4° NEUROSCIENCE CAFÈ Neuroscienze a Trieste: il triangolo che

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4° NEUROSCIENCE CAFÈ
Vengono trattati argomenti vari quali la storia delle neuroscienze o di neuroscienziati famosi e temi di
base, di cui viene distribuito, eventualmente, il testo che si pensa di discutere subito o in un
appuntamento successivo.
Giovedì 13 marzo, ore 18:00, nell'Antico Caffè San Marco, via Battisti 18
il Comitato per la Promozione delle Neuroscienze, associazione no profit, e
il Centro per le Neuroscienze B.R.A.I.N. dell'Università di Trieste
organizzano una conversazione sui temi:
Neuroscienze a Trieste: il triangolo che non c'è, il topo
che non c'era
Il triangolo che non c'è: Gaetano Kanizsa e la scuola
psicologica triestina
Fondatore dell'Istituto di Psicologia dell'Università di Trieste, fu una delle figure
più influenti nel panorama della psicologia sperimentale italiana. Nato a Trieste
nel 1913, vi ritornò nel 1953 come titolare della cattedra di Psicologia, che
tenne per trent'anni. Ritiratosi dalla vita accademica nel 1988, fu attivo nella
ricerca fino al 1993, anno della sua morte. Figura dominante nella psicologia
italiana, esponente della tradizione gestaltista, promotore di incontri scientifici
e di iniziative editoriali, Kanizsa acquisì grande notorietà internazionale negli
anni Settanta, con la pubblicazione di un articolo sui Subjective Contours
("Scientific American", 1976), e del volume Organization in Vision (1979). Il
suo lavoro è tuttora oggetto di ricerca e fonte di nuove idee per la psicologia,
la fisiologia, l'intelligenza artificiale.
Il tema sarà illustrato dal prof. Walter Gerbino, preside della
Facoltà di Psicologia dell'Università di Trieste
In questa famosissima immagine di Kanizsa
si vedono un triangolo bianco di fronte a tre
dischi neri ed un triangolo rovesciato... ma il
triangolo bianco non esiste. I suoi contorni
sono illusori e creati dal cervello. Si noti che il
triangolo bianco sembra anche più luminoso
dello sfondo.
Il topo che non c'era: le neuroscienze e la ricerca
sull'Alzheimer alla SISSA
La SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) è uno dei
maggiori centri di ricerca e formazione avanzata in Italia. E' stata una delle
prime istituzioni a offrire il titolo di Ph.D. equivalente al Dottorato di Ricerca
dalle altre università italiane. In pochi anni ha raccolto scienziati di fama
internazionale, attivi nei campi della plasticità sinaptica, reti neurali,
rigenerazione nel midollo spinale immaturo, integrazione dei segnali, basi delle
patologie neurodegenerative e molto altro.
Il tema sarà illustrato dal prof. Antonino Cattaneo, co-fondatore
del settore di biofisica, dove le neuroscienze sono iniziate alla
SISSA
Il gruppo del prof. Cattaneo ha realizzato un
modello di topo transgenico che viene
utilizzato per ricavarne dati conoscitivi
preziosi sull’Alzheimer, malattia degenerativa
del cervello. Nel topo è stato modificato il
gene che produce un anticorpo chiave,
quello contro il fattore di crescita delle cellule
nervose, l’NGF, scoperto da Rita Levi
Montalcini. Grazie ai "topi transgenici" un
altro incubo della vecchiaia potrebbe in un
prossimo futuro essere debellato?
Si ringraziano:
Per ulteriori informazioni: http://www.units.it/brain, http://www.ilbrain.it. Oppure tel.: 040 5587183
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