neurolettici neurolettici

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NEUROLETTICI
(NEUROPLECIGI,ANTIPSICOTICI,TRANQUILLANTI MAGGIORI)
I neurolettici, detti anche farmaci antipsicotici tranquillanti maggiori o neuroplegici sono tra gli psicofarmaci considerati
più pesanti per l'organismo e, più discussi nella pratica psichiatrica : “Manganello chimico, camicia di forza chimica,
lobotomia farmacologica” sono definizioni coniate dagli psichiatri stessi per nominare i neurolettici.
Il termine neurolettico significa che lega,cattura,s'impossessa di alcune funzioni del sistema nervoso.
Ai primi del '900 si scoprì un derivato dell' anilina la prometazina che possedeva interessanti proprietà sedative e
antiallergiche, da questa fu derivata la cloropromazina che prima di entrare in psichiatria venne utilizzata per potenziare
le anestesie, successivamente Henry Laborit scoprì che tale farmaco era in grado di indurre una specie di particolare
indifferenza agli stimoli ambientali senza peraltro alterare lo stato di vigilanza, “lobotomia farmacologica” che riduce
l'attività dei sensi e dei riflessi.Nel 1953 i neurolettici vengono introdotti nella pratica psichiatrica diventando così
consuetudine in tutti i manicomi: grazie all'enorme successo commerciale della cloropromazina, la ricerca dei nuovi
neurolettici portò nel giro di una decina di anni all'individuazione e alla messa a punto di quasi tutte le maggiori classi di
prodotti antipsicotici di cui disponiamo oggi: in tutto una ventina di diverse fenotiazine prodotti assai simili
strutturalmente alla cloropromazina, ed anche tioxanteni, dibenzazepine il butirrofenone le difenilbutilpiperidine ed altre
ancora.
Negli anni '60 i ricercatori scoprirono una reazione tossica ai neurolettici che poteva portare perfino alla morte chiamata “
sindrome maligna da neurolettici” che implicava: prolungamento dell' ospedalizzazione e riduzione della capacità di
apprendimento sono solo alcuni sintomi di uno dei principali effetti collaterali dei neurolettici: la discinesia tardiva.
Nel '80 alcuni ricercatori del NIHM riscontrarono un maggiore effetto di ottundimento e ritiro emotivo nei consumatori
abituali e che i neuroplegici non migliorano le capacità sociali e di ruolo,ma provocano danni alle capacità
cognitive,difficoltà nella deambulazione,impedimento nel parlare e deficit della memoria.
Nel '92 i ricercatori riconobbero che i neuroplegici provocano una patologia riconoscibile come“sindrome da deficienza
indotta da neurolettici,oltre ai sintomi parkinsoniani e alla discinesia tardiva aumentano i rischi di disfunzioni
sessuali,grumi di sangue fatali,aritmia, termoplegia.
Negli ultimi decenni i Neurolettici di prima generazione visto il loro alto rischio di danni,sono stati nella maggior parte
sostituiti dai neurolettici atipici,i ricercatori hanno sviluppato una serie di nuovi farmaci neurolettici con azione più
specifica e selettiva sul sistema dopaminergico (DA) La clozapina (Leponex) è stato il primo farmaco classificato fra gli "atipici", grazie ai suoi scarsi effetti collaterali extrapiramidali (rigidità, parkinsonismo, ecc.).
La olanzapina (Zyprexa) rappresenta una delle ultime scoperte indirizzata al trattamento della schizofrenia.
Il risperidone (Risperdal, Belivon), con la quetiapina (Seroquel) e con il recentissimo Aripiprazolo (Abilify)oltre che
nel trattamento a lungo termine della schizofrenia, come aggiunta agli antidepressivi ad azione serotoninergica, vengono
utilizzati in particolare in caso di gravi disturbi ossessivo-compulsivi.
Questi nuovi antipsicotici secondo la letteratura medica determinano con frequenza minore i sintomi extrapiramidali che
comunque persistono e sono stati presentati come la soluzione finale ai gravi effetti collaterali della prima generazione
ma hanno già dimostrato quantità e qualità di effetti negativi allarmanti sottovalutati dall'ambiente medico: già nel '93
infatti alcuni ricercatori evidenziarono un nesso tra neurolettici atipici e un maggiore rischio di
obesità,iperglicemia,pancreatite e diabete,oggi i medici continuano a prescriverli a persone anziane come normali
tranquillanti anche nelle case di riposo causando la morte prematura di migliaia di persone.
Come agiscono i neurolettici
I neurolettici vengono prescritti nel trattamento della Schizofrenia, di vari Disturbi psicotici e nei casi più gravi e
resistenti di Disturbo ossessivo-compulsivo, gli psichiatri dichiarano che i neurolettici possono sopprimere numerosi
sintomi: confusione, deliri, allucinazioni, eccitabilità, ansia estrema, aggressività, possono essere somministrati per via
orale, intramuscolare o endovenosa.
Il meccanismo di azione dei neurolettici è sconosciuto,si sa che quelli di prima generazione bloccano prevalentemente i
recettori della dopamina (D),gli atipici bloccano maggiormente quelli della serotonina (5-HT soprattutto 5-HT2 e in
minor misura dei tipici,i recettori della dopamina che viene bloccata parzialmente (soprattutto D2),entrambi a seconda
della molecola interferiscono con i sistemi neurotrasmettitoriali noradrenalinico (alfa) colinergico muscarinico (m)
istaminergico (H) raramente gabaergico e glutaminergico.
L'attività su questi 5 determina maggiore o minore effetto sedativo oltre a quello paralizzante del blocco
dopaminergico,alcune molecole agiscono con azione mista agonista/antagonista e in questi casi succede spesso che
vengano fallacemente presentati ai pazienti come antidepressivi.
Nel 2007 in seguito a numerosi decessi per arresto cardiaco l'Aifa impose la dicitura che controindica il neurolettico a
persone con problemi cardiovascolari, raccomanda assidui controlli in laboratorio,indica cautela nella somministrazione
concomitante di neurolettici e di essi con altri farmaci,attualmente la maggioranza dei medici continua ad ignorare queste
accortezze prescrivendo più neuroplegici anche contemporaneamente e minimizzando sulle disfunzioni fisiche e decessi
dovuti da questi prodotti.
EFFETTI COLLA TERALI
L'Assunzione di tali farmaci può comportare la comparsa di effetti secondari più o meno gravi a seconda della soggettività
psico-fisica sempre diversa da persona a persona.
Le manifestazioni collaterali maggiormente frequenti sono:sonnolenza e sedazione eccessive, iperventilazione
(scialorrea)o secchezza delle fauci,difficoltà cognitive (mnemoniche,del linguaggio o della scrittura),stordimento e
confusione mentale,insonnia,nausea,ipersudorazione,pressione cardiocircolatoria irregolare, problematiche
sessuali,aumento di peso,dolori muscolari, apatia, tremori.
Gli psichiatri dichiarano che i neurolettici possono sopprimere numerosi sintomi: confusione, deliri, allucinazioni,
eccitabilità, ansia estrema, aggressività. Che queste sostanze abbiano degli effetti, è certo; che questi siano favorevoli alla
persona che li assume è tutt'altro discorso. Certamente, con dosaggi opportuni, sedano qualsiasi individuo.
Per controllare i tremori provocati dall'uso dei neurolettici, spesso alla persona vengono somministrati farmaci
antiparkinsoniani (su tutti il Disipal).
La persona che assume neurolettici spesso si sente stordita, fa fatica a connettere e ad associare le idee fra loro, si sente
staccata dalla realtà come se tutto fosse ovattato. Gli antipsicotici possono anche incidere sul comportamento causando
cambiamenti repentini di umore, periodi di calma alternati a periodi di iperattività, inusuali modi di parlare, incluso il
"parlare senza mira" o a voce molto alta. Questi comportamenti vengono sovente etichettati come "disordine mentale
ricorrente" e vengono usati come giustificazione per ricorrere ad un ulteriore uso di neurolettici, ma in realtà sono causati
dai farmaci stessi.
Disturbi extrapiramidali:
Distonia acuta
E' rara ma è dolorosa e debilitante. Insorge precocemente (secondo alcune stime nel 90% dei casi entro i primi 5 giorni
dall' inizio del trattamento). E' caratterizzata da torcicollo doloroso, movimenti degli occhi verso l'alto, tic della palpebra,
contrazioni dolorose della schiena con difficoltà a camminare, raramente contrazioni dei muscoli laringe con difficoltà a
parlare (intesa come voce rauca, sino all'afonia) e a respirare, fino al soffocamento.
Acatisia
E' l'incapacità di stare fermi, l'individuo si muove continuamente e con dondolamenti, battendo i piedi o le dita, spostando
il peso del corpo da una parte all'altra mentre sta in piedi.
Parkinsonismo
I segni più tipici sono rigidità, tremori e bradicinesia (movimenti lenti) come avviene nei soggetti affetti da morbo di
Parkinson. Possono inoltre essere presenti scialorrea (= eccesso di salivazione), disturbi del linguaggio e disturbi della
scrittura. Un'estrema forma di parkinsonismo è l'"effetto zombie'' dato da portamento rigido, quasi mutismo, apatia,
sguardo assente.
Discinesia tardiva
E' il più grave degli effetti extrapiramidali. E' caratterizzata dalla presenza di movimenti involontari (discinetici) a carico
della muscolatura della bocca, delle labbra e della lingua. Spesso possono essere colpiti anche i muscoli degli arti e del
tronco. Tali movimenti si attenuano o scompaiono durante il sonno, mentre aumentano in condizioni di tensione emotiva.
Sono movimenti ripetuti e ritmati tipo: succhiare, baciare, piegare le labbra, soffiare, masticare, protendere la lingua.
Comuni sono anche i tic facciali e le smorfie e si possono osservare movimenti incontrollati delle dita, sbattere dei piedi ed
altri movimenti insoliti.Tale insieme di effetti può insorgere di solito dopo alcuni anni dall' inizio del trattamento (nel 2055% di persone trattate per più di due anni), tuttavia vi sono casi di insorgenza molto precoce (alcuni mesi dopo l'inizio
del trattamento) e può insorgere anche dopo la sospensione del trattamento (discinesia da sospensione).
Rabbit syndrome
E' un particolare tipo di disturbo che può insorgere tardivamente, è la "sindrome del coniglio" che consiste in contrazioni
involontarie e continue dei muscoli periorali (ovvero intorno alla bocca), sono invece assenti i movimenti della lingua
come invece avviene nella discinesia tardiva. E' un disturbo quasi sempre reversibile.
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