“IL SEME” Scuola secondaria di 1° grado “J. da Volterra” – Volterra – Classe 1a D A.S. 2006/2007 Prof.ssa Silvia Ripoli [email protected] Laboratorio Didattico- Scientifico Franco Conti Laboratorio di Scienze Naturali Provincia di Pisa Obiettivi e metodologia Sotto sono riportati in forma di elenco gli obiettivi del percorso didattico distinti in: obiettivi concettuali (i concetti principali intorno ai quali si sviluppa il percorso e che dovrebbero essere appresi dagli alunni); obiettivi di metodo (quelli che dovrebbero essere acquisiti dagli alunni come metodo di “lavoro-studio scientifico”); obiettivi realmente accessibili agli alunni (obiettivi che traducono i primi in competenze verificabili al termine del percorso). Obiettivi concettuali ~ Individuare alcuni fattori che influenzano la ~ Classificare con criteri dicotomici germinazione. ~ Percepire che la pianta si sviluppa dal seme Obiettivi di metodo per germinazione. Osservare un fenomeno nel tempo, registrando e interpretando dati. Competenze verificabili al termine del percorso ~ Osservare i semi di fagiolo. ~ Classificare i semi e costruire chiavi analitiche. ~ Osservare e descrivere le fasi della germinazione di semi. ~ Osservare e descrivere l’interno di un seme di fagiolo. ~ Osservare e descrivere la crescita di una pianta di fagiolo. ~ Ampliare la padronanza del linguaggio scientifico, riconoscendo le differenze con il linguaggio comune. La metodologia seguita è di tipo operativo-laboratoriale. In classe gli alunni hanno eseguito individualmente o in gruppo alcune fasi operative che sono state sempre seguite da riflessioni individuali e collettive. In particolare, osservazioni e riflessioni sono state trascritte da ciascun alunno sul proprio quaderno di scienze, che è andato così a costituire una documentazione dello sviluppo delle conoscenze e dell’acquisizione di concetti da parte dell’alunno. Durante il percorso è stato comunque stimolato il consolidamento attraverso compiti in classe o a casa e la lettura sul libro di testo di quanto già osservato e discusso nelle fasi operative. Particolare attenzione è stata dedicata anche all’uso del disegno schematico come uno degli strumenti di registrazione delle osservazioni di un fenomeno botanico. Una tale metodologia ha posto al centro del percorso didattico il soggetto-alunno il quale, sebbene sotto l’indispensabile regia del docente, è arrivato a costruire autonomamente i concetti. 1 Attività 1: Dentro il sacchetto Parte I: descrizione, osservazione, classificazione (4-5 ore) Organizzazione della classe: gruppi da 3-4 alunni. Materiale per ogni gruppo: ~ un sacchetto contenente una miscela di fagioli (cannellini; borlotti; red-kidney; neri; con l’occhio; bruni; corona – di Spagna) ~ una lente d’ingrandimento ~ etichette o foglietti di carta e nastro adesivo ~ tanti sacchetti trasparenti quanti sono i tipi di fagioli ~ quaderno di scienze (individuale) Consegne (da fornire oralmente in sequenza man mano che la precedente è conclusa): a) Separa i semi dello stesso tipo. b) Assegna ad ogni tipo di fagiolo individuato un’etichetta (Tipo A, Tipo B, ...) c) Disegna il fagiolo di ogni tipo e descrivi per scritto le sue caratteristiche (forma, colore, ...) d) Costruisci uno schema che ti porti ad identificare il tipo di seme, ad esempio ad albero o a domande sequenziali. Note -- In questa fase gli alunni non sono tenuti a conoscere i nomi comuni o botanici dei fagioli che hanno a disposizione per le varie attività. -- Nella suddivisone per tipo, la maggior parte degli alunni ha seguito il criterio del colore così che alcuni non si sono accorti della differenza tra il fagiolo cannellino e corona; l’insegnante ha portato la loro attenzione sul sacchetto dei fagioli bianchi, così da stimolare un ulteriore suddivisione. -- A proposito della forma, gli alunni hanno chiesto cosa scrivere, quindi è stato necessario far notare che la forma può essere resa dal disegno. -- Tutti gli alunni notano l’ilo, che in questa fase può essere chiamato “puntino” come proposto da loro stessi, successivamente si introdurrà il termine botanico. -- La consegna (d) richiede che l’insegnante fornisca un primo esempio che chiarisca il tipo di lavoro da svolgere. Tra i due modelli di chiave d’identificazione, è stato preferito quello ad albero e anche gli alunni che si erano cimentati con quello a domande sequenziali lo hanno abbandonato. 2 Parte II: riflessione-concettualizzazione; ampliamento del linguaggio (4-5 ore) Organizzazione della classe: lavoro individuale sul quaderno di scienze Consegna: a) Racconta le fasi dello studio dei semi che hai fatto finora. L’insegnate propone l’ampliamento del linguaggio: ~ si dà il nome al “puntino” caratteristico di ogni fagiolo: ILO ~ si dà il nome allo schema per l’identificazione dei fagioli: CHIAVE D’IDENTIFICAZIONE oppure CHIAVE DI CLASSIFICAZIONE oppure CHIAVE ANALITICA. (E’ necessario fornire le varie alternative poiché sono quelle che gli alunni trovano nei manuali scolastici o divulgativi di botanica). L’insegnante fornisce delle schede di riepilogo (si veda avanti), affinché gli alunni abbiano una produzione univoca come riferimento per lo studio individuale. Inoltre le schede serviranno da stimolo per attività successive, sia nel percorso sui semi sia di statistica nell’ambito della matematica (le dimensioni dei fagioli, ad esempio). A questo punto è possibile anche fornire, per conoscenza, i nomi dei fagioli osservati. Note -- La produzione individuale di ogni alunno viene letta in classe. Dopodiché l’insegnante propone un ampliamento del linguaggio. -- Per rafforzare l’uso della chiave analitica è importante dare compiti per casa , ad esempio costruire la chiave analitica dei centesimi di Euro. Inoltre, si sottolinea che affinché tale procedura di classificazione non rimanga episodica dovrà essere riproposta anche in altri contesti, ad esempio per le foglie, i fiori ecc. Personalmente l’ho utilizzata anche nel contesto geometrico per la classificazione delle linee (aperte, chiuse, spezzate, curve, ...). 3 SCHEDE FORNITE AGLI ALUNNI LO STUDIO DEI SEMI in mente) bisogna eseguire altri esperimenti. Hai osservato i diversi tipi di semi e hai concluso che per “mettere ordine” PER CASA tra essi hai dovuto classificarli. Prendi un seme del tipo “Fagiolo corona” detto anche “Fagiolo di Spagna”. Non c’è dubbio nel dire che esso è di colore bianco. Rispetto ad altri fagioli si può anche dire che è grande, ma come si possono misurare le dimensioni dei fagioli? Segui l’esempio descritto sotto e applicalo al tuo fagiolo. Per classificare hai proceduto così: 1) Hai suddiviso i semi per somiglianza tra loro. 2) Hai osservato e annotato le caratteristiche di ogni seme su una scheda. Misurare le dimensioni di un fagiolo. 3) Se c’erano “degli intrusi” in Ricalca la forma del tuo fagiolo base alla scheda li hai appoggiandolo sul quaderno e assegnati al proprio tipo. seguendo i contorni con il lapis. 4) Hai costruito una chiave di Contorna la forma del fagiolo con un classificazione (chiave di rettangolo. identificazione). Misura la base e l’altezza del rettangolo e annotala accanto al tuo disegno. Adesso ci poniamo altre domande. 1° domanda: Da quale parte del seme nasce la piantina? 2° domanda: Dai semi si sviluppa una pianta nello stesso tempo? h cm b cm Per rispondere a queste domande ( e anche ad altre che via via ti verranno Figura 1. Come ricalcare un fagiolo 4 Misura delle dimensioni dei fagioli. Ogni alunno ha misurato le dimensioni di un seme di fagiolo Corona seguendo le indicazioni della scheda riportata sopra. I dati sono stati raccolti in una tabella, quindi sono state determinate la frequenza di alcuni dati e le dimensioni medie. Sotto è riportato quanto estratto dal quaderno di G. Dal quaderno di G. FAGIOLO 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° b (cm) 2,0 1,5 1,7 1,7 1,5 1,4 1,5 1,8 1,7 1,1 2,0 2,0 1,6 1,5 1,0 2,3 h (cm) INDAGINE STATISTICA SU DATI SCIENTIFICI 3,0 ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ 2,0 2,5 CAMPIONE STATISTICO: 16 FAGIOLI CORONA 2,9 2,4 2,4 2,3 3,0 2,7 2,3 3,2 2,5 2,5 2,6 2,0 3,4 Parte III: estratti dai quaderni degli alunni In questa sezione si riportano alcuni estratti dai quaderni degli alunni relativamente a questa attività. Sono riportate alcune chiavi di classificazione e le osservazioni dei ragazzi prodotte nella fase di riflessione individuale. 5 6 7 E’ grande? SI NO Tipo L E’ screziato? SI NO Tipo P E’ rosso? Dal quaderno di E. SI NO Tipo R E’ nero? La difficoltà principale degli alunni è fermarsi SI NO prima di avere un ramo morto nella chiave di Tipo B E’ bianco? classificazione, ovvero l’ultima domanda fatta è SI NO Tipo I superflua. Tipo E E’ beige? SI NO Il seme è bianco? SI NO E grande? E’ nero? SI NO SI NO Tipo A Tipo G Tipo E E’ ocra? Dal quaderno di G. SI NO Tipo F E’ bordò? SI NO Tipo D Tipo B SI Tipo C 8 Sul bordo ha una macchiolina nera con un punto bianco? E’ screziato? SI NO NO Chiave analitica centesimi di euro E’ DI COLORE RAME? SI NO CON CASTEL DEL MONTE SUL RETRO (PUGLIA)? E’ TUTTA SI NO CON LA TESTA DI UNA DONNA (VENERE DI BOTTICELLI)? SI NO 1 CENT HA L’INTERNO DORATO? SI CON LA MOLE ANTONELLIANA (TORINO)? SI 2 CENT NO SI 2€ 10 CENT CON IL CAMPIDOGLIO (ROMA)? NO SI 5 CENT NO 20 CENT 50 CENT 9 NO 1€ LO STUDIO DEI SEMI Dal quaderno di G. Racconta le fasi dello studio dei fagioli che hai fatto finora. Li abbiamo divisi per tipo: tipo , tipo ecc. Poi abbiamo costruito una busta per metterci i fagioli. Abbiamo spiegato le caratteristiche di ogni tipo di fagiolo: colore e forma. Alla fine si è fatto uno schema di classificazione a forma di quiz. La professoressa pescando un fagiolo alla volta sapeva dire che tipo era. Questo schema si chiama la chiave di classificazione oppure (d’identificazione). Racconta... 1) Io I., L. e R. avevamo una busta con tanti Tipo L = è grande tipi di semi; allora abbiamo diviso i semi in 6 Tipo P = è screziato tipi diversi: Tipo R = è rosso Tipo B = è nero Tipo I = è bianco Tipo E = è beige 2) Abbiamo dato ad ogni tipo un nome con una lettera. Per dividerli abbiamo guardato le caratteristiche di ogni seme (per es. il colore, la forma...). 3) Poi abbiamo preso un foglio e li abbiamo descritti. 4) Poi abbiamo fatto uno schema ad albero molto particolare. Lo schema è formato da delle domande inventate da noi. Potevamo come risposta [dire si o no] se la domanda era si era un tipo di seme, altrimenti se era no si scriveva un’altra domanda. Dal quaderno di G. Racconta... La professoressa ci ha dato una busta con dentro tanti tipi di semi e delle buste vuote, abbiamo raggruppato tutti i semi uguali per colore e forma e abbiamo messo ogni gruppo di semi in una busta. Poi abbiamo assegnato a ogni gruppo un’etichetta per differenziarli, ad esempio: tipo A; tipo B; tipo C; tipo D; tipo E; tipo F; tipo G. Poi abbiamo fatto una scheda con le caratteristiche per ogni tipo di seme (forma, colore caratteristiche). Successivamente abbiamo fatto uno schema, composto da domanda e risposta, alle domande si può rispondere si o no, questo schema ti porta a riconoscere i semi per tipo. 10 Dal quaderno di V. LO STUDIO DEI SEMI Racconta le fasi dello studio dei semi che hai fatto sinora. 1°) Avevo una busta con tanti semi diversi allora li abbiamo divisi per dimensioni e colore mettendoli in delle bustine e dandogli un’etichetta. 2°) Esaminando colore, forma e caratteristiche dei semi abbiamo costruito delle schede che li descrivono. Lo schema è composto da domande e risposte, alle domande posso dare 2 risposte: sì o no. Questo schema mi serve per riconoscere diversi tipi di semi. Attività 2 : La germinazione del seme Organizzazione della classe: ~ fase di allestimento dell’esperimento: eseguita dall’insegnante con l’aiuto di alcuni alunni ~ fasi di osservazione: collettive ~ fasi di registrazione o riflessione: lavoro individuale sul quaderno di scienze Materiale: ~ alcuni fagioli di tipo Corona ~ un grosso barattolo di vetro di forma cilindrica (∅ ≅ 14 cm; h ≅ 24 cm) ~ cartone ondulato, sufficiente a foderare l’interno del barattolo ~ segatura, sufficiente a riempire il barattolo ~ acqua ~ una vaschetta di plastica ~ pennarello da vetro ~ carta da lucido ~ macchina fotografica (facoltativo) ~ quaderno di scienze Allestimento dell’attrezzatura 11 Nella vaschetta si mescola acqua e segatura. Si ritaglia del cartone che andrà a foderare l’interno della parete del barattolo (non il fondo). Si riempie il barattolo con la segatura in modo che essa sia isolata, grazie al cartone, dalle pareti di vetro. All’incirca a metà altezza, si incastrano tra vetro e cartone i fagioli disponendoli in modo che l’ilo sia rivolto verso il basso, l’alto, a destra o a sinistra. Si numerano i fagioli scrivendo l’etichetta con il pennarello sul vetro. Si ricalca la forma del fagiolo sulla carta da lucido, operazione da ripetere almeno i primi 3 giorni di osservazione. Si cominciano a contare i giorni di osservazione, denominando “giorno zero” quello dell’allestimento dell’esperienza. Si mantiene nel tempo la segatura umida. Note -- Mentre l’insegnante allestisce l’apparecchiatura, gli alunni annotano sul quaderno materiale e procedimento. -- Gli alunni a turno eseguiranno le varie operazioni di misura/registrazione dei dati (ad esempio, ricalcare la forma del fagiolo sulla carta da lucido per seguire l’assorbimento dell’acqua; misurare la lunghezza del fusto). -- Dal punto di vista organizzativo le varie osservazioni e misurazioni possono essere riportate su una scheda comune ma è importante che periodicamente (ogni 2gg ca.) il singolo alunno le trascriva sul proprio quaderno, completando anche con disegni schematici la situazione osservata. -- Tra lo sviluppo della radichetta e quello della pianticella è necessario eseguire l’Attività 3. -- Si noti che gli alunni sono convinti che la pianticella si sviluppi dall’ilo, scopriranno di no. -- Osservazioni effettuate. A) Al giorno 1 il cartone è tutto bagnato per contatto con la segatura e il volume dei fagioli è aumentato. B) i primi 2-3 gg si ha solo rigonfiamento del fagiolo C) dal 3° giorno ad alcuni fagioli comincia a rompersi il tegumento ad altri spunta la radichetta D) i tempi di germinazione variano a seconda della posizione dell’ilo E) la radichetta non spunta dall’ilo F) dalla radichetta si sviluppano altre radici G) la radichetta e le radici si allungano verso il basso H) il fusticino, che spunta alcuni gg. dopo la radichetta, non si sviluppa dall’ilo I) il fusticino tende a crescere verso l’alto L) la pianticella si sviluppa senza che gli operatori forniscano “nutrimenti” (ad es. concimi o terreno), ma solo acqua assorbita per contato con il cartone a sua volta in contatto con la 12 segatura. -- Interpretazioni. 1) Poiché la radichetta cresce verso il basso e il fusticino verso l’alto, la posizione dell’ilo può rallentare la germinazione e ostacolare la crescita della pianticella 2) Poiché non forniamo concimi ma solo acqua, significa che tutto il resto che serve alla pianticella è dato dal seme. (Possibile approfondimento: quanta acqua serve? basta l’umidità o è meglio immergere il seme in acqua?). 3) La radichetta è derivata dalla radichetta dell’embrione e il fusticino e le prime foglie derivano dalla piumetta dell’embrione. -- Dal momento che i fagioli sono bloccati tra il vetro e il cartone, i dicotiledoni non si sollevano, come invece accade se seminati nel terreno soffice. Questo è un fatto da far notare a un certo punto agli alunni, sottolineando che averli bloccati tra vetro e cartone era dovuto all’esigenza di fornire umidità e nello stesso tempo rendere visibile ciò che normalmente accade sotto terra. In ogni caso è opportuno o allestire in aula un vasetto di terriccio umido con uno o due fagioli, oppure invitare i ragazzi a farlo a casa. -- Può essere utile documentare la germinazione e le fasi successive con una macchina fotografica. -- I tempi di questa esperienza sono di difficile quantificazione, poiché è necessario ogni giorno annotare qualche osservazione, in ogni caso si stima: 1 ora per l’allestimento; 2-3 ore per annotare il riepilogo delle varie osservazioni e sviluppare le interpretazioni. Attività 3: Cosa c’è in un seme Organizzazione della classe: ~ lavoro individuale. Materiale: ~ alcuni fagioli di tipo Corona, detti anche di Spagna ~ un contenitore (barattolo, vaschetta,...) ~ acqua ~ lente d’ingrandimento ~ quaderno di scienze Procedimento e consegne 13 Lasciar in ammollo i fagioli per 12-18 ore. Consegnare ad ogni alunno un fagiolo, chiedendo di osservalo intero e poi di aprirlo e osservarlo con la lente di’ingrandimento. Registrare con un disegno schematico le proprie osservazioni. Note -- Al termine delle osservazioni e del confronto tra gli alunni, l’insegnante introdurrà i termini scientifici per indicare le varie parti: tegumento (e non buccia); cotiledone (e non pezzo); radichetta (e non puntina); piumetta; embrione; dicotiledone. -- Tempi: 1 ora Attività 4: Le piante crescono Quando la germinazione è avvenuta e il fusticino è ormai sviluppato, si comincia a misurare ogni giorno la lunghezza del fusto di ogni pianticella. I dati vengono raccolti in una tabella, che ogni alunno trascriverà sul proprio quaderno. L’analisi dei dati potrebbe rilevare “dati anomali” da scartare (ad es. il fusto si allunga, poi si accorcia quindi si allunga ancora. E’ evidente che c’è un errore dell’operatore che ha misurato). Nel caso di un paio di fagioli vale la pena far riportare in grafico la lunghezza del fusto in funzione del tempo. Quando le piante saranno ormai grandi alcune delle più rigogliose vengono piantate in vaso, munito di canna e sottovaso, così da continuare a seguire la crescita della pianta. Infatti, le prime foglie saranno sostituite dalle foglie, poi si potrà ampliare il percorso individuando le parti della pianta: radici (parte interrate); fusto e foglie (parti aeree); gemma apicale; gemma fogliare; eventualmente fiori e frutti. Tempi: 2 ore per la trascrizione dei dati in tabella, la costruzione di uno o due grafici t. 14 Estratti dei quaderni degli alunni per le Attività 2, 3, 4 (2006-07) Dal quaderno di V. 15/02/’07 ESPERIMENTO 1 GIORNO 0 DA DOVE NASCE LA PIANTA? Materiale: - alcuni fagioli corona detti anche di Spagna - recipiente trasparente; (bianco e grosso); - cartone; - carta da lucido; - segatura; - pennarelli da vetro. - acqua; La prof. ha tagliato un pezzo di cartone e lo ha messo dentro il barattolo in modo da rivestire le pareti. In una vaschetta con un po’ d’acqua c’ha buttato la segatura per renderla più compatta, poi sta inserendo la segatura umida dentro il recipiente con il cartone fino a riempirlo del tutto e mano mano che si mette la segatura il cartone diventa umido e assorbe l’acqua. Abbiamo posizionato alcuni fagioli corona fra il cartone e il vetro in diverse posizioni per essere che la pianta esca dall’ilo. Con un pennarello da vetro per ricordarci tutti i fagioli gli diamo dei numeri. Con della carta da lucido ricalchiamo la forma dei semi dal vetro e da oggi in poi guarderemo che cosa accade e manterremo la segatura bagnata. Dal quaderno di M. Esperimento 1 Da dove nasce la piantina? Materiale: Barattolo grande di vetro, cartone ondulato, acqua, fagiolo corona o di Spagna (grande e di colore giallo chiaro), segatura, vaschetta di plastica, pennarello da vetro, carta da lucido. Procedimento: Tagliamo il cartone ondulato in modo da rivestire l’interno del barattolo. Nella vaschetta di plastica mettiamo la segatura e la bagniamo con l’acqua. mettiamo la segatura bagnata nel barattolo fino a riempirlo e pian piano che si mette la segatura dentro il barattolo, ilc artone si umidifica. Adesso che si è riempito il barattolo la segatura si è solidificata, ora si incastrano is emi tra il vetro e il cartone in tutte le posizioni e si aggiunge ancora un po’ d’acqua. con i pennarelli da vetro si numerano i semi: 1°, 2°, ...; poi si ricalca la forma dei semi con la carta da lucido. Si può vedere anche che dove sono alcuni semi c’è già umidità. 15 Dal quaderno di V. ATTIVITA’ 2 Osservazione della germinazione di un fagiolo Osservazione dello sviluppo del fusticino 16 17 ATTIVITA’ 3 Osservazione dell’interno di un fagiolo ATTIVITA’ 4 18 Dal quaderno di V. MISURIAMO IL FUSTO DELLA PIANTA DI FAGIOLO Data 28/02/2007 01/03/2007 02/03/2007 05/03/2007 06/03/2007 07/03/2007 08/03/2007 09/03/2007 fagiolo n°3 fagiolo n°5 fagiolo n°6 fagiolo n°7 cm cm cm cm 9,5 10,4 10,5 12,0 12,0 19,0 7,5* 25,0 5,5 7,5 9,0 17,0 21,0 27,0 37,5 47,0 3,5 4,0 4,0 5,0 12,0* 6,0 6,0 9,3 7,5 8,0 12,0 20,0 31,0* 24,5 23,0 23,0 *dati anomali, affetti da errore 19 Estratti dei quaderni degli alunni per le Attività 2, 3, 4 (2007-08) Dal quaderno di J. ATTIVITA’ 2 Osservazione della germinazione di un fagiolo 20 Osservazione della germinazione di un fagiolo 21 22 Dal quaderno di B. ATTIVITA’ 2 Osservazione della germinazione di un fagiolo 23 Dal quaderno di B. ATTIVITA’ 2 Osservazione della germinazione di un fagiolo 24 Verifica (2006-07) Per la verifica si è tenuto conto di un questionario, di una prova pratica di classificazione e dell’allestimento di cartelloni espositivi sugli esperimenti realizzati dagli alunni ed appesi in aula. -----Questionario----1) Fai un disegno di un fagiolo e in esso indica la parte che corrisponde a ciascuno dei seguenti termini: tegumento; embrione; ilo; radichetta, piumetta, cotiledone. 2) Spiega che cosa è la germinazione di un seme di fagiolo. 3) Facendo riferimento all’esperimento dei “semi nel barattolo di vetro con la segatura”, fai una serie di disegni che illustrano le fasi principali dello sviluppo della pianta dal seme di fagiolo. Per ogni disegno scrivi una breve descrizione a parole. 4) La posizione dell’ilo influenza la germinazione di un seme di fagiolo? Se sì, in che modo? Se no, perché? 5) Durante lo sviluppo di una pianticella dal seme di fagiolo, in che cosa si trasforma la radichetta? In che cosa si trasforma la piumetta? -----Prova pratica----In classe abbiamo imparato che cos’è e a cosa serve una chiave di classificazione, detta anche chiave di identificazione oppure chiave analitica. Adesso hai a disposizione tre semi di fagioli diversi, descrivi le loro caratteristiche principali poi costruisci una chiave di identificazione di questi fagioli. Verifiche (2007_2008) Questionario di Verifica –A1) Descrivi le caratteristiche dei semi di fagioli che hai a disposizione, poi costruisci una chiave di classificazione di questi fagioli. 2) Sotto sono riportati i disegni delle foglie di alcuni alberi. Costruisci una chiave di classificazione che potrebbe essere usata per identificarli osservando le loro foglie. Questionario di Verifica –B1) Fai un disegno che mostri le seguenti parti di un fagiolo: tegumento; embrione; ilo; radichetta; prime foglie; cotiledone. 2) Illustra le fasi principali della germinazione di un seme di fagiolo 25 Di seguito estratti dagli elaborati di un alunno. DALL’ELABORATO DI A. – QUESTIONARIO A 26 DALL’ELABORATO DI A. – QUESTIONARIO B 27 Sviluppo del percorso Questo percorso didattico è stato completato con l’osservazione di frutti e fiori. Per quanto riguarda i frutti l’insegnante ha portato in aula frutta e verdura (pomodoro, limone, mela, piselli, peperone, pesca, ...). Gli alunni hanno individuato il materiale come frutta e verdura, allora l’insegnate li ha tagliati e si è arrivati a concludere che tutti contenevano dei semi. Si è potuto così produrre la seguente definizione operativa di frutto: un frutto è la parte della pianta che contiene il seme; distinguendo così tra linguaggio comune (in cucina nessuno direbbe di fare un minestrone di frutti) e linguaggio botanico. Successivamente l’insegnante ha portato frutti secchi e carnosi, di piante da giardino o spontanee (di acacia, di glicine, di pitosforo,...). Gli alunni hanno così potuto estendere l’osservazione a frutti non commestibili e, sotto la guida dell’insegnante, distinguere tra frutti secchi e carnosi. E’ stata anche fornita una scheda in cui si evidenziavano le parti del frutto (esocarpo, mesocarpo, endocarpo) e una chiave dicotomica di classificazione dei frutti. Infine, gli alunni hanno osservato alcuni fiori in modo da identificare stami e pistilli e le altre parti del fiore. Queste osservazioni sono necessarie per affrontare il tema della riproduzione delle piante e chiudere il ciclo: dal seme al seme. 28