o d o t e m a i g o l o . e i g o l e Lord Elgin sull’ L’operato di h c r a . Acropoli di Atene w © 2 8 0 0 ww Emanuela Cicu m o c o d o r a . e h c w w w © t e m a i g o l o . e i g o l 8 0 0 Thomas Bruce, settimo conte di Elgin e 2Lord undicesimo conte di Kincardine (20 Luglio 1766- 14 Novembre 1841) m o c Lord Thomas Bruce, settimo conte di Elgin e undicesimo conte di Kincardine • Entrato nell’esercito, diviene presto comandante di un reggimento da lui fondato, la Guardia Nazionale Elgin delle Hilghands. • • © t e m a Dal 1790 al 1807 occupa un seggio allai g pari Camera dei Lords come uno dei sedici o l di Scozia rappresentanti il suoopaese. e h c r 1791: inizia la carriera diplomatica e ricopre a . a Vienna, a il ruolo di ambasciatore w Bruxelles ewaw Berlino. 8 0 20 o d o g o l . e i m o c Lord Thomas Bruce, settimo conte di Elgin e undicesimo conte di Kincardine • • • • © Tornato in patria, sposa Mary Nisbet di Dirleton, giovane e ricchissima ereditiera. Il matrimonio pone fine momentaneamente ai problemi economici, sebbene i debiti lo perseguiteranno per tutta la vita. t e m 1796-99: fa abbattere la dimora del padre e a i costruisce Broomhall, una sontuosa villa g o . sulle rive del Fife dall’arch. Thomasl Harrison Classicista di formazione, Harrison o per primo e suggerisce l’idea di riportareh dei calchi dalla c degli studi di Grecia per l’approfondimento r a architettura. . w w w la proposta con immenso Elgin accoglie 8 vedendo la possibilità di entusiasmo, 0 innalzare l’intero livello dell’apprezzamento 0 2 artistico in Gran Bretagna. Questo lodevole o d o intento si tramuterà nella collezione dei marmi Elgin. g o l . e i m o c Il contesto storico © m o cla 1770: Caterina II attua il piano di invasione contro . Turchia (battaglia di Tescmè pressoe Chio). i g o l o d o t 1772: accordo tra Russia Austria Prussia conespartizione della m dell’espansionismo Polonia. La Francia, tagliata fuori, preoccupata a russo, si schiera in aiuto dell’impero iottomano. g o l o Turchia fin dal XVI secolo, fornisce La Francia, fedele alleata della e un valido supporto militare attraverso l’invio di generali e h c ammiragli per la modernizzazione dell’esercito ottomano. r a . w Marie- Gabriel- Auguste de 1784- 1791: Conte w w ambasciatore francese Choiseul- Gouffier 8la Sublime Porta. Appassionato di antichità, presso 0 20l’aiuto del suo agente, il pittore Fauvel, con raccoglie una notevole collezione, tra cui una metopa del Partenone, oggi al Louvre. Il contesto storico . e i 1780- 1801: L. Fr Sebastian Fauvel, pittore al seguito di ChoiseulGouffier, soggiorna in in Grecia riproducendo siti archeologici e monumenti. I suoi disegni comporanno l’apparato iconografico del Voyage pittoresque de la Gréce, edito nel 1782 dal ChoiseulGouffier. o d o © 8 0 0 2 e h c w w w r a . Due tavole del Fauvel tratte dal Vojage t e m a i g o l o m o c g o l Il contesto storico Napoleone in Egitto, di Jean Leon Gérome © . e i g o lRapporti 1798: Napoleone invade l’Egitto, protettorato turco. o Francia- Turchia deteriorati fino alla dichiarazione di guerra. d o Tutti i cittadini francesi presenti all’interno del territorio t e Tra questi anche il dell’impero ottomano vengono arrestati. m pittore Fauvel, arrestato ad Atene. a i g o l o e h c r a . w ww 8 0 20 1789: Rivoluzione Francese m o c Il contesto storico 1798: vittoria navale di Nelson contro i francesi ad Abukir L’ Inghilterra, favorita nei rapporti con la Turchia, che si sostituisce alla Francia nel fornire appoggio militare e navale. © e h c I negoziati per l’alleanza anglo-turca sono condotti da John Spencer Smith, ex dipendente della Compagnia del Levante, a cui si aggiunge il fratello, il capitano di marina Sir Sidney Smith. 8 0 0 2 r a . w w w L’ Orient esplode ad Aboukir, di Arnald George t e m a i g o l o o d o g o l . e i m o c Il viaggio verso Atene e la formazione della sua equipe • • . e i Richard Come membri per la sua ambasceria Elgin sceglie due segretari privati, William g Hamilton e John Philip Morier, e come cappellano il rev. Philip Hunt. Sio associa inoltre il l prof. Joseph Dacre Carlyle, ecclesiastico e professore di arabo a o Cambridge, al fine di ricercare nelle biblioteche orientali opere manoscritte di autori d classici sconosciute in o Occidente. t e m a i g o l o e h c r a . w ww 8 0 20 Elgin si rivolge a Benjamin West, presidente della Royal Academy, esponendo il suo progetto di riportare calchi e disegni “ al fine di largire benefizio al perfezionamento del gusto in Inghilterra”(Elgin); tra i vari artisti che si propongono per il lavoro, tutti scartati perché, secondo lord Elgin, troppo costosi, c’è anche il giovane William Turner. Si decide allora di reclutare la sua equipe di artisti una volta giunto in Italia. 3 Settebre 1799 partono sul battello Phaeton da Portsmouth. Giungerà a Costantinopoli due mesi dopo. © m o c 1799: Lord Elgin nominato ambasciatore e Ministro Plenipotenziario inglese presso la Sublime Porta. J.M.W. Turner, L’incendio di Westminster, 1833 Il viaggio verso Atene e la formazione della sua equipe © Sosta a Palermo ospiti di Sir William Hamilton. Sir Hamilton, ambasciatore a Napoli dal 1764, era un grande collezionista ed esperto di antichità. Il suo interesse era prevalentemente per la ceramica a figure rosse, erroneamente valutata come etrusca di cui Hamilton per primo riconobbe la vera origine. La sua immensa collezione, passata poi al British Museum, fu edita dallo stesso Hamilton (Collection of Engraved from Ancient Vases now in possession of M. W. Hamilton, Napoli 1791-98). L’opera ispirò J. Wegdwood, il maggior produttore di ceramica inglese, che basandosi sulle riproduzioni dei vasi Hamilton crea una nuova linea di ceramica nelle forme e nelle decorazioni di altissima qualità e che avrà largo successo in tutta l’Europa. 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o o d o g o l . e i m o c Il viaggio verso Atene e la formazione della sua equipe Dietro suggerimento di Hamilton a Palermo Elgin ingaggia il paesaggista Giovanni Battista Lusieri. Il pittore rimarrà ad Atene alle dipendenze di Elgin per oltre vent’anni dipingendo, come da contratto, le vedute dei monumenti (pochissimo purtroppo rimane del suo lavoro); in qualità di caposquadra sovrintenderà a tutti i lavori svolti sull’Acropoli; sarà inoltre il suo agente diretto nella città greca, procurando antichità a lord Elgin sul mercato antiquario per la sua collezione e custodendo i marmi a lungo fino al loro invio in Gran Bretagna. e h c r a . © o d o t e m a i g o l o m o c . e i g o l Veduta del Partenone di G.B. Lusieri 20 w w Lusieri , insieme al primo segretario Hamilton (da non confondere w con l’ omonimo ambasciatore), si reca a Roma per ingaggiare gli altri 8 0 artisti necessari al completamento della squadra. Questi saranno Theodor Ivanovic , pittore figurativo, Vincenzo Balestra e Sebastian Ittar , architetti e disegnatori, Bernardino Ledus e Vincenzo Rosati, formatori per eseguire i calchi. Ad Atene… . e i m o c L’Atene ottomana è una piccola città, squallida e sporca, con una popolazione multietnica proveniente dalle diverse parti dell’impero turco. Le case, poco più che capanne, si concentravano sulle pendici settentrionali e orientali dell’Acropoli, mentre quest’ultima era divenuta la sede del presidio militare. o d o © 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o g o l Ad Atene… . e i Della grande Atene classica rimanevano poche vestigia: il Partenone, l’Eretteo, i Propilei, il Theseion e i monumenti di Lisicrate e Filopappo, oltre ad alcune colonne dell’ Olympieion, che si innalzavano in netto contrasto con la miseria circostante. o d o © 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o m o c g o l Ad Atene… . e i m o c I monumenti ancora in piedi veniva riutilizzati, il resto serviva come materiale da costruzione, mentre i marmi dell’Acropoli, di grana finissima, erano perfetti per ottenere calce. I frammenti decorati finivano invece nel fiorente mercato nero antiquario, venduti ai numerosi viaggiatori occidentali, disposti a pagare cifre notevoli per un pezzo antico originale. originale o d o © 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o g o l L’Eretteo, da J. STUARD, Antiquites of Athens, 1787 Ad Atene… © La città era retta dal Voivoda, o governatore, e dal Disdar, comandante della guarnigione militare. Entrambi propensi alla corruzione, spesso chiudevano gli occhi di fronte all’asportazione dai monumenti dell’Acropoli, e non solo, di frammenti scultorei o iscritti dietro adeguato compenso. In tal modo le rovine greche erano puntualmente saccheggiate, mentre i frammenti acquistati, giunti in Occidente insieme ai nuovi proprietari, non di rado venivano dispersi. Attivissimo nel mercato antiquario ateniese era il già citato Fauvel, che per conto di Choiseul- Gouffier acquistava ogni originale antico disponibile. Fauvel e Lusieri si scontreranno di frequente. 2 8 0 0 w w w r a . e h c o d o t e m a i g o l o m o c g o l . e i Il Voivoda di Atene, da E.D. CLARK, Travels in Varius Contries of Europa, Asia and Africa, 1811-1823 Ad Atene… m o c Lusieri e il resto della squadra giungono ad Atene nell’agosto 1800. Viene loro negato l’accesso all’Acropoli, con la scusa che dell’alto avrebbero potuto spiare le donne dei Turchi. Iniziano allora a lavorare sul monumento di Lisicrate e sul Theseion. Nel frattempo il prof. Carlyle e il rev. Hunt girano per i territori dell’Impero turco alla ricerca di antichi manoscritti nelle varie biblioteche monastiche, senza alcun risultato. g o l . e i o d 1801: Tramite laute mance al disdar, dopo 6 mesi entranooper un breve periodo nell’Acropoli, ma la notizia di un nuovo conflitto cone lat Francia chiuse loro le m porte. a i g o l o e h c r a . w w w 8 0 20 © Nuovi eventi in Levante… m o c . e i Gennaio 1801: Napoleone decide di riprendere l’invasione dell’Egitto, dove ancora stazionavano diverse guarnigioni dal 1799. Inizia quindi a radunare le forze a Tolone, sotto il comando dell’ammiraglio Ganteaume. o d o g o l t e m a i dal generale Menou, L’esercito francese in Egitto, comandato g o e si ritira prima ad viene sconfitto dalle forze britanniche l o viene posta sotto assedio. Alessandria e poi al Cairoe , che h c Agosto 1801: Gli attesi rinforzi dell’ammiraglio Ganteaume non r a Egitto, a causa dell’incompetenza tattica dello arriveranno mai in . w ; il generale Menou, di fronte all’impossibilità stesso Ganteaume w w l’armata turca e inglese alleate, chiede la resa. di respingere 8 è nuovamente protettorato turco. L’Egitto 0 20 Il successo della spedizione britannica in Egitto fece di Lord L’Inghilterra, di conseguenza, fa convergere l’esercito a Malta, sotto la guida del generale Abercromby, decisa ad espellere i francesi dall’Egitto una volta per tutte. © Elgin uno dei personaggi più rispettati e favoriti di tutta la Turchia. Elgin ottiene il firmano m o c 6 Luglio 1801: il sultano Selim III sigla il firman. Il firmano è una lettera indirizzata al Voivoda di Atene e consiste in due parti, la prima dove si espongono le richieste di Elgin e la seconda dove le si accoglie una per una. Nonostante la chiarezza pedante e le frequenti ripetizioni, diviene ambiguo nel punto cruciale, cioè sulla possibilità di asportare sculture dall’Acropoli. Il testo originale è purtroppo perduto, ciò che rimane è una versione tradotta in italiano dal rev. Philip Hunt, da cui deriverà quella inglese presentata alla commissione d’inchiesta parlamentare che valuterà nel 1816 la legittimità dell’operato di Elgin ad Atene. (Report from the Select Committe on the Earl of Elgin’s Collection of Sculptured Marbles, ordered by the House of Common, 25 Marzo 1816) o d o © w w w r a . e h c t e m a i g o l o g o l . e i L’epistolario tra Elgin e il Lusieri mostra chiaramente che l’intento di Elgin era soltanto quello di disegnare i monumenti e produrre dei calchi, mentre mai si fa cenno all’intenzione di staccare le sculture dalla loro sede originaria. Legalmente, dunque, Elgin non aveva l’autorizzazione di prelevare le sculture dai monumenti, ma il beneplacito delle autorità turche all’operato dei suoi agenti diede una parvenza di legalità a tutte le operazioni. 2 8 0 0 Il Firmano g o l . e i “Che gli artisti non incontrino alcuna opposizione a camminare, osservare contemplare le figure e le costruzioni che possano voler disegnare o d o © m o c t e o copiare; m a i antico; o a fissare impalcature intorno alg tempio o l o a modellare con gesso e o con calce i detti ornamenti e le e h figure visibili; c r a lo si ritenga necessario, in cerca di o a scavare, quando . wtra le macerie sparse al suolo: iscrizioni, w w Né si impedisca loro di prelevare qualche pezzo di pietra con 8 0iscrizioni e figure.” 0 2 I lavori sull’Acropoli: Philip Hunt m o c . e i Fu il rev. Philipp Hunt per primo a concepire l’idea di staccare le figure superstiti dal Partenone. g o l Nonostante la sconfitta in Egitto, la flotta francese rimane a Tolone in assetto di guerra ed era idea diffusa che Napoleone avesse in progetto di invadere la Grecia. Hunt viene allora mandato in missione diplomatica presso i vari pascià locali greci per sondare le intenzioni e fare rapporto sulle capacità belliche in caso di conflitto con la Francia. t e m a i g Vista la sua imminente partenza per la Grecia, o l si decise di affidargli il firmano, da o e consegnare alle autorità ateniesi. h c Arriva ad Atene il 22 Luglior e, grazie a all’autorità del firmano. e l’offerta di parecchi w w costosi doni per il voivoda, ottiene w l’autorizzazione per gli artisti di Elgin di 8 0 entrare indisturbati sull’Acropoli a compiere 0 2 mansioni. le proprie © o d o I lavori sull’Acropoli: Philip Hunt Si iniziò subito a raccogliere le iscrizioni sparse sull’Acropoli, a compiere scavi su vaste superfici e a sgombrare il portico delle Cariatidi da ogni sostruzione moderna. t e m a i g o l o 31 Luglio 1801: Hunt chiede e ottiene il permesso di staccare la prima metopa, che viene calata senza danni. Pochi giorni dopo sarà la volta della seconda. © 2 8 0 0 w w w r a . e h c o d o m o c g o l . e i Luisieri sull’Eretteo, acquaforte di W. Gell Le ragioni Le motivazioni addotte furono diverse. La prima fu quella fornita dallo stesso Hunt in una lettera a Lord Upper Ossory, ministro degli Esteri inglese, dove si narravano le distruzioni che i Giannizzeri turchi avevano operato sull’Acropoli, spaccando i blocchi per reperire le grappe di piombo per poi bruciarli e ottenere calce. o d o . e i g o l t e m a i g o l La notizia era falsa, ma la rivalit ào tra Francia e Inghilterra era al culmine, e e h sdegnata dell’accaduto, dichiarò che per la popolazione, o chi per essa, c orgoglio nazionale non r si sarebbero potuti lasciare i capolavori di Fidia in a altre mani se non in.quelle inglesi e in ogni caso mai in quelle dei barbari w francesi. w w 8l’abitudine di molti viaggiatori di portar via con sé un originale Ancora, 0 antico 20 stava lentamente distruggendo le sculture superstiti. Un’altra motivazione era dovuta al fatto che i francesi, nelle persone di Choiseul- Gouffier e Fauvel, per primi avevano già iniziato a staccare alcune metope del Partenone, andate poi distrutte nella caduta. © m o c Le ragioni La veridicità di alcuni di questi motivi è facilmente riscontrabile. Nel 1749 il viaggiatore Dalton disegnò 12 figure nel frontone occidentale, mentre all’arrivo di Lusieri nel 1800 ne restavano solo 4; 5 lastre di fregio copiate da Stuard nel 1750-55 erano scomparse, come pure una lastra di cui nel 1790 Fauvel aveva eseguito il calco. Le metope narrano una storia analoga. Qualsiasi ragione sia stata addotta, è innegabile che le sculture dell’Atene classica stavano scomparendo, ed è lecito forse domandarsi quante di esse sarebbero giunte fino a noi, se Elgin non avesse compiuto la sua discutibile opera. In ogni caso, Elgin ribatté di continuo con forza che il suo intento era quello di rendere un servizio alla nazione, con l’ innalzare la percezione e il gusto dell’arte in Inghilterra, favorire i giovani artisti con lo studio di tali inimitati capolavori, giovare al progresso delle belle arti in Gran Bretagna. Tutte queste motivazioni sono chiaramente esposte in un’opera pubblicata anonima, ma della quale lui stesso era autore, scritta in difesa del suo operato nel 1810 e intitolata o d o © . e i m o c 8 0 0 2 w w w r a . e h c t e m a i g o l o g o l Memorandum of the Subjet of the Earl of Elgin’s Pursuit in Greece I lavori proseguono… © m o Viene acquista e abbattuta una casa di un soldato turco che sorgeva c . presso la facciata ovest del Partenone: al di sotto vengono rinvenute e le i sculture del frontone cadute dopo l’esplosione del 1687, causata g dal o Morosini, tra cui il torso di Poseidon, Anphitrite, Hermes. l o d Gli scavi sul lato sud portarono alla luce diversi frammenti di fregio. o t e m di Infervorato da tali successi, Elgin scrive a Lusieri a i “ desiderare esemplari concreti d’ogni cosa, g o d’ogni ornamento delle l o dei soffitti architetture, cornice, fregio, capitello; e h campioni dei c decorati, delle colonne scanalate; r nonché delle varianti a diversi ordini architettonici, . w di questi ordini, di metope e simili nella maggior w w infine tutto ciò che sia dato copia possibile; 8in fatto di sculture, medaglie e marmi rari, scoprire 0 0é scavi condotti con opera assidua e merc 2 indefessa. In questi scavi bisogna persistere al massimo grado, quale ne sia la riuscita.” I lavori proseguono… m o c Il rev. Hunt propone anche chi smontino e si portino via la Porta dei Leoni di Micene e l’Eretteo, per poi ricostruirle in Inghilterra; solo l’impossibilità di trovare una nave disponibile per il pesante carico lo fa desistere da questo intento. o d o g o l . e i Intanto, durante il suo giro diplomatico per la Grecia, acquista numerose antichità di vario genere che andranno ad accrescere la collezione Elgin. © 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o I lavori proseguono… m o c Le rimozioni non sempre furono condotte nel modo corretto. Le metope e il fregio erano infatti scolpiti negli stessi blocchi che formavano una parte integrante dell’edificio, e spesso per staccarle era necessario distruggere una parte consistente della struttura. Un acquarello del 1801 di Gell (a sinistra) mostra la cornice quasi completa alle due estremità del colonnato con al di sotto le metope ancora ben conservate. o d o © 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o g o l . e i 2 In un acquarello di Hobhouse del 1810 (a destra) vediamo invece che la cornice e le metope sono totalmente scomparse. La situazione politica cambia… 1 Ottobre 1801: la Francia e l’Inghilterra sottoscrivono gli accordi di pace. 8 Ottobre 1801: accordo di pace tra la Turchia e la Russia 25 gennaio 1802: accordo di pace tra le Turchia e la Francia. Si riapre ai francesi la via per la Grecia. Gli inglesi devono portare via in fretta il materiale da Atene prima che i francesi li blocchino. 9 Dicembre 1801: a bordo del Costanza il rev. Hunt porta ad Alessandria 18 casse di calchi, due metope, due casse di rilievi, un trono in marmo, un quadrante solare in marmo e sette iscrizioni. 27 Dicembre 1801: il brigantino Mentor, acquistato da Elgin, carica al Pireo sei casse di calchi del Partenone, quattro torsi dei frontoni e una lastra di fregio. 13 febbraio 1802: la Diane carica ad Atene altre 16 casse alla volta dell’Inghilterra. o d o © . e i 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o m o c g o l Elgin ad Atene Il 28 Marzo 1802 Lord Elgin arriva finalmente ad Atene, dove assiste al distacco della testa di cavallo di Selene. Proseguirà quindi in un vasto giro della Grecia continentale e insulare, tornando a Costantinopoli solo sei mesi più tardi. © t e m a i g I lavori sull’Acropoli sono a buon punto, o l i risultati dell’ambasceria soddisfacenti: o e h salute Elgin decide, anche a causa della c rl’ora di tornare cagionevole, che è giunta a . in patria. w ww 8Costantinopoli definitivamente Partirà da 0 Il 2 160 Gennaio 1803. o d o g o l . e i m o c I lavori continuano… Nell’estate del 1802 vengono in luce dagli scavi e prelevati dai monumenti dell’acropoli 7 frammenti contigui di fregio, tra cui la grande lastra centrale del fregio est, e due metope; 4 frammenti del fregio del tempio di Atena Nike vengono scoperti incastrati nelle fortificazioni dell’Acropoli; viene portata via la statua colossale acefala di Dioniso che sovrastava il monumento di Trasillo. Ai marmi si aggiunsero poi una grande quantità di vasi, monete e altri oggetti reperiti ad Atene e in varie altre zone della Grecia. t e m a i g o l o o d o © e h casporta una cariatide Dietro pressione di Hunt, si r dell’Eretteo; al suo posto viene collocata una a . colonna in mattoni. w w w 16 settembre 1802 il Mentor carica altre 17 casse 8 0 frammenti del Partenone ed altro; la nave con0vari 2 presso Cerigo con il suo prezioso carico, affonda che verrà parzialmente recuperato solo molti mesi più tardi. g o l . e i m o c L’avventura in Levante finisce… o d o © 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o m o c . e i Nel Gennaio 1803, mentre si caricano le ultime casse, Lord Elgin giunge nuovamente ad Atene, durante il suo viaggio di ritorno in patria da Costantinopoli a bordo del Diane. Con lui tornano alla volta dell’Europa gli artisti che per 18 mesi avevano lavorato sull’Acropoli, tranne Lusieri che resta per controllare il materiale rimasto in attesa di carico. Tornerà in Italia solo nel 1811. g o l Prigioniero di guerra Nel Maggio 1803 riespolode la guerra tra Inghilterra e Francia. Lord e lady Elgin, in viaggio verso la patria, vengono arrestati a Marsiglia e trattenuti in Francia come prigionieri di guerra. Lady Elgin riuscirà a tornare in Inghilterra nel 1805, mentre per il marito bisognerà attendere ancora un anno. Durante il soggiorno forzato in Francia, Elgin conosce il conte ChoiseulGouffier , con cui strige cordiali rapporti, mentre i loro rispettivi agenti ad Atene, Luisieri e Fauvel, si scontrano ferocemente nel tentativo di sottrarsi l’un l’altro le collezioni di marmi e antichità che ancora sono immagazzinate nella città greca. Nel 1806 Elgin fa finalmente ritorno in Inghilterra: tra le condizioni del suo rilascio c’è l’obbligo di tornare in Francia qualora il governo bonapartista lo avesse richiesto. Questo impegno mette fine alla sua carriera politica in Gran Bretagna. o d o © . e i m o c 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o g o l m o c Ad Atene intanto… Lusieri, rimasto da solo ad Atene, stacca dal Partenone altre tre metope e un lungo frammento di fregio. L’arresto di Elgin lo pone però in grosse difficoltà finanziarie. Approfitta della situazione il suo rivale Fauvel, che da un lato tenta di sottrarre la collezione dei marmi con ogni mezzo, quindi si adopera presso l’ambasciatore francese a Costantinopoli affinché la Sublime Porta emetta un firmano che blocchi i lavori sull’Acropoli. Nell’estate del 1805 giunge ad Atene l’ordine di sospendere le rimozioni dei marmi in maniera definitiva. o d o r a . e h c t e m a i g o l o Lusieri non si da per vinto e comincia una serie di scavi ad Atene, nel Pireo e in varie zone dell’Attica, mettendo insieme una pregevole raccolta di monete e ceramica, ma in ottobre il voivoda vieta anche questa attività. w w w © 8 0 0frattempo Hamilton a Cerigo si adopera per recuperare Nel 2 le casse affondate con il brigantino Mentor: saranno necessari più di due anni e una spesa considerevole, sostenuta di persona da Lord Elgin g o l . e i La situazione si complica o d o © m o c Nella campagna di Napoleone contro la Russia nel 1806, la Turchia decide di schierarsi dalla parte della Francia, mentre l’Inghilterra resta a fianco della Russia. Tutto il lavoro di Elgin a Costantinopoli era sfumato: ora più che mai i turchi erano ostili agli inglesi. Lusieri decide che è ora di lasciare la Grecia, cosa che dovette fare di notte e di nascosto per sfuggire all’arresto. La collezione rimane ad Atene. Fauvel allora si impossessa di tutta la raccolta di vasi e di antichità; i marmi però rimangono in casa di Lusieri per l’impossibilità di trasportarli in Francia. Nel 1808 si siglano trattati di pace tra l’Inghilterra e la Turchia. 1809: Lusieri ottiene un firmano che permette il rientro di Atene, dove arriva in agosto. 2 8 0 0 w w w r a . e h c t e m a i g o l o g o l . e i Il secondo firmano © m o Lusieri aveva noleggiato un bastimento e ottenuto il permesso dal voivodac di . caricare i marmi, ma appena prima della partenza giunge un firmano della e i con Porta che vieta che i marmi lascino Atene; bisognerà scaricare lag nave, o somma gioia di Fauvel. l oera stata illegale fin I turchi ora affermano infatti che l’attività di Elgin ad Atene d o dalla Sublime Porta. dal principio e che non era mai stata vista di buon occhio t e in un difficile lavoro L’ambasciatore britannico Robert Adair si impegna m a , dove non solo si concede diplomatico, e nel 1810 ottiene un secondoifirmano g la partenza delle sculture alla volta dell ’Inghilterra, ma si sottintende anche una o lElgin aveva compiuto negli anni passati e tacita approvazione per tutto ciò o che e presenti. h c r a . w w w 8 0 20 I marmi lasciano Atene © m o Finalmente, le 48 casse di marmi vengono caricate di nuovo e stavolta c . partono senza intoppi. Ne rimangono a terra 5, per mancanza di spazio. e ilascino Bisognerà attendere ancora un anno perché anche queste ultime g o Atene, custodite nel frattempo da Lusieri. l o lasciano per Nel 1811 le ultime casse e l’ultimo membro della spedizione d o sempre il territorio greco. t e m In tutto gli agenti di Elgin avevano prelevato 39 metope, 83 mq di fregio pari a a 56 pannelli, 17 statue frontonali e unaicariatide dell’Eretteo. g o l o e h c r a . w w w 8 0 20 Bibliografia AA.VV., The Acropolis, The Partenon, Elgin and the Marbles, Seminar papers Powerhous Museum, Sidney 2000. COOK, B.F., The Elgin Marbles, London 1997. PUCCI, G.,Elgin o della manifattura, Dialoghi di Archeologia, 2, 1975, pp. 475-90 PAVAN, M., L’avventura del Partenone, Firenze 1983. RUDENSTINE, D., The Legality of Elgin’s Taking: A Review Essay of Four Books on the Parthenon Marbles, Int’l J. Cultural Prop., 8, 1999, pp. 356-57. 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