L’utilità dal punto di vista dell’economia: teoria e pratica dott.ssa Sanguineti Simona Facoltà di Economia – Università di Genova 1 Contenuti 1. Micro e Macro Economia 2. Motivazioni 3. Descrizione delle Preferenze del Consumatore 4. Curve di Indifferenza 5. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS) 6. La Funzione di Utilità Utilità Totale e Utilità Marginale Utilità Marginale e Saggio Marginale di Sostituzione 2 1. Economia L’economia studia il comportamento degli uomini che devono procurarsi quanto serve loro per sopravvivere, per soddisfare i propri bisogni. La microeconomia studia i criteri di comportamento e le scelte di singoli soggetti economici, sia che si tratti dei consumatori (teoria del consumo) sia delle organizzazioni del processo produttivo (teoria dell’impresa) La macroeconomia invece considera grandezze globali o aggregate. Si considerano quindi, l’insieme dei consumi, le scelte di investimento delle imprese e il prodotto complessivo di una certa collettività 3 2. Motivazioni Ogni consumatore di trova o dover compiere delle scelte considerando la varietà di beni e servizi a sua disposizione, i suoi gusti e il livello di reddito. Dati questi elementi ci possiamo chiedere: In che modo il consumatore formula le sue scelte in merito ai beni e servizi da consumare? Come sintetizzare i vari tipi di preferenze? 3. Descrizione delle Preferenze del Consumatore Definizione: le Preferenze del Consumatore illustrano le modalità con le quali il consumatore ordina (ossia confronta la desiderabilità di) due combinazioni o panieri di consumo (bene x e bene y). I panieri di consumo si ipotizza siano disponibili per in un luogo e tempo definiti e sotto ben precise circostanze. Le Preferenze del Consumatore si ipotizza che rispettino le seguenti proprietà fondamentali: 1. Completezza Le Preferenze sono complete se il consumatore può ordinare qualsiasi coppia di panieri di beni. Dati 4 due panieri A(x1,y1) e B(x2,y2), allora è sempre possibile stabilire se A è preferito a B, oppure B è preferito ad A, oppure se A e B sono indifferenti. 2. Riflessività Ogni paniere è desiderabile almeno quanto se stesso 3. Transitività Le Preferenze sono transitive se un consumatore che preferisce il paniere A al paniere B, e il paniere B al paniere C allora necessariamente preferisce il paniere A al paniere C. 4. Monotonicità (assioma della non sazietà) Le Preferenze sono monotoniche se un paniere con una quantità maggiore di almeno un bene è preferito al paniere originale. NOTA: Queste proprietà devono essere imposte sul comportamento del consumatore se si desidera che tale comportamento sia razionale; in altre parole non spiegano le preferenze. 5 4. Curve di Indifferenza Una Curve di Indifferenza mostra tutte le combinazioni dei panieri di mercato che assicurano al consumatore lo stesso livello di soddisfazione. Una Mappa o Insieme di Curve di Indifferenza mostra differenti livelli di soddisfazione in corrispondenza di diversi panieri di beni ordinati a seconda del livello di soddisfazione. Alcune Proprietà delle Curve di Indifferenza Le curve di indifferenza hanno inclinazione negative Le curve di indifferenza non si intersecano MAI tra di loro Ciascun paniere può giacere su di un’unica curva di indifferenza Normalmente le curve di indifferenza sono convesse verso l’origine; ciò implica che i panieri “intermedi” sono preferiti ai panieri “estremi” 6 Costruzione di una curva di indifferenza y A y1 Panieri Preferiti ad A(x1,y1) Panieri peggiori di A(x1,y1) x X1 Alcune esemplificazioni di preferenze. Beni Normalmente Sostituibili y Direzione delle Preferenze x 7 Beni Perfetti Sostituti y Direzione delle Preferenze x Beni Perfetti Complementi y Direzione delle Preferenze x 8 Beni Neutrali y Direzione delle Preferenze x 5. Saggio Marginale di Sostituzione Il Saggio Marginale di Sostituzione o SMS è il saggio al quale il consumatore è disposto a sostituire una piccola quantità aggiuntiva del bene x per una piccola quantità in meno del bene y…ossia… è l’incremento del bene x che il consumatore richiederebbe in cambio di un piccolo decremento del bene y al fine di lasciarlo appena indifferente tra il consumo del vecchio paniere e quello del nuovo paniere…ossia… è il saggio di scambio tra i beni x e y che non influenza il benessere del consumatore…ossia… 9 è l’inclinazione della curva di indifferenza (presa con il segno negativo): SMSx,y = -y/x Normalmente le curve di indifferenza esibiscono un SMS decrescente, poiché il consumatore è disposto a rinunciare a quantità via via inferiori del bene y per ottenere in cambio una unità aggiuntiva del bene x. Questo implica che la curva di indifferenza diventa sempre più piatta man mano che ci si sposta da sinistra verso destra lungo l’asse delle ascisse, ovvero che essa diventa sempre più ripida man mano che ci si sposta da destra verso sinistra. y SMS’>SMS’’ SMS’ SMS’’ x 10 6. La Funzione di Utilità Definizione: La Funzione di Utilità assegna un numero a ciascun paniere in modo tale che ai panieri giudicati migliori venga assegnato un numero più elevato rispetto ai panieri giudicati inferiori. NOTA BENE: l’Utilità è un concetto ordinale e non cardinale, infatti la grandezza precisa del numero che misura l’utilità NON ha nessun significato. Un paniere A è preferito ad un paniere B se e solo se l’utilità di A è superiore all’utilità di B A>BuA>uB Implicazioni: Differenze nella grandezza dell’utilità non hanno alcuna interpretazione di per se stesse. L’utilità tra individui diversi non è comparabile. Qualsiasi trasformazione di una funzione di utilità che preservi l’ordinamento originale dei panieri è una rappresentazione altrettanto buona delle preferenze quanto la rappresentazione originaria. Esempio: U=xy, U=xy+2, U=xy–12, U=(xy)2, U=log(xy), U=(xy)1/2, sono tutte funzioni di utilità che rappresentano le stesse preferenze. 11 Graficamente una funzione di utilità è un modo di assegnare valori alle curve di indifferenza. Un altro modo di intendere l’utilità è quello che associa alla capacità di un bene di soddisfare bisogni, un valore numerico che funge da unità di misura dell’utilità stessa 12 Utilità Totale e Marginale Utilità Totale è il piacere che un individuo trae dal consumo di un determinato bene (crescente) Utilità Marginale che il consumatore addizionale di quel gli altri beni del suo di un bene è l’utilità addizionale ottiene dal consumo di una unità bene, quando il consumo di tutti paniere rimane costante. Esempio: l’utilità marginale dei cornetti alla crema è data dall’utilità addizionale fornita dal consumo di un ulteriore cornetto alla crema quando il consumo di tutti gli altri beni è tenuto costante. Formalmente l’utilità marginale del bene x è pari a: U/x (y tenuto costante) = UMx mentre l’utilità marginale del bene y è pari a: U/y (x tenuto costante) = UMy ovvero, per variazioni infinitesime: UMx=U’x=U/x UMy=U’y=U/y In termini geometrici, l’utilità marginale di x (ovvero di y) rappresenta la pendenza della funzione di utilità rispetto ad x (ovvero rispetto ad y). 13 Utilità Marginale Decrescente Definizione: il principio dell’utilità marginale decrescente afferma che l’utilità marginale diminuisce mano a mano che il consumo del bene in questione aumenta. Addirittura oltre un certo livello l’utilità si esaurisce e crea disutilità. Utilità Marginale e Saggio Marginale di Sostituzione Per definizione, lungo qualsiasi curva di indifferenza l’utilità è costante. Questo significa che: UMx x + UMy y = U = 0 UMx/UMy = -y/x = SMSx,y NOTA: il SMSx,y tra x e y è pari al rapporto tra l’utilità marginale di x e l’utilità marginale di y, ovvero al rapporto tra la variazione di y e la variazione di x. 14