I MODELLI GEODINAMICI TEORIA DELLA DERIVA DEI CONTINENTI: nel 1912 Wegener propose la teoria della deriva dei continenti ipotizzando l'esistenza di un supercontinente detto Pangea circondato dall'oceano Panthalassa che, a partire da 200milioni di anni fa, si fratturò inizialmente in due blocchi: Laurasia e Gondwana. Essi comportandosi come zattere di Sial che scorrevano sul Sima, si sarebbero ulteriormente fratturati e portati nelle attuali posizioni. A sostegno della sua tesi Wagener portò numerose prove, paleontologiche, geologiche, paleoclimatiche. TRA I SOSTENITORI DI WEGENER E' DA RICORDARE HOLMES CHE IPOTIZZO' CHE LA ROTTURA DELLA PANGEA FOSSE STATA CAUSATA DALL'ESISTENZA DI MOTI CONVETTIVI DEL MANTELLO. QUI DUE CELLE CONVETTIVE CONFINANTI VENIVANO A CONTATTO E I LORO RAMI DIVERGENTI TENDEVANO LA CROSTA ROMPENDOLA E DIVARICANDOLA. ESPANSIONE DEI FONDALI OCEANICI: dopo gli studi effettuati sui fondali oceanici e la scoperta dell'esistenza delle dorsali sottomarine, nel 1960, Hess formulò l'ipotesi dell'espansione dei fondali oceanici. Essa sosteneva che l'età dei fondali fosse più giovane rispetto a quella delle placche continentali perchè essi si rinnovavano di continuo grazie al magma basaltico in risalita dal mantello che fuoriesce dalla spaccatura centrale della dorsale (rift). La nuova lava spinge i basalti, depositatIsi precedentemente ai lati della dorsale, allontanandoli sempre più dalla rift . Nel tempo essi si muoverebbero fino ad una zona di subduzione dove sono nuovamente ritrascinati in profondità e rifusi dando origine a nuovo magma che alimenta altri vulcani sulla superficie terrestre. Ciò è dimostrato anche dall'età dei sedimenti oceanici, dalle faglie trasformi sulle dorsali e dal piano di Benioff TETTONICA DELLE PLACCHE: nel 1967 Morgan, Mc Kenzie e Parker proposero la teoria della tettonica delle placche secondo la quale la litosfera è divisa in una serie di placche rigide (circa 20) che si muovono sull'astenosfera e presentano margini CCO OSSTTRRU UTTTTIIVVII (divergenti in corrispondenza delle dorsali oceaniche), D DIISSTTRRU UTTTTIIVVII (convergenti in corrispondenza delle zone di subduzione) e CCO ON NSSEERRVVAATTIIVVII (trascorrenti o trasformi in corrispondenza di faglie trasformi) . La collisione delle placche si può realizzare tra crosta oceanica, tra crosta continentale o fra di loro come illustra la tabella sotto: Tipi di margini Processo in corso DIVERGENTI Espansione fondale oceanico Dorsali medio - oceaniche rift attività sismica attività vulcanica effusiva Schema Esempi • Dorsale Medio Atlantica • Dorsale del Pacifico CONVERGENTI Distruzione di fondale DI SUBDUZIONE oceanico TRA PLACCHE fosse oceaniche e OCEANICHE archi di isole vulcaniche (sistema arco-fossa) attività sismica profonda con ipocentri sul Piano di Benioff •Arcipelago indonesiano •Isole Marianne •Isole Eolie CONVERGENTI Distruzione di fondale DI SUBDUZIONE oceanico TRA PLACCA fossa oceanica vicino OCEANICA E al continente CONTINENTALE catena montuosa costiera (Orogenesi) attività vulcanica esplosiva costiera attività sismica (piano di Benioff) •Costa occidentale del Sud America e del Nord America •Ande •Montagne Rocciose CONVERGENTE DI COLLISIONE TRA PLACCHE CONTINENTALI •Alpi •Himalaya TRASFORMI Orogenesi intracontinentale catene montuose elevate attività sismica attività sismica •Trasversali rispetto alle dorsali •faglia di San Andreas •Isole Azzore ATTIVITA' VULCANICA LOCALIZZATA LONTANA DAI MARGINI: esiste una sporadica risalita di magmi anche lontano dai margini, in punti isolati. Qui si formano pennacchi di materiale magmatico ascendente detti HOT SPOT o PUNTI CALDI. Poiché il pennacchio astenosferico è puntiforme e la litosfera sopra ad esso è in continuo movimento, il vulcano situato sopra al punto caldo è destinato ad esaurirsi sostituito da un nuovo vulcano alimentato dallo stesso pennacchio.