++il 16_1 alle 10 torna l`economia domestica

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Coldiretti
TORINO
quotidiani 14 gennaio 2013
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coldiretti
❚ coldiretti news Industria, Istat, Coldiretti, crolla Made
in Italy da -12% olio a -6% vino. Produzione nazionale copre
solo il 75% del fabbisogno del 2013; Crisi: per far quadrare i
conti torna l’ economia domestica
provincia
❚ la stampa Torino – La Regione avverte Fassino “ Senza
di noi niente Ikea”
agricoltura
❚ latina oggi Latte, spiragli sul prezzo
❚ sole 24ore nòva Metà del cibo del mondo viene buttato
❚ la stampa La nostra enogastronomia sfonda in Cina
❚ la stampa “ La mia scommessa negli Usa”
❚ il giornale “ Il contributo della Gdo al sistema produttivo del Paese”
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Oggetto: INDUSTRIA: ISTAT, COLDIRETTI, CROLLA MADE IN ITALY DA -12% OLIO A -6% VINO
Data: 14 gennaio 2013 11:24:26 GMT+01:00
N.25 - 14 Gennaio 2013
INDUSTRIA: ISTAT, COLDIRETTI, CROLLA MADE IN ITALY DA -12% OLIO A -6% VINO
PRODUZIONE NAZIONALE COPRE SOLO IL 75% DEL FABBISOGNO DEL 2013
Crolla la produzione degli alimenti Made in Italy alla base della dieta mediterranea che fanno
segnare un calo che va dal 12 per cento per l’olio di oliva al 6 per cento per il vino, ma si
riduce drasticamente anche il raccolto di mele del 15,2 per cento e di pere del 34 per cento.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della diffusione dei
dati Istat sulla produzione industriale a novembre. Se la vendemmia – sottolinea la Coldiretti
- si è attestata sui valori minimi da quasi 40 anni per un totale di appena 40 milioni di ettolitri,
la produzione italiana di olio di oliva è scesa a 4,8 milioni di quintali e quella di pomodoro da
conserva si è ridotta del 12% attorno alle 4,4 milioni di tonnellate. Si tratta in questi casi –
continua la Coldiretti - degli effetti dell’ andamento climatico anomalo che nell’ultimo anno, a
causa del gelo invernale, della siccità estiva e dei nubifragi autunnali, ha provocato un crollo
dei raccolti. Nel complesso - stima la Coldiretti – la produzione nazionale è in grado di
garantire quest’anno attorno al 75 per cento del fabbisogno alimentare degli italiani. Il rischio
- denuncia la Coldiretti - è ora quello di un aumento delle importazioni di ingredienti di diversa
qualità da spacciare come Made in Italy come il concentrato di pomodoro cinese,
l'extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e
cagliate provenienti dall'estero. Un pericolo che – conclude la Coldiretti - evidenzia la
necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a
partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata,
voluto con una legge nazionale all'inizio dell'anno approvata all'unanimità dal Parlamento
italiano, ma non applicata.
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Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <[email protected]>
Oggetto: ++IL 16/1 ALLE 10 TORNA L'ECONOMIA DOMESTICA ANTICRISI++
Data: 14 gennaio 2013 10:38:50 GMT+01:00
N.24 - 14 Gennaio 2013
Mercoledì 16 Gennaio alle ore 10,00
in Via XXIV Maggio 43, Roma
al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi
CRISI: PER FAR QUADRARE I CONTI
TORNA L’ECONOMIA DOMESTICA
Dal bucato alla cosmetica, dalla pulizia della casa alla tavola fino ai
trucchi per il benessere low cost senza ricorrere a sedute presso
costosi centri, torna l’economia domestica nelle famiglie degli italiani e
per risparmiare si riscoprono i rimedi naturali piu’ antichi. Pratiche
ingiustamente accantonate che con la crisi tornano alla ribalta anche
tra le nuove generazioni desiderose di apprenderle. Preziosi segreti
custoditi nelle campagne che oggi è possibile conoscere attraverso il
progetto educazione alla campagna amica nelle fattorie didattiche e
negli agriturismi dalle imprenditrici della Coldiretti.
Mercoledì 16 gennaio alle ore 10,00 presso il Centro Congressi
Palazzo Rospigliosi in Via XXIV Maggio 43 a Roma, in occasione
dell'assemblea elettiva della nuova leader nazionale del
Coordinamento donne impresa della Coldiretti, si svolgerà la prima
lezione pratica di “Economia domestica di campagna” con esposizioni
e dimostrazioni dei segreti contadini che permettono di risparmiare e di
ridurre gli sprechi, ma anche di combattere l’inquinamento con prodotti
naturali.
Per l’occasione sarà divulgata un'analisi della Coldiretti sulla crescita
esponenziale della presenza femminile nelle campagne, che
rappresenta la componente piu’ innovativa e dinamica del settore.
La Regione avverte Fassino
“Senza di noi niente Ikea”
Casoni: “Su Mirafiori serve un accordo a tre”. C’è anche la Provincia
Retroscena
MAURIZIO TROPEANO
atti chiari e amicizia
lunga. La Regione,
ma anche la Provincia che due anni fa si
era già opposta all’insediamento a La Loggia,
mandano un messaggio ai vertici dell’Ikea e al comune di Torino: per realizzare il nuovo
centro nell’area di Mirafiori di
proprietà della Tne serve un
accordo di programma e il sì
preventivo dei due enti. «Nessuna preclusione ideologica,
anzi la possibile localizzazione
del nuovo centro Ikea all’interno delle aree di Mirafiori di
proprietà di Tne è sicuramente una scelta importante ma la
nuova legge regionale rende
obbligatoria una concertazione tra gli enti locali», spiega
l’assessore al Commercio, William Casoni.
In Regione, al momento,
non è arrivata alcuna documentazione o richiesta di autorizzazione e l’assessore precisa subito che «la nostra intenzione non è di bloccare un investimento ma è chiaro che a
fronte di un maxi insediamento commerciale dovremo veri-
P
L’intesa sull’uso dell’area
Utilizzando gli spazi di Tne a Mirafiori si risparmiano le aree
agricole. Comune e Provincia hanno già detto sì
ficare destinazioni d’uso, flussi
di traffico e compatibilità con altre programmazioni urbanistiche». Ecco perchè secondo l’assessore una volta che «il progetto d’insediamento sarà diventato qualcosa di più concreto si dovrà arrivare ad un protocollo
d’intesa tra i tre enti, passo preliminare per arrivare ad un accordo di programma finale».
Del resto il presidente Anto-
nio Saitta, nei giorni scorsi, ha
affrontato la questione nel corso
di una riunione della giunta provinciale. Anche nella sede di Palazzo Cisterna non è arrivato alcun dossier e le riflessioni nascono dagli «articoli letti sui
giornali». Saitta, comunque,
prende atto con soddisfazione
del «fatto che «Ikea abbia rinunciato ad utilizzare suolo agricolo
per il suo insediamento e questo,
naturalmente, è un fatto positivo». Detto questo, però, Saitta,
ricorda che per un eventuale insediamento sulle aree Tne sarà
necessaria una variante del piano regolatore con la modifica
della destinazione d’uso da industriale a commerciale e con
un probabile aumento della densità di costruzioni da verificare». Un passaggio che per quanto riguarda la provincia dovrà
tener conto «della compatibilità
con il piano territoriale ed essere coerente con la progettazione
dell’asse di corso Marche». E il
presidente mette l’accento soprattutto sulla necessità di
«progettare l’investimento anche dal punto di vista dell’organizzazione del traffico e degli accessi per evitare di congestionare l’area che costituisce una delle porte d’accesso alla città».
Preoccupazioni che sono ben
conosciute a Palazzo Civico e
che sembrano trovare riscontri
positivi nei primi studi dell’assessorato all’Urbanistica. Le indiscrezioni raccontano che Ikea
costruirebbe il suo polo proprio
a due passi dalla tangenziale e a
ridosso della futura piazza Mirafiori prevista nel piano di corso Marche. Il terreno su cui nascerebbe il megastore si trova
nel lotto B. tra strada della Manta e corso Orbassano. Un’area di
73 mila metri quadri che in passato Tne aveva cercato, per
quattro volte, di vendere per 6,6
milioni. Tutto inutile: i bandi
pubblici sono andati deserti.
14-GEN-2013
Quotidiano
Diffusione: n.d.
Lettori: n.d.
Direttore: Alessandro Panigutti
da pag. 9
14-GEN-2013
Quotidiano Milano
Diffusione: 157.047
Lettori: 746.000
Direttore: Alessandro Sallusti
da pag. 28
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