Nome comune: Fagiolo
Nome scientifico: Phaseolus vulgaris
Famiglia: Papilionaceae
Pianta: È pianta annuale a rapido sviluppo, con
apparato radicale molto ramificato e piuttosto
superficiale, steli angolosi, di altezza e portamento
variabilissimo, da nani a rampicanti. I fagioli nani sono i più adatti alla coltura di
pieno campo. I rampicanti si prestano bene alla coltura ortense dove la raccolta è scalare
e manuale.
Foglie: Le prime foglie sono semplici, le altre trifogliate con foglioline cuoriformi.
Fiori: I fiori sono riuniti a grappoli in numero da 4 a 10 all’ascella delle foglie, e sono
di colore per lo più bianco.
Frutto: bacelli contenenti più semi di colori diversi a seconda della varietà.
Coltivazione: Data la sua origine tropicale il fagiolo è esigente in fatto di calore. La
temperatura minima per avere nascite accettabilmente pronte e regolari è di 13-14 °C.
Il fagiolo soffre moltissimo gli abbassamenti di temperatura: muore a 1-2 °C. per questi
motivi in zone temperate il fagiolo può coltivarsi solo nel periodo primaverile-estivo o
estivo.
Il fagiolo teme molto la siccità: in questo caso la pianta appassisce durante le ore più
calde, i baccelli abortiscono o contengono pochi semi, i semi non raggiungono il pieno
sviluppo.
Riproduzione: La semina del fagiolo si può fare su un lungo arco di tempo: da aprile
alla fine di luglio- primi di agosto.
Le semine primaverili vanno bene per tutte le varietà e per tutti i tipi di coltura, mentre le
semine ritardate presentano vincoli tanto più stretti quanto più avanzata è la data di
semina.
Per granella secca le ultime semine possibili con le varietà più precoci sono quelle di metà
giugno.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche:
i fagioli hanno costituito per secoli uno degli alimenti fondamentali nella dieta dei
contadini. Sono ricchi delle vitamine A, B, PP e C, sali minerali, proteine e cellulosa.
Valido diuretico e ipoglicemizzante, è molto utile nelle diete dimagranti. È consigliato
nella cura dei reumatismi.