LA STORIA DELL’EVOLUZIONE UMANA Ginnasio GIAN RINALDO CARLI – CAPODISTRIA Biologia: Lavenia Annamaria Storia: Mauro Irena La storia della specie umana inizia con i primati • I primati si sono evoluti a partire da piccoli • mammiferi arborei intorno a 65 milioni di anni fa. I caratteri peculiari dei primati sono – – – – le articolazioni flessibili degli arti; le mani e i piedi prensili con dita bene separate; il naso corto; occhi rivolti in avanti, che aumentano la percezione della profondità di campo. Il lori gracile, un’animale della taglia di uno scoiattolo, mostra numerose caratteristiche di base dei primati Antropoidi 30 40 50 60 Primate ancestrale Esseri umani Scimpanzè Gorilla Orango Ominoidei Gibboni Scimmie del Vecchio mondo 20 Scimmie Scimmie del Nuovo mondo 10 Tarsi 0 Lori, potti e lemuri Proscimmie Tarsi Milioni di anni fa L’albero filogenetico dei primati mostra i principali gruppi di primati: proscimmie, tarsi e antropoidi. Gli ominoidei hanno cervelli più grandi degli altri primati e sono privi di coda. Essi comprendono le scimmie antropomorfe e gli ominidi. ORANGO SCIMMIE ANTROPOMORFE: per caratteristiche fisiche e intellettive sono più simili all'uomo. GIBBONE Sono caratterizzati da braccia più lunghe delle gambe, colonna vertebrale diritta, denti robusti. SCIMPANZE’ GORILLA La storia degli OMINIDI inizia circa 15 milioni di anni fa, quando avrebbe potuto aver luogo la separazione evolutiva fra i rami dell'orangutan e quelli delle altre grandi scimmie africane, uomo incluso. Negli anni ’90 con l’analisi del DNA si è visto che gli esseri umani condividono il 99% del loro patrimonio genetico con gli scimpanzé, il nostro parente più stretto vivente. La divergenza evolutiva che ha dato origine da una parte agli uomini e dall’altra agli scimpanzé risale probabilmente a 5-7 milioni di anni fa. La paleoantropologia si occupa propriamente di questo segmento della storia biologica, cioè dell’origine e dell’evoluzione degli esseri umani. Schema cronologico dell’evoluzione di varie specie di ominidi: 0 0.5 Paranthropus boisei 1.0 1.5 Milioni di anni fa 2.0 2.5 Paranthropus robustus Homo ergaster Homo sapiens Australopithecus africanus Australopithecus afarensis Homo neanderthalensis Homo erectus 3.0 Australopithecus 3.5 4.0 4.5 5.0 anamensis Homo habilis Kenyanthropus platyops Ardipithecus ramidus 5.5 6.0 6.5 7.0 ? Orrorin tugenensis Sahelanthropus tchadensis Le pietre miliari dell’evoluzione degli ominidi sono: •il bipedismo; •un cervello sviluppato; •le cure parentali prolungate I caratteri peculiari degli ominidi sono: •il pensiero simbolico; •l’uso di utensili complessi; •il legame di coppia duraturo. Gli antenati primitivi degli ominidi erano dei quadrupedi e, di conseguenza, quasi tutte le parti dello scheletro sono cambiate drasticamente durante l’evoluzione, fino a consentire la postura eretta e il bipedismo Essere umano (bipede) Babbuino (quadrupede) Il bipedismo era già evidente nei primi ominidi ed è stato precedente all’evoluzione di un cervello voluminoso. Impronte risalenti a 3,5 milioni di anni fa (Laetoli-Tanzania) Stephen Jay Gould, biologo evoluzionista, disse: “L’umanità prima si alzò in piedi e poi divenne intelligente”. Lo sviluppo del cranio e della dentatura TREND EVOLUTIVO DEI PRIMATI APPARATO LOCOMOTORE Pentadattilia, con unghie invece di artigli. Mani e piedi flessibili. Tendenza alla stazione eretta. DENTATURA E DIETA Pattern dentale generalizzato. Mancanza di dieta specializzata. ENCEFALO E ORGANI DI SENSO Riduzione del muso. - Occhi ravvicinati in posizione centrale con conseguente enfatizzazione della vista:stereoscopia. Aumento della complessità cerebrale. COMPORTAMENTO Altamente flessibile. Dipendenza dall’apprendimento. Presenza stabile di maschi nei gruppi. PREISTORIA • • • • L’ETÀ DELLA PIETRA: Paleolitico 3 milioni-10.000 a.C Mesolitico 10.000-8.000 a.C. Neolitico 8.000-3.000 a.C. La specie umana percorre tutte le sue tappe fino all’ Homo sapiens durante il PALEOLITICO. L’ETÀ DEI METALLI: • Rame • Bronzo • Ferro PALEOLITICO OMINAZIONE Insieme dei processi evolutivi che, a partire dal terziario, hanno portato all’origine e all’evoluzione dell'Homo sapiens • RAMAPITECO – 12 milioni di anni fa; scimmia antropomorfa (pongide estinto): vegetariano/erbivoro, abbandona la vita esclusiva sugli alberi e inizia per brevi tratti la deambulazione sugli arti posteriori; Africa, Asia. • AUSTRALOPITECO – 3 milioni di anni fa; ominide estinto: onnivoro, sa utilizzare i materiali disponibili in natura; stazione eretta; Africa; Lucy (femmina di Australopitecus afarensis). • Il 30 novembre 1974, ad Afar, in Etiopia, Yves Coppens, Donald Johanson, Maurice Taïeb e Tom Gray rinvennero i resti di un esemplare di femmina adulta, che venne chiamata Lucy, dell'età apparente di 25 anni, alta 1 m, vissuta almeno 3,2 milioni di anni fa. I resti comprendevano il 40% dello scheletro. EVOLUZIONE DEL GENERE HOMO • HOMO HABILIS – 2,3 milioni di anni fa, Africa orientale: onnivoro, fabbricava gli utensili di pietra. • HOMO ERECTUS – 1,8 milione di anni fa, Africa e Asia. Nel 1891 a Giava il ritrovamento. Aveva una capacità cranica superiore, fabbricava strumenti come asce e fu il primo ad utilizzare il fuoco, ma non sapeva ancora accenderlo. • HOMO NEANDERTHALENSIS (UOMO di NEANDERTHAL) visse nell’ultima glaciazione, 200.000-30.000 anni fa; Europa, Africa e Asia. Alto 1,60 m, robusto, narici larghe. Sapeva accendere il fuoco, costruire capanne, seppelliva i morti. Nel 1856 il ritrovamento nella valle di Neander (Germania). • HOMO SAPIENS – dopo il 195.000 a.C, più snello, più intelligente, amplifica il linguaggio, sottomette la natura, sa adattarsi. Africa, Asia, Europa (dopo 40.000 a.C), Australia, America (Stretto di Bering). MESOLITICO • Grandi cambiamenti climatici. • Gli animali di grossa taglia o migrarono o si • • • estinsero. L’importanza dell’acqua (trasporto, pesca,..) Arco – cambia la caccia. Viene scoperto il valore nutritivo dell’orzo e del grano che crescevano spontaneamente. • Cominciò ad addomesticare gli animali (cane, capre, renne, pecore,…) • Ami, arpioni, reti. IL SUCCESSO EVOLUTIVO DI HOMO SAPIENS La specie umana si è adattata alle varie latitudini evolvendo diversi colori della pelle. Il colore molto variabile della pelle umana è il risultato della selezione naturale: un compromesso, nelle diverse condizioni ambientali, tra: • la pigmentazione scura che protegge dalle radiazioni ultraviolette; • la necessità dell’esposizione ai raggi solari per la sintesi della vitamina D. IL SUCCESSO EVOLUTIVO DI HOMO SAPIENS •Il linguaggio è un tratto umano esclusivo che ha permesso la nascita della cultura. •L’abilità linguistica è stata messa in relazione alla versione umana del gene chiamato FOXP2. EVOLUZIONE CULTURALE La cultura ha conferito alla specie umana la capacità di modificare profondamente il proprio ambiente: • La cultura umana, cioè l’accumularsi delle conoscenze, delle credenze, degli usi e dei costumi, delle arti e della tecnologia, si è evoluta enormemente nella storia dell’umanità. • Questo sviluppo ha conferito a H. sapiens il potere di alterare l’ambiente in cui vive a una velocità di gran lunga superiore a quella dell’evoluzione biologica. ALTAMIRA LASCAUX EVOLUZIONE CULTURALE I primi esseri umani erano saprofagi, raccoglitori e solo in seguito divennero cacciatori • La nascita dell’agricoltura, il secondo stadio fondamentale dell’evoluzione culturale, è stimata intorno a 10.000-15.000 anni fa. • L’agricoltura ha cambiato per sempre il nostro rapporto con la biosfera. NEOLITICO EVOLUZIONE CULTURALE La nascita dell’agricoltura è stata accompagnata da insediamenti più stabili, da una maggiore disponibilità alimentare e dall’addomesticamento degli animali. Lo sviluppo della tecnologia ha segnato la cultura umana e ha cambiato il mondo. La Rivoluzione Industriale, iniziata nel diciottesimo secolo, ha innescato una produzione di beni industriali su vasta scala grazie all’uso di tecnologie sempre più sofisticate. EVOLUZIONE CULTURALE La meccanizzazione dell’agricoltura e i progressi della medicina hanno sempre più accelerato la crescita demografica della popolazione umana e, con essa, il nostro impatto sull’ambiente. FINE