EFFETTI FOTOIMMUNOLOGICI
Nella pelle, l'esposizione alla RUV induce delle alterazioni localizzate e sistemiche dovute a reazioni
fotoimmunologiche (Noonan and De Fabo 1990), che assumono un particolare interesse nel caso
della radiazione UVA dei lettini solari (Hersey et al. 1988; Rivers et al. 1989).
Il miglioramento clinico delle dermatiti atopiche prodotto da esposizione suberitemigena alla
radiazione UVA è una chiara dimostrazione che la RUV è in grado di modificare in misura
sostanziale le reazioni immunologiche normali e patologiche.
E' possibile che la radiazione UVB promuova lo sviluppo di tumori nella pelle anche attraverso un
effetto soppressivo sul sistema immunitario, che permetterebbe al tumore di evadere la
sorveglianza immunologica (Duthie et al. 1999).
Nella banda degli UVB gli spettri d'azione della reazione linfocitaria mista e della reazione
linfocitaria mista dei linfociti dell'epidermide sono simili a quelli dell'induzione di dimeri di timina
prodotti irradiando il DNA (Hurks et al. 1995).
I risultati di alcuni studi mostrano che l'esposizione alla RUV può attivare ed accelerare la
moltiplicazione di virus umani (Otani and Mori 1987; Perna et al. 1987), compresi il virus dell'
immunodeficienza (HIV) (Zmudzka and Beer 1990), e può influire anche nelle malattie infettive
(Halliday and Norval 1997).
Dal punto di vista sanitario, il significato di queste osservazioni non è attualmente chiaro.
Gli effetti dell'esposizione alla radiazione UVA sul sistema immunitario sono ancora meno chiari
(Schwarz 1998; Vermeer et al. 1998).
Tabella 2a: Agenti fotosensibilizzanti dopo somministrazione locale
Agenti
Incidenza
Tipo di reazione
Intervallo delle lunghezze
d'onda efficaci
Solfonammidi e prodotti simili
(schermi solari, blancophores)
n.d. *
fototossica e fotoallergica
290-320 nm
Disinfettanti (composti di salicilanilide
in saponi e deodoranti)
n.d.
fototossica e fotoallergica
290-400 nm
Fenotiazine (creme, coloranti e
insetticidi)
n.d.
fototossica e fotoallergica
320-visibile
Coloranti
n.d.
fototossica
iperpigmentazione
visibile
Catrame di carbone e derivati
(composti fenolici)
n.d.
fototossica
340-430 nm
Olii essenziali
(profumi e acque di colonia)
n.d.
fototossica
iperpigmentazione
290-380 nm
Composti furocumarinici
(psoraleni)
n.d.
fototossica
iperpigmentazione
290-400 nm
Solfuro di cadmio
(tatuaggi)
n.d.
fototossica
380-445 nm
Tabella 2b: Agenti fotosensibilizzanti dopo somministrazione orale o parenterale
Agenti
Incidenza
Tipo di reazione
Intervallo delle lunghezze
d'onda efficaci
Amiodarone
alta
fototossica
300-400 nm
Diuretici a base di Tiazide
media
fotoallergica
300-400 nm
Clorpromazina e fenotiazine
associate
media
fototossica e fotoallergica
320-400 nm
Acido nalidixico
alta
fototossica
320-360 nm
Farmaci antinfiammatori
non-steroidei
bassa
fototossica e fotoallergica
310-340 nm
Protriptilina
alta
fototossica
290-320 nm
Psoraleni
alta
fototossica
320-380 nm
Sulfonammidi (batteriostatici
e antidiabetici)
bassa
fotoallergica
315-400 nm
Tetracicline (antibiotici)
media
fototossica
350-420 nm