Evoluzione uomo - Istituto Comprensivo Lari

EVOLUZIONE DELL’UOMO
LA TEORIA EVOLUZIONISTICA DI DARWIN NON POTEVA ESCLUDERE L’UOMO IN QUANTO
APPARTENENTE A UNA SPECIE ANIMALE. IL FATTO CHE GLI ANTENATI DELL’UOMO
FOSSERO LE SCIMMIE NON PIACQUE A NESSUNO E GLI AMBIENTI RELIGIOSI E SCIENTIFICI
RITENNERO OFFENSIVA TALE SUPPOSIZIONE.
DALLO STUDIO DEI FOSSILI FU PERÒ RICONOSCIUTO CHE UNA STORIA DELL’EVOLUZIONE
UMANA ESISTEVA. I RESTI UMANI VENUTI ALLA LUCE NON SONO MOLTI PERCHÉ
L’AMBIENTE IN CUI GLI OMINIDI VIVEVANO NON PRESENTAVA CONDIZIONI ADATTE PER
LA FOSSILIZZAZIONE DELLA SPOGLIE.
UMANA È STATA PIÙ RAPIDA DI QUELLA DELLE ALTRE SPECIE,
FAVORITA DALLA POSIZIONE ERETTA, DALL’USO DELLE MANI E DALLA GRANDE
CAPACITÀ CRANICA CHE HA CONSENTITO UN NOTEVOLE SVILUPPO DELLA MASSA
CEREBRALE. LA POSIZIONE ERETTA HA PERMESSO AI PRIMI OMINIDI DI MUOVERSI
MEGLIO NELL’AMBIENTE DELLA SAVANA DOVE VIVEVANO. QUESTO HA LASCIATO
LIBERE LE MANI CHE NON PIU’ IMPEGNATE PER CAMMINARE HA PERMESSO IL LORO
UTILIZZO PER COSTRUIRE UTENSILI. QUESTO HA AUMENTATO L’INTELLIGENZA E IL
CERVELLO SI È SVILUPPATO DI PIÙ.
L’EVOLUZIONE
L’UOMO
E LE SCIMMIE VENGONO RAGGRUPPATI IN
UNA CATEGORIA DI MAMMIFERI DEFINITA “ORDINE
DEI PRIMATI”.
E I PRIMATI
DISCENDONO DA PICCOLI MAMMIFERI
INSETTIVORI RISALENTI A 70 MILIONI DI ANNI FA: A
QUEST’EPOCA RISALGONO I RESTI FOSSILI DEL
PURGATORIUS, UN PICCOLO ANIMALE SIMILE AD
UNO SCOIATTOLO, CHE VIVEVA SUGLI ALBERI, SI CIBAVA DI INSETTI MA ANCHE DI
FOGLIE E FRUTTI E AVEVA CARATTERISTICHE INTERMEDIE TRA GLI INSETTIVORI E I
PRIMATI DI OGGI.
CARATTERISTICHE CHE HANNO PERMESSO AI PRIMATI DI EVOLVERSI DAI
MAMMIFERI INSETTIVORI
-
LA SOSTITUZIONE DEGLI ARTIGLI CON UNGHIE PIATTE, L’ALLUNGAMENTO E UNA
(POLLICE OPPONIBILE): TUTTE
MAGGIORE
MOBILITÀ
DELLE
DITA
CARATTERISTICHE VANTAGGIOSE PER AFFERRARE CON PRECISIONE E CON FORZA.
- L’ALLUNGAMENTO DEGLI ARTI CHE DIVENTANO ADATTI ALLA LOCOMOZIONE
BRACHIATORIA (VOLTEGGIARE TRA I RAMI USANDO LE BRACCIA) E QUELLA QUASI
BIPEDE ( CAMMINARE SUGLI ARTI INFERIORI APPOGGIANDO A TERRA COME AIUTO
ANCHE IL DORSO DELLE MANI).
- LO
SPOSTAMENTO DEGLI OCCHI IN POSIZIONE FRONTALE A FAVORE DELLA
VISIONE STEREOSCOPICA
- L’AUMENTO DEL VOLUME DEL CERVELLO RISPETTO ALLE DIMENSIONI DEL CORPO
E LA RIDUZIONE DELLA ZONA DEL CERVELLO DEDICATA ALL’OLFATTO A VANTAGGIO
DI QUELLA DEDICATA ALLA VISTA.
I PRIMATI
ACQUISTARONO LE CARATTERISTICHE
CHE LI RESERO AGILISSIMI ACROBATI IN UN
AMBIENTE FITTO DI ALBERI. NEL CONTINENTE
AFRICANO E SOLO IN QUELLO, 7 MILIONI DI ANNI FA
DA UNA PARTE DI DIFFERENZIARONO I GORILLA,
GLI SCIMPANZÈ E GLI ORANGHI (SCIMMIE
ANTROPOMORFE) E DALL’ALTRA GLI OMINIDI.
OVEST
EST
A
CAUSA DELLA DERIVA DEI CONTINENTI SI
ACCENTUÒ LA PROFONDA RUGA RAPPRESENTATA
DALLA RIFT VALLEY, UNA DEPRESSIONE CH VA
DAL MAR ROSSO AL MOZAMBICO.
QUESTO
FENOMENO MODIFICÒ IL CLIMA DI TUTTA L’AFRICA ORIENTALE: QUI LE
PIOGGE DIVENNERO MENO ABBONDANTI E ALLA FORESTA SI SOSTITUÌ LA SAVANA,
MENTRE A OVEST DELLA RIFT VALLEY RIMASERO LE FORESTE TROPICALI DOVE CONTINUÒ
L’EVOLUZIONE DELLE SCIMMIE ARBORICOLE CHE SAREBBERO DIVENTATI I GORILLA, GLI
SCIMPANZÈ E GLI ORANGHI. ESSI AVEVANO CARATTERISTICHE ADATTE A VOLTEGGIARE
TRA GLI ALBERI (LOCOMOZIONE BRACHIATORIA).
INVECE
I PRIMATI CHE VIVEVANO NELL’AFRICA ORIENTALE DOVETTERO ADATTARSI A
CERCARE IL CIBO AL SUOLO E A DIFENDERSI DAI NEMICI IN UNO SPAZIO APERTO, SCARSO DI
ALBERI: L’EVOLUZIONE SELEZIONÒ IN LORO LE CARATTERISTICHE MIGLIORI PER
AFFRONTARE QUESTE NUOVE ESIGENZE.
GRADUALMENTE ESSI ACQUISTARONO LA CAPACITÀ DI STARE ERETTI E DI CAMMINARE
SU DUE ARTI (LOCOMOZIONE BIPEDE): LE MANI LIBERE DAL COMPITO DELLA
LOCOMOZIONE, DIVENNERO PIÙ ABILI NEL MANEGGIARE GLI OGGETTI E IL VOLUME DEL
CERVELLO AUMENTÒ.
Australopiteco
EVOLUZIONE BIOLOGICA DELL’UOMO
IL PRIMO DOCUMENTO FOSSILE DI OMINIDI BIPEDI È UNA SERIE DI ORME LASCIATE SU UN
TERRENO FANGOSO E CONSERVATESI GRAZIE AD UN A ERUZIONE VULCANICA CHE LE
SEPPELLÌ SOTTO UNA COLTRE DI CENERE (AFRICA ORIENTALE, 4 MILIONI DI ANNI FA).
OMINIDI SONO CHIAMATI AUSTRALOPITECI, AVEVANO UNA STATURA TRA 1
METRO E UN METRO E MEZZO, UN CERVELLO DI DIMENSIONI RIDOTTE, LA FRONTE
SFUGGENTE E LE ARCATE SOPRAORBITALI MOLTO PRONUNCIATE.
QUESTI
CIRCA 2 MILIONI DI ANNI FA COMPARVE L’HOMO HABILIS CHE AVEVA UN CERVELLO
PIÙ SVILUPPATO DELL’AUSTRALOPITECO E SAPEVA COSTRUIRE SEMPLICI STRUMENTI DI
PIETRA.
CIRCA 1
PECHINO
MILIONE E MEZZO ANNI FA COMPARVE L’HOMO ERECTUS O UOMO DI
IN QUANTO IN CINA FURONO SCOPERTI I PRIMI RESTI. VIVEVA DI CACCIA,
ABITAVA IN CAVERNE, COSTRUIVA UTENSILI PIÙ RAFFINATI DI QUELLI DELL’HOMO
HABILIS E CONOSCEVA IL FUOCO.
CIRCA 300.000 ANNI FA COMPARVE L’HOMO SAPIENS O UOMO DI NEANDERTAL DAL
NOME DI UNA ZONA DELLA GERMANIA. EGLI CACCIAVA, FABBRICAVA UTENSILI DI
PIETRA, CREDEVA IN UNA VITA DOPO LA MORTE ED ERA CAPACE DI COMPASSIONE E
AFFETTO.
L’UOMO
MODERNO NON DERIVA DA QUELLO SAPIENS MA DA UN’ALTRA LINEA
EVOLUTIVA COMPARSA 10.000 ANNI FA. SI TRATTA DELL’HOMO SAPIENS SAPIENS O
UOMO DI CRO-MAGNON (FRANCIA). EGLI AVEVA LA FRONTE ERETTA COME LA
NOSTRA E UNO SVILUPPO NORMALE DEL CERVELLO. MIRABILI DISEGNI SONO STATI
RITROVATI
NELLA
GROTTA
DI
LASCAUX IN
FRANCIA E IN
ALTRE GROTTE
EUROPEE.
L’EVOLUZIONE CULTURALE
NEGLI
ULTIMI 20 O 30.000 ANNI, LA SPECIE UMANA NON HA SUBITO RILEVANTI
TRASFORMAZIONI FISICHE MA HA AVUTO UNA ECCEZIONALE EVOLUZIONE CULTURALE.
QUESTO È STATO DETERMINATO
DAL FATTO CHE L’UOMO È
RIUSCITO AD INVENTARE UN
LINGUAGGIO,
UN’ARTE
GRAFICA
E
INFINE
UNA
SCRITTURA CHE GLI HANNO
PERMESSO DI TRASMETTERE ED
ACCRESCERE
L’EREDITÀ
CULTURALE
DA
UNA
GENERAZIONE ALLA SUCCESSIVA.
IL
BAMBINO NON DEVE RICOMINCIARE DA ZERO NEL SUO SVILUPPO CULTURALE MA SI
AVVALE DELLE CONQUISTE INTELLETTUALI DI UOMINI VISSUTI MOLTO PRIMA DI LUI.
UN ALTRO FATTORE
L’ORGANIZZAZIONE
CHE HA CONTRIBUITO ALLA EVOLUZIONE CULTURALE È STATA
SOCIALE CHE L’UMANITÀ HA SAPUTO CREARE: UN NUMERO
SEMPRE CRESCENTE DI PERSONE, GRAZIE ALLA RIPARTIZIONE DEI COMPITI CHE ESISTE
NELLE SOCIETÀ UMANE, HA POTUTO OCCUPARSI SOLO DI ARTE, DI RICERCA SCIENTIFICA,
DI FILOSOFIA, NON DOVENDO PROCURARSI DIRETTAMENTE IL CIBO.
LA
TEORIA DELL’EVOLUZIONE APPLICATA CON SUPERFICIALITÀ POTREBBE PORTARE A
STABILIRE UNA SPECIE DI “GERARCHIA” TRA LE RAZZE UMANE. E’ QUESTO IL
PERICOLOSO EQUIVOCO DEL RAZZISMO, SECONDO IL QUALE ESISTEREBBERO DELLE
RAZZE INFERIORI CHE RAPPRESENTEREBBERO QUASI UN ANELLO DI CONGIUNZIONE TRA
IL MONDO ANIMALE E L’UOMO.
E’ VERO CHE LE RAZZE UMANE HANNO CARATTERISTICHE
DIVERSE, DOVUTE ALLE CONDIZIONI AMBIENTALI IN CUI
ESSE SI SONO SVILUPPATE: COSÌ IL COLORE SCURO DELLE
POPOLAZIONI DEI PAESI TROPICALI HA LA FUNZIONE DI
PROTEGGERE LA PELLE DALLE RADIAZIONI SOLARI; LA
BASSA STATURA DEI PIGMEI LI RENDE PIÙ ADATTI A
VIVERE NELL’INTRICO DELLA FORESTA TROPICALE ECC.
NESSUNO PERÒ HA MAI DIMOSTRATO CHE ESISTANO RAZZE PIÙ “INTELLIGENTI” DI
ALTRE.