Relazione sull`effetto fotoelettrico

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RELAZIONE DI CHIMICA-FISICA
OBIETTIVO: visualizzare l’effetto fotoelettrico, l’effetto elettromagnetico e l’effetto
corpuscolare degli elettroni.
MATERIALE: tubi di Crooks, generatore di energia elettrica a corrente alternata di 12V,
trasformatore di corrente, calamita.
PROCEDIMENTO
•
PRIMO ESPERIMENTO- Abbiamo preso il tubo catodico con mulinello di Mica (minerale utilizzato
come isolante elettrico dall’aspetto brillante), abbiamo collegato il generatore di energia elettrica a
corrente alternata al trasformatore di corrente che trasforma la corrente da corrente a bassa tensione a
corrente ad alta tensione. Abbiamo collegato il morsetto del polo negativo al catodo ed il morsetto del
polo positivo all’anodo (il catodo è il polo negativo, l’anodo è il polo positivo). Una volta azionati il
generatore e il trasformatore, collegati al tubo catodico attraverso i morsetti, abbiamo notato che il
mulinello si spostava lungo le guide in un fascio di luce verde, procedendo dal catodo verso l’anodo.
Questo accade perché la scarica elettrica fornisce energia e quindi calore, dunque il catodo emetterà
elettroni che saranno attratti dall’anodo emettendo una luce verde dovuta alla natura dell’elettrodo. Il
movimento degli elettroni dal catodo all’anodo determina lo spostamento del mulinello
•
SECONDO ESPERIMENTO- Abbiamo collegato i morsetti del trasformatore rispettivamente al catodo
e all’anodo di un tubo catodico al cui interno vi era una membrana di acciaio dotata di un piccolo foro
centrale e di uno schermo opacizzato. Azionati il generatore e il trasformatore, il catodo ha prodotto un
fascio di luce verde che è stato schermato dalla membrana di acciaio che però ha permesso il passaggio
di un fascio di luce molto sottile attraverso il foro che è andata a proiettarsi sullo schermo opacizzato.
Qui avvicinando la calamita allo schermo opacizzato, riuscivamo a spostare il sottile fascio di luce verde
in un punto diverso dello schermo. In tal modo abbiamo compreso che un magnete può deviare il
movimento di elettroni.
•
TERZO ESPERIMENTO- Infine abbiamo collegato i morsetti del trasformatore rispettivamente a catodo
e anodo di un tubo catodico contenente una laminetta di acciaio a forma di croce di Malta. Azionati il
generatore e il trasformatore abbiamo visualizzato in prossimità dei poli il solito movimento di elettroni
evidente per la presenza di luce verde; sul fondo del tubo catodico era visualizzabile un fascio di luce
verde contenete al centro un’ombra a forma di croce. Possiamo comprendere come il movimento degli
elettroni che procedevano dal catodo verso l’anodo è stato fermato dalla laminetta di acciaio a forma di
croce che non era attraversata dagli elettroni.
CONCLUSIONI: Gli esperimenti effettuati in laboratorio hanno evidenziato, ognuno in maniera
diversa, come gli elettroni, carica negativa, siano presenti anche in un contenitore senza aria; che se
gli si fornisce energia, nel ritornare al loro livello energetico iniziale, producano essi stessi energia che
è evidente nell’emissione di luce; infine che gli elettroni si muovono dal polo negativo a quello
positivo e che viaggiano anche in assenza di aria ma sono schermati da lamine di acciaio. Con questi
esperimenti risulta vincente l’idea, dimostrata dal chimico Thomson, che i raggi catodici hanno una
natura corpuscolare.
ALUNNE:
Chiapperino
Cifaratti
Miracapillo
COORDINATRICE:
Prof. Diaferia Lucia
COAUDIUTRICE:
Prof. Craca Elisabetta
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