Circolo Sistemico Interfaccia circolotessuti Tessuto bersaglio Fegato Vena porta Farmacocinetica Assorbimento Distribuzione Metabolismo Escrezione (ADME) Enterociti Rene Intestino tenue Metabolismo - Biotrasformazione Le sostanze lipofile sono escrete più lentamente di quelle idrofile perché: • sono più facilmente riassorbite nel tubulo renale (o nell’intestino in caso di eliminazione biliare) • si accumulano nel tessuto adiposo • E’ stato calcolato che il tempo di dimezzamento (emivita) dell’esobarbitale, che è pari a 5-6 ore, sarebbe di 2-5 mesi se non venisse biotrasformato Distribuzione tissutale degli enzimi metabolizzanti L’organo più ricco di enzimi metabolizzanti è il fegato Altri organi o tessuti con significativa capacità metabolica sono polmoni, reni e intestino Alcuni tessuti hanno un’elevata concentrazione di enzimi metabolizzanti (mucosa nasale, cristallino), che servono a difendere il tessuto, ma il cui contributo al metabolismo sistemico è pressoché nullo dato il volume del tessuto BIOTRASFORMAZIONI Farmaco attivo in metabolita inattivo Amfetamina Fenobarbital Deaminazione Idrossilazione Fenilacetone Idrossifenobarbital Farmaco attivo in metabolita attivo Codeina Procainamide Fenilbutazone Demetilazione Acetilazione Idrossilazione Morfina N-acetilprocainamide Ossifenbutazone Farmaco inattivo in metabolita attivo (profarmaco) Etacillina Sulfosalazina Idrolisi Azoriduzione Ampicillina Sulfapiridina + acido 5aminosalicilico Farmaco attivo in intermedio reattivo (tossico) Acetaminofene Idrossilazione aromatica Benzopirene Idrossilazione aromatica Metabolita reattivo (necrosi epatica) Metabolita reattivo (carcinogenesi) La localizzazione degli enzimi è importante nel determinare l’organo colpito nel caso di formazione di metaboliti tossici Molti metaboliti tossici sono infatti altamente reattivi e colpiscono quindi solo le cellule dell’organo in cui si formano. Ad esempio, molti composti sono epatotossici perché i metaboliti reattivi si formano nel fegato. Inoltre, la tossicità è spesso limitata, all’interno dell’organo, alle cellule che esprimono l’enzima che porta alla formazione del metabolita tossico. Ad esempio, il paracetamolo e CCl4 causano necrosi centrolobulare perché le cellule della regione centrolobulare sono ricche di citocromo P450 Gli enzini metabolizzanti hanno scarsa selettività per i substrati Un numero relativamente esiguo di enzimi puo’ metabolizzare un enorme numero di sostanze Lo stesso enzima può catalizzare reazioni diverse sullo stesso substrato Una sostanza può essere metabolizzata da enzimi diversi In genere uno xenobiotico viene metabolizzato secondo più vie metaboliche Metabolismo del flunitrazepam Uno stesso enzima può metabolizzare più substrati presenti contemporaneamente nell’organismo Sono quindi possibili interazioni (inibizione competitiva, induzione) tra xenobiotici, o tra xenobiotici e composti endogeni Esempio di interazione: inibizione del metabolismo della terfenadina ⇒ aritmie Terfenadine (Teldane, profarmaco) CYP3A4 Inibitori: succo di pompelmo, ketoconazolo Fexofenadine (Telfast) Classificazione delle reazioni di biotrasformazione: Fase I: reazioni di 1. ossidazione 2. riduzione 3. idrolisi La capacità delle reazioni di fase I è limitata dalla quantità di enzima Fase II: reazioni di coniugazione La capacità delle reazioni di fase II è limitata principalmente dalla disponibilità del cofattore La maggior parte dei metaboliti tossici si forma nelle reazioni di fase I, in particolare nelle reazioni di ossidazione ENZIMI DELLA FASE I 1. IDROLISI procainamide Anti-aritmico procaina Anestetico locale ENZIMI DELLA FASE I 1. IDROLISI ENZIMI DELLA FASE I EPOSSIDO-IDROLASI ENZIMI DELLA FASE I EPOSSIDO-IDROLASI RIDUZIONI: RIDUZIONI: RIDUZIONI: A B Ciclo redox dei chinoni Danno a proteine e DNA Anione superossido 🔻 Radicale perossidrossilico 🔻 Perossido di idrogeno 🔻 Radicale idrossilico Perossidazione dei lipidi Citocromo P450 (CYP 450) E’ l’enzima più importante di fase I perché metabolizza un gran numero di composti esogeni ⇒ principale responsabile dell’inattivazione di molti farmaci e composti tossici Responsabile della biosintesi o degradazione di molti composti endogeni (ormoni steroidei, TXA2, PGI2, vitamine liposolubili, acidi grassi ecc.) Presente in tutti i tessuti. I livelli più alti sono nel fegato, a livello del reticolo endoplasmatico (frazione microsomiale) OSSIDAZIONI: RH + O2 + NADPH + H+ = ROH + H2O + NADP+ Ciclo catalitico del citocromo P450 Nell’uomo, esistono 60 o più enzimi CYP450, che differiscono, anche se parzialmente, per specificità di substrato e sensibilità a induttori e inibitori Membri della stessa sotto-famiglia possono avere omologia di sequenza fino al 97% Solo alcune sottofamiglie di citocromi hanno un ruolo significativo nel metabolismo dei farmaci: La risposta allo stesso farmaco varia all'interno di una popolazione Campione di pazienti Trattamento efficace MA tossico Trattamento NON efficace e tossico Stessa diagnosi Trattamento NON efficace e NON tossico Stessa prescrizione Trattamento efficace e NON tossico La variabilità individuale della risposta ai farmaci può avere basi GENETICHE ACQUISITE Farmaci e Geni Farmacogenomica POLIMORFISMO DEL CITOCROMO P450 Delezione del gene Enzima assente Duplicazione dei geni Singolo gene Enzima instabile Enzima normale Alterata specificità di substrato Metabolismo assente Metabolismo Metabolismo normale ridotto Alti livelli di enzima Metaboliti diversi Metabolismo aumentato POLIMORFISMO DEL CITOCROMO P450 Genotipo Genotipo Fenotipo Atteso Frequenza nella popolazione Esempio Di dose Nel caso Di Profarmaco Metabolizzatori Metabolizzatori Metabolizzatori Buoni intermedi lenti ultrarapidi Metabolizzatori risposta Assente risposta Attesa risposta maggiore risposta Eccessiva Ultraveloci Buoni Intermedi Lenti Aggiustamento della dose sulla base del genotipo e dei relativi parametri farmacocinetici EFFETTI DEL POLIMORFISMO DEL CITOCROMO P450 ENZIMA CYP2C3 RIDOTTA CLEARANCE warfarin fenitoina losartan tolbutamide FANS EFFETTI AVVERSI sanguinamento atassia RIDOTTA ATTIVAZIONE DEL PROFARMACO losartan ipoglicemia sanguinamento gastrico CYP2C19 omeprazolo diazepam sedazione CYP2D6 antidepressivi triciclici aloperidolo farmaci anti-aritmici SSRI cardiotossicità parkinsonismo aritmie nausea tramadol codeina etilmorfina FANS, farmaci anti-infiammatori non steroidei; SSRI, inibitori selettivi delre-uptake della serotonina La variabilità individuale della risposta ai farmaci può avere basi GENETICHE ACQUISITE INTERAZIONI TRA FARMACI ED ENZIMI CYP450: DUE MECCANISMI 1. INIBIZIONE 2. INDUZIONE INIBIZIONE dell'attività dell'enzima A seconda del farmaco, l'inibizione può determinare riduzione dell'effetto terapeutico (pro farmaci) o comparsa di effetti avversi (ADR, Adverse Drug Reaction) per accumulo del farmaco non metabolizzato INIBIZIONE a) competitiva c) non-competitiva ortosterica b) non-competitiva allosterica d) mista 2. INDUZIONE L'attività degli enzimi biotrasformanti aumenta in seguito all'esposizione a sostanze esogene Ciò è dovuto ad un aumento della sintesi exnovo degli enzimi biotrasformanti (INDUZIONE) L'aumento dell'attività si manifesta nei confronti sia del composto induttore, sia di altri composti substrati del medesimo enzima MECCANISMO DELL’INDUZIONE MEDIATA DAI RECETTORI Ah Sostanza Esogena Metaboliti AhR: Aromatic hydrocarbon Receptor HSP90: Heat Shock protein Arnt: Ah receptor nuclear translocator ESEMPI DI INTERAZIONE TRA FARMACI ED ENZIMI CYP: CYP SUBSTRATO 1A2 caffeina, clomipramina, teofillina 2C9 2C19 2D6 3A4 INIBITORE INDUTTORE cimetidina fluvoxamina ticlopidina fluorochinoloni diclofenac, ibuprofene, piroxicam, losartan, tolbutamide, fluconazolo warfarin fluvastatina zafirlukast omeprazolo, diazepam, nelfinavir cimetidina fluvoxamina Farmaci del SNC: amitriptilina, desipramina, imipramina, cimetidina paroxetina, aloperidolo fluexetina Anti-aritmici: propafenone paroxetina Beta bloccanti: propranololo, timololo Narcotici: codeina, dexytrometorfano omeprazolo tabacco Calcio antagonisti: diltiazem, nifedipina, verapamil Immunosoppressori: ciclosporina A, tacrolimo Steroidi: cortisolo, progesterone, 17-β-estradiolo, testosterone Macrolidi: eritromicina, claritromicina Chemioterapici: ciclofosfamide, tamoxifene, vincristina, vinblastina, fosfamide Benzodiazepine: alprazolam, midazolam, triazolam Oppiodi: fentanil, alfentanil Inibitori delle proteasi HIV: indinavir, ritonavir Vari: cisapride, chinidina, sildenafil barbiturici carbamazepina fenitoina rifampina amiodarone claritromicina eritromicina fluconazolo chetoconazolo indinavir trolendomicina rifampina rifampina REAZIONI DELLA FASE II o di coniugazione Richedono un enzima, un cofattore e un gruppo funzionale Reazione di coniugazione Gruppo funzionale con acido glicuronico -OH; -COOH; -NH2; -SH; -CH -OH aromatico; -NH2 aromatico con solfato -NH2 aromatico; -COOH -NH2 aromatico; -NH2 alifatico; idrazine; -SO2NH2 con aminoacidi con acetato con metile con glutatione -OH aromatico; -NH2 ; -SH epossidi; alidi organiche COFATTORI Glucuronazione: uridin difosfato D-glucuronato (UDP-GA) Solfatazione: 3-fosfoadenosin 5'-fosfofosfato (PAPS) Acetilazione: acetil coenzima A Metilazione: S-adenosil metionina Coniugazione con Glutatione: Glutatione (glutammato-cisteina-glicina) GLUCURONAZIONE enzima: UDP-glucuronil transferasi (UGT) cofattore: UDP glucuronato (UDPGA) Bilirubina Steroidi Acidi biliari Ormoni tiroidei ACETILAZIONE: N-acetil transferasi (NAT) CONIUGAZIONE CON GLUTATIONE CONIUGAZIONE CON GLUTATIONE CONIUGAZIONE CON GLUTATIONE GLI INDIMENTICABILI Il Vd mette in relazione la quantità di farmaco presente nell’organismo con la concentrazione del farmaco nel plasma. L'unità di misura è il litro La risposta allo stesso farmaco varia all'interno di una popolazione con una distribuzione di tipo gaussiano La variabilità della risposta ha basi sia genetiche, sia acquisite Il meccanismo dell'induzione dei Cyt P 450