Infezioni urinarie

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Infezioni urinarie
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DEFINIZIONE:
Si definisce infezione delle vie urinarie la presenza nelle urine di un numero
significativo di microrganismi patogeni responsabili di sindromi cliniche differenti
in base alla loro localizzazione.
Le infezioni acute delle vie urinarie, possono essere divise in due gruppi principali:
INFEZIONI TRATTO URINARIO INFERIORE(uretrite ,cistite e prostatite)
INFEZIONI TRATTO URINARIO SUPERIORI( pielonefrite acuta).
Le urine sono normalmente sterili,infatti, la batteriuria(presenza di batteri nelle urine)
è una delle cause delle infezioni o contaminazioni delle urine.
Le infezioni, possono manifestarsi come singoli eventi o eventi ricorrenti, in questi
casi si distingue la recidiva infezione e la reinfezione; la prima è un infezione
ricorrente, dovuta allo stesso microrganismo e si verifica entro due settimane dalla
sospensione della terapia(Indica, quindi, la persistenza dell’agente patogeno);la
seconda è un infezione causata da un microrganismo differente, si verifica dopo
settimane o mesi dalla sospensione di antibiotici.
EPIDEMOLOGIA:
Le infezioni delle vie urinarie, possono essere suddivise in:
infezione associate a cateterismo o strumentazione
infezioni che insorgono in ambiente extraospedaliero.
(Le infezioni acute non associate a cateterismo, sono molto comuni nel sesso
femminile.)
EZIOLOGIA:
I microrganismi responsabili di tali infezioni, sono principalmente gram-negativi:
Escherichia Coli, Proteus, Klebsiella e Pseudomonas (principalmente associato a
cateterismo, vescicole, strumentazione urologiche, calcolosi e ostruzione delle vie
urinarie).
PATOGENESI:
I batteri raggiungono la vescica attraverso l uretra ,successivamente possono risalire
fino al parenchima renale. L’orifizio vaginale e l’uretra ,sono normalmente
colonizzati da germi saprofiti, ma non da enterobatteri gram-negativi, i quali, causano
le infezioni delle vie urinarie. I fattori che favoriscono la colonizzazione periuretrale
da parte di questi germi sono poco chiari, ma includono un alterazione della normale
flora perineale da parte di antibiotici o contraccettivi. I fattori predisponenti sono:
-SESSO: (l’uretra femminile è particolarmente esposta alla colonizzazione da parte
di enterobatteri gram-negativi per la sua vicinanza all’area perianale e per la breve
lunghezza del tratto).
-GRAVIDANZA: (il 2-8% delle donne gravide va incontro alle infezioni urinarie ;
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il 20-30% delle donne incinte con batteriuria asintomatica, sviluppa pielonefrite
acuta)
-UROPATIA OSTRUTTIVA: (gli ostacoli al flusso urinario da parte di tumori,
stenosi,calcoli con ipertrofia prostatica, aumenta la frequenza delle infezioni
urinarie).
-VESCICA NEUROLOGICA: (le disfunzioni neurogene vescicali, si verificano
in traumi del midollo spinale, nel diabete e nella sclerosi multipla e sono spesso
associate a infezioni per ristagno di urine in vescica).
MANIFESTAZIONI CLINICHE:
Quasi tutti i pazienti con batteriuria significativa, non presenta sintomi
Facciamo alcuni esempi di batteriuria:
CISTITE:
I sintomi della cistite, sono costituiti da disuria ,pollachiuria , minzione imperiosa e
dolore sovra -pubico. Le urine sono torbide, mal odoranti ed ematiche nel 30% dei
casi.
INFEZIONI ASSOCIATE A CATETERIZZAZIONE:
I batteri principali delle infezioni associate a cateterizzazione, sono: Escherichia
coli e Pseudomonas. La maggior parte delle infezioni da catetere, sembra essere
benigna, i sintomi sono lievi non vi è febbre e spesso vi si ottiene guarigione con
la sola rimozione del catetere. Le infezioni urinarie,associate a catetere possono
essere in parte prevenute ( in pz cateterizzati per un tempo inferiore a due
settimane con l uso di sistemi chiusi di raccolta delle urine e tecniche asettiche
durante l’introduzione; nonostante ciò, la maggior parte dei pz con cateteri a
permanenza dopo due settimane sviluppa batteriuria). Ancora non è stato stabilito
il miglior trattamento per prevenire queste infezioni, attualmente si cerca di
ridurre al minimo la cateterizzazione e si associa ad essa un breve periodo di
antibiotici.
PIELONEFRITE ACUTA:
E’ causata da infezioni del parenchima polmonare, spesso è complicata da
batteriemia. I brividi compaiono rapidamente e sono: febbre alta, brividi scuotenti,
nausea,vomito e dolore al fianco del rene “infettato”. Le manifestazioni della PLN
acuta, guariscono di solito nel giro di pochi giorni nei casi più gravi, la febbre ha una
durata maggiore.
PIELONEFRITE CRONICA:
E’ una nefrite cronica interstiziale, dovuta ad un infezione renale cronica, in presenza
o meno di fattori predisponenti. I sintomi sono scarsi e la diagnosi può essere posta
nei casi con ripetuti episodi delle infezioni delle vie urinarie .
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Una conseguenza delle infezioni delle vie urinarie, può essere la PROSTATITE, non
è altro che una condizione infiammatoria della prostata causata da infezioni batteriche
acute e croniche. I sintomi più diffusi sono:
- dolore al sacro;
- dolenzia perineale o testicolare;
- disuria;
- piuria microscopica(può essere considerata l unica manifestazione).
SEGNI E SINTOMI:
I sintomi delle infezioni delle basse vie urinarie (ad esempio cistite ed
uretrite) :
• Dolore alla schiena
• Sangue nell'urina (ematuria)
• Urina purulenta (piuria) di colore grigiastro
• Impossibilità ad urinare nonostante lo stimolo
• Febbre
• Minzione frequente (pollachiuria)
• Malessere generale
• Minzione dolorosa (disuria)
I sintomi delle infezioni delle alte vie urinarie :
• Brividi
• Febbre alta
• Nausea
• Dolore sottocostale
• Vomito
ESAMI DIAGNOSTICI:
La diagnosi di IVU si basa sull'esame microscopico del sedimento e sull'esame colturale delle urine
(l'esame microscopico delle urine dei pz sintomatici è di grande valore diagnostico).
La batteriuria microscopica viene osservata meglio utilizzando la colorazione di gram sulle urine.
La presenza di batteri, alla microscopia urinaria è indicativa di infezione,ma la sua assenza non esclude la
diagnosi. La piuria( presenza di leucociti nelle urine, cioè segno di infezione) è un’ indicatore sensibile di
infezione del tratto urinario in pz sintomatici, la sua assenza deve far porre in dubbio la diagnosi.
L' urinocoltura con la conta delle colonie è una procedura diagnostica di grande importanza. nelle infezioni
sintomatiche delle vie urinarie è di solito dimostrabile un gran numero di batteri. Almeno 2 emocolture
dovrebbero essere effettuate in tutti i pz con sospetta pielonefrite o urosepsi.
l'ecografia dell'apparato urinario, urografia e cistoscopia, sono indiacate solo per le donne con infezioni
ricorrenti, storia di infezione nell'infanzia, calcolosi, ematuria e pielonefriti ricorrenti .
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Trattamento
Le IVU vengono trattate nella maggior parte dei casi con farmaci antibatterici. Il tipo di
farmaco impiegato e la durata del trattamento dipendono dal tipo di battere responsabile
dell’ infezione. I farmaci più utilizzati sono:
-Trimetoprim
-Sulfametossazolo (Bactrim)
-Fluorochinolonici (Unidrox, Ciproxin, Levoxacin etc).
Nella maggior parte dei casi si nota un miglioramento della sintomatologia entro due
giorni.
IVU recidivanti possono essere trattate con cicli di trattamento di antibiotici a lunga durata
e a basso dosaggio.
L’ esecuzione di una urinocoltura alla fine del trattamento testimonia l’ eliminazione dell’
infezione
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE:
• Dolore e malessere correlato all’ infiammazione e trauma tessutale
• Insufficiente conoscenza del paziente dei fattori predisponesti ad un infezione
Pianificazione ed obiettivi:
• Alleviare il dolore ed il malessere
• Maggiore conoscenza delle misure preventive e sulla modalità di trattamento
Interventi infermieristici:
• Terapia antibiotica ed antispastica per alleviare il dolore
• Invitare il paziente ad eseguire applicazioni di calore o bagni caldi per ridurre il
dolore e gli spasmi vescicali
• Evitare bibite irritanti la vescica quali: caffè, tè e bibite gassate
• Per la stasi urinaria incoraggiare a svuotare la vescica ogni 2-3 ore
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• Istruire il paziente circa le infezioni delle vie urinarie e la loro prevenzione
attraverso comportamenti che contribuiscono a prevenire tali infezioni che
includono:
a) scrupoloso igiene personale
b) aumento dell’ assunzione di liquidi
c) abitudine a minzioni regolari
d) rispetto del regime terapeutico prescritto
Valutazione:
• il paziente riporta una diminuzione del dolore ed assume la terapia come
prescritta
• ha aumentato le conoscenze riguardo le misure preventive
• non accusa complicanze relative all’ insufficienza renale (nausea, vomito ed
affaticamento.
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