Ricerca di Norovirus in frutti di bosco surgelati e in prodotti della IV gamma Detection of Noroviruses in deep-frozen berries and in ready-to-eat products Roberta Zanelli, Roberta Zoni, Giuliano Ezio Sansebastiano, Paola Mutti* Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Sanità Pubblica, Sezione di Igiene. *Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, V.le Tanara, 31/a – 43121 Parma (Italia) Riassunto L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l’applicabilità di un metodo per la determinazione di Norovirus mediante booster PCR in campioni di frutti di bosco congelati e in insalate pronte al consumo. Dai risultati ottenuti dalle prove di contaminazione artificiale condotte con il virus Coxsackie B5, ceppo derivante da uno stipite isolato da un caso clinico, si è evidenziata una bassa percentuale di recupero sia per la fase di eluizione (valori compresi tra 0,04 e 8,14%) sia per quella di concentrazione (valori compresi tra 0,52 e 6,13%). Nessuno degli 80 campioni saggiati per verificare la presenza di Norovirus è risultato positivo. I campioni sono stati reperiti in commercio ed erano di provenienza italiana. Abstract The objective of this study was to evaluate the applicability of a method for detecting Norovirus by booster PCR in samples of deep-frozen berries and in ready-to-eat salads. From results obtained in artificial contamination tests conducted with the Coxsackie B5 virus, a strain isolated in a clinical case, a low recovery percentage was found in both the elution phase (values between 0.04 and 8.14%) and the concentration phase (values between 0.52 and 6.13%). None of the 80 samples examined was positive for the presence of Norovirus. The samples were obtained commercially and were of Italian origin.