LA REGIONE INDIANA
La regione Indiana è costituita a Nord dal Sistema Himalayano, a Sud dalla penisola del
Deccan ed al centro dal bassopiano Indo gangetico, percorso dall’Indo e dal Gange, ricchissimi
d’acqua perché alimentati dalle
montagne dell’Himalaya.
La regione Indiana è bagnata dalle
acque del Mare Arabico e del Golfo
del Bengala (Oceano Indiano), dove si
trova lo Sri Lanka, l'unica isola della
regione.
Dividiamo la regione in: Pakistan,
Nepal, Bhutan, Bangladesh, India,
Maldive e Sri Lanka.
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INDIA
IL TERRITORIO
L’India è il più vasto stato dell’Asia del Sud. Possiamo dividerla in tre grandi regioni naturali:
a Nord l’imponente fascia montuosa, dalla quale nascono il Gange e il Brahmaputra. Il
clima è di tipo nivale e le temperature possono scendere diverse decine di gradi sotto lo
zero.
Da nord-ovest fino a sud-est la pianura indo-gangetica. Il clima è monsonico.
L’altopiano del Deccan, cioè la penisola che si allunga nell’oceano Indiano. Ai lati troviamo
due sistemi montuosi, i Ghati orientali e i Ghati occidentali, che bloccano i monsoni e quindi
non permettono alle precipitazioni di oltrepassarli. Il clima è caratterizzato dalla presenza
dei monsoni.
STORIA
Dal XVI secolo diversi paesi europei, tra cui Portogallo, Paesi Bassi, Francia e Regno Unito,
incominciarono ad arrivare inizialmente come commercianti, ma approfittando poi delle
spaccature fra i vari regni, si andarono imponendo con le loro colonie.
Nel 1856 la maggior parte dell'India era sotto il controllo della Compagnia inglese delle Indie
Orientali. Un anno più tardi un'insurrezione a livello nazionale, mise in serio pericolo il dominio
della società britannica, ma alla fine la rivolta venne sedata. Come conseguenza, l'India passò
interamente sotto il governo diretto della Corona britannica come colonia dell'Impero
Britannico.
Nella prima metà del XX secolo fu lanciata una lotta per l'indipendenza.
Negli anni venti e trenta, con il movimento guidato dal Mahatma
Gandhi, milioni di persone furono impegnate in una campagna di
disobbedienza civile di massa.
Il 15 agosto 1947 l'India ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna, ma
venne divisa in due governi indipendenti: il Dominio dell’India e il
Dominio del Pakistan. Tre anni più tardi, l'India divenne una repubblica e
entrò in vigore una nuova costituzione.
La società indiana è caratterizzata dalla divisione in caste e nonostante la Costituzione si
pronunci contro la discriminazione derivante dall’antica divisione, gli intoccabili subiscono
pesanti discriminazioni e vivono in condizione di emarginazione e povertà.
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Possono essere individuati quattro grandi gruppi:
Brahamani (sacerdoti/intellettuali: esegeti e controllori dei testi sacri,
insegnanti con il compito di tramandare la tradizione).
Kshatryia (capi guerrieri: aristocratici militari)
Vaishya (commercianti, contadini e pastori)
Sudra (artigiani, servitori, operai ecc.)
In fondo alla gerarchia si trovano i
fuoricasta (Paria o Candala o intoccabili),
persone che svolgono lavori ritenuti
religiosamente impuri e il contatto con i
quali è ritenuto motivo di impurità. Bisogna considerare che ogni gruppo è articolato al proprio
interno in molte sottocaste per un totale di alcune migliaia. Le relazioni tra membri di gruppi di
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caste diverse sono regolate in modo assai preciso e ritualizzato (con chi mangiare, da chi accettare
cibo, con chi fumare ecc.).
ECONOMIA
L'economia dell'India è notevolmente diversificata e spazia dall'agricoltura di sussistenza ai settori
industriali più avanzati. Il settore dei servizi e il terziario avanzato sono tuttavia quelli trainanti
nell'India moderna, anche se i due terzi degli indiani ricavano ancora il proprio reddito
direttamente o indirettamente dall'agricoltura.
Negli ultimi anni, l'India è diventata una delle maggiori destinazioni per le multinazionali che
intendono delocalizzare in paesi a più basso reddito. Molti indiani, infatti, sono in grado di
esprimersi in inglese come persone di madrelingua e possiedono un alto livello d'istruzione,
soprattutto nelle materie scientifiche.
Questi elevati standard educativi hanno anche determinato un notevole sviluppo delle industrie
legate al software e alla progettazione industriale. Molti indiani, inoltre, lavorano all'estero, dove
le loro competenze nei settori tecnologicamente avanzati sono molto ricercate.
Per gran parte della sua storia come paese indipendente, l'India ha adottato un approccio
economico di stampo socialista, con stretti controlli governativi sull’impresa privata,
sul commercio e sugli investimenti provenienti da paesi stranieri.
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A partire dai primi anni novanta del secolo scorso, il paese ha adottato diverse riforme
economiche, che hanno ridotto il controllo statale sugli investimenti e sul commercio con l'estero.
Nonostante gli indubbi progressi, comunque, il paese deve ancora affrontare rilevanti problemi
sociali ed economici. Il principale è la povertà che, sebbene diminuita del 10 % a partire dagli anni
ottanta, ancora affligge una larga percentuale della popolazione. Ad essa si collegano la notevole
disuguaglianza economica (in crescita, poiché il progresso di questi anni ha favorito maggiormente
le persone appartenenti agli strati superiori della società, che godono anche di un maggiore grado
di istruzione) e le disparità tra regioni ricche ed aree povere. Altri problemi derivano
dall'inefficienza pubblica, come l'alto livello di corruzione, la lentezza della burocrazia e la carenza
di infrastrutture.
RELIGIONE – LINGUA - POPOLAZIONE E CITTA’
RELIGIONE
Per quanto riguarda la religione, la
maggioranza degli indiani pratica l’induismo,
(vedi cartina – la diffusione
dell’induismo)altre importanti minoranze
sono: musulmani, cattolici e protestanti.
POPOLAZIONE E CITTA’
L’India ha più di un miliardo di abitanti, e la
crescita resta sostenuta perché sta
diminuendo la mortalità.
Anche se la maggioranza degli abitanti vive
ancora nei villaggi, è in aumento la tendenza
a trasferirsi nei centri urbani. Le principali città
sono:
New Delhi, la capitale, dove ha sede il governo ed
è un importante centro finanziario e culturale.
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Calcutta, città sovraffollata, è uno dei poli
industriali più importanti.
((
Bombay, grande centro commerciale per il suo
porto.
LINGUA
La Costituzione non riconosce una lingua nazionale, ma diverse lingue ufficiali: l'Hindi è la lingua
ufficiale del governo ed è anche la più parlata.
L'Inglese viene ampiamente utilizzato in economia e nelle gestioni aziendali.
La costituzione riconosce inoltre altre 21 lingue che vengono parlate e utilizzate nei documenti
pubblici dei vari stati.
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