercato Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Sinora: Pinput è ipotizzato costante • Ipotesi ragionevole se: ü l’aumento nell’impiego dell’input è minimo rispetto al mercato ü l’offerta sul mercato dei fattori è molto elastica Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Sinora: Pinput è ipotizzato costante • Ipotesi ragionevole se: ü l’aumento nell’impiego dell’input è minimo rispetto al mercato ü l’offerta sul mercato dei fattori è molto elastica • In generale: • quando D aumenta, varia Pinput nella sua produzione Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Sinora: Pinput è ipotizzato costante • Ipotesi ragionevole se: ü l’aumento nell’impiego dell’input è minimo rispetto al mercato ü l’offerta sul mercato dei fattori è molto elastica • In generale: • quando D aumenta, varia Pinput nella sua produzione • Effetto di equilibrio generale: il mercato del prodotto finale ed il mercato dei suoi input devono risultare tutti in equilibrio Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo • Sinora: Pinput è ipotizzato costante • Ipotesi ragionevole se: ü l’aumento nell’impiego dell’input è minimo rispetto al mercato ü l’offerta sul mercato dei fattori è molto elastica • In generale: • quando D aumenta, varia Pinput nella sua produzione • Effetto di equilibrio generale: il mercato del prodotto finale ed il mercato dei suoi input devono risultare tutti in equilibrio • In conclusione: D aumenta: P e Q aumentano Prezzo (€ per panchina) Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo ^ =110 AC min ACmin=100 S∞ A D 2000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Prezzo (€ per panchina) Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo ^ =110 AC min ACmin=100 A D ^ D S∞ 2000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo Prezzo (€ per panchina) S10 B ^ AC min=110 ACmin=100 A D ^ D S∞ 2000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo Prezzo (€ per panchina) S10 B ^ AC min=110 ACmin=100 A C D 2000 ^ D S∞ 4000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Equilibrio di lungo periodo: Variazioni di prezzo nel lungo periodo Prezzo (€ per panchina) S10 B ^ AC min=110 ACmin=100 A E S∞! C S∞ D 2000 ^ D 4000 Panchine da giardino prodo9e ogni mese Efficienza nei mercati perfettamente concorrenziali • I mercati in concorrenza perfetta portano ad un esito economicamente efficiente • Il surplus aggregato è massimo – Il surplus aggregato misura il beneficio netto derivante da consumo e produzione. Surplus aggregato = Disponibilità totale a pagare dei consumatori –Totale costi di produzione evitabili Il surplus aggregato: un’analisi grafica • Il beneficio totale del consumo corrisponde alla Prezzo disponibilità a pagare 2.5 • = area al di sotto della curva di domanda del B consumatore fino alla 1.5 quantità di equilibrio DGianni 4 Q Il surplus aggregato: un’analisi grafica • Il beneficio totale del consumo corrisponde alla Prezzo disponibilità a pagare 2.5 • = area al di sotto della curva di domanda del B consumatore fino alla 1.5 quantità di equilibrio DGianni 4 Q Dal singolo consumatore alla domanda di mercato: misurare la disponibilità a pagare complessiva Il surplus aggregato: un’analisi grafica • Il costo totale evitabile di produzione include tutti Prezzo i costi di un’impresa, eccetto quelli sommersi SAnna 1.5 B 1 4 Q Il surplus aggregato: un’analisi grafica • Il costo totale evitabile di produzione include tutti Prezzo i costi di un’impresa, eccetto quelli sommersi • Area di tutti i costi evitabili = area al di sotto della curva di offerta fino al livello di produzione di equilibrio SAnna 1.5 B 1 4 Q Il surplus aggregato: un’analisi grafica • Il costo totale evitabile di produzione include tutti Prezzo i costi di un’impresa, eccetto quelli sommersi • Area di tutti i costi evitabili = area al di sotto della curva di offerta fino al livello di produzione di equilibrio SAnna 1.5 B 1 4 Q Surplus aggregato: Surplus del produttore e del consumatore • Surplus aggregato: • Surplus del consumatore + surplus del produttore Surplus aggregato: Surplus del produttore e del consumatore • Surplus aggregato: • Surplus del consumatore + surplus del produttore • Surplus del consumatore = somma delle disponibilità complessive a pagare dei consumatori, meno la loro spesa totale Surplus aggregato: Surplus del produttore e del consumatore • Surplus aggregato: • Surplus del consumatore + surplus del produttore • Surplus del consumatore = somma delle disponibilità complessive a pagare dei consumatori, meno la loro spesa totale • Somma dei surplus dei singoli consumatori Surplus aggregato: Surplus del produttore e del consumatore • Surplus aggregato: • Surplus del consumatore + surplus del produttore • Surplus del consumatore = somma delle disponibilità complessive a pagare dei consumatori, meno la loro spesa totale • Somma dei surplus dei singoli consumatori • Surplus del produttore è la somma dei ricavi delle imprese, meno i costi evitabili Surplus aggregato: Surplus del produttore e del consumatore • Surplus aggregato: • Surplus del consumatore + surplus del produttore • Surplus del consumatore = somma delle disponibilità complessive a pagare dei consumatori, meno la loro spesa totale • Somma dei surplus dei singoli consumatori • Surplus del produttore è la somma dei ricavi delle imprese, meno i costi evitabili – Somma dei surplus delle singole imprese Surplus del produttore e del consumatore un’analisi grafica P 7,5 S 2.5 0,5 D 10 Q Surplus del produttore e del consumatore un’analisi grafica P 7,5 Surplus del consumatore S 2.5 0,5 D 10 Q Surplus del produttore e del consumatore un’analisi grafica P 7,5 Surplus del consumatore S Surplus del produWore 2.5 Surplus aggregato 0,5 D 10 Q Massimizzare il surplus aggregato • Adam Smith : “La ricchezza delle nazioni” (1776) • idea della “mano invisibile” del mercato • • I mercaI perfe9amente concorrenziali massimizzano il surplus aggregato Il surplus aggregato e efficienza • In un mercato di concorrenza perfetta, il surplus aggregato è massimizzato • Non esiste alcuna perdita secca • non c’è alcuna riduzione del surplus aggregato rispetto al suo valore massimo possibile