Membrana batterica cellulare o citoplasmatica La membrana cellulare ha una struttura a mo­ saico fluido come quella degli eucarioti, tutta­ via è priva di steroli. Fanno eccezione i mico ­ plasmi, che incorporano gli steroli nella mem­ brana quando si sviluppano in terreni che li contengono. Le principali funzioni della mem­ brana sono: barriera semipermeabile, piatta­ forma di supporto per enzimi della catena re­ spiratoria e delle biosintesi di fosfolipidi di membrana, di polimeri della parete e del DNA. Le membrane cellulari batteriche formano in­ troflessioni o mesosomi, di cui se ne distin­ guono due tipi: mesosomi settali, che interven­ gono nella formazione del setto durante la di­ visione cellulare; mesosomi laterali, che costi­ tuiscono una piattaforma sulla quale si asso­ ciano proteine cellulari, quali gli enzimi della catena respiratoria (svolgendo una funzione analoga a quella dei mitocondri). Nei batteri fotosintetici, i pigmenti fotosintetici sono posti in lamelle, che sono formate dalle introflessioni della membrana cellulare e si trovano subito sotto di essa, talora avvolgendo­ si a formare particelle distinte, dette cromato ­ fori. La membrana plasmatica di tutti i batteri con­ tiene proteine di trasporto che utilizzano il gradiente di ioni H+ o Na+ per trasportare una varietà di nutrienti nella cellula. Altre proteine di trasporto utilizzano l'energia liberata dall'i­ drolisi di adenosintrifosfato (ATP) per traspor­ tare zuccheri, aminoacidi, vitamine e piccoli peptidi. Le proteine di trasporto sono dette transporters o permeasi e sono responsabili della diffusione facilitata [tipo canale o tipo carrier (uniporto)], del trasporto attivo prima­ rio, del trasporto attivo secondario (tipo sim­ porto o antiporto) e del trasporto con fosforila­ zione del substrato (fosfotransferasi). Circa la metà delle proteine di trasporto dei batteri appartengono al sistema di trasporto attivo primario ABC (ATPase Binding Cassette) e al sistema di diffusione facilitata/trasporto attivo secondario MFS (major facilitator superfamily). Le permeasi batteriche sono generalmente inducibili, per cui la densità delle proteine di trasporto nella membrana è regolata dalla concentrazione del soluto nel mezzo e dalle necessità metaboliche della cellula. Il trasporto dal citoplasma allo spazio extraci­ toplasmatico comprende due sistemi di efflus­ so noti, entrambi presenti nella membrana ci­ toplasmatica: sistema antiporto H+/farmaci e proteine della famiglia ABC. Le ABC permeasi trasportano sia piccole mo­ lecole che macromolecole in risposta alla idro­ lisi di ATP. Questo sistema di trasporto è com­ posto da due proteine integrali di membrana con sei segmenti transmembranosi, due protei­ ne periferiche associate sul versante citopla­ smatico, che legano idrolizzano l'ATP, e un proteina o lipoproteina recettoriale periplasmi­ ca che lega il substrato. Le ABC permeasi più studiate comprendono il sistema di trasporto del maltosio di Escherichia coli e quello dell'i­ stidina di Salmonella typhimurium. Dal mo­ mento che i batteri gram­positivi sono privi della membrana esterna, il recettore, una volta secreto, si perderebbe nell'ambiente extracellu­ lare. Di conseguenza, questi recettori risultano legati alla superficie esterna della membrana citoplasmatica mediante ancore lipidiche. Poi­ ché di frequente i batteri vivono in mezzi dove la concentrazione di nutrienti è bassa, le pro­ teine ABC permettono alla cellula di concen­ trare i nutrienti nel citoplasma contro il gra­ diente di concentrazione. Parete cellulare La parete cellulare presenta una struttura note­ volmente diversa a seconda che si tratti di batte­ ri gram­positivi o gram­negativi, anche se il peptidoglicano costituisce la sostanza universal­ mente presente nella parete cellulare dei batteri. Nei batteri gram­negativi lo strato di peptidogli­ cano è piuttosto sottile, con uno spessore di cir­ ca 50­100 Å. La maggioranza dei batteri gram­ positivi ha invece una parete cellulare relativamente spessa (circa 200­800 Å), in cui al peptidoglicano sono covalentemente legati altri polimeri, quali acidi teicoici, polisaccaridi e peptidoglicolipidi. Esternamente al peptidoglicano i batteri gram­negativi hanno una membrana esterna di spessore di circa 75­100 Å. mente più complessa, in quanto esternamente allo strato di peptidoglicano è presente la membrana esterna; le due strutture sono legate dalla lipoproteina. Il peptidoglicano è un polimero composto da: una catena principale, identica in tutte le specie batteriche, formata da subunità disaccaridiche di N­acetilglucosamina e da acido N­acetilmu ­ ramico, unite da legami Beta, 1­4; catene latera­ li di un identico tetrapeptide, legato all'acido N­ acetilmuramico; di solito, una serie di ponti peptidici trasversali, che uniscono i tetrapeptidi di polimeri adiacenti. I tetrapeptidi dei polimeri adiacenti possono essere legati, invece che da ponti peptidici, da legami diretti tra la D­alanina di un tetrapeptide e la L­lisina o l'acido diami­ nopimelico del tetrapeptide adiacente. Le catene tetrapeptidiche laterali e i ponti trasversali va­ riano a seconda della specie batterica. saccaride composto da una parte centrale e da una serie terminale di unità ripetute. Il lipide A è formato da una catena di disaccaridi della glu­ cosamina, uniti da ponti di pirofosfato, a cui sono legati numerosi acidi grassi a catena lunga, fra cui l'acido beta­idrossimiristico (C14), sem­ pre presente è caratteristico di questo lipide. La componente proteica della lipoproteina è unita con legame peptidico ai residui di DAPA (acido diaminopimelico) delle catene laterali te­ trapeptidiche del peptoglicano, mentre la com­ Il peptidoglicano, detto anche mucopeptide o ponente lipidica è fissata con legame covalente mureina, è composto da un peptide complesso alla membrana esterna, del cui foglietto interno formato da un polimero di aminoglucidi e pepti ­ è una componente importante. di. Nei batteri gram­positivi, è disposto in mol­ La membrana esterna ha la struttura tipica delle teplici strati, tanto da rappresentare dal 50% al membrane biologiche. Gran parte del foglietto 90% del materiale della parete cellulare, mentre fosfolipidico esterno è composto da molecole di nei gram­negativi vi sono uno o al massimo due lipopolisaccaride (LPS), o endotossina dei bat­ strati di peptidoglicano, che costituiscono il teri gram­negativi, formato da un lipide com­ 5%­20% della parete. plesso, chiamato lipide A, a cui è unito un poli ­ La parte centrale del polisaccaride è costante in tutte le specie batteriche gram­negative, mentre le unità ripetute sono specie­specifiche e sono costituite di solito da trisaccaridi lineari oppure da tetrasaccaridi o pentasaccaridi ramificati. Il polisaccaride costituisce l'antigene O di superfi­ cie e la specificità antigenica è dovuta alle unità ripetute terminali. La tossicità del LPS è invece Il peptidoglicano dei batteri gram­positivi è le­ dovuta al lipide A. gato a molecole accessorie, come acidi teicoici, Fra le principali proteine della membrana ester­ acidi teucuronici, polifosfati o carboidrati. La na, le più abbondanti sono le porine. Le porine maggior parte dei batteri gram­positivi contiene sono proteine transmembranose, organizzate in considerevoli quantità di acidi teicoici, fino al triplette, ciascuna subunità è formata da 16 do­ 50% del peso umido della parete. Si tratta di mini in conformazione beta a disposizione an­ polimeri idrosolubili, formati da ribitolo o gli ­ tiparallela che danno origine ad una struttura ci­ cerolo, uniti da legami fosfodiesterici. Il ribitolo lindrica cava. Il canale consente la diffusione di e il glicerolo possono legare residui glucidici, molecole idrofiliche di p.m. < 600­700 Da (fo­ come glucosio, galattosio o N­acetilglucosami­ sfati, disaccaridi,ecc.), mentre le molecole idro­ na, e di solito D­alanina, in genere legata in po­ fobiche (compresi alcuni antibiotici beta­latta­ sizione 2 o 3 del glicerolo oppure 3 o 4 del ribi­ mici, come ampicillina e cefalosporine) posso­ tolo. Gli acidi teicoici rappresentano i principali no attraversare la componente lipidica della antigeni di superficie dei batteri gram­positivi membrana esterna. che li contengono. Altre proteine della membrana esterna permet­ La parete dei batteri gram­negativi è notevol­ tono la diffusione facilitata di numerose sostan­ ze, quali maltosio, vitamina B12, nucleosidi e Tra la membrane interna e quella esterna è com­ complessi ferro­carboniosi, mentre non sembra preso lo spazio periplasmico, parzialmente oc­ siano presenti sistemi di trasporto attivo. cupato dal peptoglicano con la sua porosità. In Oltre alle proteine di trasporto,sono presenti re­ questo spazio sono presenti le proteine peripla­ cettori per la coniugazione batterica, per i fagi e smiche: binding­proteins, che specificamente le colicine (il recettore per il fago T6 e la colici ­ legano zuccheri, aminoacidi e ioni, coinvolte na k è anche implicato nel trasporto dei nucleo ­ nell'attività recettoriale e di trasporto; enzimi, come le betalattamasi, codificate dai plasmidi. sidi). Rispondi sul quaderno 1) Cos'è un antigene? 2) Cos'è un recettore? 3) Cos'è un sistema di diffusione facilitato?