Progetto “Effetti termici delle radiazione ed effetto serra” IRRAGGIAMENTO L’irraggiamento è il meccanismo con cui si trasferisce energia sottoforma di onde elettromagnetiche (energia radiante). I corpi possono assorbire energia radiante aumentando la propria energia interna. Tutti i corpi che hanno una temperatura maggiore dello zero assoluto (-273 °C) emettono energia radiante con una diminuzione della loro energia interna. L’energia irraggiata nell’unità di tempo da un corpo è direttamente proporzionale alla superficie del corpo e alla quarta potenza della sua temperatura assoluta. Con il radiometro abbiamo misurato l’intensità relativa della radiazione infrarossa (“termica”) emessa da diversi oggetti (piastra calda, mani, etc.); abbiamo verificato che un corpo, ad una data temperatura, emette radiazioni, evidenziando il fatto che all’aumentare della temperatura aumenta anche la radiazione emessa; infatti mettendo il radiometro sulla piastra riscaldata dalla fiamma del becco bunsen abbiamo ottenuto un’intensità della radiazione in continuo aumento. Per le caratteristiche dei processi di emissione e di assorbimento, un corpo è in grado di emettere radiazioni della stessa lunghezza d'onda di quelle che può assorbire. Un corpo solido emette radiazioni di “colori” diversi, cioè di lunghezze d’onda diverse in base alla temperatura a cui si trova; le diverse componenti non hanno uguale intensità: la potenza emessa presenta un massimo in corrispondenza ad una data lunghezza d'onda, il cui valore dipende dalla temperatura. Un pezzo di ferro riscaldato fino a 500-600 K (circa 200-300 °C) emette radiazioni non visibili costituite da raggi infrarossi, che avvertiamo perché a tali raggi sono sensibili i recettori termici della pelle, infatti a questa temperatura la maggior parte dello spettro è nell'infrarosso e l'irraggiamento nel visibile è molto basso. Le radiazioni visibili incominciano ad essere percepibili quando la temperatura raggiunge i 700 - 800 K (400-500°C): la sensazione visiva è un debole colore rosso bruno. La sensazione termica è molto più intensa (in effetti a queste temperature il massimo dello spettro è intorno ai 4m). Tra i 900 ed i 1000 K (600-700 °C) l'irraggiamento nel visibile è più elevato e la radiazione viene percepita come una luce di colore rosso cupo, piuttosto intensa. La radiazione infrarossa è cresciuta di intensità in modo assai più marcato. A temperature più alte il ferro diventa rosso brillante e poi rosso arancio. Le sensazioni termiche sono ancora più intense. Intorno ai 1400 K (1100 °C) il colore è bianco-giallo: è lo stadio tipico dell’incandescenza. Da notare che la quantità di energia infrarossa emessa è sempre molto maggiore di quella visibile. Un’esperienza qualitativa su una lampadina a filamento Abbiamo svolto un’esperienza simile a quella del ferro riscaldato alimentando una lampadina al tungsteno da 12 V con pile di diverso voltaggio. Abbiamo osservato un cambiamento di colore della luce emessa al variare della temperatura del filamento. Abbiamo analizzato tre casi: - la lampadina è sottoalimentata (4,5 V): la temperatura del filamento è tale da provocare una debole emissione di luce rossastra. Dopo un po’ di tempo però si può riconoscere che il bulbo di vetro e la ghiera sono caldi. - la lampadina è sottoalimentata (9 V): la luce è più intensa e il colore del filamento è rosso-arancio. Ghiera e bulbo si scaldano più rapidamente. - la lampadina è sovralimentata (13,5 V): il filamento emette una intensa luce bianca. Cerchiamo di dare una spiegazione: nel sistema entra energia elettrica che si trasforma in energia interna del filamento provocando un aumento della sua temperatura. Questo processo produce l’emissione di radiazione di diverse frequenze. La potenza della radiazione emessa è dovuta soprattutto alla radiazione infrarossa: il rapporto fra energia radiante visibile e energia elettrica è piuttosto basso. Se la lampadina è alimentata in modo corretto in pochi millisecondi tutta l’energia elettrica erogata dal generatore si trasforma in energia radiante emessa dal filamento. Con l’emissione di radiazione iniziano però anche altri processi, più lenti, che coinvolgono scambi di calore: una parte dell’energia infrarossa viene assorbita dal bulbo durante l’attraversamento del vetro; il vetro aumenta la sua temperatura (infatti ci si scotta se si cerca di svitare una lampadina accesa) e inizia a irraggiare a sua volta; lo spettro di emissione del vetro è esclusivamente infrarosso, dal momento che S.Pigorini, marzo 2010 Progetto “Effetti termici delle radiazione ed effetto serra” la sua temperatura non supera i 150°C. Inoltre il vetro, essendo a contatto con l’aria, inizia a fornirle calore. Il filamento e il bulbo sono a contatto con la ghiera e con il materiale isolante che questa contiene: per conduzione, del calore passa dal filamento e dal bulbo nella ghiera, e da questa al portalampada e prende la via per disperdersi nell’aria e nei materiali del lampadario. Tutta l’energia radiante, assorbita dalle pareti della stanza e dagli oggetti illuminati, si trasformerà in energia interna di questi, a sua volta ceduta in gran parte all’aria. OSSERVAZIONE: Irraggiare energia è un destino cui non può sfuggire nessun sistema che, per qualunque motivo, si trovi ad avere una temperatura diversa dallo zero assoluto. Per lo stesso motivo ogni sistema che si trovi in un ambiente che non sia allo zero assoluto è destinato ad assorbire energia radiante. Spettri di emissione di sistemi gassosi e delle stelle I corpi gassosi emettono radiazioni aventi solo certe lunghezze d’onda. Ogni sostanza pura allo stato gassoso emette, ad una data temperatura, un suo spettro caratteristico; ne è un esempio il “saggio alla fiamma” che si effettua in laboratorio di chimica. Lo spettro di emissione di una miscela di gas contiene tutte le righe dei gas componenti. Per questo lo spettro di emissione delle stelle risulta essere uno spettro continuo e la dipendenza dalla temperatura è molto simile a quello di un corpo ”ideale” nero. Questo fatto consente di utilizzare il valore della lunghezza d'onda del massimo dello spettro di emissione per risalire alla temperatura della superficie di una stella. Per esempio lo spettro della luce solare, con un picco nel visibile 500 nm (giallo), rivela che la superficie della stella si trova a circa 6000 K. La radiazione emessa da un corpo a 300 K (circa la temperatura ambiente) ha un massimo corrispondente a λ = 104 nm, ossia nel lontano infrarosso (vedi fig. 6 Cosa vuol dire trasparente? Quando un materiale assorbe energia radiante, si ha un aumento dell’energia interna e della sua temperatura; cioè la radiazione produce effetti termici quando viene “catturata” dal materiale. Un oggetto è trasparente se una parte dell’energia entrante passa attraverso ad esso senza produrre effetti termici. Quando abbiamo messo la lastra di vetro (e poi di plastica) sopra la piastra riscaldata abbiamo notato che il vetro (o la plastica) si scaldava e che il radiometro segnava una diminuzione della radiazione. Abbiamo spiegato questo risultato dicendo che la radiazione infrarossa emessa dalla piastra non passa attraverso il vetro (o la plastica), ma è assorbita e riflessa da questi materiali. La luce visibile invece passa attraverso il vetro, infatti si può vedere la piastra anche dietro la lastra. Nei materiali (in particolare vetro e plastica trasparente) la trasparenza dipende dalla lunghezza d’onda della radiazione. Il vetro è trasparente per radiazioni aventi lunghezza d’onda tra circa 400 nm (vicino ultravioletto) e 3500 nm (vicino infrarosso). Il vetro è quindi trasparente alla radiazione solare visibile e nel vicino infrarosso mentre è opaco alla radiazione emessa da una sorgente ad una temperatura inferiore a 300 °C, cioè nell’infrarosso. S.Pigorini, marzo 2010 Progetto “Effetti termici delle radiazione ed effetto serra” MODELLINO DI SERRA Nel caso di scatola aperta gli elementi chiave da considerare sono i seguenti: - La radiazione solare che entra nella scatola è assorbita dalla piastra nera e ne produce un aumento di temperatura. - La piastra nera emette radiazione infrarossa che esce dalla scatola. Inoltre, del calore passa dalla piastra all’aria in contatto con essa e al fondo della scatola. La convezione produce un continuo scambio di aria fra l’interno e l’esterno della scatola. - La piastra raggiunge una temperatura di equilibrio quando il flusso di radiazione solare assorbita è uguale al flusso di radiazione infrarossa emessa e calore ceduto. Questa temperatura è più elevata della temperatura dell’aria nell’ambiente. Nel caso di scatola chiusa con il coperchio: - La radiazione entrante è quasi uguale a quella del caso precedente (ad eccezione della radiazione ultravioletta e del lontano infrarosso che vengono “bloccate” dal coperchio). Questa radiazione è assorbita dalla piastra nera e produce un aumento della temperatura. - La piastra emette radiazione infrarossa che non passa attraverso il coperchio di vetro, perché questo la assorbe e parzialmente la riflette. L’aria nella scatola riceve calore dalla piastra, ma il coperchio impedisce uno scambio di aria con l’esterno. - Aumenta la temperatura del coperchio che emette radiazione infrarossa e cede calore all’aria in contatto con esso. Si raggiunge una temperatura di equilibrio del coperchio quando il flusso di “energia entrante” è uguale al flusso di energia uscente (radiazione infrarossa emessa dal coperchio e calore ceduto). - Il coperchio emette radiazione verso l’esterno e verso l’interno della scatola. - La temperatura di equilibrio della piastra è maggiore di quella del caso precedente poiché nella condizione di equilibrio la piastra deve emettere una quantità di energia in grado di bilanciare non solo l’energia che riceve dal Sole, ma anche quella che riceve dal coperchio. Il bilancio dell’energia in entrata e in uscita dalla scatola è mostrato in Figura. Nella figura, la dimensione delle frecce è qualitativamente legata al valore del flusso di energia che rappresentano. I differenti flussi sono: RSUN : radiazione solare entrante nella scatola; RENV: radiazione proveniente dall’ambiente; RL : radiazione emessa dal coperchio; RP : radiazione emessa dalla piastra; QP : flusso di calore dalla piastra al coperchio attraverso l’aria all’interno della scatola; QL : flusso di calore dal coperchio all’aria dell’esterno S.Pigorini, marzo 2010 Progetto “Effetti termici delle radiazione ed effetto serra” Bilancio energetico della Terra, effetto serra della Terra e riscaldamento globale. Per costruire un modello dell’effetto serra terrestre, si può immaginare una relazione tra gli elementi del sistema atmosfera-Terra e quelli del modellino di serra: - La superficie della Terra gioca lo stesso ruolo della piastra nera: assorbe la radiazione incidente ed emette radiazione infrarossa in base alla sua temperatura. - L’atmosfera gioca lo stesso ruolo del coperchio, è trasparente per la maggior parte della radiazione solare, ma assorbe la radiazione del lontano infrarosso emessa dalla Terra. Questo assorbimento è dovuto principalmente al vapore acqueo, alle nuvole e al CO2, con un più piccolo contributo (del 5%) dei gas O3, N2O e CH4 e un contributo ancora più piccolo di altri gas antropogenici, come i clorofluorocarburi del tipo per esempio del CFCl3. Tutti questi gas, responsabili dell’assorbimento della radiazione del lontano infrarosso, sono chiamati “gas serra”. Questi gas emettono radiazione infrarossa verso la Terra e verso lo spazio esterno. Questo effetto ha garantito sulla superficie della Terra una temperatura di equilibrio compatibile con la vita. La situazione è rappresentata nella Figura. In questo caso, i vari flussi sono i seguenti: RSUN : radiazione solare; R’SUN : radiazione solare riflessa dall’atmosfera e dalla superficie della Terra; R’’SUN : radiazione solare assorbita dalla Terra (circa 2/3) e dall’atmosfera, in particolare dalle nuvole (circa 1/3); RE : radiazione emessa dalla Terra: molta di questa energia è assorbita dai gas serra e dalle nuvole (R’’E); la restante parte supera l’atmosfera ed esce nello spazio (R’E); QE : rappresenta due contributi: il calore ceduto dalla superficie della Terra all’aria, e l’energia termica liberata durante la formazione di nuvole, ossia durante la condensazione del vapore prodotto sulla superficie terrestre (oceani); RAd : radiazione emessa dall’atmosfera e assorbita dalla Terra; RAu : radiazione emessa dall’atmosfera verso lo spazio. Un aumento della concentrazione di CO2 e degli altri gas serra nell’atmosfera provoca un aumento dell’assorbimento (R’’E) e della emissione di radiazione infrarossa (RA). Conseguentemente si ha un incremento della temperatura di equilibrio della Terra. È importante evidenziare il fatto che l’effetto serra ha un ruolo fondamentale nel mantenere la temperatura della superficie della Terra adatta alla vita. È l’incremento di tale effetto che è potenzialmente pericoloso. Bibliografia U. Besson, A. De Ambrosis, L. Borghi, e P. Mascheretti, Effetti termici della radiazione ed effetto serra, Dipartimento di Fisica “A. Volta”, Università di Pavia F. Herrmann, Der Karlsruher Physikkurs (traduzione italiana), www.scuoladecs.ti.ch S.Pigorini, marzo 2010