Valore fondamentale del servizio sociale è “l’essere umano nella sua essenza più fine” senza fare distinzioni di età, sesso, etnia, razza, religione, condizione sociale L’Etica si fonda su valori e principi morali che ogni assistente sociale tutelare La Deontologia riguarda i doveri professionali dell’assistente sociale (segreto professionale, iscrizione all’Albo, Formazione continua, aggiornamento, etc.) contenuti nel Codice Deontologico. È lo studio della morale le norme di comportamento seguite dagli uomini che riguardano ciò che è giusto o sbagliato buono o cattivo Questo studio è anche conosciuto come Filosofia morale – tratta cosa si intende per – buono - o - giusto È anche la disposizione degli attuali sistemi di moralità che prescrivono ciò che le persone dovrebbero o non dovrebbero fare etica normativa gli uomini come menti riflessive sono capaci di monitorare i propri meccanismi motivazionali. Gli esseri umani sono capaci di un certo governo di sé e di una certa autonomia Con vita morale si intende quell’insieme di azioni e comportamenti valutabili entro la scala del bene e del male insieme di comportamenti di cui l’individuo si sente protagonista e responsabile. La moralità come possibilità di perseguire il bene e evitare il male riguarda tutti e attraversa ogni momento della vita. All’interno della nostra vita morale, incontriamo continuamente questioni, problemi, dilemmi. Per trovare una risposta dobbiamo porci questioni teoriche. La filosofia morale è quell’insieme di riflessioni con le quali si tematizza la vita morale. La vita morale è un’esperienza storica in un duplice senso: È dentro la storia Le azioni umane generano storia Secondo L’Individuo morale La coscienza morale esprime l’autocoscienza soggettiva - la persona sa , muovendo da se stesso cos’è il diritto e cos’è il dovere Hegel L’individuo morale definisce ciò che è giusto/sbagliato – buono/cattivo metaetica E dà disposizione dei sistemi di moralità che prescrivono ciò che le persone dovrebbero fare – Etica normativa Per indicare Regole Norme di condotta che riguardano ciò che è giusto/sbagliato buono/cattivo Codice Etico È un termine problematico… Abbiamo diverse assunzioni del termine: I Valori del Servizio Sociale I Valori base del Servizio sociale Servizio Sociale come attività impregnata di - Valori È dunque un termine che viene usato in modo molto vago ed ha significati differenti Il termine valori viene usato come: Serie di basilari principi etici/morali che impegnano gli A.S. Secondo il Central Council for Education and Training in Social Work (1989) tali valori includono: Un impegno al rispetto del valore della dignità degli individui; Il diritto di ognuno al rispetto della privacy; La presa di decisione o l’espressione di un giudizio morale. 1. 2. La natura dei giudizi morali può essere sintetizzata in: (Banks, 1990, p.92) I giudizi morali riguardano il benessere umano – promozione della fiducia umana – soddisfazione di bisogni I giudizi morali comportano un’azione sono - prescrittivi 3. un giudizio morale dovrebbe essere universalizzabile – dovrebbe applicarsi a tutte le persone che si trovano nella stessa situazione 4. I propri giudizi morali devono poter essere giustificati possono riferirsi a particolari relazioni o responsabilità – decisioni autonome e autodeterminazione Spesso pongono l’Ass. Soc. di fronte a problemi e dilemmi etici. Sono 3 gli elementi etico/problematici 1. Diritti individuali - diritto dell’utente a prendere decisioni ed effettuare proprie scelte – promozione del benessere 2. Il benessere collettivo – diritti e interessi di altri – responsabilità dell’A.S. verso la propria Organizzazione e l’intera società – promozione del maggior vantaggio per un maggior numero di persone 3. Ineguaglianza e oppressione strutturale – sfidare la cultura prevalente che genera svalutazione o sfruttamento responsabilità per il cambiamento nella società Art. 36 - Codice Deontologico L’assistente sociale deve contribuire alla promozione, allo sviluppo e al sostegno di politiche sociali integrate favorevoli alla maturazione, emancipazione e responsabilizzazione sociale e civica di comunità e gruppi marginali e di programmi finalizzati al miglioramento della loro qualità di vita favorendo, ove necessario, pratiche di mediazione e di integrazione. «Nella propria persona e in quella di qualsiasi altro non si veda unicamente Uno strumento ma sempre anche un fine» Dovremmo imparare a trattare gli Altri come esseri che hanno mete – scelte e desideri – E non soltanto giudicarli come oggetti o strumenti per i nostri propri fini Questo principio è connesso anche ai principi di rispetto, accettazione, riservatezza, sospensione del giudizio La professione si fonda: Sul valore, sulla dignità e sulla unicità di tutte le persone, sul rispetto dei loro diritti universalmente riconosciuti e delle loro qualità originarie, quali libertà, uguaglianza, socialità, solidarietà, partecipazione, sulla affermazione dei principi di giustizia ed equità sociali.[1] [1] Tali valori sono contenti nella nostra Costituzione agli art. 2 diritti inviolabili; art. 3 uguaglianza e pari dignità; art.13 diritto alla libertà. Da un lato, si pongono i doveri derivanti dal Codice deontologico, avente valore di “legge domestica”: …… non v'è dubbio che le norme deontologiche abbiano una natura prettamente giuridica, sia pur all'interno dell'ordinamento professionale cui si riferiscono [1]. [1] Corte di Cassazione Sezioni Unite sentenza 11 aprile - 6 giugno 2002 n. 8225 Dall'altro lato …… le leggi che prevedono e regolamentano, nei diversi ambiti e in modo più o meno esplicito, le funzioni e i compiti professionali degli assistenti sociali. La duplicità della fonte da cui si originano i doveri e le responsabilità per il professionista diviene matrice di contraddizioni, tensioni e dilemmi etici nel momento in cui, tra le due fonti, si determina divergenza. Questa divergenza è ciò che sta emergendo per la professione di assistente sociale in quanto, nel contesto attuale, si delinea come sempre più concreto il conflitto fra norma deontologica e norma giuridica, con la seconda che ha un potere cogente maggiore. L’assistente sociale ha il dovere di porre all’attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità e della stessa opinione pubblica situazioni di deprivazione e gravi stati di disagio non sufficientemente tutelati, o di iniquità e ineguaglianza. L’assistente sociale riconosce la centralità della persona in ogni intervento. Considera e accoglie ogni persona portatrice di una domanda, di un bisogno, di un problema come unica e distinta da altre in analoghe situazioni e la colloca entro il suo contesto di vita, di relazione e di ambiente, inteso sia in senso antropologico-culturale che fisico. • L’assistente sociale deve impegnare la propria competenza professionale per contribuire al • miglioramento della politica e delle procedure dell’organizzazione di lavoro, all’efficacia, all’efficienza, all’economicità e alla qualità degli interventi e delle prestazioni professionali. Lorenz (2006) mette in luce come: i dilemmi nel servizio sociale siano sempre esistiti e siano costitutivi dell’identità professionale e come il servizio sociale sia strutturalmente caratterizzato da una natura ambivalente ineliminabile e necessaria • • • FA PARTE DELLA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE INDIVIDUALE IL COLMARE La distanza esistente tra l’azione definita nell’ambito del mandato istituzionale e professionale e la realizzazione dell’intervento All’interno di una logica di rispetto dell’unicità della persona, della sua autodeterminazione L’ETICA DELLA RESPONSABILITÀ HA COME CONTENUTO Il rapporto tra il mandato sociale istituzionale e quello professionale MANDATO PROFESSIONALE • Ruolo, valori ed abilità assunti dal gruppo professionale e generati dalla formazione accademica MANDATO ISTITUZIONALE • Ruoli ed abilità richieste dal mondo del lavoro, quasi sempre enti pubblici, e spesso determinati più dagli stereotipi culturali che dagli elementi di diritto In relazione a: • • • • • • Mandato istituzionale Autodeterminazione della persona Binomio aiuto-controllo Segreto professionale Relazione tra valori personali e valori professionali Responsabilità legali e l'obbligo di denuncia Che si ritrovano nella convivenza/divergenza delle funzioni nel Servizio Sociale rispetto al cosiddetto - binomio aiuto-controllo – presente in diversi ambiti ma, principalmente, all’interno del legame tra S. S. e giustizia minorile o per adulti Ciò che i professionisti mettono in campo è l’etica della responsabilità in cui pongono in gioco i loro saperi esperienziali e professionali gli aspetti emotivi e relazionali per gestire adeguatamente il “dilemma” dei servizi Indica fondamenti etici ai quali conformare gli atti professionali sancisce regole di comportamento non è un mansionario con soluzioni standardizzate ma è scritto in termini generali e a un livello di astrazione tale da poter ricomprendere un ampio ventaglio di ambiti operativi e metodologici (Dal Pra P., 2006) La varietà e complessità delle problematiche che gli Assistenti Sociali incontrano durante il loro lavoro richiedono la messa in comune di riflessioni che fanno emergere con forza domande di senso sul “cosa” sul “come» e sul “perché” fare domande necessarie per continuare a riconoscersi nel proprio lavoro e che possono trovare risposta nel nostro ordinamento professionale, e nel nostro Codice Deontologico.