Farmaci e Latte - Ginecologa Fiammetta Trallo

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Farmaci nella donna
che allatta al seno
Un approccio senza pregiudizi
Il fai-da-te non è consigliato
nemmeno per prodotti
erboristici od omeopatici
senza il consulto medico.
La cicuta è un’erba ma
fu fatale a Socrate
Durante l’allattamento la mamma può aver
bisogno di assumere farmaci per curare un
disturbo momentaneo tipo influenza, cistite o mal di denti. Il primo istinto è provare
a resistere per non rischiare di trasmettere
al bimbo sostanze farmacologiche tramite
le poppate.
In alcuni casi però i farmaci devono essere
proprio assunti per disturbi cronici materni.
Se la terapia può essere pericolosa per il
neonato, la mamma deve fare una scel-
ta non sempre facile: curarsi e rinunciare
all’allattamento o allattare senza terapia.
In questi casi e comunque ogni qual volta si
devono assumere farmaci mentre si allatta
è necessario il parere del Medico.
Il Ministero della Salute, per questa ragione
ha formulato il 21.01.2015 un documento
sui farmaci in allattamento. Il lavoro è stato
curato dal Tavolo Tecnico Operativo Interdisciplinare sulla Promozione dell’Allattamento al Seno.
L’eventuale rischio si pone soprattutto se il
bambino è allattato in maniera esclusiva al
seno e in particolare nei primi 2 mesi di vita
o nei neonati pretermine
Le dieci cose da sapere sui farmaci
durante l'allattamento:
1 - Insulina per diabete e ormoni tiroidei
per ipotiroidismo se assunti correttamente e nelle giuste dosi non hanno effetti sul
neonato
2 - Farmaci a basso rischio in gravidanza
non è detto che lo siano anche in allattamento. Decide il medico: a parità di efficacia
ci sono farmaci più sicuri
3 - I farmaci vanno assunti sempre dopo
la poppata. La mamma avrà più tempo per
metabolizzarli e al neonato arrivano in minor quantità. L’orario in cui si assumono i
farmaci va adattato al naturale ritmo delle
poppate del bambino. Non il contrario
4 - Molti farmaci passano nel latte in misura limitata senza effetti tossici, altri possono dare effetti collaterali minori o trascurabili. Il Medico che prescrive il farmaco,
oltre i possibili rischi di effetti collaterali
materni e neonatali, deve valutare se un'eventuale sospensione dell'allattamento potrebbe togliere i documentati benefici della
nutrizione al seno
a cura della dr.ssa Fiammetta Trallo
spec. Ginecologia e Ostetricia
5 - La prescrizione deve essere fatta dal
Pediatra o dallo Specialista che ha in cura la
mamma. Oltre al tipo di farmaco il Medico
deve valutare quanto riportato sul bugiardino e i dati della letteratura. Si possono
consultare i Centri di Riferimento per l'informazione sul Farmaco
6 - Un farmaco e` compatibile con l'allattamento al seno quando gli effetti collaterali per il bambino sono poco probabili o, se
presenti, poco rilevanti. Gli effetti collaterali
dipendono dal tipo di farmaco e da come
madre e neonato lo metabolizzano
7 - Quando si assume un farmaco e` bene,
se si osservano cambiamenti nel bambino,
segnalarli tempestivamente al pediatra
8 - Se si deve assumere per un periodo limitato di tempo un farmaco controindicato
in allattamento si può sospendere di allattare durante la terapia e riprendere successivamente. In questi casi il latte materno va
estratto dal seno con la stessa regolarita` e
frequenza delle poppate e poi gettato via.
Così la produzione del latte non si riduce e
l’allattamento può essere ripreso a fine terapia
9 - Se si sa in anticipo che si dovrà assumere un farmaco controindicato, ci si può
organizzare. Si mette da parte giornalmente una quota del latte prodotto da utilizzare nei giorni in cui non si potrà allattare al
seno
10 - Il latte materno puo` essere conservato in frigo a temperatura di 4°C per 4 giorni
oppure conservato nel freezer a -20°C per
6 mesi.
Farmaci e allattamento
Arriva il vademecum del Ministero:
"No al fai da te”
http://goo.gl/ACYeLH