IL RUOLO DEL LABORATORIO: QUALI TEST, IN QUALI SITUAZIONI SOPHIE TESTA Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologiche CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Istituti Ospitalieri di Cremona DOAC: PUNTI DI DISCUSSIONE • Perche’ parliamo di laboratorio? • Quando e’ utile il dosaggio dell’attivita’ anticoagulante? • Quali test usare ? DOAC Studi farmacodinamici e farmacocinetici hanno mostrato che la risposta anticoagulante e’ prevedibile in condizioni cliniche “standard”. Da ciò è derivato: 1) Somministrazione a dosaggio fisso giornaliero 2) La non indicazione al monitoraggio di laboratorio routinario 3) Non “necessita’” di antidoti (breve emivita) PUBMED, 2014 Sept: PIU’ DI 200 CASE REPORT Breuer L, N Engl J Med 2013 A Case Report - An 84 year old woman (weight 40kg) was admitted to the emergency department for abdominal pain and rectal bleeding - She had been treated for 4 months with dabigatran etexilate, 75mgx2/die, for AF, associated with amiodarone 200mg/die. - At CT scan she was diagnosed as having faecaloma with no other abnormalities - On admission: CrCL=32mL/min/1.73m2 Plts=381.000mmc, aPTT R=6.43 (NV<1.16), PTsec >60 sec (NV=6-13) - She developed massive rectal bleeding a few hours after digital evacuation of the faecaloma and died because of haemorragic shock - Plasma concentration of dabigatran was very high= 5.600ng/mL (expected range=31-225ng/mL) Arch Intern Med, 2011 PERCHE’? • Esiste ampia variabilita’ intra/inter individuale • Modificazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche in relazione a: interazioni farmacologiche, insuff. renale, insuff. epatica, eta’, peso. • Non noti i range terapeutici e il livelli di anticoagulazione (cutoff) sicuri per procedere a chirurgia/manovre invasive VARIABILITA’ INTER-INDIVIDUALE Farmaco Basale Picco Dabigatran 110 mgx2/die (ng/ml) 10-96 (ng/ml) 62-447 Dabigatran 150mgx2/die 31-225 64-443 Rivaroxaban 10mg/die 3-25 90-190 Rivaroxaban 20mg/die 12-137 184-343 Apixaban 2,5mgx2/die 14-28 16-108 Apixaban 5 mgx2/die 30-70 103-155 Mueck W et al, T&H 2008; Frost et al, Brit J Clin Pharmacol 2013; Summary of product characteristics. Dabigatran. http://wwwmedicinesorguk/emc/medicine/24839. 2012.; Baglin 2013 DOAC: INTER-INDIVIDUAL VARIABILITY Inter-individual variability (ng/ml) CV% Mean (min-max) dabigatran Ctrough 78.7 (15-207.7) 71.9 Cpeak 188.5 (35.4-435.5) 66.5 Ctrough 29.5 (20.7-105.8) 58.6 Cpeak 210.5 (27.2-393.7) 48.1 Ctrough 124.8 (37.9-353.8) 57.9 Cpeak 227.7 (55.4-487.1) 41.7 rivaroxaban apixaban Centro Emostasi e Trombosi Cremona, 2014 DOAC: INTRA-INDIVIDUAL VARIABILITY Intra-individual variability (ng/mL) CV% mean (min-max) mean (min-max) 80.3 (20-341) 36.0 (8.3-64.4) 205.0 (37.0-465.1) 38.8 (23.8-49.8) 31.0 (20-75.5) 25.2 (1.5-52.6) 197 (24.6-426.8) 30.7 (5.4-75.7) Ctrough 122.1 (40.8-249.5) 26 (13.6-54.4) Cpeak 224.6 (116-419.2) 25.7 (6.6-40.5) DABIGATRAN Ctrough Cpeak RIVAROXABAN Ctrough Cpeak APIXABAN Centro Emostasi e Trombosi Cremona, 2014 2013 INTERAZIONI FARMACOLOGICHE Interactions should be properly evaluated. Whenever a concomitant therapy is ongoing with a drug likely to interfere with NAO, a lab control should be performed (Pengo, 2011). Many of these drugs interact with warfarin, but INR levels allows dose adjustment, which mitigates the risk of concomitant treatment (Schulman S et al, 2012) PLASMA CONCENTRATION PROFILE: DABIGATRAN 150mgx2/die Cmin associata all’aumento dell’efficacia antitrombotica e al ridotto rischio emorragico (FDA) Gong IY et al, 2013 Reilly PA, JACC 2013 PLASMA CONCENTRATION PROFILE: RIVAROXABAN 20mg •Disclaimer: Although the observed and expected plasma concentrations of rivaroxaban are shown the relationship and interpretation of these concentrations to clinical events/outcomes remains to be seen as more data become available PLASMA CONCENTRATION PROFILE: APIXABAN 5MGX2/DIE Disclaimer: Although the observed and expected plasma concentrations of apixaban are shown the relationship and interpretation of these concentrations to clinical events/outcomes remains to be seen as more data become available. Gong IY et al, 2013 IL DOSAGGIO DEI DOAC 1. DOSAGGIO PERIODICO - non è attualmente raccomandato - può essere utile per evidenziare un sovra/sottodosaggio persistente? 2. DOSAGGIO IN CONDIZIONI CLINICHE PARTICOLARI Non conosciamo i range terapeutici dei DOAC, abbiamo solo informazioni sulla variabilità biologica. Chan NC et al, J Thromb Haemost 2014 HOW MUCH IS ENOUGH? In base agli studi di fase II e III si è assunto che: - nel tempo (mesi/anni) si mantengano sempre livelli “accettabili” - non si verifichino “accumuli” persistenti di farmaco -non si verifichino condizioni persistenti di “assenza o insufficiente” attività anticoagulante Sappiamo, però, che le complicanze con altri farmaci (es AVK) correlano con il tempo trascorso a livelli non adeguati di anticoagulazione (TTR) Abbiamo a disposizione sufficienti evidenze per raccomandare controlli periodici di routine dei DOAC, non conoscendo i range terapeutici ? QUANDO PUO’ ESSERE UTILE IL DOSAGGIO FARMACOLOGICO? • • • • • • • • Perioperative management Patients presenting in emergency with adverse events (Thrombosis, Bleeding) Immediate reverse of anticoagulation Renal Disease Liver Disease Suspicion or known interaction with other drugs Elderly patients Under/over weight 2011 FCSA LG 2014 La MISURA del livello di anticoagulazione conferma la correzione dell’assetto emostatico, indipendentemente dall’emivita del farmaco Pengo V et al 2010 Sanguinamenti maggiori in pazienti sottoposti ad interventi cardiochirurgici PT INR>1.46 (Tinker et al, JAMA 1978) LA GESTIONE PERIOPERATORIA Schulman S, J Intern Med 2013 Healey JS et al, Circulation 2012 METODI DI DETERMINAZIONE • QUALITATIVI - POC URINE (colorimetrico) (presente/assente) • SEMI QUANTITATIVO - POC URINE (colorimetrico +/++/+++) • QUANTITATIVI - Concentrazione di farmaco (HPLC) - Attività anticoagulante del farmaco (metodi coagulativi/cromogenici) Reilly PA, JACC 2013 DOAC: LA MISURA DELL’EFFETTO ANTICOAGULANTE Harenberg J et al, Thromb Res 2012 TEST DI SCREENING E DOAC • Tutti i test coagulativi di screening possono essere variamente influenzati dai DOAC a seconda del tipo di reagente • In generale PT, aPTT e TT, per la scarsa o eccessiva sensibilità, non sono test utili per esprimere l’attività anticoagulante dei DOA • Sono disponibili test specifici per ogni molecola, semplici, di facile esecuzione e a basso costo DABIGATRAN E TEMPO DI TROMBINA (R) NEQAS 2012: Partecipanti 568 DABIGATRAN E PT RATIO NEQAS 2012: Partecipanti 568 DABIGATRAN E aPTT RATIO NEQAS 2012: Partecipanti 568 ECA -ECT • • • • • Test basato sull’attivazione prodotta dall’ecarina (veleno di vipera - Echis carinatus), che converte la protrombina a meizotrombina, un enzima intermedio sensibile all’azione degli inibitori diretti della trombina. A differenza dell’ECT, test nel quale la protrombina del campione in esame funge da substrato per l’ecarina, nell’ECA i livelli di protrombina sono standardizzati dall’aggiunta di quantità note di protrombina umana. ECA non risente di variabili quali: i livelli plasmatici della protrombina, del fibrinogeno e l’eventuale presenza di eparina , in quanto la meizotrombina è insensibile all’eparina. ECA ha dimostrato un’ottima sensibilità permettendo di misurare concentrazioni di dabigatran fino a 4 ng/ml. Inoltre si è confermata l’ottima riproducibilità e linearità del metodo, paragonabile al dTT Hemoclot. ESERCIZIO NEQAS 2014 Centri partecipanti = 614 ESERCIZIO NEQAS 2014 Centri partecipanti = 614 RIVAROXABAN: aXa PT aXa Douxfils J, Thromb Res 2012 APIXABAN: aXa aXa PT R aXa aXa LA MISURA DELL’ATTIVITA’ ANTICOAGULANTE • PT e aPTT : non sufficientemente sensibili alla misura delle concentrazioni farmacologiche; ampia variabilita’ reagente dipendente; possono essere modificati per altre cause (es. epatopatia, LAC, deficit vit K…) • Tempo di trombina: troppo sensibile a dabigatran. Se nella norma esclude concentrazioni residue di dabigatran con quasi tutti i reagenti Samama et al 2010, Lindhal TL et al 2011, Douxfils 2013 PT vs ATTIVITA’ aXa I test che misurano l’attività anti Xa sono: • più sensibili • rapidi • risultati indipendenti dal reagente usato • risultati indipendenti da altre condizioni che possono alterare il PT • risultati possono essere espressi in ng/ml DOAC: QUALI TEST? FARMACO dabigatran (ng/ml) DOSAGGIO DELL’ATTIVITA’ ANTICOAGULANTE (metodo) dTT ECT /ECA rivaroxaban (ng/ml) aXa apixaban (ng/ml) aXa edoxaban (ng/ml) La misura dell’attivita’ anticoagulante deve essere espressa in ng/ml. In condizioni stabili le concentrazioni farmacologiche devono essere misurate prima della somministrazione successiva del farmaco. Pengo V et al, T&H 2011; Douxfils J et al, T&H 2012, 2013; Baglin T, JT&H 2013, Tripodi A, 2013 I FATTORI DA CONSIDERARE PER POTERE INTERPRETARE IL RISULTATO DI LABORATORIO • Quale farmaco? • A che ora è stato assunta l’ultima dose? • Quale test richiedere? Dabigatran Rivaroxaban Apixaban LABORATORIO E DOAC: NON SOLO COAGULAZIONE • Prima di iniziare un trattamento anticoagulante: Hb, Plts, GFR, AST, ALT, PT (ratio), aPTT (ratio) • Nel follow-up: Hb, Plts, GFR, AST, ALT, SOF, Sideremia LE NECESSITA’ SANITARIE DEL PAZIENTE IN TERAPIA CON AVK O NAO: IL RUOLO DEL LABORATORIO AVK IL PAZIENTE NAO Si Visita di prescrizione Si Giusta indicazione e dose (o range terapeutico di INR) Informazione/Educazione completa Si Si Si Si (12-15/anno) Monitoraggio (anamnesi, condizioni cliniche, assetto emostatico, funzione epatica e renale) Routinari prelievi ematici per controlli di lab. Si No? (3-4/anno) Controllo Si Aggiustamenti “esperti” delle dosi No No Controllo compliance/aderenza Si Si Guida per condizioni a rischio/complic. Si No (routine) Controlli clinici periodici Si LE NECESSITA’ SANITARIE DEL PAZIENTE IN TERAPIA CON AVK O NAO: IL RUOLO DEL LABORATORIO AVK NAO Si Preparazione interventi chirurgici/manovre invasive (tempi di sospensione e/o eventuale bridging therapy) Si Si Gestione delle complicanze maggiori Si Si Gestione delle complicanze minori Si Si Rivalutazione clinico/terapeutica in caso di cambiamenti dello stato di salute Si CHIRURGIA D’EMERGENZA •sospendere il farmaco e stabilire l’orario dell’ultima assunzione •eseguire il dosaggio con test specifici •somministrare carbone vegetale x os se dabigatran o rivaroxaban assunti da meno di 2 ore o apixaban entro 3 ore concentrazione rivaroxaban e apixaban < 20 ng/mL concentrazione > 20 ng/mL ma < 50 ng/mL per rivaroxaban e apixaban concentrazione dabigatran < 15 ng/mL concentrazione > 15 ng/mL ma < 50 ng/mL per dabigatran procedere con l’intervento chirurgico procedere con l’intervento chirurgico correzione dell’assetto emostatico se sanguinamento peri-postoperatorio *vedi nota concentrazione > 50 ng/mL SE POSSIBILE RITARDARE •CCP a 4 fattori (50 U/Kg) prima dell’int. • ripetere il dosaggio 5 min. dopo infusione •FEIBA (30 U/Kg) o rFVIIa (90 g/Kg) se sanguinamento. peri-postoperatorio • per dabigatran, se persistenza di elevate concentrazioni, eseguire dialisi *Si ritiene prudente considerare l’impiego di CCP a 4 fattori (50 U/Kg) prima di interventi ad elevatissimo rischio emorragico (NCH) in pz con questi livelli farmacologici LG Cremona 2014 CONCLUSIONI • Emerge la necessità in numerose condizioni cliniche di conoscere i livelli di anticoagulazione dei pazienti trattati con DOAC • In generale, i test di screening PT e aPTT non presentano una sensibilità analitica adeguata per essere utilizzati nel dosaggio dei DOAC • Sono disponibili test specifici, semplici, adattabili in ogni laboratorio e che presentano ottima sensibilità e specificità