REGOLE GENERALI PER IMPAGINARE LA TESI FRONTE/RETRO a cura di Enzo Ventoruzzo Centro Copia s.n.c. Via S. Francesco, 16/a - 37129 Verona Tel. 045 8010753 - Fax 045 8021866 e-mail: [email protected] Centro Copia s.n.c. Se aprite un qualsiasi libro, una rivista o un giornale, stampati fronte/retro, cioè su entrambe le facciate di un foglio, potete notare che: - le pagine di destra (fronti) hanno numero di pagina dispari - le pagine di sinistra (retri) hanno numero di pagina pari Esempio di libro aperto: pagina di sinistra pagina di destra (Retro) (Fronte) Non è facile, allo stato attuale della scienza medica, delimitare il campo di applicazione della diagnosi prenatale. Sono numerose infatti le indagini diagnostiche eseguibili sul prodotto del concepimento, fin da fasi molto precoci della gravidanza. Nelle gravidanze a rischio per malattie genetiche e cromosomiche (età avanzata, familiarità, precedenti figli affetti da malattie congenite), si possono eseguire accertamenti prenatali che possono consentire terapie tempestive. La diagnosi può essere effettuata tramite il prelievo dei villi coriali nel primo trimestre; poiché i villi coriali sono tessuto extraembrionale, non c’è rimozione di materiale embrionale o fetale. Nel secondo trimestre si preferisce sottoporre la paziente ad amniocentesi, prelevando il liquido amniotico nel quale si trovano le cellule, prevalentemente di origine extraembrionale, ma anche provenienti dall’intestino fetale. Il prelievo di 26 talassemia o l’emofilia. Le cellule raccolte tramite amniocentesi possono essere coltivate per diversi giorni o settimane e consentono di far diagnosi di malattie cromosomiche (Turner, Down, traslocazioni) e genetiche (galattosemia, malattia di Tay Sachs). Attualmente molte malattie genetiche sono state caratterizzate a livello del DNA e la diagnosi può essere eseguita rapidamente utilizzando le tecniche del DNA ricombinate. Il materiale fetale proveniente da aborti spontanei può essere esaminato per scoprire eventuali alterazioni cromosomiche o morfologiche tali da giustificare il mancato proseguimento della gravidanza. Gli embrioni morti che vengono espulsi dall’utero possono essere sottoposti ad analisi di questo tipo solo se viene raccolto materiale non deteriorato in quantità sufficiente. Dati recenti indicano che circa dal 2% al 5% dei neonati è affetto da una malattia genetica o da una 27 Numero di pagina: Pari Numero di pagina: Dispari Ricapitolando: Fronti B Pagine di destra Retri B Pagine di sinistra B 2 B Numero di pagina: Dispari Numero di pagina: Pari Centro Copia s.n.c. In un libro o in una tesi che devono essere stampati fronte/retro, l'indice, i capitoli, la bibliografia, la/le appendici ecc. dovrebbero iniziare sui fronti (pagina di destra), che, come abbiamo visto, hanno numero di pagina dispari. Quindi: 1) Se un capitolo termina su pagina dispari (fronte) (p.es. pag. 37), la pagina successiva (retro) dovrà essere lasciata completamente vuota (bianca), ma conteggiata nella numerazione delle pagine (in questo caso pag. 38). Questo permette al capitolo successivo di iniziare sul fronte (pagina di destra), con numero di pagina dispari (in questo caso pag. 39). È inoltre preferibile che il numero di pagina non compaia nelle pagine vuote, come potete verificare sfogliando un qualsiasi libro. Esempio: Retro (pari) l’embrione o il feto. Posizioni che le coppie sceglieranno di sposare una volta che si trovano a dover decidere se sfruttare a proprio vantaggio e secondo la propria coscienza i progressi della scienza. Agli estremi, da un lato, si situano coloro che credono che metodologie, come quelle tecniche che rientrano sotto l’etichetta “diagnosi prenatale”, implichino aspetti educativi e valoriali che vanno al di là della pura ricerca scientifica e che riguardano in primo luogo i genitori, ma anche le istituzioni sociali e politiche; dall’altro quelli che ritengono che la ricerca in questi campi, così come le sue applicazioni, siano ispirate da mire eugenetiche. In quest’ultimo caso, l’obiettivo della diagnosi prenatale è la voglia di un “figlio perfetto”. Numerose sono le questioni connesse alle diverse posizioni e il dibattito in questo periodo è più che mai acceso, a seguito dei recenti successi in campo genetico, relativi all’embrione. 36 Fronte (dispari) Retro (pari) A Febbraio 1997, in Italia, è nata la prima bambina, da un embrione congelato, secondo la tecnica adottata dal professore Flamigni, dell’Università di Bologna. Flamigni, da tempo, ha riportato l’attenzione sulle problematiche relative all’embrione, ovvero se questo debba essere considerato una persona, con tutte le implicazioni morali e giuridiche che ne deriverebbero, oppure soltanto il punto di partenza - o di arrivo, aggiungiamo noi - per la ricerca finalizzata al miglioramento della razza, e comunque più che nell’interesse del nascituro, in quello dei genitori. 37 (ultima pagina del capitolo) Fronte (dispari) CAPITOLO 3 ETICA ED EUGENETICA 3.1 Eugenetica: un programma. La scienza medica ha come scopi fondamentali la salvaguardia del benessere fisico, biologico e psichico della popolazione; con quella che è stata chiamata “ingegneria genetica” la scienza ha posto l’attenzione sull’applicazione del concetto di benessere dell’individuo fin dallo stato embrionale. Proprio dalla considerazione dell’individualità o meno dell’embrione nasce la questione della sperimentazione e della ricerca scientifica al fine di determinare l’eugenetica. Si tratta di un programma molto ambizioso e benefico purché non esca dai limiti imposti dalla solidarietà umana. I f tti t l i di i (38) 39 (conteggiata come pag. 38, ma completamente bianca) 2) Se invece un capitolo termina su pagina pari (retro) (p.es. pag. 42), il capitolo successivo inizia automaticamente sul fronte (pagina di destra), con numero di pagina dispari (in questo caso pag. 43). Esempio: Retro (pari) Non è facile, allo stato attuale della scienza medica, delimitare il campo di applicazione della diagnosi prenatale. Sono numerose infatti le indagini diagnostiche eseguibili sul prodotto del concepimento, fin da fasi molto precoci della gravidanza. Nelle gravidanze a rischio per malattie genetiche e cromosomiche (età avanzata, familiarità, precedenti figli affetti da malattie congenite), si possono eseguire accertamenti prenatali che possono consentire terapie tempestive. La diagnosi può essere effettuata tramite il prelievo dei villi coriali nel primo trimestre; poiché i villi coriali sono tessuto extraembrionale, non c’è rimozione di materiale embrionale o fetale. Nel secondo trimestre si preferisce sottoporre la paziente ad amniocentesi, prelevando il liquido amniotico nel quale si trovano le cellule, prevalentemente di origine extraembrionale, ma anche provenienti dall’intestino fetale. Il prelievo di 40 Fronte (dispari) talassemia o l’emofilia. Le cellule raccolte tramite amniocentesi possono essere coltivate per diversi giorni o settimane e consentono di far diagnosi di malattie cromosomiche (Turner, Down, traslocazioni) e genetiche (galattosemia, malattia di Tay Sachs). Attualmente molte malattie genetiche sono state caratterizzate a livello del DNA e la diagnosi può essere eseguita rapidamente utilizzando le tecniche del DNA ricombinate. Il materiale fetale proveniente da aborti spontanei può essere esaminato per scoprire eventuali alterazioni cromosomiche o morfologiche tali da giustificare il mancato proseguimento della gravidanza. Gli embrioni morti che vengono espulsi dall’utero possono essere sottoposti ad analisi di questo tipo solo se viene raccolto materiale non deteriorato in quantità sufficiente. Dati recenti indicano che circa dal 2% al 5% dei neonati è affetto da una malattia genetica o da una malformazione congenita. 41 Retro (pari) Anche genitori sani e giovani non sono del tutto esenti da rischi perché, al di là delle malattie ereditarie, è possibile lo sviluppo di patologie fetali dovute ad agenti ambientali. Un tempo queste pratiche di controllo del feto erano dominio dell’ostetricia tradizionale e oggi appare evidente come le indagini diagnostiche messe in campo siano una naturale estensione della pratica ostetrica, indotta dalle nuove tecnologie, peraltro in continua evoluzione. 42 Fronte (dispari) CAPITOLO 2 QUESTIONI ETICHE 2.1 La libertà della ricerca La libertà prima di tutto e ad ogni costo. Sembra essere questo il principio oggi dominante nella mentalità degli occidentali. Un diritto incondizionato alla libertà che trova il suo limite laddove lo stesso diventa dovere. Così, in un contesto più specifico, come quello del progresso della scienza, la libertà funge quasi da passpartù per il ricercatore che si sente in tal modo liceizzato ad applicare le sue scoperte nel nome del bene dell’umanità. Un bene tuttavia non sempre riscontrabile nell’immediato. Ieri già gli effetti delle due rivoluzioni industriali hanno aperto dibattiti sulle opportunità o meno dell’introduzione , ma soprattutto indiscriminata, di alcune t l i i i l iù 43 (ultima pagina del capitolo) 3 Centro Copia s.n.c. Se i margini destro e sinistro della tesi hanno dimensioni diverse, il margine sinistro delle pagine dispari (fronti) deve essere uguale al margine destro delle pagine pari (retri) e viceversa, in modo che i margini interni e di conseguenza quelli esterni siano uguali e le pagine destre e sinistre risultino speculari. Esempio: pagina di sinistra pagina di destra (Retro) (Fronte) Non è facile, allo stato attuale della scienza medica, delimitare il campo di applicazione della diagnosi prenatale. Sono numerose infatti le indagini diagnostiche eseguibili sul prodotto del concepimento, fin da fasi molto precoci della gravidanza. Nelle gravidanze a rischio per malattie genetiche e cromosomiche (età avanzata, familiarità, precedenti figli affetti da malattie congenite), si possono eseguire accertamenti prenatali che possono consentire terapie tempestive. La diagnosi può essere effettuata tramite il prelievo dei villi coriali nel primo trimestre; poiché i villi coriali sono tessuto extra-embrionale, non c’è rimozione di materiale embrionale o fetale. Nel secondo trimestre si preferisce sottoporre la paziente ad amniocentesi, prelevando il liquido amniotico nel quale si trovano le cellule, prevalentemente di origine extraembrionale, ma anche provenienti dall’intestino fetale. Il prelievo di sangue fetale può essere utilizzato per la talassemia o l’emofilia. Le cellule raccolte tramite amniocentesi possono essere coltivate per diversi giorni o settimane e consentono di far diagnosi di malattie cromosomiche (Turner, Down, traslocazioni) e genetiche (galattosemia, malattia di Tay Sachs). Attualmente molte malattie genetiche sono state caratterizzate a livello del DNA e la diagnosi può essere eseguita rapidamente utilizzando le tecniche del DNA ricombinate. Il materiale fetale proveniente da aborti spontanei può essere esaminato per scoprire eventuali alterazioni cromosomiche o morfologiche tali da giustificare il mancato proseguimento della gravidanza. Gli embrioni morti che vengono espulsi dall’utero possono essere sottoposti ad analisi di questo tipo solo se viene raccolto materiale non deteriorato in quantità sufficiente. Dati recenti indicano che circa dal 2% al 5% dei neonati è affetto da una malattia genetica o da una malformazione congenita. 26 27 Margini interni uguali Se si posiziona il numero di pagina a destra sulle pagine dispari (fronti), sulle pagine pari (retri) deve essere posizionato a sinistra. Esempio: pagina di sinistra pagina di destra (Retro) (Fronte) Non è facile, allo stato attuale della scienza medica, delimitare il campo di applicazione della diagnosi prenatale. Sono numerose infatti le indagini diagnostiche eseguibili sul prodotto del concepimento, fin da fasi molto precoci della gravidanza. Nelle gravidanze a rischio per malattie genetiche e cromosomiche (età avanzata, familiarità, precedenti figli affetti da malattie congenite), si possono eseguire accertamenti prenatali che possono consentire terapie tempestive. La diagnosi può essere effettuata tramite il prelievo dei villi coriali nel primo trimestre; poiché i villi coriali sono tessuto extra-embrionale, non c’è rimozione di materiale embrionale o fetale. Nel secondo trimestre si preferisce sottoporre la paziente ad amniocentesi, prelevando il liquido amniotico nel quale si trovano le cellule, prevalentemente di origine extra-embrionale, ma anche provenienti dall’intestino fetale. Il prelievo di sangue fetale può essere utilizzato per la diagnosi di malattie ematiche come la talassemia o l’emofilia. 26 Pagina pari talassemia o l’emofilia. Le cellule raccolte tramite amniocentesi possono essere coltivate per diversi giorni o settimane e consentono di far diagnosi di malattie cromosomiche (Turner, Down, traslocazioni) e genetiche (galattosemia, malattia di Tay Sachs). Attualmente molte malattie genetiche sono state caratterizzate a livello del DNA e la diagnosi può essere eseguita rapidamente utilizzando le tecniche del DNA ricombinate. Il materiale fetale proveniente da aborti spontanei può essere esaminato per scoprire eventuali alterazioni cromosomiche o morfologiche tali da giustificare il mancato proseguimento della gravidanza. Gli embrioni morti che vengono espulsi dall’utero possono essere sottoposti ad analisi di questo tipo solo se viene raccolto materiale non deteriorato in quantità sufficiente. Dati recenti indicano che circa dal 2% al 5% dei neonati è affetto da una malattia genetica o da una malformazione congenita. 27 Pagina dispari Se avete ancora qualche dubbio potete consultare un qualsiasi libro. 4