Eurosurveillance, Volume 15, Issue 12, 25 Marzo 2010 FOCOLAI DI NOROVIRUS LEGATI AL CONSUMO DI OSTRICHE NEL REGNO UNITO, NORVEGIA, FRANCIA, SVEZIA E DANIMARCA, 2010. Si segnalano diversi focolai da Norovirus verificativi contemporaneamente nel Regno Unito, Norvegia, Francia, Svezia e Danimarca. A partire da gennaio 2010 sono stati notificati 334 casi in 65 focolai. Norovirus nelle ostriche Le ostriche vengono coltivate nelle acque costiere di vari paesi e sono considerate una prelibatezza in molte parti del mondo. Come tutti i molluschi bivalvi, si nutrono filtrando grandi quantità di acqua attraverso le branchie. Attraverso studi è stato dimostrato che le ostriche possono concentrare virus fino a 99 volte rispetto alla quantità presente nell’acqua circostante. Norovirus è stato individuato nel 5-55% delle ostriche provenienti da Europa e Stati Uniti. La presenza di virus nelle ostriche segue l’andamento stagionale dei focolai cioè sono rilevabili nel periodo ottobre-febbraio. La contaminazione con Norovirus delle ostriche può verificarsi dopo forti piogge con inondazioni che si traducono in un overflow delle fogne e in un sovraccarico idraulico degli impianti di depurazione. Norovirus è difficilmente rimuovibile dalle ostriche anche dopo accurata pulizia e poiché queste vengono quasi sempre consumate crude il potenziale per malattie alimentari è altissimo. Nel periodo 2000-2007 Norovirus sono stati responsabili del 17,5 % dei focolai da consumo di molluschi bivalvi. Dai dati del RASFF risulta che tra Marzo 2006 e Marzo 2010 sono stati notificati 19 allarmi per Norovirus in ostriche consumate crude a seguito sia di controllo ufficiale che di episodi gastroenterici. Tutte queste segnalazioni erano relative ad ostriche coltivate e vendute all’interno dell’Unione Europea. Da Gennaio a Marzo 2010 il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) è stato informato attraverso il Network per la Sorveglianza delle Zoonosi e delle Malattie veicolate da alimenti e acqua (FWD) della presenza di focolai da Norovirus a seguito di consumo di ostriche crude in 5 paesi UE con il coinvolgimento di 334 casi aggregati in 65 cluster. La maggior parte dei casi aveva consumato le ostriche in ristoranti. Norovirus è stato identificato mediante PCR in molti campioni di ostriche della stessa partita o appartenenti a raccolte della stessa area delle ostriche consumate dai casi. Focolai Regno Unito : 22 cluster di origine alimentare 120 casi Norovirus Genogruppo I (GGI) e Genogruppo II (GGII) ostriche provenienti prevalentemente da un produttore irlandese. Chiusura delle zone di pesca e ritiro dei molluschi provenienti da queste aree. Norvegia : 8 focolai con 39 casi, ostriche distribuite da un importatore norvegese a 6 diversi ristoranti di Oslo, molluschi provenienti da un produttore della Bretagna (Francia) Genogruppi GGI e GGII, allarme RASFF del 11 Febbraio Francia : 6 cluster con 22 casi, ostriche provenienti dalla stessa zona della Bretagna da cui provenivano le ostriche consumate in Norvegia,consumate in ristoranti e case private. 4 cluster da ostriche provenienti da altra zone, Genotipi GGI e GGII riscontrati anche nelle feci dei casi, zone di raccolta chiuse e ritiro dal mercato dei prodotti provenienti da dette zone. Svezia : 15 focolai con 48 casi, consumo di ostriche nello stesso ristorante di Stoccolma, 2 casi da consumo in un altro ristorante, servizio di ostriche di origine francese e olandese. Danimarca : 6 focolai con 27 casi da consumo di ostriche in 3 diversi ristoranti, genotipi GGI e GGII, provenienti da zone costiere della Francia, allerta RASFF 12 Marzo Discussione I genotipi individuati appartengono ai gruppi GGI e GGII, al contrario di quanto succede nella trasmissione interumana in cui si osserva di regola un solo genotipo. Il numero di focolai da Norovirus probabilmente è più basso del reale in quanto restano quasi sicuramente esclusi i focolai domestici. Il numero di focolai segnalati quest’anno è inusuale rispetto agli anni precedenti : le cause di ciò possono essere varie come la migliore performance del sistema di sorveglianza di tali infezioni, l’inverno particolarmente freddo nel Nord Europa nei primi 3 mesi del 2010 che può aver aumentato la sopravvivenza del virus in acque con temperatura particolarmente fredda e con minore esposizione alla luce ultravioletta. Conclusioni Il consumo crudo di ostriche rappresenta un rischio di esposizione a Norovirus ed è particolarmente pericoloso per persone immunodepresse o malati cronici. Tale fenomeno dovrebbe indurre i governi sanitari europei ad aumentare la comunicazione al pubblico del rischio connesso con tale pratica alimentare. Inoltre è importante che gli Stati continuino a notificare tali eventi attraverso il RASFF affinché i produttori siano informati in modo tempestivo sulla contaminazione e possano così attuare le relative misure di controllo.