CAPITOLO II COSA CAUSA UNA SCARSA PRODUZIONE DI BILE Gli aminoacidi glicina e taurina, rientrano nella composizione della bile: si legano all’acido colico, prodotto dal fegato a partire dal colesterolo, formando gli acidi glicocolico e taurocolico che sono i principali costituenti della bile (detti anche “sali biliari” presenti nella quantità di circa 6 g nei 700 g di bile prodotta al giorno). Producendo la bile si consuma il colesterolo! Una insufficiente produzione di bile può essere la causa di colesterolo alto nel sangue! Il colesterolo è anche utile in quanto serve per la formazione di membrane cellulari (fosfolipidi), ormoni sessuali e cortisone, ma di solito è sempre in eccesso nell’alimentazione. La maggior parte della bile secreta dalla cistifellea viene scissa (circa il 90%) nell’intestino in Glicina e Taurina, che vengono riassorbite (riciclate), mentre l’acido colico viene degradato ad acido desossicolico e litocolico, che vengono in parte riassorbiti per tornare al fegato, in parte vengono invece eliminati con le feci (in questo modo viene eliminato del colesterolo). Una carenza di bile può essere la causa principale della formazione dei calcoli nella cistifellea (a causa del lento e scarso flusso biliare che non la tiene pulita); ed inoltre, provoca molti problemi digestivi: - digestione lenta e/o difficile di alcuni cibi - eruttazioni - necessità di bevande gassate ai pasti - gonfiore - acidità - gastralgie (dolori allo stomaco) - rigurgiti acidi (gastro-­‐esofagei) - ernia iatale. Perché succede questo? Fra la fine dello stomaco e l’inizio dell’intestino tenue (duodeno) c’è una valvola (piloro) che funziona col variare del pH: l’acidità la chiude, mentre l’alcalinità (basicità) la apre. Lo stomaco per digerire gli alimenti crea un ambiente acido che chiude la valvola. Dall’altra parte della valvola la bile, essendo in soluzione alcalina, per la presenza di bicarbonato di sodio (così come il succo pancreatico), fa aprire la valvola dello stomaco, e permette al cibo parzialmente digerito di passare nel duodeno. L’insufficiente quantità di bile, o le condizioni che ne ostruiscono il deflusso, ritardano l’apertura di suddetta valvola, causando tutti i problemi digestivi sopra elencati a causa dell’aumentato tempo di permanenza dei cibi nello stomaco. La bile è necessaria anche per completare la digestione degli alimenti: - neutralizzare l’acidità del contenuto gastrico che arriva dallo stomaco nel duodeno - stimolare la secrezione degli enzimi pancreatici ed enterici e permettere la loro attivazione, per completare la digestione e rendere possibile l’assimilazione dei nutrimenti contenuti negli alimenti. Mentre gli enzimi dello stomaco, infatti, funzionano solo in ambiente acido, quelli prodotti dal pancreas e dall’intestino tenue (enterici) funzionano solo in ambiente alcalino (basico) - assimilare le vitamine liposolubili (A, D, E, K), gli acidi grassi insaturi (omega-­‐ 3, 6, 9…) e il calcio - eliminare una parte delle tossine neutralizzate dal fegato 11