nuovi impianti di nocciolo: utilizzare piante sane e

A CURA DEL COORDINAMENTO CORILICOLO DI COLDIRETTI
NUOVI IMPIANTI DI
NOCCIOLO: UTILIZZARE
PIANTE SANE E CERTIFICATE
C
ontinua da parte del tecnici dell’Agenzia 4 Coldiretti Cuneo il monitoraggio sulla necrosi batterica su
nocciolo, Xanthomonas arboricola pv corylina – maculatura
batterica.
L’osservazione
costante è uno strumento indispensabile per evitare il diffondersi
della
batteriosi.
Gli areali meno vocati per la
coltivazione del nocciolo, zone
di fondovalle o zone particolarmente fertili, possono rappresentare un habitat particolarmente favorevole allo sviluppo
della malattia.
Il patogeno è in grado di sopravvivere durante il periodo invernale e, veicolato da pioggia e
vento, o da pratiche agronomiche predisponenti (irrigazioni),
l’inoculo può attaccare le gemme sane dando il via alle infezioni in primavera. La penetrazione
del batterio può solamente avvenire mediante le aperture naturali: stomi, lenticelle o ferite.
Una volta all’interno dei tessuti
della pianta, il batterio si moltiplica rapidamente provocando
il disseccamento delle porzioni
colpite.
La principale fonte di inoculo,
è determinata dalle piante infette. L’infezione si verifica a se-
guito di una pioggia infettante
oppure un periodo piovoso prolungato. Le temperature ottimali
per lo sviluppo sono comprese
fra i 18 – 22 ° C.
Al fine di determinare con sicurezza la presenza del batterio
sono necessarie analisi di laboratorio, tuttavia l’analisi visiva in
campo può fornire indicazioni
utili.
I sintomi che si riscontrano
sulla pianta subiscono lievi varazioni in base all’epoca di monitoraggio.
Si ricorda che un solo sintomo
non è caratteristico della malattia.
I germogli presentano accartocciamenti e disseccamenti
specialmente nella parte apicale, con presenza di macchie
bruno – rossastre ellittiche,
lunghe 2-3 mm, ben visibili
soprattutto nell’asse centrale,
dove possono tendere a confluire.
Sulle foglie compaiono macule di colore bruno – rossastro,
sia sulla lamina, dove può essere
evidente un alone clorotico, che
sul peduncolo, dalla forma irregolare 1-2 mm di diametro. Le
macchie spesso vanno a colpire
le nervature fogliari.
Foto del 20/06/2014
Foto del 28/07/2014
Foto del 28/07/2014
Foto del 20/06/2014
di AGR. Ivon Disderi
Servizio Fitosanitario Nazionale
Pa
Passaporto
delle piante Cee
Servizio Fitosanitario Regionale del Piemonte
www.tec-artigrafiche.it
Cod Produttore : 02603970043
Codice
Cod. Iscr. Reg. Nazionale Fornitori CN 0004
Micropropagazione di potinnesti ibridi cac - virus e nematodi esenti
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ASSOCIAZIONE REGIONALE
GRUPPI COLTIVATORI
SVILUPPO del PIEMONTE
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1
Sottoazione B) Informazione in campo agricolo
ATTUALITÁ
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ASSOCIAZIONE REGIONALE
GRUPPI COLTIVATORI
SVILUPPO del PIEMONTE
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1
Sottoazione B) Informazione in campo agricolo
Sulla brattee che rivestono il frutto, sono presenti maculature leggermente
depresse, isolate fra di loro.
Seppur raramente macchie simili si possono osservare sul
frutto.
Foto del 28/07/2014
Foto del 20/06/2014
La presenza del batterio è ben
visibile in certi areali. Presenza
riscontrata sin dalla fase di pollone. Raccomandiamo la massima attenzione ad eventuali
“anomalie” che potete riscontrare sui vostri impianti, vecchi o
nuovi che siano.
Le aziende che intendono fare
nuovi impianti sono caldamente
invitate ad acquistare il materiale vegetativo esclusivamente
da vivaisti certificati. Qualora le
piantine venissero riprodotte in
azienda è bene effettuare prima
uno screening sul materiale vegetativo.
I tecnici dell’ !"#$%&'( '')%'
COLDIRETTI che operano sul
territorio, in collaborazione con
il Settore Fitosanitario della regione Piemonte ed Il Creso, sono
a vostra completa disposizione
per effettuare il monitoraggio
e l’eventuali riconoscimento.
PREVENZIONE INCENDI ABOLIZIONE
PARZIALE SCIA
Importante risultato sindacale di Coldiretti
Nella legge 116/2014, che ha convertito con modificazioni il DL
91/2014 (c.d. “campo libero”), l’articolo 1-bis, comma 1 prevede che
i depositi di prodotti petroliferi di capienza non superiore a 6 metri
cubi, anche muniti di erogatore, nell’ambito di imprese agricole,
non sono assoggettati agli adempimenti previsti dal DPR 151/2011
(Regolamento in materia di prevenzione incendi). Pertanto, per tali
fattispecie non è più previsto l’obbligo di SCIA, cioè la Segnalazione
Certificata di Inizio Attività da predisporre tramite un tecnico
abilitato. Rimangono in vigore le altre norme relative alle disposizioni
di sicurezza a cui attenersi tra cui il D. M. 19 marzo 1990 relativo
ai requisiti minimi (distanze di sicurezza, bacino di contenimento,
estintori, ecc.). Tale semplificazione rappresenta un importante
risultato dell’azione sindacale di Coldiretti che da tempo rivendica
l’importanza di sostenere le aziende anche mediante importanti
semplificazioni burocratiche.
Vanara Rimorchi Agricoli
DAL 1975 RIMORCHI AGRICOLI E CARPENTERIA IN FERRO
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