vini enologia Suoli vulcanici, bianchi energici Alla scoperta dei “vini di fuoco”: bianchi, eleganti, longevi suolo vulcanico il Soave Doc da solo rappresenta l’80% della produzione regionale ed è leader italiano con il 40% sul totale. In Italia comunque esistono varie aree vitate che, se condividono la medesima genesi di origine vulcanica, sono composte da terroir unici nel loro genere per geologia e geomorfologia, con microclimi assai differenti. e con marcata mineralità. Le zone vocate in Italia e all’estero. Claudia Ferronato V ulcani attivi, dormienti e inattivi. Nel mondo, così come in Italia, l’attività vulcanica in tempi remoti o più recenti ha fortemente condizionato la morfologia dei territori e dei rilievi circostanti, in concomitanza con le differenti ere climatiche. Da tempo l’opera dell’uomo ha tratto dei benefici interagendo con gli eventi naturali, per ottenere il massimo da terreni differenti per latitudine e microclima, tanto complessi quanto ricchi di minerali. La vite, in particolare, continua a sorprendere i coltivatori per il suo spirito di adattamento e le enormi potenzialità in cantina. Produttori ed enologi così esaminano e sperimentano al fine di individuare le migliori combinazioni tra terroir, uve e saperi. Stimolo odierno all’assaggio dei vini “vulcanici”, proviene da So- Varietà di vitigni FORUM intinerante tra Soave e la Sicilia, mette a confronto vini di zone diverse ma accomunati dall’origine vulcanica dei suoli. GEMELLAGGIO via web il 2 ottobre dedicato alla raccolta notturna delle uve alla base dell’Etna. ave dove si è da poco conclusa la seconda edizione di “Vulcania”, il forum internazionale dedicato a eccellenti bianchi “focosi”, giunti da differenti aree italiane e internazionali (ilsoave.com). Appeal economico La tipologia dei vini bianchi vulcanici è interessante non solo in chiave tecnico-enologica ma anche per l’appeal economico di una categoria che comprende denominazioni importanti in termini di bottiglie e controvalore. La location veneta non è casuale perché la produzione complessiva di vini bianchi da suolo vulcanico tra Soave, Colli Euganei, Lessini Durello, Gambellara e Breganze costituisce il 28% del totale di vino a denominazione d’origine dell’intera regione. E c’è da aggiungere che tra i bianchi da Da questi terreni si ottengono vini bianchi eccellenti, profumati, particolarmente adatti all’invecchiamento. I luoghi del Soave Doc, di origine antichissima (circa 65 milioni di anni fa) nascono da eruzioni in ambiente prevalentemente sottomarino di vulcani oramai spenti. Dai terreni rocciosi basaltici, che si sono evoluti costituendo una complessa struttura di minerali con porosità ben distribuita, trae nutrimento l’autoctona garganega, alla base anche del Gambellara Doc e del Recioto di Soave Docg. Origine vulcanica anche per i Lessini, un’area collinare e montuosa tra le province di Verona e Vicenza, dove sui terreni con tufi basaltici si coltiva il vitigno durella da cui si ricava il Lessini Durello dall’acidità ideale per la spumantizzazione. Ricchezza di sostanze minerali anche nel suolo dei padovani Colli Euganei dove, oltre alla garganega crescono il serprino, lo chardonnay e il moscato giallo (qui denominato anche fior d’arancio). caratteristiche SOAVE suolo, vitigno e tecnica hanno consentito di cogliere le opportunità derivanti dal vulcano pietra lavica. I vitigni dominanti a bacca bianca sono carricante e catarratto, dai quali si ottiene un vino di grande personalità, l’Etna Doc bianco. L’enologico sulfureo giro d’Italia tocca anche il fertile Vesuvio dove il clima mediterraneo ben si sposa con il terreno lavico in due aree ben definite, quella ari- GAMBELLARA ETNA VESUVIO SUOLO strato roccioso collinare, da collinare, ricco di sabbioso a compato, tufi e lave microelementi tufi basaltici basaltiche sabbioso, ricco vulcanico di scheletro sabbioso CLIMA mite e temperato CAMPI FLEGREI ricco di ceneri, tufo, pomice e minerali temperato umido mite e temperato alta collina, mediterraneo mite forti escursioni termiche VITIGNO garganega MARCANTE durella garganega carricante, cataratto coda di falanghina volpe bianca, falanghina ACCENTO alta acidità, adatto da spumantizzare asciuttezza e armonia mineralità e sulfureo freschezza e corposità Tecniche d’avanguardia In ambito italiano la vite trova forza vitale presso l’Etna, il vulcano tuttora attivo più alto d’Europa. Lungo i suoi versanti, anche oltre i 1000 metri d’altitudine e grazie alle particolari condizioni climatiche caratterizzate da notevoli escursioni termiche, i vignaioli siciliani applicano tecniche d’avanguardia su terreni sabbiosi ricchi di scheletro, dove vigneti ad alberello si dispongono ordinatamente su terrazze di LESSINI DURELLO mineralità e struttura da e assolata sui pendii a sud oltre i 200 metri e l’altra più fertile e meglio esposta sul versante sud-est, laddove si trova il cratere antico, il Monte Somma. Questa è la zona dove nasce il Lacryma Christi Doc, dai vitigni coda di volpe bianca (spesso chiamata erroneamente anche caprettone) e/o verdeca (min 80%), falanghina e/o greco (max 20%). A nord ovest di Napoli si incontra l’ampia zona dei Campi Flegrei in cui l’intensa attività vulcanica ha formato suoli tufacei su cui affonda le radici l’autoctona falanghina che cresce rigogliosa grazie al clima mite. Poco distante ancora calici lapilliani. Siamo nell’isola di Ischia, generatasi in seguito ad antichissime eruzioni e dominata dal Monte Epomeo, dove il terreno è caratterizzato da tufi verdi. La Il professor Attilio Scienza, docente di viticoltura all’Università di Milano. viticoltura si estende dalle coste ai pendii montani e particolare importanza rivestono i vitigni forastera e biancolella, dai quali si ottiene l’Ischia Doc bianco. Complessità e ricchezza A Soave, Attilio Scienza, professore di viticoltura all’Università di Milano, ha sottolineato la complessità e la ricchezza di mineralità di questi bianchi intro- struttura e freschezza ducendo tre zone viticole internazionali che sorgono su suolo vulcanico, luoghi di grande energia, generati dal movimento dei continenti e che si trovano lungo le grandi faglie mondiali. È questo il caso della zona di Stellembosch in Sudafrica, dal clima mediterraneo e con terroir d’origine antichissima. Nel cuore della zona vitivinicola più importante del paese, nascono vini strutturati e longevi quali il Sauvignon Blanc Thelema e lo Chenin Blanc Mulderbosch. A nord di Santiago del Cile, in un’area mineraria, la Casablanca Valley, si ricava il fresco e fruttato Chardonnay prodotto da Casa Lapostolle. Ultima meta di fuoco la siccitosa Alsazia, patria del Pinot Gris Rangen de Thann Clos St Urbain grand cru 2004 Domaine ZindHumbrecht. ETICHETTE CAMPI FLEGREI PIEVE VECCHIA DOC FALANGHINA cantine farro Alcol: 12% vol - Prezzo*: € 5,00 LACRYMA CHRISTI DEL VESUVIO SOAVE DOC, FASOLI GINO Alcol: 14,8% vol - Prezzo*: € 9,10 Il Pieve Vecchia è frutto di uve garganega in purezza, coltivate in pianura con il metodo dell’agricoltura bio e raccolte a mano. Ogni raccolta fermenta separatamente in tonneaux di rovere a contatto con le bucce per una quindicina di giorni e, in seguito, affina sui propri lieviti per 12-15 mesi. Si arriva quindi a selezionare un “blend”, scegliendo tra le varie raccolte. Il giallo paglierino Dal terreno vulcanico giungono le uve falanghina in purezza, raccolte manualmente, sottoposte a pressatura soffice e stoccate in acciaio, a temperatura controllata. Il vino nel calice è giallo paglierino, rivela sentori fruttati e fioriti. In bocca si rivela equilibrato, morbido e ampio, accentuando le sensazioni olfattive. cantinefarro.it ristoranti 70 imprese del gusto BIANCO DOC, VIGNA PIRONTI Alcol: 12,5% vol - Prezzo*: € 5,50 brillante del colore ben si abbina all’intensità del profumo che sorprende con qualche nota speziata e al sapore corposo, equilibrato e fresco, dalla complessa aromaticità. fasoligino.com Le uve coda di volpe, caprettone e falanghina provengono dai terreni ricchi di potassio ai piedi del Vesuvio. La fermentazione dura 20 giorni ed è seguita all’affinamento in acciaio. L’aspetto visivo è giallo paglierino, spicca il delicato profumo floreale, per apparire al palato morbido e fresco con un retrogusto fruttato dalle note minerali. vignapironti.it PETRALAVA BIANCO ETNA DOC, ANTICHI VINAI 1877 Alcol: 12,5 % vol - Prezzo*: € 5,20 Il Petralava bianco nasce da vitigni carricante e catarratto coltivati alle pendici dell’Etna. Le uve sono raccolte manualmente e dopo criomacerazione, pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata sono affinate in acciaio per 4 mesi. Il colore giallo paglierino preannuncia l’aroma floreale e il sapore asciutto, armonico e gradevolmente acidulo. antichivinai.it 71 * il prezzo indicato è franco cantina, l’iva è da aggiungere