con mais a genetica italiana e Ogm zero

UFFICIO STAMPA COLDIRETTI TORINO
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COMUNICATO STAMPA
TORINO, 20 settembre 2006
Da Coldiretti e Hcp semina sicura
con mais a genetica italiana e Ogm zero
Allestito a Candiolo un campo sperimentale con 700 varietà e ibridi
TORINO – Mais ogm zero ottenuto da ricerca basata su materiale genetico italiano.
Coldiretti di Torino e la ditta sementiera Hcp, Hibrid Corn Production, di Reggio Emilia, per
il quarto anno consecutivo, hanno allestito a Candiolo, presso l’azienda dei fratelli
Oddenino, un campo sperimentale con settecento tra varietà ed ibridi di mais.
Emilio Fugazzi, direttore Coldiretti Torino, spiega: “Obiettivo della sperimentazione è
ricercare varietà di mais adatte per i nostri areali. Oggi le grandi multinazionali offrono le
medesime sementi per tutti i campi, ovunque siano localizzati. Una omologazione che a
Coldiretti certo non piace e che mortifica la biodiversità, frutto della selezione naturale”.
Fugazzi aggiunge. “La sperimentazione portata avanti a Candiolo è uno dei passi del
percorso promosso negli ultimi anni da Coldiretti, nell’ambito del progetto ‘Semina sicura’.
L’obiettivo è lo sviluppo e la valorizzazione delle produzioni locali, puntando alla sicurezza
alimentare, attraverso una tracciabilità completa dei prodotti, dall’origine fino alla tavola.
Coldiretti ritiene importante l’obiettivo di incentivare la coltivazione di varietà ogm zero
provenienti da genetica italiana per far crescere e sviluppare filiere di prodotti zootenici
esenti da organismi geneticamente modificati”.
Carlo Dosso, responsabile di produzione della ditta Hcp, spiega. “Quest’anno il campo è
stato enormemente ampliato con un nutrito pacchetto di varietà per testare l’adattabilità
all’ambiente nelle varie classi di maturazione e di tipologia di prodotti. Quattro i tipi di mais
presentati: flint, vitrei o semi vitrei, per alimentazione umana, zootecnica e lavorazione
industriale; waxy, ad amido speciale, per l’alimentazione dei monogastrici e lavorazioni
industriali; white, a granella bianca, per alimentazione umana, lavorazione industriale e
farmaceutica; dent, farinosi più o meno compatti, utilizzati per insilati. Obiettivo del campo
è testare l’adattabilità all’ambiente e il comportamento di questi tipi di mais nell’areale
torinese. Vengono presi in considerazione: apparato radicale, sanità di stocco, sanità di
spiga e qualità della granella. La nostra ditta rappresenta la filiera italiana del seme in
grado di fornire al mercato sicurezza, produttività e soddisfazione”.
Cristoforo Cresta, tecnico coordinatore cerealicolo, chiude: “Coldiretti Torino da anni
collabora con questa ditta sementiera che per la riproduzione del seme si basa su
materiale genetico nazionale, preservato da inquinamenti ogm. Coldiretti ritiene strategico
l’obiettivo di disporre di sementi sviluppate a partire da genetica italiana. In questo modo i
coltivatori dispongono di varietà più adatte al loro ambiente ed alle loro esigenze
produttive, sia per produrre trinciato, che per granella ad uso alimentare. Lavorare sulla
genetica italiana consente di salvaguardare la biodiversità un obiettivo strategico da non
sottovalutare”.
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