maggio 2013 12 Mucche, piante e maiali in adozione: una scelta già per centomila italiani SPECIALE CIBI D’ITALIA A Cibi d’Italia a Milano un’azienda che offre la possibilità di “adottare” un maiale S ono oltre centomila gli italiani che con la crisi hanno deciso di diventare partner delle aziende agricole con l’adozione di piante o animali per salvare alberi secolari, recuperare razze in via di estinzione ed in generale sostenere l’agricoltura del territorio in un difficile momento di crisi, ma anche per assicurarsi forniture di prodotti alimentari genuini, di origine garantita e con il miglior rapporto prezzo /qualità. E’ la Coldiretti a tracciare il primo bilancio delle “adozioni in campagna” in occasione di “Cibi d’Italia” a Milano. Le esperienze – spiega la Coldiretti - sono le più diversificate con la possibilità di “adottare” piante di ulivo per assicurarsi dell’ottimo extravergine o mucche direttamente nelle stalle per ottenere formaggi freschissimi ma anche alberi da frutta o piccoli orti. L’elemento veramente distintivo è però il fatto che offrono tutte la possibilità di seguire direttamente o su web tutte le fasi del processo produttivo prima di arrivare al prodotto finale. In Lombardia sono diversi gli esempi di questo tipo. In provincia di Milano, a Locate Triulzi, l’azienda agricola di Ferdinando Cornalba si basa sul motto “sostieni chi ti sostiene”. In base a questa filosofia Ferdinando ha ideato la possibilità per i consumatori di adottare l’azienda a distanza: con un contributo annuale minimo di 50 euro, si contribuisce alle esigenze quotidiane dell’impresa agricola. In cambio il consumatore “adottante” potrà seguire, in via esclusiva, la crescita di uno dei vitelli allevati osservandolo in diretta streaming grazie a un circuito di webcam attive tutti i giorni, 24 ore su 24. Inoltre, l’adozione dà diritto a una tessera del valore pari al contributo versato, con cui il consumatore potrà acquistare, a prezzo scontato, i prodotti aziendali in vendita nello spaccio in cascina. “Adotta un albero” è invece l’attività messa a punto dall’azienda agricola Settimocielo, che sorge tra le frastagliate vette del monte Cancervo, in provincia di Bergamo, nel comune di Camerata Cornello. Dal 2009 è possibile adottare un albero da frutto, una proposta pensata dal titolare Alber- to Sangalli per creare un legare tra i clienti e lo staff aziendale. Il costo annuale dell’adozione è di 50 euro: in cambio il consumatore ha diritto a ricevere direttamente a casa o di ritirare in azienda prodotti Settimocielo a scelta, con uno sconto del 20 per cento. Gli alberi da frutto inclusi nel programma di adozione sono assegnati annualmente in modo casuale e sono etichettati con un numero e un codice QR che identica l’adottante, che può seguire la crescita dell’albero anche dalle pagine del sito aziendale. Infine – conclude la Coldiretti – c’è anche chi ha pensato di far adottare uno dei suoi vitellini a distanza. E’ l’idea venuta a Fausto Garrò, allevatore mantovano gestore dell’azienda agricola “Le Gambine” di Bagnolo San Vito (Mn): il vitello viene marchiato con il nome di chi lo ha adottato, nutrito con materie prime scelte e, una volta raggiunto il peso ideale, macellato. Il cittadino consumatore adottivo può visitare l’animale ogni volta che lo desidera e può seguire anche il momento della macellazione.