Chi è la persona sana e matura
Nel delineare il percorso integrale della crescita umana, Laura Boggio Gilot, nel suo recente libro “Il
cammino dello sviluppo integrale”, definisce i contorni della persona sana e matura, partendo da domande di senso, quali: “Chi siamo, cosa possiamo conoscere e creare, e quale ruolo possiamo avere
nell’evoluzione dell’umanità? Quale felicità ci è possibile nell'esistenza e come possiamo essere portatori
di felicità per gli altri? Abbiamo realizzato il livello massimo della nostra salute mentale e della nostra
intelligenza, o le nostre potenzialità sono sprecate in una vita poco saggia e consapevole?”
Già Maslow aveva pro­spettato un percorso di crescita a partire dall’individuo adattato, con la finalità
di facilitare lo sviluppo di potenzialità e talenti non espressi, che aveva chiamato psicagogia. Sulla stessa scia, l’approccio integrale della psicologia transpersonale vuole essere uno stimolo e un contributo
al superamento della cosiddetta “psicopatologia della normalità”, verso la realizzazione integrale del Sé,
quale unità di corpo, mente, anima e Spirito.
Questa meta coincide con quella liberazione dalla sofferenza prodotta dall'inconsapevolezza che le tradizioni
sapienziali di tutti i tempi (la cosiddetta Filosofia Perenne) additano come meta del cammino umano.
Al livello dell’io ordinario delineato dalla psicologia scientifica, sanità e maturità qualificano la condizione
di pacifico adattamento, di non conflitto, di assenza di complessi di colpa, abbandono e inferiorità, di
capacità di tollerare la sofferenza dovuta ai problemi esistenziali.
Questo modello non contempla virtù etiche e aspetti superiori della coscienza: non considera le potenzialità intuitive e spirituali e dà ben poco valore al pensiero portatore di amore e pace.
Dalla prospettiva transpersonale, che accoglie la visione sapienziale, l’io ordinario, identificato con
un’autoimmagine mentale e separato dalle matrici spirituali del Sé, è nella sua globalità ristretto, falso,
identificato con aspetti parcellizzati della realtà, e perciò insicuro e immaturo. Ben oltre queste limitazioni, la persona sana e matura è quella che varca la coscienza egocentrata e sviluppa un percorso di
consapevolezza e trasformazione che, integrando la dimensione corporea, emotiva, mentale, intuitiva e
spirituale, dà accesso alla coscienza universale e ai suoi archetipi di Verità, Bellezza e Amore.
Nel suo libro, l'autrice delinea alcuni elementi fondamentali della sanità e della maturità a livello personale e transpersonale. Un io sano e ben integrato dovrebbe saper tramutare la rabbia in creatività,
essere libero da condizionamenti e giudicare in base alla propria coscienza e volontà; dovrebbe essere
capace di scegliere ciò che è bene più che ciò che piace, essere dotato di spirito democratico, aperto
alla solidarietà e all'altruismo.
Una persona veramente sana e matura è sincera e autentica, ha trovato una integrità tra fatti e valori, e sente una responsabilità verso la propria vita. La capacità di controllare gli impulsi irrazionali per
difendere i ruoli sociali, di accettare i propri limiti, di riparare agli errori, e di perdonare sé stesso e gli
altri, definisce la persona sana e matura a livello personale.
A livello transpersonale, sanità e maturità comprendono qualità molto più ricche, come l'umiltà, che
consente di accettare critiche e biasimo senza reagire con frustrazione e risentimento; la pazienza e
il coraggio morale nelle avversità, riconosciute come prove evolutive, ovvero opportunità di crescita
e conoscenza; l'autonomia dai bisogni di autoaffermazione e il distacco da obiettivi materiali di ricchezza e prestigio.
Un benessere indipendente da oggetti e persone, l'intelligenza intuitiva e la saggezza amorevole sono
emblemi della maturità transpersonale, che permettono la comprensione delle verità sul senso della
vita e della morte. La fede nel Sommo Bene e l'allineamento della volontà individuale ad Esso sono
lo sfondo di una concezione integrale di sanità e maturità.
Stefano Pischiutta
Tappe della maturità
Âa°kara La persona che realizza il Sé come essenza
permanente in identità con l’Assoluto in uno
stato di coscienza non duale, corrispondente
a beatitudine e pace profonda.
Raphael Il progresso dell’individuo si determina nella misura in cui egli è capace di inserirsi nel
contesto dell’armonia universale, di riconoscersi quale anello della catena universale della
vita, di scoprirsi fratello tra fratelli non solo nell’ambito della modalità vitale umana.
Al Sarragh Il fine ultimo della maturità è partecipare alla
natura divina, condividere la consapevolezza
che essa è il principio della vita e conoscere
nell’essenza divina sé stessi e tutte le cose create.
Wilber La persona che esprime le energie
corporee, emotive, mentali e spirituali
in armonia con il comportamento, la
cultura e la società.
MaslowLa persona che si autorealizza
Fromm La persona che è capace di scegliere ciò che è bene
per sé; la via dell’essere piuttosto che dell’avere.
Adler La persona che raggiunge l’auto­
affermazione e canalizza la volontà di
potenza per finalità di utilità sociale.
esprimendo le sue potenzialità con
libertà dal condizionamento.
Jung La persona che raggiunge la sintesi
degli opposti della psiche: “animus” e
“anima”; “maschera” e “ombra”.
Freud La persona capace di adattarsi alla realtà, attraverso il controllo
delle pulsioni pericolose per l’adattamento.