Uso oncoematologico di Rituximab nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese: record linkage dei flussi di dati amministrativi toscani e della Farmacia Ospedaliera Senese Giuseppe Roberto1, Valentino Moscatelli2, Claudia Bartolini1, Alessandro Barchielli3, Davide Paoletti4, Silvano Giorgi4, Sandra Donnini2, Marina Ziche2, Rosa Gini1 1) Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, Firenze; 2) Università degii studi di Siena, Siena; 3) Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, Firenze; 4) Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Siena Introduzione Il Rituximab è un anticorpo monoclonale in grado di causare deplezione dei linfociti B attraverso legame selettivo dei recettori CD20 di queste cellule. È autorizzato per il trattamento del linfoma non-Hodgkin (LNK), la leucemia linfatica cronica (LLC), l’artrite reumatoide e alcuni tipi di vasculiti. La sua attività immunosoppressiva si associa ad un potenziale aumento del rischio d’infezioni gravi il quale rappresenta uno dei principali problemi di sicurezza legati all’uso di questo farmaco. Le evidenze sull’utilizzo di rituximab nella pratica clinica reale sono ad oggi limitate, particolarmente per quanto riguarda l’uso oncoematologico di questo farmaco. Ciò è in buona parte da ricondursi all’uso esclusivo di rituximab in ambiente ospedaliero o ad esso assimilabile, dove generalmente le grandi banche dati elettroniche sanitarie non sono in grado di tracciare longitudinalmente l’uso del farmaco a livello di paziente e/o d’indicazione d’uso. Obbiettivi Tabella 1. Motivo di uscita dal follow-up durante il primo anno di trattamento con rituximab Tabella 2. Pattern di utilizzo di rituximab nel il primo anno di trattamento in pazienti con almeno 1 anno di follow-up Esplorare la fattibilità dell’uso combinato dei flussi di dati amministrativi regionali (FAR) della Toscana con la banca dati della Farmacia Ospedaliera di Siena (FOS) al fine di descrivere sia le modalità di utilizzo di rituximab per indicazioni oncoematologiche nei pazienti afferenti presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (AOUS) sia la frequenza e natura delle infezioni gravi insorte nei pazienti trattati. Materiali e metodi Fonti di Dati: Il flusso FOS registra le informazioni relative alle prescrizioni dei farmaci iniettabili utilizzati all’interno dell’AOUS (dati anagrafici del paziente trattato, farmaco, dose, data di somministrazione, indicazione d’uso, linea di trattamento, reparto). I FAR toscani raccolgono i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate a carico del Servizio Sanitario Nazionale a tutti gli iscritti al servizio Servizio Sanitario Regionale della Toscana. Tali flussi comprendono diversi archivi integrabili attraverso un identificativo unico anonimo (IDUNI) associato a ciascun soggetto assistibile. I flussi utilizzati per questo studio sono stati l’Anagrafe Regionali degli Assistiti (ANAG), i Farmaci a Erogazione Diretta (FED), e le schede di Dimissione Ospedaliera (SDO). Costruzione del Dataset: L’Ente di Supporto Tecnico Amministrativo Regionale (ESTAR) ha provveduto all’assegnazione dell’IDUNI e l’eliminazione dei dati sensibili di tutti i pazienti registrati in FOS che avevano ricevuto almeno una somministrazione di rituximab tra l’1 gennaio 2009 - 30 giugno 2016 nei reparti di ematologia o onconologia dell’AUOSP. Il dataset anonimizzato è stato successivamente inviato all’Agenzia regionale di sanità della Toscana (ARS) che ha provveduto ad agganciare i due flussi informativi attraverso l’IDUNI. Popolazione, disegno di studio e analisi statistica: È stato effettuato uno studio osservazionale retrospettivo di farmacoutilizzazione. Sono stati selezionati tutti i pazienti registrati in FOS di età ≥18 anni e ≥1 somministrazione di Rituximab ricevuta nel reparti di ematologia o oncologia tra l’1 gennaio 2009 e il 30 giugno 2016. La prima somministrazione di rituximab costituiva la data di entrata nella coorte. Successivamente, sono stati esclusi tutti i soggetti non agganciabili ad ANAG. Per descrivere il pattern di utilizzo di rituximab nel primo anno di trattamento, sono stati individuati gli utilizzatori incidenti tra coloro che avevano ≥365 giorni di osservazione in ANAG prima e dopo l’entrata nella coorte. Gli utilizzatori incidenti sono stati definiti come coloro senza alcuna dispensazioni di rituximab registrata in FED prima della data di entrata nella coorte di studio. Inoltre, è stata descritta la frequenza e la natura di eventi avversi relativi all’insorgenza di patologie infettive registrate nel flusso SDO durante il primo anno di trattamento. Tabella 2. Descrizione del primo evento infettivo osservato durante il primo anno di trattamento con rituximab Risultati Su 619 utilizzatori di Rituximab individuati in FOS, 557 (90%) sono risultati agganciabili ad ANAG. Gli utilizzatori incidenti erano un totale di 539. Tra questi, 130 uscivano dal follow-up durante il primo anno di trattamento (Tabella1): il decesso rappresentava la causa d’uscita dal follow-up per il 10,2% degli utilizzatori incidenti. I rimanenti 409 nuovi utilizzatori di rituximab (Tabella 2) ricevevano il farmaco per il trattamento del LNH (n=333), la LLC (n=58) o altre indicazioni (n=18). L’età media dei pazienti era di circa 64 anni. I follow-up medio era di 1373 giorni (intervallo 368 – 2726). Durante il primo anno di trattamento il 56,7% riceveva un numero dio somministrazioni da 5 a 8. Nel solo gruppo di pazienti con LLC si è osservato un aumento del dose media somministrata tra la prima e le successive somministrazioni. Il 96% dei pazienti con LNH e il 90% di quellicon LLC ricevevano rituximab come prima linea di trattamento. Inoltre, tra i 539 nuovi utilizzatori totali, 92 (16,7%) aveva una diagnosi ospedaliera riguardante un evento infettivo (Tabella 3). Sepsi era l’evento più frequentemente osservato (25 casi totali). Conclusioni Questo studio dimostra la fattibilità ed il valore aggiunto dell’uso combinato dei FAR toscani con la banca dati FOS per lo studio dell’utilizzo dei farmaci ad uso ospedaliero. Da un lato, l’uso della FOS ha fornito informazioni circa le somministrazioni di rituximab nei pazienti degenti, l’indicazione d’uso e la linea di trattamento che non sono registrate nei flussi amministrativi regionali, dall’altro i FAR hanno permesso di seguire longitudinalmente i pazienti identificando il momento e la causa dell’uscita dalla coorte di studio. Le caratteristiche pazienti in termini di sesso ed età al momento della prima somministrazione sono risultate in linea con l’epidemiologia delle rispettive patologie per cui il farmaco era utilizzato. In generale, il pattern d’utilizzo di rituximab osservato nel primo anno di trattamento è apparso rispecchiare le raccomandazioni d’uso riportate nella scheda tecnica del farmaco (dose, numero di somministrazioni) e le linee guida di trattamento di LNH e LLC. La evidenze sugli eventi infettivi gravi osservati durante il primo anno di trattamento con rituximab potranno supportare i professionisti sanitari coinvolti nella gestione dei pazienti trattati con questo farmaco. Ulteriori studi saranno necessari per valutare la possibilità di utilizzare i FAR in combinazione con i dati provenienti da altre realtà ospedaliere toscane e/o da altri tipi di archivi elettronici ospedalieri. Dichiarazione di conflitto d’interessi: Questo è uno studio indipendente e non finanziato da enti privati. Alcuni degli autori dello studio conducono studi di farmaco epidemiologia finanziati da aziende farmacitiche e aderenti al Codice di Condotta della rete europea dei centri di farmaco epidemiologia e farmacovigilanza (ENCePP). XXV Seminario Nazionale Farmacoepidemiologia: La valutazione dell’uso e della sicurezza dei farmaci: esperienze in Italia, ISS, Roma 12 – 13 Dicembre 2016 [email protected]