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Picchio rosso maggiore
Picchio rosso maggiore
2009-06-25 15:01:53
PICCHIO ROSSO MAGGIORE
Picoides major
Il Picchio rosso maggiore vive in tutta Europa; in Italia è stazionario e nidificante, migratore
parziale e svernante. In Lombardia era un uccello molto comune alla fine del secolo scorso,
ma ora è in diminuzione come presenze, a causa dei disboscamenti; rimane comunque il
picchio più comune e diffuso che nidifica in gran parte della nostra regione.
In generale i Picchi (che raggruppano più di 200 specie di uccelli) sono noti per la loro
capacità di arrampicarsi sui tronchi degli alberi e di scavare buchi nel legno con il becco
diritto, appuntito e simile a uno scalpello. Hanno inoltre una lunga lingua dalla punta dura a
forma di lancia, che può essere estroflessa. Le dita delle zampe, munite di forti artigli, sono
solitamente disposte due in avanti e due all’indietro. La coda è rigida con il calamo delle
penne che termina in spine dure, sulle quali l’uccello sostiene il proprio peso.
I picchi sono animali solitari che nidificano ovunque ci siano alberi: nelle foreste pluviali come
nei parchi cittadini.
Si nutrono principalmente di insetti che individuano battendo il legno degli alberi con il becco
e servendosi poi di quest’ultimo come piccozza per afferrarli.
E’ possibile riconoscere i diversi picchi ascoltandoli tamburellare sui tronchi degli alberi: il
picchio rosso maggiore è quello che lo fa più velocemente.
Ci sono tre scopi per cui un picchio tamburella il tronco di un albero:
- richiamare un partner con il quale accoppiarsi,
- cercare larve di insetti da mangiare sotto le cortecce,
- ma soprattutto creare il nido.
Scavare il nido è un’attività molto faticosa che, a seconda della durezza del legno, può
richiedere da cinque giorni a tre settimane, dall’esterno appare come un foro circolare ma
all’interno contiene una comoda camera tappezzata di trucioli.
Il picchio rosso maggiore, lungo circa 23 cm, è nero, le parti inferiori, le spalle ed alcune zone
del capo sono bianche, il vertice è nero negli adulti e rosso nei giovani, le copritrici della coda
sono rosse, e rossa è anche la nuca nel maschio.
Vola a sbalzi e con una velocità notevole ma è poco resistente; sul terreno scende di rado, e
quando lo fa saltella con una certa disinvoltura.
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Picchio rosso maggiore
In agosto comincia a raccogliere pigne come riserva di cibo per i mesi invernali.
L’accoppiamento avviene agli inizi della stagione primaverile e la femmina depone da 4 a 6
uova piccole, allungate, molto fragili, che cova alternandosi con il maschio per circa 16
giorni. A maggio nascono i piccoli costantemente nutriti dal padre, che può tornare al nido
con il cibo anche 250 volte al giorno. La prole viene accudita fin quando non sia in grado di
procurarsi il cibo da sola.
Nella dieta del picchio rosso maggiore rientrano soprattutto le larve degli insetti del legno ma
anche formiche, semi e uova e nidiate dei piccoli uccelli del bosco. Qualche volta si alimenta
anche nelle coltivazioni di mais dove preda, nel tardo autunno, le larve di un insetto del mais
presente nei cumuli.
La specie risente negativamente della deforestazione e della urbanizzazione benchè possa
essere presente nei grandi parchi urbani.
Habitat:
Abita i boschi estesi di latifoglie e conifere, i campi alberati ed i parchi; d’inverno compare
anche nei giardini. Ha una particolare predilezione per i boschi di pioppi, olmi e salici.
[Mostra come presentazione]
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