i codici morali

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Lezione 1
I CODICI MORALI
Oppure: lo ethos, le morali, i valori
condivisi, l’etica
1. Prologo
GLI IMMIGRATI DEVONO ADEGUARSI AI NOSTRI
USI E COSTUMI
Dichiarazione dell’onorevole ****** del partito ******
Adeguarsi? Rispettare?
Che cosa? La Costituzione, il Cattolicesimo, le nostre abitudini,
mangiare polenta?
USI? In linguaggio accademico un equivalente è
CULTURA
nel senso degli antropologi (modi di guadagnarsi da vivere, di
abitare, di nutrirsi, di procreare, allevare i figli, seppellire i morti...)
COSTUMI? In linguaggio accademico un equivalente è
ETHOS / MOS / CODICI MORALI
sistemi di valutazioni, norme, modelli di comportamento condivisi in
un gruppo e trasmessi attraverso i processi di socializzazione
In quale misura si deve chiedere a membri di gruppi minoritari di
fare propri, oppure imparare a comprendere, oppure anche solo
rispettare senza fare propri la cultura e il codice morale della
maggioranza?
LA CULTURA:
polenta sì!
cuscus no!
DEVONO ADEGUARSI, NO?
LO ETHOS
Parità per le donne per voi sì, per noi no!
Siamo in democrazia, no? OGNUNA fa quello che vuole LUI!
2.
L’ETICA DISTINTA DALLO ETHOS
Prima risposta: È la disciplina teorica praticata da Aristotele, Kant
ecc.
Seconda risposta: È il discorso, chiamato anche filosofia morale
sulla natura e la giustificazione di un oggetto
chiamato ETHOS o ETICA (usato questa volta come nome
dell’oggetto, non della teoria), MORALE, CODICI MORALI.
L’etimologia:
- etica: ethiké da ηθος ( ethos) + εθος ( ethos) = abitudine
come aggettivo in Aristotele: virtù relativa ai costumi, acquisita con
l'abitudine
Aristotele chiama "politica" o talvolta "pratica' la scienza o ricerca
sui costumi
Come sostantivo negli stoici, che spostano l'aggettivo dalla virtù
alla scienza
philosophia moralis: in latino, a partire da ethiké, da ethos = mos
LO ETHOS O I CODICI MORALI
A livello più evolutO
I complessi di norme religiosi/giuridici che codificono uno ETHOS
indistinto (sono insieme diritto, dottrina morale, politica, religione,
buone maniere ecc.).
Codice di Hammurabi
Corano
3. I CODICI MORALI COME FENOMENO
I codici morali sono stati studiati da alcune scienze empiriche:
sociologia, psicologia, antropologia. Le SCIENZE danno spiegazioni
causali dei comportamenti conformi a questi codici, dell'origine dei
codici, della loro evoluzione.
Es. La teoria di Durkeim sul suicidio
La teoria di Freud sul superego
La teoria antropologica del tabù: I tabù sono proibizioni
‘ingiustificate’ presenti in tutte le culture studiate dagli antropologi.
Noi occidentali siamo convinti di esserne liberi (ad es.: non
mangiare vermi e insetti
La FILOSOFIA s’interroga sia sulla loro NATURA (come le scienze) sia
sulla loro GIUSTIFICAZIONE
domande come: è vero che parlare di valori è un’illusione? È vero
che esistono soltanto le morali rivelati da un’autorità religiosa? È
vero che non esistono norme morali valide universalemente?
Ma:
La filosofia non necessariamente si contrappone alla superstizione
un codice morale (finché resta tale) è capace (a volte) di
AUTORIFLESSIVITÀ e autocorrezione (ad opera delle dottrine morali)
I confini fra codici morali e codici scritti (penali, civili,
amministrativi, religiosi) e non scritti (etichetta, buone maniere,
onore, credenze superstiziose o magiche, tabù) varia da una società
a un'altra ed è oggetto di una valutazione – in qualche misura –
etica, non solamente empirica, quali codici morali siano veramente
tali e in quale misura. È inevitabile un circolo fra descrizione e
valutazione.
- ηθος (ethos): costume
codice di norme, o tavola di valori, interiorizzato e acquisito con la
socializzazione
a) Al livello più basilare:
‘Regolarità di comportamento’ seguite nelle comunità di animali
studiate dall’etologia.
Le neuroscienze stanno individuano le basi biologiche del
comportamento, ivi compresa la capacità di agire altruista,
simpatetico, basato sull’empatia..
b) A livelli più evoluti
Sistemi di regole seguiti nelle società tribali; regole sulla
esogamia e le strutture della parentela, regole sull’onore
familiare o bellico, regole sulla giustizia riparatrice (la vendetta o
il risarcimento. Es. Occhio per occhio è un principio limitativo
della vendetta)
Fenomeni strani:
Il codice dell’onore cavalleresco
I codici dei pirati
Il codice della mafia o della malavita
Etc
4.ETICA = DOTTRINA MORALE / ETHOS
AUTORIFLESSIVO
1) Le autocritiche dei codici tradizionali: DOTTRINA MORALE,
codice di norme riflessivo, sistematico, critico, con fonti di
autorità di varia natura. E’ un’etica normativa come le etiche
normative filosofiche. Non è necessariamente dogmatica o
fanatica perché si giustifica a partire dall’autorità ma
praticando l’autoriflessività. Maestri di morale, profeti,
riformatori
Isaia
Confucio
Siddharta
Rabbi Hillel
Yeshua
Pietro Valdo
Francesco d’Assisi
George Fox
Questi maestri di dottrine morali non sono TUTTI filosofi come
Socrate (che è anche un Maestro di dottrine morali) ma svolgono un
compito non arbitrario ma del tutto razionale: invitare alla coerenza
con alcune convinzioni fondamentali condivise da un gruppo.
5.
ETHOS = SOTTOSISTEMA DEL
SISTEMA SOCIALE
In ogni sistema sociale esistono sottosistemi
Si parla di STATO talvolta come tutta la Società, talvolta come il
sottosistema Stato
Si parla di SOCIETÀ CIVILE come tutta la società meno lo stato
Nota: l’uso di una parola per designare un insieme
di molti sistemi diversi sta all’origine di molte pie
illusioni:
a) L’ ANTIPOLITICA: La ribellione della società civile
contro la Casta o i Partiti
b) L’ANTISTATALISMO. Slogan come ‘Più società meno
stato’
I sottosistemi:
religione
-diritto (codici di leggi;
-famiglia/parentela
istituzioni che le fanno
-stato (apparato di governo e
applicare come tribunali,
dell’amministrazione)
polizie, carceri…)
-economia
- le morali nel senso di
-associazionismo
CODICE/I MORALI o ETHOS
-sistema dell’istruzione
Che sono i Codici morali?
quel sottosistema che consiste nelle norme condivise che non si
riducono a quelle scritte in codici legali o amministrativi in vigore,
che talvolta le contraddicono ma non esistono in modo del tutto
separato.
Es. è un grave dovere morale circolare a destra ma
solo dove è stabilito così e non il contrario
Sono un sottosistema ma non sono un’istituzione separata, si
sovrappongono a più istituzioni.
Uno ethos/ morale/codice morale, diversamente da un codice
penale o civile o da altri sistemi di norme, non ha un apparato,
istituzioni, personale specializzato che se ne occupa (magistratura,
polizia, clero, impiegati di banca..)
Una morale (ethos + dottrina morale) è riprodotta da
AGENZIE DI SOCIALIZZAZIONE
A.FAMIGLIA in quanto luogo di socializzazione (educazione) dei
bambini
B.GRUPPI INFORMALI in quanto luoghi dove si fa apprendistato
d’interazione sociale e si subisce la pressione 'morale' del gruppo
C. CHIESE O COMUNITA’ RELIGIOSE in quanto luoghi dove si fa
apprendistato d’interazione sociale, si subisce la pressione 'morale'
del gruppo, si apprende teoricamente e con la pratica un
insegnamento sistematizzato che verte ANCHE su norme e valori
morali (oltre che su altro che tuttavia pretende giustificare e fornire
motivazione)
D.FORME ASSOCIATIVE: società sportive, associazioni di
volontariato, scoutismo ecc. che oltre alle funzioni dei gruppi
informali svolgono anche un compito programmatico di
apprendimento soprattutto pratico di norme, valori, modelli di
relazione ecc.
E. SCUOLA /SISTEMA DELL’ISTRUZIONE luogo in cui si svolgono le
funzioni di B e D e inoltre:
a) attraverso l’apprendimento teorico in tutte le discipline si avvia
alla riflessione teorica sui codici morali
b) in quanto scuola pubblica si avvia alla coesistenza fra membri di
gruppi con adesione a codici morali parzialmente diversi; per
questo motivo si svolge un compito non onnicomprensivo ma
insostituibile:
educazione a
PLURALISMO / TOLLERANZA /DIALOGO.
Letture suggerite
Cremaschi S. Tradizioni morali. Greci, ebrei, cristiani, islamici.
Roma: Edizioni di letteratura e storia 2015.
http://storiaeletteratura.it/tradizioni-morali/
Cremaschi S., voce: Società civile in G. Zaccaria (ed.), Lessico della
politica, Roma: Edizioni Lavoro, 1987
Münch R., Voce: Sistema sociale, in Enciclopedia delle scienze
sociali, Utet 1998
accessibile a:
http://www.treccani.it/enciclopedia/sistema-sociale_
%28Enciclopedia-delle-scienze-sociali%29/
Bobbio N., voce: Società civile, in Dizionario di Politica, UTET, Torino
1970.
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