cascola fogliare anticipata su nocciolo. problemi e

ATTUALITÀ
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CORILICOLTURA
CASCOLA FOGLIARE
ANTICIPATA SU NOCCIOLO.
PROBLEMI E CAUSE
L
L’andamento climatico del
2013, ha causato diversi problemi alla coltivazione del nocciolo,
impedendo talvolta lavorazioni
e/o trattamenti specifici nel periodo ottimale. Pertanto i tecnici
corilicoli Mario Benotto, Zelda
Baldovino e Ornella Chiarle,
coadiuvati da tutto lo staff tecnico della Coldiretti, impegnata
nell’assistenza sull’intero territorio di Comuni della Langa, Roero,
Barbaresco, Moscato e Barolo,
hanno seguito con attenzione
l’evolversi stagionale.
Diverse sono state le segnalazioni su nocciolo di filloptosi,
e i sopralluoghi effettuati dai
nostri tecnici con la raccolta di
materiale. Questo fenomeno si è
verificato indistintamente dalle
altitudini, dalle esposizioni e dai
trattamenti fitosanitari effettuati sia nella primavera appena
trascorsa (zolfo) sia nell’autunno
precedente (rame e/o thiofanate
metil). Dice il tecnico Chiarle Ornella: “solamente i noccioleti ai
quali sono state fatte lavorazioni
agronomiche (ripuntatura e/o
erpicatura) manifestano meno
questo fenomeno”.
I sintomi sulle foglie erano di
evidente necrosi/maculature e
depigmentazione (Foto 1).
Ad un primo esame visivo dice
il tecnico Baldovino Zelda “i sintomi riconducono a GLEOSPORIOSI, causato da Piggotia colyli,
fungo che attacca il nocciolo
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Foto 1
a nocciola è un prodotto
agricolo di prestigio che sta
acquisendo sempre più importanza nel Piemonte.
I Centri di Assistenza Tecnica
“Agenzia 4A” della Coldiretti, offrono al territorio un importante
sostegno nella consulenza tecnica da fornire agli agricoltori,
nella costante osservazione e
monitoraggio delle varie fasi fenologiche e delle malattie fungine e/o parassitarie, con la predisposizone di bollettini specifici e
comunicazioni ai soci dei centri
di assistenza tramite fax, mail ed
sms, in collaborazione per le attività di ricerca e sperimentazione con il CReSO (Ente regionale
di ricerca e sperimentazione).
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PRIMA
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MARENE
DOPO
insediandosi su: foglie, gemme,
amenti, frutti ed occasionalmente rami”.
La sommersione radicale e la
conseguente carenza di ossigeno influenzano tutte le funzioni
fisiologiche della pianta. Si hanno effetti sulla produzione di
gemme vegetative, l’espansione
fogliare, senescenza dei tessuti
ed abscissione delle foglie.
La pianta cerca di riequilibrarsi a seguito di questo stress e si
scarica dalle foglie.
Pertanto, sono stati reperiti
materiale (foto2) con sintomi,
ed inviati tramite il CReSO al
Settore Fitosanitario Regione
Piemonte (crittogame e batteri) e dal CRA di Roma (batteri),
che è il Centro di ricerca di riferimento a livello internazionale
per le batteriosi del nocciolo.
Dalle analisi di laboratorio non
sono emerse patologie fungine
né virali, ed si escludono anche
la presenza di batteri.
Pertanto, dice il tecnico Benotto Mario, “si tratta di una
risposta fisiopatologica della
pianta alle anomale condizioni
(temperatura, piogge, umidità atmosferica e del terreno) di
questa primavera/inizio-estate”.
L’assistenza tecnica è rivolta
sia alla verifica ed alla scelta del
sistema di allevamento da utilizzare per l’azienda (cespuglio, alberello), al suo sesto d’impianto,
che alla potatura da effettuare
dai primi anni d’impianto alla
produzione. Un potatura equilibrata, spinge la pianta a emettere un buon numero di nuovi
rami a frutto, più bassi ed anche
sull’esterno della chioma, mantenendo pertanto lo sviluppo
delle piante entro dimensioni
prefissate, e l’emissione di un
maggior numero di rami nuovi
adeguatamente vigorosi. Una
pianta ben coltivata e potata resiste meglio anche a diverse avversità, quali soprattutto eventi
climatici (gelate tardive, nevicate fuori stagione) e si può gestire
meglio per combattere balanino,
cimici, funghi e batteri.
Di assoluta importanza per le
aziende agricole sono inoltre le
tipologie di lavorazione del terreno, la concimazione, il diserbo
e spollonatura.
Particolare importanza hanno
le dimostrazioni di campo, con
verifiche e dimostrazioni tecniche, alle quali hanno partecipato
numerosi agricoltori. Si ricordano le dimostrazioni di attività di
potatura meccanica, gestione
dell’inerbimento (controllato,
spontaneo, gestito) correlato
alla raccolta meccanizzata dei
frutti, la gestione delle trinciatura con confronto tra diverse attrezzature presenti sul mercato,
e non ultima quella inerente la
spollonatura, con metodologie
diverse nella gestione dall’utilizzo della chimica e/o lavorazioni
meccaniche, quali il pirodiserbo
(Foto 2).
I risultati di queste prove,
sono stati presentati in convegni
organizzati dai Tecnici Coldiretti
nell’autunno scorso.
L’attività di assistenza, sta
proseguendo con l’effettuazione
settimanale da parte dei tecnici Coldiretti ed alla raccolta dei
campioni da altre aziende agricole del territorio del materiale derivante dai “frappage”, un
metodo fondamentale che deve
essere svolto scrupolosamente
per il monitoraggio delle popolazioni di insetti parassiti della
coltivazione corilicola, al fine di
ricercare e stabilire il momento
ideale per l’eventuale contenimento delle popolazioni di Agrilo, Balanino e Cimice, utilizzando
correttamente gli agro farmaci
nel rispetto dell’ambiente, con
l’obiettivo di ridurre i danni per
l’agricoltore ed aumentare la
qualità dei frutti da commercializzare. I campioni raccolti,
vengono indirizzati presso il Laboratorio Coldiretti di Alba, ove
i tecnici corilicoli esaminano le
presenze dei parassiti e determinano con il controllo dello stadio
di maturazione delle uova all’interno dell’apparato ovi depositario delle femmine delle specie
dannose, il momento opportuno per il trattamento specifico
(Foto 3).
L’attività di Assistenza Tecnica,
2#++!3#",% - Porte, finestre (alluminio) ed oblò
- Policarbonato per tetto, finestre, lucernari
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- Lastre compatte
- Lana minerale
- Poliuretano
proseguirà con il controllo dello
stadio di maturazione dei frutti,
e nel periodo post-raccolta al
controllo di qualità, ove verrà
particolarmente seguito ed effettuato il controllo umidità dei
frutti, e la resa in sgusciato, con
la verifica delle eventuali alterazioni dei frutti, al fine di ricercarne con l’agricoltore, la causa
delle problematiche e la spiegazione ed il riconoscimento delle
fisiopatie.I tecnici della Coldiretti
rimangono a disposizione per
ragguagli tecnici o richieste di
Assistenza Tecnica.
Per delucidazioni contattare il
responsabile Tecnico Coldiretti di
Alba Roberto Pio telefonando
al numero 0173.292750.
Foto 2
Foto 3
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