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Giornate Siciliane di Radioprotezione
Radiazione solare:
quale Sorveglianza
Sanitaria?
Vulcano, 23-24 maggio 2013
Roberto Moccaldi
CNR - AIRM
SOLAR RADIATION
From Svobodova et al, 2006
La radiazione ottica incidente
sul corpo umano in parte viene
riflessa, in parte penetra nel
corpo e viene assorbita, con
cessione di energia, negli organi
più superficiali (pelle,
occhi).
La profondità di penetrazione
della radiazione ottica è
fortemente dipendente dalla
lunghezza d’onda.
A
B+C
GLI EFFETTI BIOLOGICI
Effetti benefici (principalmente UV):
Sintesi di vitamina D
Azione antisettica
Fotosintesi della melanina
Liberazione di sostanze antiossidanti e vasoattive
Azione benefica verso alcune malattie della pelle
(eczemi, dermatiti, ecc.)
Sudorazione con produzione di acido urocanico,
sostanza dotata di attività filtrante solare
Effetto antidepressivo
6
GLI EFFETTI BIOLOGICI
EFFETTO FOTOCHIMICO,
Assorbimento di energia (fotoni) da
parte di un substrato molecolare
(detto cromoforo) che catalizza
reazioni, quali ossidazioni e
isomerizzazioni, eventualmente
favorite dalla presenza di ossigeno,
con conseguente danno, reversibile
o irreversibile alle molecole
bersaglio (anche DNA)
EFFETTO TERMICO
Deposizione diretta di calore nel tessuto
da parte della radiazione o per trasporto del
calore medesimo da un tessuto più
superficiale direttamente irradiato ad uno più
profondo. Le lesioni termiche dipendono
dal trasferimento di calore dalla struttura
irradiata a quelle circostanti, che a sua
volta dipende dalle dimensioni della
superficie irradiata. Per effetti di tipo
termico a livello dell’occhio e della cute è
necessario un aumento di temperatura di
almeno 10 °C rispetto a quella corporea.
Diverso è per gli effetti sistemici da
ipertermia.
Danni alla retina da luce e IR-A
•
Fotoretinite: danno su base fotochimica dovuto alla
luce che raggiunge la retina: massima efficacia
attribuibile alla luce blu e viola (danno da luce blu).
•
Danno retinico di natura termica (visibile e IR-A).
Danni alla cornea e al cristallino da IR
Effetti termici:
• Ustioni della
cornea: IR-B, IR-C
• Possibili danni a
lungo termine per il
cristallino
(cataratta): IR-A,
IR-B
Frequencies of sunlight spectrum
spectrum::
Relevance for health risk (arbitrary proportions)
UV 5%
VISIBLE 50
50%
%
INFRARED 45%
EFFETTI NOCIVI DELLA RADIAZIONE UV
A breve termine
Cute
• Eritema
• Reazioni fototossiche e fotoallergiche (eff. indiretto)
Occhio
• Fotocheratite e fotocongiuntivite
• Fotoretinite in soggetti afachici
• Cataratta da esposizione a UVB
A lungo termine
Cute
• Fotoinvecchiamento cutaneo (fotoelastosi)
• Carcinomi epiteliali (basalioma e spinalioma)
• Melanoma
Occhio
• Cataratta da esposizione a UVB (UVA ?)
• Melanoma oculare
12
EFFETTI UVA e UVB
UVA
UVB
λ 320 – 400 nm
λ 290 – 320 nm
Meno energetiche/maggiore
penetrazione
Più energetiche/minore
penetrazione
Maturano la melanina già
preesistente (pigmentazione
immediata che dura 12 h
dall’esposizione)
Stimolano la formazione di
nuova melanina (pigmentazione
progressiva, 32-72 h
dall’esposizione)
Concorrono nell’induzione dei
processi neoplastici (con
meccanismo indiretto)
Maggiormente efficaci
nell’induzione di neoplasie
Responsabili di reazioni
sensibilizzanti e fotopatologiche
(arrivano ai vasi dermici)
Meno rilevanti ai fini delle
fotosensibilizzazione
13
IARC
Radiazione solare: per associazione
causale fra tale esposizione e tutti i
maggiori tipi di cancro alla pelle
RUV: in base a studi su meccanismi
patogenetici dei tumori maligni della
pelle; associazione con melanoma
oculare nei saldatori
Lampade abbronzanti: melanoma
cutaneo aumentato del 75% se
esposizione inizia prima dei 30 anni;
studi positivi per melanoma oculare
1992
2009
1
1
2A
1
2A
1
15
LA NORMATIVA
INDICAZIONI OPERATIVE (Coordinamento Tecnico Regioni
L'esplicita esclusione delle radiazioni ottiche naturali dal
Capo V lascia un vuoto nell'impianto normativo,
soprattutto considerando che la radiazione solare è nel
gruppo dei cancerogeni certi per l'uomo indicati dalla IARC
(International Agency for Research on Cancer). …………….
…….. in tutti quei casi nei quali il processo lavorativo o la
mansione comportino una significativa esposizione del
lavoratore alla radiazione solare, si dovrà effettuare una
valutazione dei rischi specifica (da intendersi come
processo finalizzato ad individuare le adeguate misure di
prevenzione e a garantire il miglioramento nel tempo
dei livelli di salute e sicurezza), anche perché gli effetti di
questo rischio sono ormai scientificamente noti da tempo.
RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA NATURALE
ED ATTIVITÀ LAVORATIVA
Attività all’aperto (principali):
• Agricoltori
• Marinai
• Pescatori
• Addetti all’edilizia
• Addetti alle opere stradali
• Guide alpine
21
VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI
NEI LAVORATORI OUTDOOR
Difficoltà di valutazione:
-
-
È difficile definire per ogni lavoratore l’esposizione a UV per
variabilità oraria, atmosferica, latitudine, etc..
Non esiste precisa relazione dose-risposta fra RUV e
patologie indotte
Non individuabile una «soglia» per patologie a lungo termine
Importanza dei fattori costituzionali del soggetto (fototipofamiliarità)
Frequenti esposizioni extraprofessionali a radiazioni solari
Possibili altre esposizioni professionali (es. IPA per epitelioma
spinocellulare)
RUOLO del MEDICO COMPETENTE (art. 28) ESPERTO IN
RADIOPROTEZIONE
22
RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA SOLARE
MISURE PREVENTIVE
OTTIMIZZAZIONE DELL’ESPOSIZIONE
• procedure di lavoro
• utilizzazione dei dispositivi di protezione
collettivi (strutture ombreggianti, cabine) e
individuali (indumenti con alto potere
filtrante, cappelli, occhiali e creme solari)
23
LA SORVEGLIANZA SANITARIA
Quadro sinottico degli effetti diretti ed indiretti delle RO considerati ai
fini dell’individuazione dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio.
Effetti DIRETTI
EFFETTI A BREVE
TERMINE
EFFETTI A LUNGO
TERMINE
OCCHIO
CUTE
•Fotocheratite
•Cataratta
•Ustione corneale
•Fotoretinite
Danno retinico da luce
blu
•Fotoeritema
•Esacerbazione di quadri
patologici preesistenti
•Ustione
Cancerogenesi da UV
Effetti INDIRETTI
CUTE
EFFETTI A BREVE
TERMINE
Reazione Fototossica e
Fotoallergica
25
OCCHIO
EFFETTI DIRETTI
INTERVALLO
SPETTRALE
/
PATOLOGIE E/O
CONDIZIONI
PREDISPONENTI
Alterazioni
delle strutture
oculari
UV
VISIBILE
IR
Afachia, protesi del cristallino
(IOL) non filtrato: maggior
probabilità di danno retinico
fotochimico nell’intervallo 300 –
400 nm
- Protesi del cristallino
(IOL) maggior probabilità
di danno retinico
fotochimico nell’intervallo
400 – 550 nm
- Alterazioni dell’iride
(colobomi, aniridie) e
della pupilla (es. midriasi
fissa) - maggior
probabilità di danno
retinico fotochimico nello
spettro visibile;
- Portatori di drusen
(danno da luce blu
potenzialmente
accentuato)
Afachia
(danno
retinico
termico
nell’interv
allo 1.500
– 1.800
nm)
26
FOTOTIPI CUTANEI
1
La melanogenesi
2
3
5
4
6
La dermatologia distingue sei tipi di fototipo, a seconda delle caratteristiche
dell'individuo e della reazione all'esposizione ai raggi ultravioletti:

Fototipo I. Soggetti con carnagione molto chiara, spessissimo
con efelidi, capelli di colore biondo o rosso, occhi chiari. Questo
tipo di pelle è molto sensibile, e sviluppa un eritema evidente ad
ogni esposizione al sole non protetta. La reazione ai raggi
ultravioletti è elevatissima, con grave rischio di danni permanenti.
L'abbronzatura resta molto lieve o del tutto inesistente.

Fototipo II. Soggetti con carnagione chiara, spesso con efelidi,
capelli di colore biondo scuro o castano chiaro, occhi chiari o scuri.
Questo tipo di pelle è delicato e tende a scottarsi facilmente
soprattutto con i colpi di sole. L'abbronzatura è leggera e
conferisce alla carnagione un colorito dorato.
CUTE
EFFETTI DIRETTI
INTERVALLO SPETTRALE
/
PATOLOGIE E/O CONDIZIONI
PREDISPONENTI
Fototipi sensibili
Sindromi neoplastiche o
preneoplastiche (predisponenti)
Patologie cutanee fotoinducibili o
aggravabili dalla fotoesposizione
UV
Albinismo, Fototipo 1
Basalioma, spinalioma, melanoma trattato, nevi
displastici, cheratosi attiniche (in zone esposte),
lichen scleroatrofico (in zone esposte), cheloidi
(in zone esposte), esiti di ustioni estese (in zone
esposte), portatori di mutazioni dei geni della
riparazione del DNA (AT, XP),
Psoriasi (caso per caso in funzione della diversa
sensibilità cutanea agli UV),
Pemfigo e Pemfigoide
Connettiviti e sindromi autoimmuni con
interessamento cutaneo (es. LES,
dermatomiosite, sclerodermia, eritema nodoso,
AR etc.)
29
CUTE
EFFETTI INDIRETTI
INTERVALLO
SPETTRALE
/
PATOLOGIE E/O
CONDIZIONI
PREDISPONENTI
Esposizione
combinata a
Fotosensibilizzanti
UV
VISIBILE
Farmaci (tabelle)
30
Agenti responsabili di fotosensibilizzazione per azione locale (da ICNIRP, 2004).
Agente
Sulfonamidi e composti
correlati
Composti salicilanilidici
(disinfettanti) in saponi e
deodoranti
Fenotiazine (creme,
coloranti e insetticidi)
Coloranti
Tipo di reazione
λ efficaci (nm)
Fototossica e fotoallergica
290 - 320
Fototossica e fotoallergica
290 - 400
Fototossica e fotoallergica
320 - visibile
Iperpigmentazione
fototossica
Fototossica
Catrame e derivati
(composti fenolici)
Oli essenziali (profumi e
Iperpigmentazione
acque di colonia)
fototossica
Composti furocumarinici Iperpigmentazione
(psoraleni)
fototossica
Solfuro di cadmio (tatuaggi) Fototossica
Visibile
340 - 430
290 - 380
290 - 380
380 – 445
31
Agenti responsabili di fotosensibilizzazione dopo somministrazione orale o
parenterale (da ICNIRP, 2004).
Agente
Tipo di reazione
λ efficaci (nm)
Fototossica
300 – 400
Incidenza delle
reazioni
Alta
Diuretici tiazidici
Fotoallergica
300 – 400
Media
Clorpromazina e
fenotiazine correlate
Acido nalidixico
Fototossica e
fotoallergica
Fototossica
320 – 400
Media
320 – 360
Alta
Antinfiammatori non
steroidei
Protriptilina
Fototossica e
fotoallergica
Fototossica
310 – 340
Bassa
290 – 320
Alta
Fototossica
320 – 380
Alta
Fotoallergica
315 – 400
Bassa
Fototossica
350 – 420
Media
Amiodarone
Psoraleni
Sulfonamidi
(batteriostatici e
antidiabetici)
Tetracicline
32
CONCLUSIONI
QUALE SORVEGLIANZA?
Effetti:
1. Acuti su occhio (elevata rifrazione) e sulla cute (fototipi 1/2)
2. Cronici sulla cute (neoplasie/fototipi)
Cosa fare?
• Partecipazione alla valutazione del rischio (procedure e
protezioni collettive ed individuali)
• Formazione ed Informazione (al DL ed ai lavoratori)
• Indicazioni chiare sulla protezione degli ipersensibili (abiti,
cappelli, creme filtro adeguate………allontanamento….) anche in
assenza di legittimo giudizio di idoneità
Elevata qualificazione del Medico Competente
(evitare indicazioni «da ipercautela» ma fornire le prescrizioni
necessarie)
Giornate Siciliane di Radioprotezione
Grazie
(e buona abbronzatura……..)
Vulcano, 23-24 maggio 2013
Roberto Moccaldi
CNR
AIRM
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