Diapositiva 1 SEMINARIO SCIENTIFICO IN ROMA UNIVERSITA TOR VERGATA I PRODOTTI CITOZEATEC INTEGRATORI ALIMENTARI E STATI FISIOPATOLOGICO Roma li 08/03/2014 Innanzitutto desidero rivolgere un vivo ringraziamento da parte mia e della Citozeatec Alla Prof.ssa Antonella Canini – Direttore Dipartimento di Biologia Ai - Prof. Vittorio Colizzi - Prof. Simone Beninati - Dott. Francesco Antonelli Inoltre il mio ringraziamento va a tutti i tecnici, i ricercatori che con spirito di abnegazione e dedizione hanno reso possibile lo sviluppo, attraverso test e sperimenti in vivo, con particolare riferimento alle sperimentazioni operate sulle placche ateromasiche, steatosi epatiche ed' altro. La serietà professionale attuata dall’Università e dai suoi specialisti ha permesso alla CITOZEATEC di farsi conoscere nel mondo scientifico avvalorando tanti anni di studi e sacrifici da me condotti e per questo rinnovo ancora la mia gratitudine e il mio ringraziamento. Un vivo ringraziamento e rivolto verso i medici dr. Alberto Zaccagna, Prof. Vincenzo Valenzi e colleghi che quotidianamente sanno associare l' uso dei prodotti Citozeatec ai pazienti. Questa presentazione come di seguito meglio indicato è indirizzata al metodo di produzione degli integratori alimentari biodinamici Citozeatec, Diapositiva 2 SEMINARIO SCIENTIFICO IN ROMA UNIVERSITA TOR VERGATA I PRODOTTI CITOZEATEC PROCESSO PRODUTTIVO DEI PRODOTTI CITOZEATEC Prima di addentrarci nella descrizione sommaria dei prodotti, sarà opportuno richiamare l’attenzione sulle caratteristiche salienti della cellula umana; esse non possono sottrarsi alle leggi della fisica e della chimica; le regole della meccanica, così come quelle che governano la conversione di un’energia in un'altra, valgono per esse non meno che per la macchina a vapore. È esperienza comune che qualunque cosa, lasciata a sé, finisce con il disordinarsi: gli edifici crollano, gli organismi morti vanno in putrefazione, e così via; questa tendenza universale si esprime nel secondo principio della termodinamica, il quale afferma che nell’ambito di un sistema isolato il grado di disordine può solamente aumentare. L’enigma sta nell’ordine elevatissimo che presentano gli organismi viventi a tutti i livelli; un ordine che si impone all’evidenza nelle grandi strutture, come l’ala di una farfalla o l’occhio di un polipo, nelle strutture subcellulari come i mitocondri e le ciglia, nella forma e nella disposizione delle molecole donde tali strutture traggono corpo. Diapositiva 3 Struttura di una cellula Ai fini termodinamici possiamo considerare la cellula e l’ambiente immediatamente circostante come un contenitore ermeticamente chiuso immerso in un mare uniforme di materia che rappresenta il resto dell’universo; per crescere e sostentarsi la cellula deve costantemente creare ordine dentro questo contenitore. Anche se fra il contenitore e il mare che lo avvolge non è possibile scambiare molecole è però possibile scambiare calore e fra calore e ordine sussiste una relazione quantitativa; il calore è energia sotto forma di moto caotico delle molecole, e perciò rappresenta l’espressione più disordinata dell’energia medesima. Nel corso delle reazioni chimiche l’energia non si può creare né distruggere, e ciò vuol dire che alla perdita continua di calore che nella cellula pilota la produzione dell’ordine biologico, deve corrispondere l’assunzione, altrettanto continua, di energia dal di fuori. Tale energia deve avere forma diversa da quella termica; per le piante l’energia deriva originariamente dalla radiazione elettromagnetica del sole, per gli animali da quella chimica accumulata nei legami covalenti delle molecole organiche che costituiscono il loro nutrimento; siccome queste stesse sostanze nutritive sono state prodotte da organismi fotosintetici, è il sole la sorgente primaria di energia per entrambi i sistemi. Diapositiva 4 ATP trasportatore universale di energia libera. Si può ammettere che le cellule animali ricavino l’energia dagli elementi in tre tempi; nel primo proteine, polisaccaridi e grassi vengono demoliti da radiazioni extracellulari in molecole di piccola dimensione, nel secondo queste ultime subiscono all’interno delle cellule la degradazione ad Acetil-CoA e una limitata quantità di ATP e di NADH. In assenza di ossigeno sono queste le sole reazioni capaci di liberare energia; nel corso del 3° tempo le molecole di Acetil-CoA subiscono all’interno dei mitocondri la degradazione a CO2 e ad atomi di idrogeno, i quali ultimi si legano a molecole vettrici come il NADH. Gli elettroni provenienti dagli atomi di idrogeno passano attraverso una complessa catena di vettori che si conclude con la riduzione dell’ossigeno molecolare e la formazione di acqua; sotto l’impulso di energia liberatasi in queste fasi successive di trasferimento degli elettroni gli ioni idrogeno (H+) fuoriescono per trasporto dai mitocondri. Il gradiente elettrochimico protonico che ne risulta entro la membrana mitocondriale interna viene imbrigliato a sua volta per pilotare la sintesi della maggior parte dell’ATP cellulare. L’idrolisi di ATP si accoppia alle reazioni energeticamente sfavorite, quali la biosintesi delle macromolecole, generalmente tramite la formazione di intermedi fosforati; altre molecole reattive, che fungono da vettrici e si dicono coenzimi, trasferiscono nel corso della biosintesi certi gruppi chimici: ad es. il NADPH trasferisce idrogeno sotto forma di protone più due elettroni (ione idruro), mentre l’Aceti-CoA trasferisce gruppi acetile. Molecole polimere come le proteine e gli acidi nucleici vengono edificate, a partire da piccoli precursori attivati, mediante reiterate disidratazioni. Diapositiva 5 Il coordinamento del catabolismo e della biosintesi. Una certa idea di quanto genialmente sia concepita la cellula come macchina chimica possiamo farcela osservando la figura in diapositiva riportata, che è una mappa di un gran numero di percorsi enzimatici. Nella diapositiva è tracciata una configurazione del coordinamento del catabolismo umano dove sono dimostrate alcune delle reazioni che si verificano all’interno della cellula, dal percorso della glicolisi e dal ciclo dell’acido citrico (contraddistinti dal colore in figura) si dipartono all’incirca 500 reazioni metaboliche comuni. Una tipica cellula comune di mammifero sintetizza all’incirca 10.000 proteine, la maggior parte delle quali sono costituite da enzimi. Nel segmento di questo labirinto metabolico che appare in figura contraddistinto dal retino colorato, ha luogo la sintesi del colesterolo a partire dall’Acetil CoA . In questo fantastico mondo biochimico le macchine della vita sono gli enzimi, proteine attive senza le quali la vita non avrebbe possibilità di esistere sia nel regno vegetale che animale. Diapositiva 6 Regolazione allosterica Regolazione per inibizione da feedbek Una forma comunissima di regolazione è costituita dall’inibizione a feedback, velocemente reversibile, che il prodotto finale di un certo percorso metabolico esercita sul primo enzima della catena; una forma di regolazione più durevole è basata sulla modificazione chimica di un enzima ad opera di un altro, sovente per mezzo della fosforilazione. In combinazione fra loro i meccanismi regolatori possono provocare mutamenti di lunga durata nel metabolismo cellulare; non tutte le reazioni della cellula si svolgono nel medesimo compartimento, anzi la segregazione spaziale ad opera della membrana interna permette la specializzazione della funzione chimica degli organelli. Le cellule non possono sottrarsi alle leggi della fisica e della chimica; le regole della meccanica, così come quelle che governano la conversione di una energia in un'altra , valgono per esse non meno che per la macchina a vapore. Diapositiva 7 SEMINARIO SCIENTIFICO IN ROMA UNIVERSITA TOR VERGATA I PRODOTTI CITOZEATEC I prodotti citozeatec Queste prime immagini, apparentemente molto complesse, vogliono suggerire che cosa sono questi prodotti: sono una cosa nuova ed unica anche se sono definiti integratori alimentari particolari; che cosa significa proprio in due parole. Significa che tramite un ciclo molto complesso di lavorazione che utilizza un impianto industriale, la CITOZEATE è riuscita a riprodurre praticamente le tappe fondamentali dei cicli metabolici che nutrono ed informano la cellula. l’essenza della cosa è che questi preparati portano alla cellula l’energia e l’informazione di cui hanno bisogno per funzionare in modo ideale, quindi come di seguito vi verrà spiegato, sono adatti ad una vastissima gamma di situazioni. Dal mantenimento della salute, al miglioramento della salute, alle prestazioni sportive, all’ estetica, a sostenere e ad affrontare la svariata gamma di malattie o squilibri in quanto fornendo alle cellule corporee l’energia sottoforma di codice di riconoscimento si assiste al miglioramento di tutte le attività biodinamiche. Vi illustriamo pertanto le tecniche utilizzate per la preparazione dei prodotti biodinamici. (per biodinamica intendiamo la lavorazione continua del substrato con enzimi specifici, in una catena di reattori posti in un impianto industriale imprimendo le memorie degli enzimi con elevata specificita’ del substrato, così da dotare le molecole con un proprio codice di riconoscimento verso il proprio sistema) o molecole Citogenetiche. Con schema di flusso vi mostreremo una parte del processo impiantistico per la produzione degli alimenti biodinamici: in tali impianti vengono introdotte tutte le sostanze primarie quali: amidi vitamine ecc. per essere elaborate dalle conversioni catalitiche da parte di enzimi specializzati. Naturalmente il prodotto ottenuto è la risposta di tutta l’attività della catalisi enzimatica sequenziale, grazie alla specificità di questi enzimi, il preparato convertito assume una caratteristica ideale nel fornire la giusta energia alla cellula, di cui l’enzima è la sua specie, così da permettere a detto preparato di fornire l’energia sottoforma di codice di riconoscimento alla catena enzimatica delle cellule. Il substrato pertanto per essere utilizzato deve rispondere con le proprie schede di riconoscimento alla catena enzimatica posizionata laddove dovranno avvenire le reazioni catalitiche, modulati dalla complessa attività allosterica. Ne consegue quindi la necessità di trattare l’argomento della catalisi enzimatica perché, in sostanza, tutte le reazioni ed i processi cellulari sono mediati da catalizzatori proteici o, in certi casi, da RNA detti enzimi. Diapositiva 8 Regolzione allosterica La cellula e l’ambiente esterno La cellula e il suo mondo Le reazioni che avvengono in una cellula sono quelle per le quali sono presenti e attivi gli enzimi appropriati, pertanto nel caso delle reazioni cellulari, gli enzimi fanno la differenza tra il può avvenire e avvenire. Solo se si analizza la natura degli enzimi e le loro proprietà catalitiche si può cominciare a comprendere in che modo avvengono nelle cellule le reazioni che sono possibili da un punto di vista termodinamico e di come avviene il controllo di queste reazioni. Per tanto le reazioni spontanee da un punto di vista termodinamico non avvengono a velocità apprezzabile in assenza di un opportuno catalizzatore. Gli enzimi sono le unità funzionali del metabolismo cellulare. Organizzati in sequenze, catalizzano le numerose reazioni attraverso le quali le sostanze nutrienti sono degradate, estraendone energia e piccoli precursori che sono a loro volta utilizzati per la sintesi di molecole indispensabili a tutte le funzioni vitali. Negli organismi viventi molte reazioni avvengono simultaneamente e la loro integrazione armonica, attuata attraverso la regolazione o il controllo degli enzimi che le catalizzano, è estremamente importante. Infatti, anche gli enzimi, come tutte le proteine cellulari, sono continuamente sintetizzati e degradati, cioè hanno un turnover che è indispensabile affinchè la cellula si possa adattare a nuove esigenze e a nuovi ambienti. La regolazione dell'attività degli enzimi riveste particolare interesse negli enzimi allosterici e permette di regolare una via metabolica attraverso la cosiddetta inibizione da feedback. Essa riguarda la regolazione di una via metabolica a cui partecipano vari enzimi mediante l'inibizione del primo enzima da parte del prodotto finale. Tale meccanismo fa in modo che non si accumulino prodotti intermedi e che si sintetizzi il prodotto finale nella quantità richiesta. Diapositiva 9 Catalisi enzimatica Caratteristiche dei prodotti CITOZEATEC Il diagramma illustra le cadute di energia lungo la linea della vita (alfa); queste anomalie sono i punti di aggancio per i prodotti Citozeatec. è quello di fornire energia per la sintesi di ATP durante la fosforilazione ossidativa, e questa energia può servire anche a favorire diversi processi di trasporto come nel complesso del Golgi Chè. Tutte le cellule eucariotiche possiedono caratteristici gruppi di vescicole membranose chiamate dittiosomi; diversi dittiosomi collegati fra loro costituiscono il complesso (o apparato) del Golgi. Il complesso del Golgi è strutturalmente e funzionalmente asimmetrico; il lato cis guarda verso il reticolo endoplasmatico ed il lato trans verso la membrana plasmatica: tra questi vi sono gli elementi mediali. Le proteine vengono inserite all’interno del lume delle cisterne del reticolo endoplasmatico ruvido, mentre vengono sintetizzate dai ribosomi legati alla superficie esterna; si formano quindi piccole vescicole contenenti le proteine di nuova sintesi che si staccano dal reticolo endoplasmatico e fondono con il lato cis dell’apparato del Golgi. Mentre le proteine attraversano il complesso, enzimi localizzati in questo organello modificano le strutture proteiche aggiungendo ad essi gruppi solforici, carboidrati e unità li pidiche alla catena laterale di alcuni amminoacidi; queste modificazioni hanno anche la funzione di indirizzare le proteine di nuova sintesi verso la loro corretta destinazione. Si ritiene che radiazioni ionizzanti, alcune sostanze cancerogene, come nitrosoammina, polvere di asbesto, l’anossia, il calore e un gran numero di sostanze chimiche possono causare tali effetti provocando lesioni o morte della cellula o, se vengono colpiti gli enzimi, la sintesi delle molecole sarà alterata e conseguente alterazione della cellula e geni compreso, trasformando la cellula normale in una neoplastica. Diapositiva 10 Gli enzimi Gli enzimi le macchine della vita. Quindi, questa energia possiede delle grandezze termodinamiche in stato metastabile con ∆G appropriato che, per essere attivata, necessita di ulteriore investimento di energia Ea fornita dal catalizzatore enzimatico. Infatti, per la maggior parte delle reazioni biologicamente importanti a temperature cellulare normali, l’energia di attivazione è sufficientemente alta da far si che la quantità di molecole che possiedono questa energia in ogni istante sia estremamente bassa. Ne consegue che nelle cellule le velocità delle reazioni non catalizzate (da enzimi ) sono stazionarie, sebbene queste molecole siano dei reagenti potenziali nelle reazioni termodinamicamente favorevole. In altre parole, essi sono termodinamicamente instabili, ma non hanno sufficiente energia per superare la barriera dell’ energia di attivazione. Si dice che queste molecole apparentemente stabili sono in uno stato metastabile. Le elevate energie di attivazione e il conseguente stato metastabile dei costituente cellulari sono essenziali, perchè la vita, per sua stessa natura, è mantenuta in uno stato stazionario, lontano dall’ equilibrio. Se non fosse per lo stato metastabile, tutte le reazioni procederebbero velocemente verso l’equilibrio e la vita, cosi come la conosciamo, non sarebbe possibile. La vita pertanto, dipende dalle elevate energie di attivazione, che impediscono il verificarsi delle reazioni cellulari in assenza di opportuno catalizzatore. Un modo per aumentare il contenuto energetico del sistema è l’ immissione di calore semplicemente aumentando la temperatura da T1 a T2 , aumenterà l’energia cinetica delle molecole reattive facilitando l’idrolisi dell’ ATP . Il problema dell’ uso di temperature elevate è che questo approccio è incompatibile con la vita , perché i sistemi biologici necessitano di una temperatura relativamente costante. Le cellule sono fondamentalmente sistemi isotermi (a temperatura costante ) e richiedono metodi isotermi per risolvere il problema dell’ attivazione. Ripeto Solo se si analizza la natura degli enzimi e le loro proprietà catalitiche si può cominciare a comprendere in che modo avvengono nelle cellule le reazioni che sono possibili da un punto di vista termodinamico e di come avviene il controllo di queste reazioni . Diapositiva 11 Gli enzimi Gli enzimi le macchine della vita. Carbossi peptidasi A Per molti anni,gli enzimologi hanno considerato il sito attivo dell’ enzima come una struttura rigida. Essi consideravano l’adattamento di un substrato nel sito attivo come quello di una chiave nella serratura, un’ analogia suggerita per la prima volta nel 1894 dal biochimico tedesco Emil Fischer. Questo modello a chiave e serratura, spiegava la specificità enzimatica. Ma non contribuiva ad aumentare la comprensione del- l’evento catalitico. Una visione più utile dell’ interazione enzima–substrato viene compreso dal modello dell’ adattamento indotto, questo modello presuppone che il legame iniziale della molecola di substrato al sito attivo distorca sia l’enzima sia il substrato stabilizzando la molecola di substrato nel suo stato di transizione e renderlo in tal modo questo legame più suscettibile all’ attacco catalitico. La distorsione dell’ enzima implica un cambiamento conformazionale della molecola di enzima e pertanto della configurazione del sito attivo. Questo cambiamento posiziona gli opportuni gruppi chimici dell’ enzima in modo ottimale per la reazione catalitica in cui sono coinvolti, aumentando in tal modo la probabilità della reazione. In modo più specifico il cambiamento conformazionale porta nel sito attivi le catene laterali degli amminoacidi che sono essenziali per il processo catalitico, ma che non si trovano nelle immediate vicinanze de sito attivo nella conformazione non indotta. Nel caso della carbossipeptidasi A, per esempio, il legame del substrato porta tre residui amminoacidici critici – un arginina,un glutammato e una tirosina – nel sito attivo. La dimostrazione che questi cambiamenti conformazionali avvengono dopo il legame del substrato è venuta da studi di difrazione ai raggi x su proteine cristallizzate. La cristallografia ai raggi x viene utilizzato per determinare la forma di una molecola di enzima con e senza substrato legato al sito attivo. Diapositiva 12 ORDINE BIOLOGICO ED ENERGETICO I principi generali della biosintesi Il catabolismo e l’anabolismo procedono contemporaneamente in uno stato stazionario dinamico, in cui le degradazioni di componenti cellulari che producono energia sono controbilanciati dai processi biosintetici, che creano e mantengono un elevato grado di ordine nelle cellule. la via seguita dalla biosintesi di una biomolecola è di norma diversa da quella della sua degradazione; anche se le due vie sono con direzione opposta possono condividere molte reazioni reversibili, almeno una tappa enzimatica deve essere una e caratteristica di ogni via. Se le reazioni del catabolismo e dall’anabolismo sono catalizzate dallo stesso gruppo di enzimi che agiscono in modo reversibile, il flusso di carbonio attraverso queste vie sarà dettato esclusivamente dall’azione di massa, non dalle necessità della cellula di energia, precursori di macromolecole . le vie cataboliche e anaboliche corrispondenti sono controllate da enzimi regolatori diversi; queste vie con direzione opposta sono regolate in modo coordinato e reciproco per far sì che la stimolazione, per esempio, della via biosintetica sia sempre accompagnata da una inibizione della via degradativa. i processi biosintetici che richiedono energia sono accoppiati alla demolizione esoergonica di ATP, in modo tale che il processo nel suo complesso risulti in vivo irreversibile. Diapositiva 13 Il sistema circolatorio Caratteristiche del sangue Il sangue fornisce le sostanze necessarie come nutrienti e ossigeno alle cellule corporee e trasporta i prodotti catabolici lontano dalle stesse, esercita azione di bilanciamento termico nei distretti. È un fluido eterogeneocomposto da un liquido chiaro plasma e da elementi corpuscolati, corpuscoli, e a causa di questa mescolanza si comporta, da un punto di vista idrodinamico, in modo complesso e appartiene a quella classe di fluidi che vengono definiti non Newtoniani. Plasma, è un liquido chiaro, debolmente giallastro che contiene molte sostanze in soluzione o in sospensione; è ricco di ioni sodio e cloro e contiene inoltre potassio, calcio, magnesio, fosfati, bicarbonati e altri ioni, glucosio, amminoacidi, ecc. I colloidi comprendono proteine plasmatiche ad alto peso molecolare, protrombina, immunoglobuline, proteine coinvolte nella difesa immunitaria, ecc. Nella diapositiva sono raffigurate: Elementi della serie rossa: eritrociti Elementi della serie bianca: globuline Piastrine. Diapositiva 14 Il sistema circolatorio Come già detto, il sangue pertanto svolge la funzione di apportare tutte le sostanze, ossigeno compreso e di rimuovere l’ anidride carbonica, cataboliti, elementi tossici ecc. Il punto chiave del sistema vascolare è il circuito capillare, nell’ ambito del quale avvengono questi scambi tra il sangue e le cellule dei tessuti, condizione per la quale i tessuti dei numerosi distretti sono liberi da depositi di tossine, varietà di agenti chimici, biologici o farmacologici. Caso contrario si assisterà all’ aumento delle resistenze circolatorie nei tessuti alterati e diminuita resistenza nei tessuti sani causati da malattie. Come nel caso di Clotting, cioè la tendenza a creare trombosi o stato di trombofilia. Come esempio, sappiamo già che la circolazione del sangue all’ interno dei vasi che irrorano attività di alterazione (malattie, neoplasie, ecc…) è fortemente rallentata rispetto alla circolazione nei tessuti sani. Perciò il sangue tende a coagulare all’ interno dei vasi, ma la circolazione nei tessuti alterati è ulteriormente frenata da altri fenomeni: lesioni (perdita di continuità) delle lamine protettrici che rivestono i capillari, cioè dell’ endotelio vascolare; una maggiore adesività dei leucociti e delle piastrine alla parete del vaso; macromolecole che aumentano l’aggregazione delle piastrine; effetto procoagulante prodotto da sostanze libere da cellule morte, neoplasie , da tromboflebite, ecc. Diapositiva 15 fisiologia Il sangue deve rimanere fluido all’ interno del sistema vascolare, Oppure coagulare rapidamente se esposto a superfici non endoteliali in siti di lesione vascolare, quando però si formano trombi intravasali, per ripristinare la fluidità viene attivato un sistema fibrinolitico. Nella situazione normale, un delicato equilibrio previene sia la trombosi che l’emorragia e consente una fibrinolisi fisiologica, senza eccesso di fibrinogeno lisi patologica. Infezioni di ogni genere derivano dalla distruzione delle cellule e si chiamano fattori trombo plastici, condizione che deve essere assolutamente risolta. Vedi figura sotto riportata Diapositiva 16 Fattori tromboplastici In questa figura vengono simbolicamente evidenziati quattro distretti a resistenza differenziata fra loro, alimentati da un’ unica pompa cardiaca. E’ evidente che il sangue si indirizza verso i distretti a minore resistenza, privando o fortemente rallentato proprio in quei distretti dove maggiormente dovrebbe essere aumento il trasporto delle sostanze,di difesa. affermando pertanto che il primo obiettivo di Citozeatec è di stabilire il bilanciamento dei flussi dinamici, cosi da creare e mantenere un elevate ordine nelle cellule Passando in rassegna le principali sostanze farmacologiche come: antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti cumarinici che bloccano molteplici tappe della cascata coagulativa, l’eparina e i suoi derivati che stimolano gli inibitori delle proteasi coagulanti, i fibrinolitici che lisano i trombi patologici, viene evidenziato che gli stessi non sono fisiologici. L’uso dei preparati della Citozeatec e, nello specifico Citozym e Propulzym, aiutano in modo significativo a regolare la distribuzione dei flussi dinamici per l’alta capacità di attivare gli enzimi endogeni che hanno trovato conferme nelle numerose ricerche. L’azione del Citozym è risultata essere fortemente antiossidante con una notevole riduzione delle specie reattive dell’ossigeno (ROS), con un alto incremento degli enzimi antiossidanti endogeni in riferimento agli enzimi catalasi (CAT), superossidodismutasi (SOD), e Glutatione (GSH), come pure l’aumentato rilievo dei monociti nel flusso dinamico che potenzia le cellule macrofagi, cellule Natural Killer, enzimi liso somali, lisozima, ecc. con l’ eliminazione dei cataboliti in ambito fisiologico, migliorando la circolazione dei flussi nei tessuti. I preparati della Citozeatec sono considerati preparati biotecnologici naturali, in quanto elaborati con una tecnologia detta a conversione enzimatica specifica che favorisce l’attivazione dei meccanismi fisiologici. Diapositiva 17 Parte del processo produttivo citozeatec PROCESSO PRODUTTIVO DEI PRODOTTI CITOZEATEC PROCESSO PRODUTTIVO A BIODINAMICA SEQUENZIALE: CONVERSIONE ENZIMATICA L’ importanza di utilizzare gli enzimi come catalizzatori biologici è data dalla straordinaria capacità degli enzimi in grado di discriminare molecole non specifiche all’ utilizzo della cellula umana. La specificità di discriminare molecole molto simili è probabilmente una delle proprietà più caratteristiche dei sistemi viventi e gli enzimi sono ottimi esempi di specificità. Nel ringraziare della vostra attenzione passiamo alla spiegazione del processo produttivo. PASQUALE FERORELLI